Abbazia di San Marco alla Paludi - Fermo
L’abbazia di San Marco alle Paludi si trova in campagna, nella contrada Paludi. E’ una delle abbazie più antiche e belle di Fermo. La chiesa, facente parte di una abbazia di cui rimangono pochi resti, risale alla fine del XI secolo ed è stata restaurata alla fine degli anni Novanta.
Malgrado le sue piccole dimensioni, essa è suddivisa in tre navate e al suo interno sono ben conservati numerosi affreschi. Grazie all’ inserimento nel pavimento della chiesa di piani in vetro, è possibile vedere le antiche fondamenta.
Alcuni resti dell’antica abbazia possono essere ancora visti lungo la navata principale. Di grande interesse sono le figure scolpite. Alle pareti delle navate laterali sono invece appesi numerosi quadri contenenti gli ex-voto dei fedeli. Accanto alla Chiesa si trova il convento, attualmente in restauro.
L’elegante giardino esterno, la posizione e l’ambiente in cui è inserita ne fanno una meta apprezzata anche per i matrimoni.
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
Campane dell'Abbazia di San Marco alle Paludi in San Marco di FERMO (02) v.243
Plenum festivo delle 10:00 per la messa domenicale delle 10:30.
Concerto di 4 campane a slancio elettrificate dalla De Santis di Fermo, di cui le 2 maggiori fuse da Cav. Giuseppe Pasqualini nel 1933 e la mezzanella da Pasqualini di Montedinove nel 1900 (la squillina purtroppo è ignota):
I: Sol3, con un diametro di 90 cm e uno spessore di 6,3 cm. Pesa 563 kg.
II: Si3, con un diametro di 71,2 cm e uno spessore di 5,3 cm. Pesa 306 kg.
III: Sol4, con un diametro di 49,5 cm e uno spessore di 3,8 cm. Pesa 92,4 kg.
IV: Si4 calante, con un diametro di 39,5 cm e uno spessore di 3,3 cm. Pesa 56,2 kg.
Questo video è molto più breve del precedente perché in questo caso abbiamo solo le riprese all'interno della chiesa e al programmatore, nonostante la suonata sia sempre preimpostata 1 minuto e mezzo come nella precedente suonata.
Questa volta mi sono posizionato sempre dalla strada, ma stavolta dall'angolo II-III, per variare l'inquadratura. E stavolta ho utilizzato il microfono, perché l'audio originale della videocamera è piuttosto disturbato dalle macchine e dal vento. Peccato però che il campanone si senta leggermente di meno, ma le squilline... Ammazza! Squilline nel vero senso della parola! Squillano veramente tanto!
C'è da dire che dopo la suonata... Ho fatto in tempo a stoppare che è venuta giù la grandine! Madonna ragazzi, già il cielo era nerissimo verso Fermo, il duomo era totalmente annebbiato dalla pioggia, e pensavo che mi andasse male anche questa volta... E invece, incredibile ma vero... Ho avuto proprio una bella botta di fortuna!
Anche qui hanno suonato i 60 tocchi sul campanone e i 40 sulla mezzana, ma non li ho ripresi perché per me non è che significhino molto, però cmq i 40 tocchi li potete vedere nel video precedente, mentre i 60 tocchi li vedrete quando campanaro67 rifarà i video alla chiesa. Diciamo che pur se il cielo era veramente nerissimo... Il risultato è veramente niente male! Qualcuno si chiederà... Perché non il plenum dalla cella? Risposta pronta... Se uno dei 2 faceva i video dalla cella... Aveva la morte poco più sotto! La passione e lo slancio sono bellissimi, per carità, ma la prudenza prima di tutto. Non si rischia la vita così!
Per Domenica mattina non è finita, c'è il suono dell'Angelus della chiesa di Porto Potenza Picena. Vi anticipo che non è un granché perché oltre al fatto che è un campanile che sembra più la torre di un castello (campane visibili appena!), ma ha campane probabilmente Pasqualini... Che secondo me non sono un granché. Ma la cosa più triste è la meccanica... Totalmente malandata... Purtroppo se non chiamano, le campane sono abbandonate al loro triste destino!
Campane dell'Abbazia di San Marco alle Paludi in San Marco di FERMO (01) v.242
Suonate per la messa festiva delle 8:00.
- Distesa del campanone alle 7:30;
- 40 tocchi sulla mezzana.
Concerto di 4 campane a slancio elettrificate dalla De Santis di Fermo, di cui le 2 maggiori fuse da Cav. Giuseppe Pasqualini nel 1933 e la mezzanella da Pasqualini di Montedinove nel 1900 (la squillina purtroppo è ignota):
I: Sol3, con un diametro di 90 cm e uno spessore di 6,3 cm. Pesa 563 kg.
II: Si3, con un diametro di 71,2 cm e uno spessore di 5,3 cm. Pesa 306 kg.
III: Sol4, con un diametro di 49,5 cm e uno spessore di 3,8 cm. Pesa 92,4 kg.
IV: Si4 calante, con un diametro di 39,5 cm e uno spessore di 3,3 cm. Pesa 56,2 kg.
L'abbazia di San Marco è un'altra graziosa oasi alle pendici di Fermo, e si raggiunge prendendo lo svincolo per Fermo poco dopo la rotatoria che conduce al casello autostradale di Porto Sant'Elpidio. La chiesa conserva un campaniletto quadrangolare, in cui troviamo un'interessante concerto di 4 campane, da un accordo del tutto strano, mai visto finora nelle Marche. Ma non è una novità perché le 2 campane maggiori sono più nuove, mentre le 2 minori erano già presenti.
E' una delle prime volte che Musicista97 fa queste alzatacce, ma fin quando c'è un campanaro67 di torno... Si può far tutto! Ehehehehehe! Solo che da lui intorno alle 6 pioveva a di rotto, a Porto Sant'Elpidio non è che la situazione fosse delle migliori... Abbiamo pregato la Santa Barbara e la Madonna di Loreto che non ci facesse venire la grandine! E in un certo senso, se Davide è stato sfigato fino all'osso, a me invece, dopo tanta sfiga, mi è andata fin troppo bene! Immaginavo che potesse suonare una o al massimo 2 campane, perché essendoci delle abitazioni di torno, suonarle a plenum così presto pareva un'assurdità. Ma mai avrei immaginato che suonasse il campanone da solo! Ho scelto proprio un'inquadratura lato I-III campana, quindi si vede bene! Porca miseria! Ahahahahah!
Il video inizia con una videata alla facciata, dove inquadro il campanile, specialmente la mezzana, e la guglia, quindi delle inquadrature al piccolo rosone e al portale, molto grazioso perché sormontato da un affresco a forma di mezzaluna, racchiuso da un timpano. Successivamente ho ripreso una Croce collocata sopra a una targa commemorativa dei Caduti delle 2 guerre mondiali, poi mi sposto sul cartello che indica il nome della chiesa. Dopodiché ho fatto inquadrature singole alle campane, specialmente al campanone, alla III e alla piccola (la mezzana l'avevo già ripresa prima).
Come detto, per la suonata mi sono posizionato lato I-III, in modo da beccare bene tutte le campane in caso di plenum. Non ho fatto a tempo a mettere il microfono perché è partita 2 minuti prima, e stavo formattando la scheda SD perché era strapiena di file audio... Non finivano più! Vabbè pazienza, tanto non è che sia poi una suonata così eccellente. Come mai, a differenza delle altre, il battaglio del campanone è così mozzato? La risposta è subito pronta, il risultato voleva che si fermasse assieme alle altre, e se avesse avuto un battaglio leggermente più lungo non finiva più di rintoccare. Ecco perché all'inizio comincia a battere solo quando inizia a raggiungere la quota preimpostata. Devo dire che la meccanica è ottima, tra l'altro recentemente restaurata (giusto Venerdì, quando la sacrestana mi ha detto che una campana non funzionava), ma... Forse un po' troppo rumorosa.
Dopodiché mi posiziono questa volta più frontalmente al campanone perché speravo che risuonasse alle 7:45, ma hanno suonato solo i 40 tocchi sulla mezzana. Anche qui i martelli sono un po' da rivedere, non battono benissimo... In realtà c'erano pure i tocchi del campanone suonati 2 minuti dopo la distesa, ma non ho fatto a tempo a riprenderli perché non pensavo suonassero. Ma l'importante è sempre il suono a distesa, e quello è stato ripreso. In sottofondo sentite la voce di campanaro67 che commenta i 40 tocchi. Non aspettatevi video sul suo canale perché come detto a lui gli è andata male, ma li riproporrà a breve, e sicuramente ci saranno anche i 60 tocchi sul campanone, che non ho fatto a tempo a riprenderli.
Dopo la messa siamo pure saliti sul campanile per fare il rilevamento delle fonderie, anno di fusione, diametri e spessori. Non abbiamo fatto a tempo a fare il video perché la sacrestana doveva chiudere la chiesa, ma ho scattato delle fotografie che trovate nella prima parte della descrizione.
Nel prossimo video avrete il plenum per la messa delle 10:30, con tanto di riprese alla chiesa e al programmatore.
TG 13 aprile 2016 FM TV - Esplosione a San Marco alle Paludi
TG 13 aprile 2016 FM TV - Bomba nella Chiesa di San Marco alle Paludi a Fermo - Intervista a Don Vinicio Albanesi -
TG condotto da Adolfo Leoni - Interviste e servizi di Laura Meda e Fabio Scatasta - Riprese e montaggi: Francesco Marconi e Laura Meda
Fermo - San Marco alle Paludi, 9 multe in un giorno
I box Velo Ok tornano in funzione
Fermo. Ordigno esplode alla chiesa di San Marco: danni al portone e al rosone
Erano circa le 23:30 di ieri sera quando davanti al portone d'ingresso della Chiesa di San Marco alle Paludi a Fermo è scoppiato un ordigno rudimentale. Danni ingenti alle vetrate, al rosone e al portone della chiesa di cui è parroco Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco e direttore della Caritas diocesana. I residenti della zona sono stati svegliati dal boato, mentre alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto un auto a fari spenti avvicinarsi pochi minuti prima del botto. Ascoltiamo nel servizio una dichiarazione di Don Vinicio
Best Attractions and Places to See in Fermo, Italy
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This Video has covered Best Attractions and Things to do in Fermo.
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List of Best Things to do in Fermo, Italy
Roman Tanks
Piazza del Popolo
Teatro dell'Aquila
Duomo
Pinacoteca Civica
Piccole Cisterne romane
Abbazia San Marco alle Paludi
Piazzale del Girfalco
Biblioteca Civica Romolo Spezioli
MITI - Museo dell'Innovazione e della Tecnica Industriale
Fermo - Paracadutista muore al primo lancio alla Fly Zone di San Marco alle Paludi
Si tratta del 28enne di Michele Ciocia
Cerchio nel grano a San Marco alle Paludi (FM) del 22 maggio 2010
Il seguente video è stato girato all'interno del crop circle di San Marco alle Paludi (FM) apparso il giorno 22 maggio 2010.
2010-2011 Puntata #10 - San Marco alle Paludi - Caccia agli acquatici
Nella puntata di oggi saremo a San Marco alle Paludi per parlare di caccia d'appostamento agli acquatici.
La caccia agli acquatici avviene da appostamenti e le prede vengono attirare con richiami visivi e sonori; fondamentale è anche il cane, il quale ha il compito di recuperare l'animale abbattuto.
Al minuto 3.05 ci occupiamo di caccia ed ambiente. L'argomento di oggi è l'inquinamento da piombo, materiale in grado di arrecare gravi danni all'uomo sia a livello epatico che a livello di sistema nervoso centrale. Il piombo, tuttavia, è altamente nocivo anche per gli animali acquatici i quali, dopo averlo ingerito involontariamente, si ammalano facilmente e deperiscono fino a giungere alla morte.
Al minuto 6.10 torniamo ad occuparci di caccia agli acquatici con il presidente dell'A.T.C. di Fermo, A.T.C. ricco di selvaggina di qualità in quanto autoctona e non importata da allevamenti.
Al minuto 10.49 ci spostiamo a San Marco per visitare l'abbazia. Il complesso ha origini romane e la ristrutturazione di qualche anno fa ha portato alla luce numerosi reperti. A San Marco è presente anche la comunità di Capodarco che da circa cinquant'anni si occupa di persone con disabilità fisiche e mentali.
Al minuto 16.55 ci spostiamo a Villa Bonaparte a Porto San Giorgio. Si tratta di una costruzione del 1826 commissionata da Girolamo Bonaparte all'architetto Leandri. Il palazzo, in stile neoclassico, ancora oggi conserva in tutta la loro bellezza i vasti saloni ed i pregevoli affreschi così da accogliere i visitatori con il suo fascino rimasto immutato nel tempo.
Al minuto 19.27 si apre la rubrica cacciagione in cucina preparando l'anatra all'arancio.
Al minuto 22.14 l'enologo consiglia quale vino abbinare, in questo caso un Falerio dei Colli Ascolani
Fermo - Fissati i funerali di Luca Fabiani
L'ultimo saluto al centauro nell'Abbazia di San Marco alle paludi
abbazia di san nicola di casole 0002
Ben altra sorte avrebbe meritato l'abbazia di San Nicola di Casole, un tempo faro di cultura per l'Occidente e adesso completamente abbandonata a sè stessa!
Abbazia di Vallate - Cosio Valtellino (SO)
Abbazia di Santa Maria di Rambona di Pollenza
Testimonianze storiche fanno risalire la sua costruzione intorno all’anno 891 - 898 ad opera della regina longobarda Ageltrude. Andata distrutta nel Quattrocento, oggi dell’antico tempio rimangono solamente il presbiterio e la cripta. Vi sono conservati due importanti affreschi, il S. Amico che ammansisce il lupo e la Madonna in trono con il Bambino.
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
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Abbazia di S. Salvatore in Valdicastro, Poggio San Romualdo, Fabriano
L’Abbazia di S. Salvatore di Valdicastro fu fondata fra il 1005 e il 1009. Il complesso fu ristrutturato nel 1262 e in epoche successive. Quella che oggi si può vedere è di stile gotico, ha tre campate, tre absidi e sotto la nave traversa è posta la cripta. Più informazioni:
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
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L'ABBAZIA DI SAN GUGLIELMO AL GOLETO - ( Sant'Angelo dei Lombardi - Avellino - Irpinia - Italy )
L’Abbazia di San Guglielmo al Goleto è considerata una delle più importanti opere architettoniche del Mezzogiorno. Il complesso monumentale sorge a pochi chilometri da Sant'Angelo dei Lombardi, nella valle Ofantina e con la sua mole grandiosa ne domina il paesaggio. Fu fondata intorno al 1133 da un santo vercellese, Guglielmo, che si spense ivi nel 1142.Originariamente era un monastero maschile e femminile che raggiunse il massimo del suo fulgore in epoca normanno-sveva ed all’inizio di quella angioina. La struttura primitiva comprendeva la chiesa, il monastero grande delle monache e quello più piccolo dei monaci. I monaci avevano il compito della guida spirituale e dell'assistenza economica delle monache, che vivevano in stretta clausura. Sotto la guida di celebri badesse, quali Febronia, Marina I e II, Agnese e Scolastica, la comunità crebbe e diventò famosa per la santità delle monache ed il monastero si arricchì di terreni e di opere d'arte. Il periodo d'oro abbraccia circa due secoli, poi dal 1348, vi fu una lenta inesorabile decadenza. Papa Giulio II, nel gennaio 1506, ne decretò la soppressione.Con la fine della comunità femminile goletana, il monastero fu unito a quello di Montevergine, che provvide ad assicurare la presenza di alcuni monaci. Iniziò così una lenta ripresa. Il periodo migliore fu tra la metà del Seicento e la metà del Settecento e culminò con il restauro completo del monastero e la costruzione della chiesa grande. Dal 1807 al 1973 il monastero restò abbandonato. In tale periodo chiunque potè trafugare portali e pietre. Inoltre, i tetti e le mura crollarono ed i rovi diventarono padroni dei luoghi.Nonostante l'usura del tempo, il vandalismo degli uomini ed il susseguirsi dei terremoti, ancora oggi possiamo ammirare alcuni tesori artistici che resero famoso il Goleto. Tutto ciò grazie all'intervento del Ministero dei Beni Culturali ed all'impegno della Sovrintendenza alle Belle Arti di Avellino–Salerno. Particolarmente importante è la Torre Febronia, vero capolavoro di arte romanica. Essa presenta incastonati numerosi blocchi con bassorilievi provenienti da un mausoleo romano. Inoltre, oggi al centro del complesso monastico, si conservano le due piccole chiese sovrapposte, che stanno a segnare il passaggio tra l'arte romanica (chiesa inferiore, 1200 circa) e quella gotica (chiesa superiore, terminata nel 1255).La cappella di San Luca è il gioiello dell’Abbazia. Il portale di accesso è sormontato da un arco a sesto acuto e da un piccolo rosone a sei luci. Dei numerosi affreschi cinquecenteschi che arricchivano la chiesa non restano che due medaglioni, raffiguranti le abbadesse Scolastica e Marina, e qualche episodio della vita di San Guglielmo.Infine, particolarmente suggestiva è la Chiesa grande o del Vaccaio, così chiamata dal nome del grande architetto napoletano Domenico Antonio Vaccaro, che la edificò tra il 1735 e il 1745. Pur priva, oggi, della copertura e di altre parti importanti, conserva tuttavia un fascino incredibile. La pianta è a croce greca, sormontata da una cupola centrale. All'interno si sono salvati solo alcuni stucchi, mentre si può ammirare in tutta la sua bellezza il disegno del pavimento, recentemente restaurato.Tutto il complesso architettonico è arricchito da numerose sculture decorative e pietre scolpite. L’Abbazia del Goleto è un luogo mistico, in cui il silenzio la pace e la tranquillità regnano sovrani. Passeggiare in questi luoghi, respirare l’aria della storia e farsi baciare dai raggi del sole rappresenta un’esperienza davvero indimenticabile.
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Abbazia di San Vittore delle Chiuse, Genga
L'abbazia romanica di San Vittore delle Chiuse venne edificata dai longobardi verso la fine del X secolo all’inizio della Gola di Frasassi, all'interno di un anfiteatro di montagne dalle quali risulta completamente circondata. Più informazioni:
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Chiesa ed Eremo di Sant'Eustachio in Domora - San Severino Marche
L’abbazia di Sant'Eustachio in Domora fu eretta dai monaci benedettini, nel secolo XI, con il titolo di S. Michele nella Valle dei Grilli, probabilmente nei pressi di un villaggio di scalpellini, da cui il termine Domora, ossia delle case, e di una strada che attraversava la gola.
Una delle caratteristiche principali dell’abbazia, dalla struttura muraria quasi del tutto in pietra, è che essa fu scavata nella roccia. Tale roccia costituisce con le sue grotte artificiali l’altra metà della spazialità interna sia della chiesa superiore sia dei locali sotterranei.
La facciata principale, che prospetta sull’antica via, si organizza secondo un rigoroso schema simmetrico ed assiale. Tra gli elementi di pregevole fattura va annoverato il portale laterale di accesso alla chiesa realizzato in blocchi di pietra finemente squadrata con archivolto decorato a motivi vegetali di foglie d’acanto, le decorazioni lapidee ad archetti pensili a tutto sesto situate a destra del portale ed il sovrastante asimmetrico rosone.
Nel XIII secolo fu ampliata e dedicata a Sant’Eustachio. Il monastero svolse un’ intensa attività ospedaliera, fornì alloggio ai viandanti. Per tale attività ricevette numerose donazioni che lo arricchirono di molte proprietà terriere e beni. Tuttavia nell'anno 1393 l'Abbazia di Sant'Eustachio in Domora venne abbandonata; i monaci si trasferirono nell'Abbazia di San Lorenzo (città di San Severino Marche) portando con sé il prodigioso Crocifisso che ancora oggi si trova sulla parete di sinistra del presbiterio. Fino all'anno 1701, nei giorni 20 maggio e 20 settembre, il crocifisso veniva riportato in processione nella chiesa della gola.
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
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fotografo matrimonio Fermo - il Matrimonio di Fabio e Michela - Fotografo Luigi Fedeli
Fotografo matrimonio a Fermo nelle Marche. il giorno del matrimonio di Fabio e Michela negli scatti del fotografo di matrimonio Luigi Fedeli il 30 Aprile 2015 nella splendida Chiesa di San Marco alle Paludi a Fermo e negli scenari naturali della collina e della costa marchigiana in provincia di Fermo. Fotografie cariche di dolcezza nell'intimità dei locali Frangipane a Grottammare. Un matrimonio emozionante trascorso in serenità ed amicizia concluso nella cornice incantevole di Villa Cellini a Cupra Marittima. Abito da sposa Dina Bengasi.
Prego per maggiori informazioni visita il sito luigifedeli.it
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Please watch: wedding trailer 2018 - anteprima di matrimonio 2019! il video di matrimonio come al cinema
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FERMO 6° Raduno Campanari Centro Italia (15)
Prova della manovrabilità delle campane del Duomo da parte dei Campanari Bolognesi.
I coraggiosi campanari della Stanislao Mattei sono saliti sul campanile e hanno testato per la prima volta le campane del Duomo di Fermo.
Provare a fare qualcosa di bolognese con queste campane e sopratutto mandarle in sincronismo è veramente assurdo e impensabile.
Ne hanno provate veramente tante,il coraggio e la voglia di osare non mancava ma le cose più interessanti sono state le esecuzioni a tirabattaglio a campane ferme.
E comunque sono stati bravissimi e applauditi da tutti in cella campanaria.
E questo,per quello che riguarda le campane è l'ultimo video di questa due giorni fermana,in coda andrà un video col suono manuale delle campane alle 20 che a tutti gli effetti chiude il Raduno.
Se lo volete vedere sarà in rete verso le 19,altrimenti sarà solo una copertina per il bellissimo Raduno tenutosi nella nostra bella Regione,le Marche.