Il chiostro di Chiaravalle della Colomba -Alseno - Piacenza
L'abbazia cistercense fu fondata nel 1136 dall'abate Bernardo di Clariveaux, protagonista della riforma benedettina.Il chiostro trecentesco è uno straordinario gioiello architettonico, l'unico conservatosi intatto in una situazione extra-urbana sull'intero territorio emiliano.
ABBAZIA DI CHIARAVALLE DELLA COLOMBA.mp4
L'Abbazia fu fondata da San Bernardo di Chiaravalle attorno al 1135.La leggenda vuole che una bianca colomba volteggiasse davanti agli occhi dei monaci e ne delineasse il perimetro dell'abbazia lasciando cadere in diversi punti delle pagliuzze.Molteplici furono le vicessitudini che accompagnarono questa abbazia fino all' allontanamento dei monaci avvenuto agli inizi dell'800 durante il periodo napoleonico.
Fino al 1937 rimase solo un abate-parroco e fu proprio grazie all'ultimo,Don Guglielmo Bertuzzi che i monaci vennero chiamati a riprendere possesso e cura dell'abbazia.
Durante la Festa del Corpus Domini ha luogo la celebre infiorata consistente in un tappeto di petali di fiori raffiguranti immagini sacre che parte dall'ingresso della chiesa arrivando fino al presbiterio della basilica.
Abbazia di Chiaravalle della Colomba
Breve trailer dell'Abbazia di Chiaravalle della Colomba a Alseno (PC). Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale dell'abbazia:
Abbazia di Chiaravalle della Colomba
Illustrazione di come è nata l'Abbazia benedettina
Visita culturale
Chiaravalle della Colomba
A Chiaravalle della Colomba una bellissima chiesa cistercense fondata dai benedettini di Clairvaux
Antifona Cistercense, Organo Chiaravalle della Colomba. Giovanni Vianini, Italia
Antifona Cistercense, Organo Chiaravalle della Colomba, Fiorenzuola d'Arda, Piacenza Studio di GIOVANNI VIANINI, direttore SCHOLA GREGORIANA MEDIOLANENSIS, Milano, Italia, Settembre 2013.
Tempore Passionis O quantum in Cruce Bernard de Clairvaux 1090-1153
Le campane dell'Abbazia di Chiaravalle della Colomba, Alseno (PC) - Suonata a festa
Alseno (PC), fraz. Chiaravalle della Colomba, Abbazia di Santa Maria Assunta
Concerto di 4 campane in FA#3 crescente
Regolo Capanni 1934 (LA#3, SOL#3 1954)
Suonata a festa
L'abbazia venne fondata da san Bernardo di Chiaravalle nel 1135, accogliendo le suppliche del vescovo Arduino di Piacenza e del suo popolo. La fondazione ufficiale si attribuisce al solenne documento dell’11 aprile 1136, con il quale Arduino concede al monastero i primi beni terrieri. Il luogo prescelto ebbe, secondo la leggenda, la benedizione di una bianca colomba, che delineò con delle pagliuzze il perimetro dell’erigendo complesso religioso, davanti agli occhi dei monaci increduli. L’intitolazione a Santa Maria della Colomba, nome dedicatorio della basilica del monastero, è probabile che si riferisca al mistero dell’Annunciazione, che si armonizza bene con la spiritualità cistercense. Il 7 febbraio 1137 Innocenzo II indirizzò a Bernardo stesso il privilegio papale riguardante il monastero, accolto sotto la protezione della Sede Apostolica con un atto di Lucio II (12 luglio 1144). La storia dell’abbazia vide una lunga e operosa presenza dei monaci nei secoli. Nel 1214 si ricorda la prima grossa depredazione militare, mentre la seconda ha luogo il 15 giugno 1248 sotto Federico II di Svevia che, dopo essere stato sconfitto vicino a Parma, portò il suo esercito a Chiaravalle, uccidendo diversi monaci e incendiando il monastero. Nell'anno 1444 l’abbazia venne concessa in commenda, nonostante le grandi attività religiose, scientifiche, letterarie e agronomiche. Il complesso si ampliò notevolmente tra il XVI e il XVIII secondo, finché due decreti napoleonici (1805 e 1810) soppressero l’istituzione monastica. I religiosi vennero allontanati e fino al 1937 la chiesa venne retta da un abate-parroco del clero secolare. L'ultimo abate-parroco convinse il vescovo di Piacenza a richiamare i monaci, che vennero dall’Abbazia di Casamari. Questi assunsero la cura della parrocchia e del complesso stesso, restaurato nel corso degli anni. La festa liturgica più nota è il Corpus Domini, durante la quale ha luogo la celebre infiorata. Il complesso presenta il classico schema benedettino, che fa riferimento alla basilica principale, cui aderisce un chiostro trecentesco di particolare bellezza e pregio. La basilica si presenta pressoché originale nelle sue forme risalenti al XIII secolo, con uno stile di transizione tra romanico e gotico. I ricchi affreschi adornano l'antico coro e la zona presbiterale, mentre l'elegante campanile svetta sulla circostante pianura. Esso ospita quattro campane, fuse nel XX secolo.
Un sentito ringraziamento al priore e al confratello sacrestano.
Abbazia di Chiaravalle HD
L'Abbazia di Chiaravalle. è un complesso monastico cistercense situato nel Parco agricolo Sud Milano, tra il quartiere Vigentino e il quartiere Rogoredo. Fondata nel XII secolo da san Bernardo di Chiaravalle[
Abbazia di Chiaravalle - (MI)
L'Abbazia di Chiaravalle è un complesso monastico cistercense situato nel Parco Agricolo Sud nel comune di Milano. Fondata nel XII secolo da san Bernardo da Chiaravalle costituisce uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia.
Cena di Chiusura dell Infiorata del Corpus Domini Abbazia di Chiaravalle della Colomba
CSAC a Valserena di ombrasera
Il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) è un centro di ricerca dell’Università di Parma fondato nel 1968. Fin dai suoi primi anni l’attività è volta alla costituzione di una raccolta di arte, fotografie, disegni di architettura, design, moda e grafica e all’organizzazione di numerose esposizioni e alla pubblicazione dei cataloghi. Dal 2007 ha sede presso l’Abbazia di Valserena a pochi chilometri da Parma. L’Abbazia di San Martino dei Bocci o Valserena, nota come “la Certosa di Parma” (titolo del famoso romanzo di Stendhal) è un monastero la cui fondazione fu autorizzata da papa Bonifacio VIII nel 1298 e affidata a monaci cistercensi provenienti dall’Abbazia di Chiaravalle della Colomba (PC). L’imponente complesso monastico sorge solitario sulla via che collega Parma al Po e nel corso dei secoli ha subito diverse vicissitudini. Impostato secondo la pianta e l’organizzazione funzionale dei monasteri rispettosi della regola di Citeaux, fu ampliato nel XVII e XVIII secolo e all’epoca della soppressione napoleonica poteva contare la presenza di ben 500 monaci. Da quel momento la chiesa è sconsacrata, perde i suoi tre chiostri, è destinata a vari usi: sede di guarnigione militare, fabbrica di conserve, ricovero di attrezzi agricoli, fino al restauro iniziato nel corso degli anni Ottanta, che ha portato al completo recupero dei rimanenti spazi monastici e della chiesa che, 62x34m, conserva l’impianto originario a croce latina, con tre navate terminati in abside quadrata, pilastri polistili e copertura a volte a crociera. Sul presbiterio si erge un alto tiburio ottagonale, tipico della cultura romanico-borgognona. Fatevi coinvolgere dalle gentili e preparatissime guide che vi introdurranno nella sala ipogea (quasi una cripta) con sculture, nella simmetrica sala superiore con i suoi grandi raccoglitori dai cui cassetti aperti appariranno disegni, bozzetti, pitture, grafiche spesso migliori di quelli appesi alle pareti. Fatevi raccontare l’interessante vita artistica di un poco conosciuto maestro, Concetto Pozzati, che ha molto in comune con Giorgio Morandi. Si passa poi nella chiesa le cui navate, abside e cappelle oggi fungono da elegante contenitore di materiale eterogeneo ma ricco di interesse anche per un pubblico non specialistico.
Maggiori informazioni su:
English:
The Abbey of San Martino dei Bocci or Valserena, also known as “The Charterhouse of Parma” with reference to the novel by Stendhal, is a Cistercian monastery founded under Pope Boniface VIII in 1298, and entrusted to monks from the Abbey of Chiaravalle della Colomba near the city of Piacenza. This imposing monastic complex sits on the road that linked Parma to the River Po in Roman times, and over the centuries it has undergone numerous interventions. Laid out in keeping with the typical ground plan and arrangement of Cistercian monasteries, it was expanded in the 17thand 18th centuries and by the time of the Napoleonic suppressions, was home to as many as 500 monks. From that point on, the church was deconsecrated, and given over to various different uses: a military garrison, a conserve factory, a store for agricultural equipment, until restoration began in the eighties, which resulted in a complete recovery of the monastic premises and the church. The church itself is impressively large (62×34m) and conserves its original Latin cross ground plan, with three naves ending in a square apse, polystyle pillars, and a cross vault ceiling. Over the presbytery rises a high, octagonal dome shell, typical of Romanesque-Burgundian culture.
Chiaravalle della Colomba - Alseno- Piacenza
L'abbazia di Chiaravalle della Colomba è un'abbazia cistercense fondata nel 11 aprile 1136 ed è situata ad Alseno (Piacenza) in Italia.
L'abbazia è stata fondata da San Bernardo di Chiaravalle stesso attorno al 1135. Il complesso nacque quando Bernardo accolse le suppliche del vescovo Arduino di Piacenza e del suo popolo: era tipico dei monasteri cistercensi, infatti, insediarsi in zone disagiate, lavorando attivamente per coltivarle e bonificarle e incanalando lo sforzo di ascesi spirituale attraverso il duro lavoro. Celebre é, in tal senso, la formula Ora et labora.
Il primo documento che ne riporta l'esistenza ufficiale é, nel 1136, una institutionis paginam del Vescovo Arduino stesso. Con essa il prelato concede al monastero i primi beni terrieri, cui altri seguiranno dai marchesi Pallavicino e Cavalcabò. Tuttavia linizio dei lavori del corpo della Basilica è successivo al 1145 e si protrae per i duecento anni successivi.
Il primo privilegio papale giunge il 7 febbraio 1137 ad opera di Papa Innocenzo II. Il monastero verrà poi accolto sotto la protezione della Sede Apostolica ad opera di Papa Lucio II, con il Laterano del 12 luglio 1144.
Già in questo antico documento si fa riferimento all'appellativo della colomba. La leggenda vuole che una colomba candida avesse volteggiato dinanzi agli occhi dei monaci, delineando con pagliuzze il perimetro del complesso. Tuttavia è assai più probabile che che lintitolazione a Santa Maria della Colomba faccia riferimento alla discesa dello Spirito Santo nel grembo di Maria durante l'Annunciazione.
Il monastero, tuttavia, fu spesso preda di razzie soprattutto ad opera dei vari eserciti che si contendevano il controllo del territorio. Ad esempio, diversi monaci furono uccisi nel saccheggio e conseguente incendio del 1248 ad opera di Federico II di Svevia.
Un altro grave problema si verificò quando invalse l'uso della commenda. Secondo tale uso una data Abbazia o monastero si vedeva assegnare come priore un personaggio illustre.
Questi viveva, solitamente, ben lontano dal monastero stesso, raramente se ne occupava e più solitamente si limitava ad incassarne le cospicue rendite economiche. L'Abbazia di Chiaravalle della Colomba, sede famosa di attività religiose, scientifiche, letterarie e agronomiche, si vide data in commenda nel 1444.
Nonostante ciò si ampliò e prosperò nei secoli a venire, sino all'epoca napoleonica, quando due decreti, del 1805 e 1810, ne confiscarono i beni e la soppressero come istituzione.
I religiosi, come accadde in molti altri istituti, vennero allontanati. Proprietà quali larchivio, la biblioteca e gli arredi andarono persi, mentre i mille ettari di terreno e i fabbricati divennero proprietà degli Ospedali Civili di Piacenza.
Sino al 1937 rimase soltanto un abate-parroco del clero secolare; il complesso architettonico, disgraziatamente, fu vittima di incuria e abbandono.
Tuttavia nel 1937 l'ultimo abate-parroco, don Guglielmo Bertuzzi, convinse il Vescovo di Piacenza a richiamare i monaci, che vennero dallAbbazia di Casamari.
Questi assunsero la cura della parrocchia e del complesso stesso, che ha avuto diversi restauri negli anni e di altri ancora necessita. Oggi è sede di ritiri spirituali, convegni di studio e meta di visitatori che cercano i prodotti tipici dei monaci: liquori, tisane, medicinali fitoterapici, profumi, mieli pregiati.
La ricorrenza liturgica oggi più nota è il Corpus Domini, che si svolge in giugno. Durante la festa ha luogo la celebre «infiorata»: un grande tappeto di petali che parte dallingresso della chiesa al presbiterio della basilica e che raffigura motivi sacri, spesso eucaristici.
Il primo privilegio papale giunge il 7 febbraio 1137 ad opera di Papa Innocenzo II. Il monastero verrà poi accolto sotto la protezione della Sede Apostolica ad opera di Papa Lucio II, con il Laterano del 12 luglio 1144.
Il complesso presenta il classico schema benedettino, con elementi ortogonali che consentivano successivi ampliamenti. Il corpo fondamentale è la basilica, cui aderisce un chiostro trecentesco di particolare bellezza e pregio. All'interno della basilica troviamo una struttura a salienti, nervature e archetti pensili, mentre l'impianto stesso è di transizione tra romanico e gotico.
La decorazione è essenziale: San Bernardo disapprovava quanto chiamò la ridicula monstruositas del bestiario medioevale, ed impose interni senza decorazioni superflue.
Festa di San Bernardo a Chiaravalle della Colomba
1° Giorno Partenza da Chiaravalle della Colomba Pc - Roncole Verdi (Pr)
Prima tappa leggera, 11 km per prendere confidenza con questa grande avventura!
Pranzo a Chiaravalle della Colomba.
Cena e notte passata a Roncole Verdi.
20/03/2016 Abbazia di Chiaravalle pt 1
La stagione 2016 finalmente è arrivata e si parte col primo motogiro del 20/03/2016 che vede come scenario Fontenellato (PR), l'abbazia di Chiaravalle della Colomba, Busseto, Roncole Verdi e Soragna Rocca. Protagonista l'immancabile gruppone che non si ferma mai!!!!
Speciale Galà di Chiusura dell' Infiorata del Corpus Domini - 01.07.2016
Chiaravalle della Colomba - infiorata
Per la festa del Corpus Domini si può ammirare nell’abbazia cistercense di Chiaravalle della Colomba (Alseno) lo stupendo tappeto fiorito, meglio noto come «infiorata», predisposto dai monaci con l’aiuto dei fedeli del luogo.
Si perpetua cosi una tradizione quasi millenaria fatta propria dai monaci cistercensi che hanno inteso solennizzare la festività del Corpus Domini, estesa alla Chiesa universale da papa Urbano IV, nel 1264, per intercessione di santa Giuliana da Liegi, anch’ella monaca cistercense. Giuliana nacque a Retinne (presso Liegi) nel 1191 e prese il velo nel 1207. Votata alla vita contemplativa e di preghiera ella ebbe molte visioni: preminente su tutte fu quella di vedere nel simbolismo del ciclo liturgico la mancanza di una solennità, quella della festa del Santissimo Sacramento. Per promuoverla ella si adoperò con tutte le sue forze, aiutata in ciò dall’arcidiacono di Liegi, Giacomo Troyers.
Questi, diventato in seguito papa Urbano IV, introdusse nella Chiesa la festa del «Corpus Domini», che in seguito venne solennizzata con l’istituzione della tradizionale processione, preceduta dallo spargimento di petali di fiori (la cosiddetta «Infiorata»).
Prendendo spunto da questo avvenimento e considerando che tutti questi petali finivano calpestati e sparsi al vento nel giro di poche ore, i monaci cistercensi pensarono di «dare più consistenza» a questa cerimonia «bella ma effimera» con la realizzazione di un tappeto fiorito lungo le navate delle loro maestose abbazie.
In particolare a Chiaravalle il tappeto fiorito si protrae per tutta la navata centrale della basilica e restituisce uno stupendo colpo d'occhio ai visitatori che giungono numerosi ogni anno. Il tappeto è composto con fiori, foglie e quadri disegnati da un artista locale aiutata dai fedeli. Ogni anno i quadri del tappeto seguono un tema religioso, un buon motivo per ritornare a visitarlo.
Solitamente il tappeto è visitabile per le due settimane seguenti al Corpus Domini e a corredo vengono organizzati vari eventi come mostre, concerti e convegni.
La tradizione dell'Infiorata è stata introdotta dai cistercensi di Casamari, che si sono insediati a Chiaravalle della Colomba nel 1937, dopo più di un secolo di abbandono dell'abbazia (soppressa nel 1810 da Napoleone). Altre infiorate assolutamente da visitare si tengono nell'Italia centrale ma non solo, a Spello, a Casamari, a Bolsena, a Ferentino, e poi anche a Velleia romana e nell'abbazia di Santa Maria di Staffarda a Cuneo.
Nel 1135 fu costruito questo monastero dal Beato Bernardo Abate di Chiaravalle
San Bernardo da Chiaravalle, giunto nella città di Milano, convinse i milanesi a sostenere papa Innocenzo II, mettendo fine alla disputa papale e alla lunga guerra che aveva contrapposto Milano al resto della Lombardia. Le autorità milanesi, per riconoscenza al santo si impegnarono a costruire un grande monastero; costruzione poi portata avanti proprio da Bernardo, che posizionò il complesso a cinque chilometri da Porta Romana, in una zona paludosa, poi bonificata dai monaci. Lasciò quindi sul posto un gruppo di frati con lo scopo di raccogliere fondi utili alla costruzione della chiesa.
Abbazia di Chiaravalle della Colomba e Brescello 21 Settembre 2013
Chiaravalle della Colomba
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Chiaravalle della Colomba
Chiaravalle della Colomba ist ein italienisches Zisterzienserkloster und liegt in der Gemeinde Alseno, an der Via Emilia zwischen Parma und Piacenza in der Emilia-Romagna.
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