Le campane dell'Abbazia di Chiaravalle, Milano - Concerto
Milano, loc. Chiaravalle Milanese, Abbazia di Santa Maria e San Pietro
Concerto di 5 campane a corda in RE3
Giorgio Pruneri 1907
Concerto solenne a 5 campane per la S. Messa conventuale nella solennità di Tutti i Santi
Il monastero fu edificato il 22 gennaio 1135 per espressa volontà di san Bernardo, come sorta di ringraziamento al santo, che fu invitato a rimanere a Milano come arcivescovo, per acclamazione popolare. San Bernardo, che passò per Milano di ritorno dal Concilio di Pisa del 1134, dovette rifiutare tale proposta e scelse un luogo sul quale sarebbe dovuto sorgere il primo insediamento cistercense nella regione lombarda; egli scelse la zona di Rovegnano, circa quattro chilometri fuori dalla città. Con l’aiuto e la benevolenza dei cittadini milanesi, l’abbazia poté ben presto consolidarsi, sia come guida spirituale della città che come monumento architettonico. Del primo abate non si ha notizia fino al 1138; vista l’assenza dell’abate per i primi quattro anni, farebbe intendere nel frattempo un periodo di completamento dell'edificio ecclesiale. Il primo abate di Chiaravalle fu tal Brunone, nominato in una bolla papale di Innocenzo II, che poneva l’abbazia del Cerreto sotto quella di Chiaravalle. Durante tutto il XIII secolo, cominciarono i lavori per la realizzazione del primo chiostro, situato a sud della chiesa. Nel XIV secolo vennero realizzati il tiburio e il refettorio, mentre nel 1412 venne costruita una piccola cappella, posizionata in corrispondenza del transetto meridionale e rimaneggiata nel XVII secolo per essere adibita a sacrestia. Nel 1442 l'abbazia venne affidata in commenda ai signori di Milano, salvo poi ritornare nelle mani dei cistercensi nel 1474. Durante il periodo di commenda, venne fusa una piccola campana e collocata nella celebre torre nolare della Ciribiciaccola, costruita dall'architetto Francesco Pecorari tra il 1329 e il 1340. La campana dal suono argentino, risulta essere la più antica montata a sistema ambrosiano, poiché fa sentire la sua voce ancora oggi come se fosse quel mattino del 1453, giorno nel quale fece udire i suoi primi rintocchi. La campana si chiama Bernarda, in onore del suo santo patrono. Nel 1490, gli artisti Bramante e Giovanni Antonio Amadeo iniziarono a costruire il celebre Chiostro Grande (demolito per far spazio alla ferrovia nel corso del XIX secolo) e il capitolo, un'opera alla quale ne seguirono molte altre di celebri artisti. Nel XVI secolo molti pittori e artisti lavorarono all'interno dell'abbazia; a questo periodo risalgono le opere di Bernardino Luini, mentre dal 1613 al 1616 i Fiammenghini ebbero l'incarico di decorare le pareti interne della chiesa, ricoperte di splendidi affreschi visibili ancora oggi. L'abbazia fu soppressa il 13 maggio 1798, come conseguenza di un regio decreto di Napoleone. Dopo due secoli di vita parrocchiale, l'ordine cistercense poté fare il suo ritorno a Chiaravalle nel 1952, grazie all’intervento del cardinale arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster. La facciata e il campanile, completati in epoca barocca, vennero rimaneggiati nel 1926 fino ad assumere l'odierna forma con mattoni a vista. Il campanile ospita un pregevole concerto di cinque bronzi, fusi dalla fonderia Pruneri di Grosio in sostituzione delle tre precedenti del Settecento. In cima alla ripida scala del transetto, si giunge in un piccolo pianerottolo, abbellito da uno dei primissimi capolavori assoluti di Bernardino Luini: la Madonna della buonanotte (1512). Accanto a quest'opera vengono citate le sculture del fiorentino Lorenzo Lotti, su disegni del celebre Raffaello Sanzio.
Un sentito ringraziamento all'abate e ai monaci per la disponibilità.