ABBAZIA DI ACQUALUNGA (FRASCAROLO, PAVIA, ITALY)
Abbazia di Acqualunga, Frascarolo, Lomellina, provincia di Pavia, Italia. E' nota come Aqualungha in un documento del 1250: la Acqua Lunga era un vicino canale del Po. Vi esisteva il monastero cistercense di S.Maria noto dal 1204 e certamente più antico da cui il paese trasse il nome con cui fu poi conosciuto, ovvero Abbatia de Acqua Longa (1412). Infatti la nascita di un insediamento monacale va fatta risalire all'anno 1180/1181, quando Ascherio, abate del monastero di Rivalta Scrivia (presso Tortona), giunse in zona e fondò una ecclesia ed una domus, che furono poi citate nel suo testamento del 23 dicembre 1185 come dipendenti dalla stessa Rivalta Scrivia. La data del 1204 segna la nascita del monastero autonomo, aggregato all'ordine cistercense: gli storici dell'ordine annotano come data ufficiale il 24 febbraio 1204. Nel XV secolo l'abbazia fu concessa in commenda al nobile senese Francesco Todeschini Piccolomini, nipote del Papa Pio II Piccolomini. Nel 1503 lo stesso Francesco Todeschini Piccolomini, divenuto Papa Pio III, concesse l'abbazia al nobile pavese Galeazzo Pietra, che in seguito nel 1530 fu nominato primo vescovo di Vigevano, giungendo poi alla creazione della Diocesi da parte di Papa Clemente VII Medici. Il monastero era anche feudatario del luogo, feudo che passò nel 1530 alla mensa vescovile di Vigevano, quando fu soppresso. Il comune sopravvisse fino al 1806, fu poi unito provvisoriamente a Suardi e definitivamente a Frascarolo (1818).
FRASCAROLO (PAVIA, ITALY)
Frascarolo, Lomellina, provincia di Pavia, Lombardia, Italia. Secondo un'antica leggenda medioevale messer Scarolo, valente cavaliere al ritorno dalle Crociate, stanco di guerre e devastazioni decise di stabilirsi in questa zona e di diventare frate Scarolo, da qui l'origine del nome di questa località: da fra' Scarolo all'attuale Frascarolo con il suo castello. Frascarolo appartenente nell'alto medioevo al Contado di Lomello, fu assoggettato al dominio di Pavia con il diploma del 1164 dell'imperatore Federico I e nel 1250 appare come Frascarolum nell'elenco delle terre pavesi. Nel 1441 la signoria di Frascarolo è assegnata ad Antonio Birago di Milano (il feudo comprende anche la vicina Torre Beretti), viene poi venduta ai Varesini, ritorna ai Birago, che nel 1522 tuttavia subiscono la confisca di questo feudo, che è assegnato insieme a Valenza a Mercurino Arborio di Gattinara. Torna ancora ai Varesini, i quali nel 1614 lo vendono ai Bellisomi di Pavia, che sono nominati Marchesi di Frascarolo. I Bellisomi mantengono poi la signoria fino all'abolizione del feudalesimo (1797). Nel 1713 Frascarolo passa con tutta la Lomellina sotto il dominio dei Savoia e nel 1859 viene incluso nella provincia di Pavia. Nel 1818, o poco prima, fu unito a Frascarolo l'antico comune di Abbazia d'Acqualunga.
echi tra le volte, sopralluogo all'abbazia di Acqualunga
suonare l'architettura: echi tra le volte all'abbazia di Acqualunga
l'installazione che fa risuonare lo spazio architettonico nella implementazione presso la abbazia di Acqualunga (PV), nella campagna lombarda vicino al Po.
SCALDASOLE (PAVIA, ITALY)
Scaldasole, Lomellina, provincia di Pavia, Lombardia, Italia.
Il toponimo Scaldasole, che si trova anche in altri luoghi in Lombardia, deriva probabilmente dalla voce longobarda sculdascio indicante un giudice locale. Se è corretta questa ipotesi Scaldasole doveva essere già un centro di qualche importanza in epoca longobarda (secoli VI-VIII). La prima citazione risale al X secolo. Appartenne alla contea di Lomello, dipendente dai Conti Palatini. Nel 1250 era incluso nell'elenco delle terre del dominio pavese nell'ambito della Lomellina. Nel XIV secolo il paese era sotto la signoria dei Campeggi di Pavia, che nel 1334 lo subinfeudarono ai Folperti, anch'essi di Pavia. Il feudo rimase in seguito ai Folperti, salvo alcuni anni (1436-1451) in cui ne furono investiti gli Avalos. Nel 1456 però Stefano Folperti lo vendette a Francesco III Pico della Mirandola, che risiedette nel castello e vi morì nel 1461. Gli sopravvisse la figlia Taddea, signora di Scaldasole, sposa di Giacomo I Malaspina di Fosdinovo, marchese sovrano di Massa. Ciò diede l'occasione per il potente Malaspina di acquistare anche il vicino vasto feudo di Sannazzaro de' Burgondi di cui avrà in seguito la signoria una linea dei Malaspina che ne prenderà il nome. Invece Scaldasole, primo feudo malaspiniano in Lomellina, sarà ceduto nel 1577 da Giulio Cesare Malaspina, discendente di Giacomo I, al conte Rinaldo Tettoni, che lo rivendette nel 1582 al cardinal Tolomeo Gallio nella cui famiglia (Gallio duchi di Alvito, con titolo di Marchesi dal 1613) rimase fino all'abolizione dei feudi (1797). Scaldasole, con tutta la Lomellina nel 1713 fu incluso nei domini di casa Savoia e nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia.
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Comune lombardo, in provincia di Pavia, con più di milleottocento abitanti. Il comune è ai confini con il Piemonte.
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