ABBAZIA DEL GOLETO S.ANGELO DEI LOMBARDI (AV).mpg
ALTA IRPINIA -- ABBAZIA DEL GOLETO risalente al 1200 si trova tra i Comuni di S.Angelo dei
Lombardi e Lioni in provincia di Avellino.
Foto scattate il 24.06.2011 da Petronio Giuseppe
L'ABBAZIA DI SAN GUGLIELMO AL GOLETO - ( Sant'Angelo dei Lombardi - Avellino - Irpinia - Italy )
L’Abbazia di San Guglielmo al Goleto è considerata una delle più importanti opere architettoniche del Mezzogiorno. Il complesso monumentale sorge a pochi chilometri da Sant'Angelo dei Lombardi, nella valle Ofantina e con la sua mole grandiosa ne domina il paesaggio. Fu fondata intorno al 1133 da un santo vercellese, Guglielmo, che si spense ivi nel 1142.Originariamente era un monastero maschile e femminile che raggiunse il massimo del suo fulgore in epoca normanno-sveva ed all’inizio di quella angioina. La struttura primitiva comprendeva la chiesa, il monastero grande delle monache e quello più piccolo dei monaci. I monaci avevano il compito della guida spirituale e dell'assistenza economica delle monache, che vivevano in stretta clausura. Sotto la guida di celebri badesse, quali Febronia, Marina I e II, Agnese e Scolastica, la comunità crebbe e diventò famosa per la santità delle monache ed il monastero si arricchì di terreni e di opere d'arte. Il periodo d'oro abbraccia circa due secoli, poi dal 1348, vi fu una lenta inesorabile decadenza. Papa Giulio II, nel gennaio 1506, ne decretò la soppressione.Con la fine della comunità femminile goletana, il monastero fu unito a quello di Montevergine, che provvide ad assicurare la presenza di alcuni monaci. Iniziò così una lenta ripresa. Il periodo migliore fu tra la metà del Seicento e la metà del Settecento e culminò con il restauro completo del monastero e la costruzione della chiesa grande. Dal 1807 al 1973 il monastero restò abbandonato. In tale periodo chiunque potè trafugare portali e pietre. Inoltre, i tetti e le mura crollarono ed i rovi diventarono padroni dei luoghi.Nonostante l'usura del tempo, il vandalismo degli uomini ed il susseguirsi dei terremoti, ancora oggi possiamo ammirare alcuni tesori artistici che resero famoso il Goleto. Tutto ciò grazie all'intervento del Ministero dei Beni Culturali ed all'impegno della Sovrintendenza alle Belle Arti di Avellino–Salerno. Particolarmente importante è la Torre Febronia, vero capolavoro di arte romanica. Essa presenta incastonati numerosi blocchi con bassorilievi provenienti da un mausoleo romano. Inoltre, oggi al centro del complesso monastico, si conservano le due piccole chiese sovrapposte, che stanno a segnare il passaggio tra l'arte romanica (chiesa inferiore, 1200 circa) e quella gotica (chiesa superiore, terminata nel 1255).La cappella di San Luca è il gioiello dell’Abbazia. Il portale di accesso è sormontato da un arco a sesto acuto e da un piccolo rosone a sei luci. Dei numerosi affreschi cinquecenteschi che arricchivano la chiesa non restano che due medaglioni, raffiguranti le abbadesse Scolastica e Marina, e qualche episodio della vita di San Guglielmo.Infine, particolarmente suggestiva è la Chiesa grande o del Vaccaio, così chiamata dal nome del grande architetto napoletano Domenico Antonio Vaccaro, che la edificò tra il 1735 e il 1745. Pur priva, oggi, della copertura e di altre parti importanti, conserva tuttavia un fascino incredibile. La pianta è a croce greca, sormontata da una cupola centrale. All'interno si sono salvati solo alcuni stucchi, mentre si può ammirare in tutta la sua bellezza il disegno del pavimento, recentemente restaurato.Tutto il complesso architettonico è arricchito da numerose sculture decorative e pietre scolpite. L’Abbazia del Goleto è un luogo mistico, in cui il silenzio la pace e la tranquillità regnano sovrani. Passeggiare in questi luoghi, respirare l’aria della storia e farsi baciare dai raggi del sole rappresenta un’esperienza davvero indimenticabile.
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L' ABBAZIA DI SAN GUGLIELMO AL GOLETO ( Sant'Angelo dei Lombardi - Avellino Irpinia - Italy ) -
L'abbazia del Goleto è un complesso religioso, in parte ridotto in ruderi, situato a Sant'Angelo dei Lombardi: la sua costruzione risale al XII secolo e fu fondato da san Guglielmo da Vercelli.Con l'arrivo di Guglielmo da Vercelli nell'Irpinia, si assistette alla costruzione di diversi monasteri, tra cui quello di Montevergine nel 1114; il santo giunse nella zona del Goleto, situato in una piana di Sant'Angelo di Lombardi, nel 1133 e dopo aver vissuto in una fessura di un albero, iniziò ad edificare un monastero femminile; tuttavia fu anche costruito un piccolo convento maschile, dove i monaci aveva il compito di vegliare e gestire economicamente le monache, che vivevano in clausura. Con il passere degli anni l'abbazia diventò ricca e potente, arricchendosi sia dal punto di vista artistico che di possedimenti terrieri: le principali fautrici del successo del monastero furono le abbadesse Febronia, Marina I, Marina II, Agnese e Scolastica.Dopo due secoli di splendore, a partire dal 1348, a causa anche della peste, iniziò un lento declino, che si concluse con la decisione di papa Giulio II, presa il 24 gennaio 1506, di sopprimere il monastero, alla morte dell'ultima abbadessa: ciò avvenne nel 1515. In seguito, il monastero fu unito a quello di Montevergine e continuò ad esistere grazie alla presenza di alcuni monaci: iniziò quindi una lenta ripresa, che ebbe il suo culmine tra il XVII e XVIII secolo con il totale restauro del complesso e la costruzione di una chiesa, opera di Domenico Antonio Vaccaro. Con la soppressione degli ordini monastici voluta da Napoleone Bonaparte, anche l'abbazia del Goleto fu abbandonata nel 1807 e le spoglie di San Guglielmo spostate a Montevergine: negli anni fu depredata di tutti gli oggetti artistici e spartiti tra i vari paesi della zona, mentre le strutture si coprirono di rovi ed in parte crollarono; altri danni furono causati dal terremoto del 1980, che portò al cedimento degli archi della Chiesa Grande.Solo a partire dal 1973, con l'intervento del Ministero dei Beni Culturali e della Sovrintendenza della Belle Arti di Avellino e Salerno, l'intera struttura è stata completamente restaurata, con i lavori guidati dall'architetto Carmine Gambardella; viene gestita dai Piccoli Fratelli di Gesù. Il complesso religioso del Goleto si divide in diverse zone che comprendono chiese, chiostri e torri. La torre Febronia, così chiamata dal nome dell'abbadessa che ne volle la costruzione nel 1152 per difendere il monastero, è in stile romanico e molti dei blocchi utilizzati per la sua costruzione, che tra l'altro presentano numerosi bassorilievi, provengono da un mausoleo di epoca romana dedicato a Paccio Marcello. La torre, a cui si accedeva tramite un ponte levatoio, è a due piani e sul piano superiore presenta alcune statue sempre in stile romanico.La chiesa inferiore, conosciuta anche come cappella funeraria, risale al 1200: è divisa in due navate le quali sono separate da colonne monolitiche con bassi capitelli; dalle colonne inoltre partono degli archi che reggono la crociera e terminano in altre colonne fissate nelle pareti laterali. Tutta la struttura è in chiaro stile romanico pugliese, anche se comunque differisce molto dall'impianto originario: mancano infatti le zone absidali. Al suo interno si conserva un sarcofago in pietra rossa, mentre da un accesso laterale si raggiunge l'area dove un tempo sorgeva la basilica del Salvatore, andata completamente perduta.Bassorilievo La chiesa superiore, o chiesa di San Luca, costruita nel 1255 è la principale opera del complesso del Goleto e si accede tramite una scala il cui corrimano raffigura un serpente con all'estremità la testa, con un pomo in bocca. La facciata presenta un portale ad arco a tutto sesto, sul quale sono riportate alcune scritte che ricordano la costruzione della chiesa per volere dell'abbadessa Marina II per ospitare le spoglie di san Luca, sormontato da un rosone a sei luci. All'interno la chiesa è divisa in due navate separate tramite due colonne, che sorreggono anche le coperture a crociera ogivale, le quali terminano in dieci colonne lungo le mura perimetrali; le colonne presentano basi ottagonali e capitelli decorati con foglie. Sono due gli altari presenti, di cui uno in marmo, sorretto da quattro colonnine, ognuna con capitello e basamento differente tra loro. Degli affreschi presenti rimangono solo poche tracce, come due medaglioni raffiguranti le abbadesse Scolastica e Marina e qualche tratto delle vita di San Guglielmo. All'esterno la chiesa si completa con due absidi con barbacani decorati con teste di animali e motivi ornamentali
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Abbazia del Goleto - Sant'Angelo dei Lombardi (AV)
TG2 L' Irpinia : l'Abbazia del Goleto e Gesualdo (Av)
Dalla Rubrica Si Viaggiare rai Tg2 del 12/06/2015
a Sant'Angelo dei Lombardi (AV) nella sua famosa Abbazia del Goleto e a Gesualdo (AV) antico Paese delle più importanti Fiere del mezzogiorno.
Phantom 2 Vision+ - Abbazia del Goleto S Angelo dei Lombardi
Meravigliose immagini aeree della storica fortificazione monastica dell'Abbazia del Goleto nel Comune di Sant'Angelo dei Lombardi (AV)
SANT'ANGELO DEI LOMBARDI (Avellino-Irpinia-Italy) - Viaggio nei Paesi d'Irpinia-Countries of Irpinia
Il comune di Sant'Angelo dei Lombardi conta circa 4.380 abitanti e si trova in Campania, in provincia di Avellino. Situato nella zona dell'Irpinia, fu uno dei comuni più colpiti dal violento sisma che colpì l'intera zona nel 1981. Le origini di Sant'Angelo dei Lombardi sono molto antiche e sono riferibili all'epoca delle dominazione longobarda. L'economia è a carattere prevalentemente agricolo, anche se sul territorio si trovano piccole industrie. Il nome deriva dall'arcangelo Michele e da Longobardi.San Michele Arcangelo è il patrono di Sant'Angelo dei Longobardi e viene festeggiato ogni anno il 29 settembre.
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Abbazia del Goleto
L'abbazia del Goleto è un complesso religioso, in parte ridotto in ruderi, situato a Sant'Angelo dei Lombardi: la sua costruzione risale al XII secolo.
Con l'arrivo di Guglielmo da Vercelli nell'Irpinia, si assistette alla costruzione di diversi monasteri, tra cui quello di Montevergine nel 1114; il santo giunse nella zona del Goleto, situato in una piana di Sant'Angelo di Lombardi, nel 1133 iniziò ad edificare un monastero femminile; tuttavia fu anche costruito un piccolo convento maschile, dove i monaci avevano il compito di vegliare e gestire economicamente le monache, che vivevano in clausura. Con il passere degli anni l'abbazia diventò ricca e potente, arricchendosi sia dal punto di vista artistico che di possedimenti terrieri
Dopo due secoli di splendore, a partire dal 1348, a causa anche della peste, iniziò un lento declino, che si concluse con la decisione di papa Giulio II, presa il 24 gennaio 1506, di sopprimere il monastero, alla morte dell'ultima abbadessa: ciò avvenne nel 1515. In seguito, il monastero fu unito a quello di Montevergine e continuò ad esistere grazie alla presenza di alcuni monaci: iniziò quindi una lenta ripresa, che ebbe il suo culmine tra il XVII e XVIII secolo con il totale restauro del complesso e la costruzione di una chiesa, opera di Domenico Antonio Vaccaro. Con la soppressione degli ordini monastici voluta da Napoleone Bonaparte, anche l'abbazia del Goleto fu abbandonata nel 1807 e le spoglie di San Guglielmo spostate a Montevergine: negli anni fu depredata di tutti gli oggetti artistici e spartiti tra i vari paesi della zona, mentre le strutture si coprirono di rovi ed in parte crollarono; altri danni furono causati dal terremoto dell'Irpinia del 1980, che portò al cedimento degli archi della Chiesa Grande.
L' Abbazia del Goleto (AV)
Dopo aver vissuto nella fessura di un albero, San Guglielmo da Vercelli, giunto in Irpinia, fondò l'abbazia del Goleto, a Sant'Angelo dei Lombardi (AV), intorno al 1123. Per due secoli, il complesso cenobitico progredì e raggiunse picchi di splendore e ricchezza. Le monache di clausura da un lato, i monaci da un altro. Nel 1348 il declino, che portò alla soppressione del monastero nel XVI secolo. Rivisse una nuova fiammata tra il 1600 e il 1700, quando venne costruita la Chiesa Nuova che, per ironia della sorte, è la parte peggio conservata, scoperchiata e ridotta ad affascinante rudere da vari fattori: abbandono, spogliazioni, un incendio e il terremoto del 1980. Tutto il complesso è stato restaurato a partire dal 1972 e nel 1990 viene gestito da un nuovo ordine di monaci.
Accompagnati da Marco di Donato, che su quest'abbazia ha svolto studi approfonditi raccolti nel volume I misteri del Goleto, siamo andati a fare i nostri due passi, nel settembre dell'anno scorso, rimanendo affascinati dalle atmosfere uniche che aleggiano tra le chiese, i chiostri, le torri, i cortili. le scalinate...
Si Viaggiare Tg2 Campania Irpinia - Sant'Angelo dei Lombardi e Gesualdo (AV)
Si Viaggiare Tg2 del 12/06/2015 Campania in Irpinia a Sant'Angelo dei Lombardi (AV) nella sua famosa Abbazia del Goleto e a Gesualdo (AV) antico Paese delle più importanti Fiere del mezzogiorno.
LA CHIESA e IL CONVENTO DI SAN MARCO ( Sant'Angelo dei Lombardi - Avellino - Irpinia - Italy )
La Chiesa e il Convento di San Marco - Della Chiesa e del Convento di San Marco si ha notizia a partire dall’anno 1247. Soggetti a numerose opere di restauro e ripristino a causa dei terremoti, oggi sulla facciata della Chiesa si apre un bel portale in pietra rinascimentale. Su un angolo della chiesa vi è un tondo in pietra raffigurante la Madonna col Bambino, probabilmente del XVI secolo.
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Invasioni Irpine: Sant'Angelo dei Lombardi e Abbazia del Goleto - Invasioni Digitali 2015
In occasione delle Invasioni Digitali del 2015, noi di Invasioni Irpine abbiamo deciso di presentare al mondo del web e ai numerosi invasori l'Irpinia d'Oriente.
Un viaggio tra Sant'Angelo dei Lombardi ed il suo vicino angolo di fede e storia, l'Abbazia del Goleto, fondata dal santo protettore d'Irpinia, San Guglielmo da Vercelli.
Un viaggio rapido, fluido, indie, storico e religioso, un viaggio di foto, persone, racconti, leggende...
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Abbazia del Goleto, gioiello d'Irpinia /SPECIALE
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Brandenburg Concerto No4-1 BWV1049 - Classical Whimsical di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
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ABBAZIA DEL GOLETO - Festa di San Guglielmo (25 giugno 2019)
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SANT'ANGELO DEI LOMBARDI - LA CATTEDRALE - ( Avellino - Irpinia - Italy )
La chiesa di Sant'Antonino martire è il duomo di Sant'Angelo dei Lombardi e cattedrale dell'arcidiocesi di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia ( Irpinia ) - La primitiva cattedrale di Sant'Angelo dei Lombardi fu edificata in epoca normanna tra il 1073 ed il 1085. Nel corso dei secoli subì diversi rifacimenti e restauri causati soprattutto da frequenti terremoti, fino alla sua profonda trasformazione nel Cinquecento. Dopo il terremoto del 1980, la chiesa ha subito un ultimo restauro.La facciata cinquecentesca in travertino presenta tre portali, di cui quello centrale datato 1734. Sopra di esso sono collocate tre statue di epoca normanna, raffiguranti il Cristo redentore e ai suoi lati san Michele arcangelo, patrono della città, e sant'Antonino martire, titolare della cattedrale. La chiesa è affiancata da una torre campanaria.Internamente, essa si presenta a croce latina a tre navate con transetto e abside. Nel transetto ci sono due pregevoli altari laterali, uno di stile neoclassico proveniente dall'abbazia di Goleto, e l'altro in stucco. Nell'abside, oltre al settecentesco coro ligneo, è collocato un prezioso Crocifisso ligneo del XVI secolo. Altre statue del Settecento impreziosiscono le navate laterali dell'edificio: tra queste le statue dedicate a sant'Antonino, san Francesco di Paola, a Maria Immacolata (del 1762) e a santa Lucia. Tra le tele, le più significative sono quelle di Angelo Michele Ricciardi raffigurante la Madonna di Montevergine (del 1744), e di Domenico Antonio Vaccaro con la figura di Cristo redentore. Nella cripta vi sono le sepolture di alcuni vescovi dell'arcidiocesi.
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Rievocazione della mietitura - Sant'Antuono - Sant'Angelo dei lombardi
23.11.1980: Una domenica di novembre qualunque a Sant'Angelo dei Lombardi
Una domenica di novembre qualunque in Irpinia: 23 novembre 1980
Speciale Sant'Angelo dei Lombardi
Dall'Abbazia del Goleto alla cattedrale Sant'Antonino Martire: rivedi lo speciale sui tesori d'Irpinia.
Sant'Angelo dei Lombardi, dopo più di un anno riapre la provinciale 279
Santi e Beati - 25 Giugno - San Guglielmo di Montevergine
Santi e Beati
25 Giugno - San Guglielmo di Montevergine
Conduce: Don Donato Vicini