Abbazia di Santa Maria del Monte- Cesena
Affascinante rito di preghiera pomeridiana dei Frati Benedettini. Quasi ipnotica. I frati celebranti sono negli ultimi frames riprodotti, con immagine volutamente non chiare. Le immagini precedenti spiegano il sito.
Il Santuario Madonna del Monte di Cesena
Il Santuario Madonna del Monte di Cesena
Cesena, Santa Maria del Monte, Gli ex voto p1
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Santa Maria del Monte (Turisan)
L’ Abbazia di Santa Maria del Monte domina Cesena. Gli storici fanno risalire la nascita del primo nucleo del complesso tra il 1001 e il 1027. Nella basilica benedettina sono conservati prestigiosi affreschi e opere d’arte, nonché la celebre collezione di Ex Voto, tavolette dipinte in memoria delle grazie ricevute dalla Madonna del Monte e che offrono uno spaccato della società cesenate dal secolo XV fino ai giorni nostri.
Entrando in basilica colpisce l’originalità della costruzione a due piani congiunti da uno scalone centrale. La navata centrale, più bassa rispetto al presbiterio, è composta da un vano centrale contornato da sette cappelle. In alto una fascia decorativa rappresenta la vita della Madonna. La parte superiore della chiesa si presenta come un grande vano a croce greca, sormontato da una cupola e circondato da un deambulatorio che si allarga in fondo per far posto al presbiterio, dove è situato il coro dei monaci e la statua della Madonna.
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Cesena, Santa Maria del Monte, Gli ex voto p2
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Cesena Santuario Santa Maria del Monte 2017
Best Attractions and Places to See in Cesena, Italy
Cesena Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Cesena . We have sorted Tourist Attractions in Cesena for You. Discover Cesena as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Cesena .
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Cesena .
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List of Best Things to do in Cesena, Italy
Biblioteca Malatestiana
Fontana Masini
Rocca Malatestiana
Piazza del Popolo
Museo Musicalia
Orogel Stadium Dino Manuzzi
Abbazia del Monte - Cesena
teatro Alessandro Bonci
Ponte Vecchio
Cattedrale San Giovanni Battista Cesena
Places to see in ( Cesena - Italy )
Places to see in ( Cesena - Italy )
Between the Romagna Apennines and the sea, about 15 km from the Adriatic Riviera of Rimini and about 30 km from Ravenna, is Cesena, a beautiful Malatestian town. One of the most important artistic points of interest in Romagna, Cesena is a must for good food and wine lovers. The lordship of the Malatesta family brought Cesena to the apex of its culture and history, with some architectural and artistic treasures that can still be visited today.
Cesena’s important international position in the agri-food sector and its culinary traditions place the town among the most important destinations of the Romagna hinterland.
Cesena is an interesting destination all year round. Among its treasures is the Malatestian Library, one of the most important examples of an Italian fifteenth century library. The reason why the library is so precious is that it has remained completely unchanged, as it was five centuries ago. Due to its extraordinary heritage, it was included in the Unesco “Memory of the World” list.
The Malatesta Family also built the Rocca Malatestiana, the Fortress of Cesena, one on the most impressive of Romagna. It can be seen from its bastions, with its two buildings: the Male and the Female towers. The latter hosts the Museum of Agricultural History which offers visitors an insight into the rural areas of Romagna over the years. The walkways inside the walls, the old prisons and the exhibition of joust weapons are also very interesting.
If you visit Cesena, you can’t miss a walk in the lively streets of the old town, from Piazza del Popolo, with the beautiful Fontana Masini to Palazzo del Ridotto, with the bronze statue of pope Pius VI, from the Cathedral of S. Giovanni Battista, with the chapel of Madonna del Popolo and the Museum of Sacred Art, and the “Alessandro Bonci” Theatre, a true neoclassical jewel. The culture offered is complemented by the Museum of Natural Sciences, the Municipal Art Gallery (hosting the precious painting of Madonna della Pera by Paolo Veneziano), the Archaeological Museum and the Museum of Centuriation.
On a hill, visible from everywhere in the town, is the Abbazia of Santa Maria del Monte about a thousand years old. The Abbey is famous for its internationally known collection of ex-voto (wooden votive tablets), some of which were painted more than five centuries ago, and for the impressive dome painted by Giuseppe Milani. The Abbey also hosts some important and precious paintings and a laboratory for the restoration of ancient books.
Villa Silvia-Carducci is a magnificent mansion located in Lizzano, on the hills between Cesena and Bertinoro, and hosts Musicalia, an interesting and peculiar museum entirely dedicated to mechanical music, and the personal room of the Nobel laureate poet Giosuè Carducci.
( Cesena - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Cesena . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Cesena - Italy
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Pellegrinaggio diocesano alla Madonna del Monte Cesena
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teleosservanza.it
Montetiffi ( Cesena ) - L' Abbazia 2011
Montetiffi ( Cesena ) - L' Abbazia 2011
MONTETIFFI E LA SUA ABBAZIA -- NOTIZIE STORICHE
Don Antonio Bartolini (Parroco di Vignola), Cesena 1967
Montetiffi: → Abbazia del secolo XI (la più conservata del medievale montefeltro)
→ Industria delle teglie
→ Sede di numerosi, anche se rudimentali, mulini di polvere da sparo
→ Leggende di contrabandieri
Ubicazione: Castello alle sorgenti dell'Uso, non lontano da Perticara; posizionato sui confini e sull'incrocio di strade che univano lo Stato Pontificio al Granducato di Toscana, la Repubblica di San Marino e il Ducato di Montefeltro
→ nodo strategico per i rapporti tra i suddetti stati; vide fiorire il contrabbando di polveri da sparo.
Origine nome: secondo lo storico soglianese Emidio Mariani forse era l'antico Balineum Vicanorum Titensium (no fondamenti)
Forse per la gens Tiphia o Titia
Sul poggio, una volta pressoché inaccessibile, sorse un monastero votato alla regola di S Benedetto (ora et labora; cruce et aratro). E' la rocca dello spirito che sopravanza il trascorrere dei secoli.
L'abbazia fu costruita per opera e su proprietà degli abitanti, che avevano diritto di giuspatronato
Dedicato ai Santi Martino e Bartolomeo, fu donata dagli abitanti ai monaci di S Benedetto.
(Fonte: Annales camaldulensis ordinis S Benedicti)
La chiesa: è in stile romanico e misura, dalla porta al coro, 29 m; è ad una navata, cui si aggiunsero nel tempo due cappelle; è costruita in pietra concia, ed ha la porta a levante. Ha un ampio atrio (5,9 x 4) coperto con volta a botte. Sopra l'atrio c'era una sala per le adunanze dei religiosi, nel tempo rovinata completamente. Nella sagrestia e in una nicchia del presbiterio vi sono residui di affreschi medievali. Le scale per accedere al sagrato in origine erano parallele alla facciata.
Il fonte battesimale: (del secolo XVII) è stato collocato lì nel 1967 durante lavori (demolizione muri eretti a chiusura degli archi presso l'altare maggiore, ripulitura delle pareti, installazione di un museo locale, sistemazione della petrata (la strada principale)) a cura del prevosto del capitolo feretrano Can. Augusto Toni.
Il campanile: è alto 21 m; dal primo al secondo piano vi è una scala in pietra concia incastonata nel muro, poi la scala prosegue in legno; in tale edificio è stato posto lo stipite dell'altare romanico, sostituito da uno settecentesco.
da
Cerasoli Giancarlo presenta ex voto Madonna del Monte Cesena.IVa parte
La raccolta degli ex voto della Madonna del Monte dii Cesena è, in gran parte, collocata in apposite bacheche che sono nel corridoio attorno all'altare maggiore, un certo numero di tavolette si trova nella sagrestia. Sono una preziosa scrittura di devozione popolare. Dal XV secolo e sino ai giorni nostri quelle immagini, su tavolette di legno, raffigurano, con dovizia di particolari, uomini e donne del passato in momenti critici della loro vita, dove la malattia, l'incidente, le battaglie, il mare in tempesta creano turbamento. Scatta quella devozione, quella preghiera verso la Madonna del Monte per ricevere la grazia salvatrice e liberatoria
Basilica santa maria del monte
- cesenaorienta.unibo.it
CESENA: Cattedrale affollata per Don Ezio Casadei - VIDEO
Chiesa Cattedrale affollata a Cesena per il concerto di musica religiosa che ha voluto ricordare Don Ezio Casadei, il noto sacerdote romagnolo per il quale ricorre il primo anniversario dalla scomparsa. Una serata che si è aperta con la proiezione di un filmato, preceduta da un breve ricordo degli organizzatori
Cesena Nella Nebbia
Un semplice giorno nebbioso che finisce, visto dalla basilica del monte di Cesena.
CESENA: Leggi razziali, 80 anni fa l’entrata in vigore in Italia | VIDEO
Chissà cosa pensavano i coniugi Saralvo quando nel 1943 furono prelevati dai soldati tedeschi dalla loro abitazione per essere arrestati e deportati. E ancora chissà come sarà stato per gli ebrei che trovarono rifugio entro le mura dell’Abbazia di Santa Maria del Monte. Correva l’anno 1943, momento buio per gli ebrei italiani che in quel lontano 1938 con l’entrata in vigore delle leggi razziali non pensarono che presto, prima o poi, avrebbero perso tutto a causa delle loro origini. Un incontro organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena ha ripercorso quell’anno grazie al contributo dello storico Emilio Gentile e con il patrocinio dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Forì Cesena.
La battaglia del Monte a Cesena del 22 gennaio 1832. IIIa parte Villaggio minerario 1.8.2013
(continua da battaglia del MOnte di Cesena IIa parte)
... Interessante, anche per avere un'altra voce su quanto successo in quel 20 gennaio 1832, è pure la narrazione della Magistratura Municipale di Cesena, datata 2 febbraio 1832.
[...] 'Il primo posto fortificato, che cadde in mano ai pontici, fu la sommità del Monte di S. Maria, ove torreggia il celebre monastero dei RR. Monaci Cassinensi e il veneratissimo santuario a Maria consacrato.. L'intero Cenobio fu dai papali messo a ruba, per modo che dalla rapina le ignude pareti appena rimasero immuni, le quali si videro poscia spruzzare del sangue di alcuni infelici, che, dopo il tripudio della vittoria, dovevano in quel pacifico asilo attendersi certamente men crudele destino. Quello però che non si può senza grave orrore ricordare, si è che il Tempio stesso, attiguo al Cenobio, divenne teatro di uccisioni e di furti. Vi fu morto a colpi di fucile un cittadino, Gaetano Viviani, che all'ombra del Santuario volle ripararsi dal furore militare; e sottratte furono parecchie sacre suppellettili, e finalmente trapassato vi fu da una palla il Crocifisso, e tolto alla Beata Vergine il mantello, le perle e i voti in argento, che erano appesi intorno all'immagine di Lei, la quale, per quanto ne grida la pubblica fama, venne sfregiata a colpi di baionetta. Mentre colassù tali ribalderie si consumavano, il grosso dell'Armata avanzavasi verso la città, la quale , nel suo interno, erasi rimasta perfettamente in calma. Il sobborgo fuori di Porta Romana fu il primo ad essere bersagliato dalla rabbia militare. Addoppiava la truppa ad ogni passo le fucilate contro le case adiacenti, fracassandone porte e finestre, cosicché, introdottasi violentamene nelle case medesime, ne saccheggiò senza riserbo gli effetti di ogni specie e maltrattò nella persona i proprietari e perfino gl'infermi, nonché chiunque altro che si fosse parato innanzi in quel momento. Atterrata poscia la porta che mette in città, non si contennero i soldati più moderatamente coi cittadini di quello che contenuti si fossero coi borghesi. Quasi tutte le case, fiancheggianti la strada urbana, per tutto quel tanto che intercede dalla porta suddetta sino al palazzo dei sigg. marchesi Guidi, vennero abbandonate al saccheggio, e quasi tutte ebbero porte e finestre rotte dalle fucilate, le quali ferivano tratto tratto qualche tranquillo abitante, fra i quali perfino dei teneri fanciulli ai fianchi delle loro genitrici. E qui non debbe passarsi sotto silenzio l'orribile assassinio, che funestò la casa Guidi, la quale tiene distinto posto fra le benemerite della patria. Un corpo di soldati, ingordo del bottino, si fece innanzi al portone d'ingresso, onde a colpi di fucile aprirsi l'andito, siccome avvenne all'interno del palazzo. All'entrare, fecero fuoco improvvisamente sopra un crocchio di domestici, che inermi stavansi nell'atrio preparati a ricevere gli alloggi militari. Il cuoco Agostino Laghi rimase in quel primo scontro gravemente ferito di palla sopra l'una e l'altra ascella. Il credenziere Pietro Milandri, uomo di avanzata età e di specchiata onoratezza, si rifuggì, a quello spettacolo con un vecchio contadino di casa, sul caposcala presso la porta per cui si entra nella sala del piano di mezzo: gli tennero dietro alcuni soldati, dai quali vedendosi sopraffatto, il Milandri si inginocchiò chiedendo loro grazia della vita; ma sordi all'inchiesta, gli puntarono nel petto due fucili e lo stesero a terra morto. [...] Sembrava che qui avessero dovuto aver fine gli orrori della giornata. Ma la notte, che ne conseguiva, non ne fu meno feconda. I soldati vaganti impunemente per la città, e le istesse sentinelle disposte qua e là ai diversi alloggiamenti degli ufficiali e alle caserme fecero così mal governo de' tranquilli cittadini, che, parte offesi di percosse, parte barbaramente uccisi senza ragione alcuna, o restarono tanto malconci che non sapranno si presto obliare la durezza del ricevuto trattamento, o più non videro risplendere la luce del nuovo giorno; fra i quali contasi un antico, fedele ed onorato domestico dei conti Roverella, per tacere di altri non pochi, che ebbero ad esso uguale la sorte. [...]
La sera del 20 gennaio, la bandiera pontificia viene issata nel balcone municipale di Cesena, le case private, per ordine del Gonfaloniere, devono esporre i lumi in segno di festa. Il vescovo cesenate Antonio Maria Cadolini è uno dei primi ad esultare della 'vittoria' delle truppe del Papa ed a ricevere, il giorno stesso, il barone austriaco Marshall, il personaggio che quella mattina si è, 'furbescamente', presentato agli insorti liberali come possibile paciere fra questi ed i papalini, ma il cui vero scopo della visita è stato di controllare lo schieramento liberale. Vistolo disordinato, sparpagliato e male armato diede le dovute informazioni al colonnello papalino Barbieri, che, immediatamente, mosse l'attacco alla città di Cesena.
La battaglia del Monte a Cesena del 22 gennaio 1832. IVa parte Villaggio minerario 1.8.2013
(continua da IIIa parte della battaglia del Monte)
... Anche il grande poeta romano, Giuseppe Gioachino Belli2 , si interessa alla 'Battaglia del Monte', lasciandoci uno sferzante sonetto, che porta la data del 5 febbraio 1832, cioè pochi giorni dopo l'avvenimento. Il Belli nei suoi viaggi da Roma a Milano, datati 1827,1828 e 1829, ebbe modo di conoscere molto bene la Romagna, le sue città e i paesi lungo la Via Emilia. Nel suo diario, Jaournal du voyage, il 12 ottobre 1827 annota che a Cesena passò «il bel Ponte [Vecchio]» e si fermò alla locanda della Posta «... mentre mangiavo vennero due donne ed un fanciullo a cantare e suonare la chitarra » Per questo quando nell'ultima terzina del sonetto ricorda i ponti che attraversarono i papalini per spostarsi e saccheggiare Forlì, il poeta si riferiva al Ponte Vecchio sul fiume Savio e l'altro sul fiume Ronco.
'Le notizie de l'uffisciali'. 4
Verzo ventitrè ora er padroncino
me fesce curre ar Cacas co ttre ffichi
a ccrompà callo callo er bullettino
de la bbattajja contro a li nimmichi.
Per cquesto ar Venezziano llì vviscino
disse er decan da la Contessa Pichi
che l' eserecito nostro papalino
ha ffatto ppiù bbrodezze de l'antichi.
Disce che uperto a ffir de cannoneggio
er paese de Bbraschi. E Cchiaramonti,
ce fu 'na spizzicata de saccheggio,
e cche ddoppo passati su li ponti,
cuanno funno a Ffrollì fesceno peggio.
Pe mmorti poi s'ha da tirà li conti.
Roma 5 febbraio 1832
La 'Battaglia del Monte' rappresentò un breve ma importante capitolo della storia pre-risorgimentale italiana. Sul piano militare, la soverchia superiorità delle truppe papaline sconfisse quelli formate dai patrioti liberali male armati, mal condotti da capi improvvisati ed inesperti. Vi furono numerosi morti, molti feriti e tanti prigionieri. La repressione dei tribunali pontifici, che ne seguì, segnò dure condanne; quei difensori della libertà furono considerati dei banditi, ma la storia e gli eventi successivi, che porteranno all'Unità d'Italia, hanno innalzato quei martiri a precursori del nostro Risorgimento.
Cuminichêt stâmpa de' Gvéran
E fjôl dla mi patrôna, un milurden,
vérs séra u m' à mandê, cun cvàtar zigh,
da Caca a tuj, fresch fresch, e' buliten
dla gvëra ai libarél, ch'i j è nimigh.
Dj ùtum fët, a e' cafè di Vinizien,
e' vëc dunzël dla védva de' Cont Pigh
l'ha det che e' nöst aşérzit papalen
l'à vu piò fégat lò dj aròi intigh.
L'à det che, avérta a fôrza ad canunê,
la zitê ad pêpa Brasch e Cêramont,
l'à fat un cvèich sacheg: 'na sfurmajê.
E che döp travarsé un ciöpa ad pont,
cvânt l'è arivê a Furlè u l' à sagatê.
Di rumagnul mazé u ngn' è incóra e' cont.
(Sonetto tradotto in dialetto romagnolo da Silvio Lombardi)
cesena convento frati cappuccini
Camminata a Bertinoro e Monte Maggio (FC) 31-3-2016
Camminata leggera a Bertinoro e monte Maggio, più chiacchiere atte a ridicolizzarsi xD
Abbazia di Santa Maria del Monte - Parte 1 di 2
Abbazia di Santa Maria del Monte
Via del Monte, 999
47521 Cesena (FC)
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