MARATEA , Castrocucco : Fiori di Sentiero - Valle d'Acqua -
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Da Spiaggia d'a Gnola a Valle d'Acqua, a Castrocucco, frazione meridionale di Maratea, in Basiliccata si apre un sentiero molto suggestio che costeggia la scogliera delle Secche ed alle spalle del promontorio di Torre Caija o Caina. In questo video si può ammirare ciò che era Valle d'Acqua, con la verde pineta a protezione del versante scosceso di Serra di Castrocucco che giungeva prossimo alle acque del mare. Le onde verdi delle chiome degli alberi e quelle azzurre del mare. Oggi, a due anni da uno dei tanti incendi appiccati in estate, purtroppo, è quasi un cimitero. Tronchi senza vita, con le pigne ancora ai rami, si affacciano ad un mare che non li riconosce più. La vita, poi la morte, ed ora i colori dei fiori spontanei che si affollano sul sentiero rendendolo quasi impraticabile, un'esplosione primaverile di forme e colori, ripresi in macro, all'ora del crepuscolo, quando il cielo diventa rosso fuoco... ma è un fuoco che riempe l'animo senza inaridirlo!
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Spiaggia del Macarro
La spiaggia di Cala Grande o Cala 'i don Nicola è oggi detta spiaggia del Macarro. È una delle più conosciute della costa di Maratea, aperta di fronte alla Secca della Giumenta e circondata dalla verde macchia mediterranea.
MARATEA, Castrocucco, Secche d'Inverno
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Castrocucco di Maratea, da Spiaggia da' Gnola alle secche. Dopo la visita al Castello, in un precedente ideo, si percorre un suggestivo sentiero che consente l'affaccio verso la confinante costa calabrese del Golfo di Policastro e il suo appennino da un lato e verso la costa cilentana con la caratteristica sagoma del Monte Bulgheria ed il promontorio di Torre Caina dall'altra. Alle spalle la 'protezione' del castello e della Serra di Castrocuco. Mirto, rosmarino, eriche, olivastri, alcune delle piante che si alternano alle altre alofite in un percorso caratterizzato dal passaggio nei pressi del Palazzo Baronale Labanchi. Luoghi che risultano essere una sintesi delle bellezze paesaggistiche e naturali del Golfo di Policastro: un tuffo in un ambiente dalla remota memoria come testimoniano i reperti e gli scavi di probabile origine nel periodo repubblicano di Capo la Secca in epoca romana ma anche di tombe di epoca Lucana.
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Maratea, in spiaggia un piccolo fenicottero rosa
venerdì 13 settembre 2019
Maratea, in spiaggia un piccolo fenicottero rosa | Sky Italia
Una sosta lungo la costa per rifocillarsi prima si rimettersi in viaggio verso nord. È stato avvistato sulla spiaggia della Gnola, in località Castrocucco di Maratea (Potenza), un piccolo fenicottero rosa ancora nel suo piumaggio grigio. A riconoscerlo, i volontari Wwf di Maratea che, senza toccarlo, lo hanno condotto verso la foce del fiume Noce. I fenicotteri, infatti - spiega il Wwf - durante i loro viaggi migratori sono soliti fare delle...
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Maratea: U'Tuppu di Capo la Secca, Castrocucco
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Lo scoglio detto u' Tuppu, il tuppo, domina il piccolo porticciolo naturale della Secca a Castrocucco di Maratea, frazione a confine con la regione Calabria. Capo la Secca segna l'ultima e più esposta sporgenza rocciosa carbonatica del monte Serra di Castrocucco verso sud prima di spiaggia d'a Gnola. Un luogo di pregio paesaggistico, di notevole interesse archeologico, geologico, naturale ed ovviamente turistico.
Le immagini montate nel video proposto sono state riprese in più stagioni, dal 2017. U'Tuppu si presenta brullo verso occidente, le rocce spezzate ed in parte acuminate, sono ricoperte di poca vegetazione, piante alofite, tra di esse si nascondono alcune vaschette, più verde il versante opposto, con piante basse ed intricate.
Il fondale all'interno del porticciolo naturale è vario, sabbioso e roccioso, è possibile notare una serie di organismi come l'alga corallina e vari animali come l'arancia di mare, porifero sferico di colore arancio con le gemme peduncolate in autunno, specie protetta anche se ben presente nel Mediterraneo, che è stata ripresa a Novembre. All'esterno, da Capo la Secca verso Punta Caina inizia la biocostruzione delle secche.
U'Tuppu, scoglio che sembra essere dotato di un parrucchino verde è collegato alla terra ferma da una sorta di barriera di scogli, protegge poche costruzioni tra cui il cinquecentesco Palazzo Baronale Labanchi che circa un secolo dopo fu, nel luogo, unica dimora dei nobili che abbandonarono il Castello di Castrocucco, finito in declino.
Di epoca romana, per lo più repubblicana, alcune testimonianze archeologiche che hanno fatto ipotizzare la presenza di locali e vasche destinate alla filiera del garum collegabili anche alle altre vasche ritrovate all'isolotto di Santo Janni. Nel 2017 è stata curata da Francesco Tarlano, dirigente dell'area della SABPB, la mostra DALLA VAL D'AGRI AL TIRRENO - Archeologia, Arte e Paesaggi lucani ed è stato distribuito un interessante volumetto dove, tra l'altro, si trovano due pagine dedicate all'area di Capo la Secca (pagg.58-59) relative agli scavi e studi seguiti dall'archeologa Paola Bottini. Sia in questo sito che sull'isolotto di Santo Janni non è possibile vedere i resti archeologici poichè reinterrati ma, al Museo De Lieto di Maratea vi sono interessanti indicazioni in merito.
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MARATEA , Castello di Castrocucco al Vespro
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Castrocucco frazione meridionale e di confine di Maratea: Il fiume Noce separa la Basilicata dalla Calabria. Il primo tratto di spiaggia in territorio lucano è detta da'Gnola che è dominata da uno spuntone roccioso su cui è stato costruito il Castello di Castrocucco. Costruito forse già nel IX sec d.C. è stato abbandonato alla fine del 1300 per circa un secolo. Poi, passo' ai nobili calabresi Labanchi, nel '500, che lo tennero, potenziandolo, fino al 1800, epoca in cui è stato definitivamente abbandonato. I Labanchi preferirono il palazzo sistemato alla Secca tanto lontani erano i ricordi degli assalti pirateschi. Da allora, la cappella di San Pietro, le poche abitazioni ed il castello si avviarono ad un progressivo declino. Il sito domina la valle della foce del Noce, importante via di comunicazione sin dalla preistoria, e la vista abbraccia l'intero golfo, da Punta Scalea alla cilentana Punta Iscolelli. Oggi è un SIC ma c'è chi lo vorrebbe nuovamente un punto di interesse reale per farlo uscire dallo stato di irreversibile abbandono. L'accesso e la visita ai ruderi non è agevole e sicura. Vi è una bandiera issata per ricordare che può ancora essere salvato.
La Secca - Mareggiata a Maratea
La Secca minacciata dal mare in burrasca durante le vacanze natalizie
maratea la spiaggia del macarro
VIDEO DI VITTORIO ZACCARO MARATEA --- Cala Grande o Cala 'i Don Nicola. È una grande spiaggia incastonata in un tratto di costa roccioso molto caratteristico, con una fitta vegetazione che arriva quasi al mare. Vi si trova il Lido Macarro, famoso stabilimento balneare della costa marateota che spesso tende a prestare il nome alla spiaggi stessa
Sulzano In viaggio per il Mondo
In viaggio per il Mondo - Incontro tra Popoli
Sulzano dal 1 al 7 Ottobre 2012
presso SALA CONSILIARE del Comune di Sulzano
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