ABBAZIA DI FRUTTUARIA - AMICI DI FRUTTUARIA - San Benigno C.se (TO)
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140 anni di Don Bosco a San Benigno
Presentazione della casa di San Benigno Canavese per la ricorrenza dei 140 anni di fondazione
San Benigno Canavese - La Cartolina
La Cartolina di San Benigno Canavese
Era il... 1992 a Chivasso e a Viverone e il 2004 a San Benigno
Quindicesima puntata: Era il...1992 quando la crisi dell’Alfa Lancia di Chivasso approdava a Torino con una manifestazione di piazza mentre la questione carceri (sovraffollate, con personale di controllo scarso e strutture inadeguate) era già stata sollevata dai radicali 25 anni fa, Era il... 2004 invece quando l’Abazia di Fruttuaria di San Benigno sembrava volare sulle “Ali di un Nuovo Millennio” mai davvero decollato ed Era il... 1992 quando a Viverone arrivava lo stop parziale per le barche a motore sul lago, da novembre a maggio.
Centro San Benigno
Immagini aeree del Centro San Benigno
Re Arduino - Sans despartir (trailer)
Genere - docufiction, durata 70min. + video extra
Libro + DVD
A Mille anni dalla morte di Arduino (1015), marchese d’Ivrea e Re d’Italia, un progetto di riscoperta e valorizzazione, anche in chiave turistica, di questa straordinaria figura storica, attraverso la produzione di un videodocumentario e di una pubblicazione editoriale.
“Re Arduino – Sans despartir” attraversa il Canavese seguendo le tracce di Arduino, vissuto intorno all’anno Mille, scomunicato antagonista del potere vescovile, eppure fondatore di chiese e abbazie, morto in odore di santità.
Re Arduino - Sans despartir è un abbinamento editoriale Libro + DVD non vendibile separatamente.
LIBRO - I LUOGHI DI RE ARDUINO TRA STORIA E LEGGENDA (96 pagine) è una guida sui luoghi di Arduino, un itinerario che collega tutti i luoghi che lo videro in vita (il Duomo di Ivrea dove fu maledetto, la cattedrale di Pavia dove fu incoronato, la Rocca di Sparone dove resistette all’assedio delle truppe vescovili, l’Abbazia di Fruttuaria a San Benigno, dove si ritirò e morì) e quelli dove ne vennero trasferite le spoglie dopo la morte (Castello di Agliè e Castello di Masino). Non ci fermeremo ai luoghi della storia ma ci recheremo insieme nei numerosi siti (chiese, santuari, abbazie, castelli, caseforti e torri) dove rimane una memoria leggendaria del sovrano o una sua immagine (a Ivrea, Belmonte, Valperga, Pont Canavese, Cuorgnè, Ribordone, Torre, Pavone, Parella, Strambino, San Martino Canavese, Front, Rivarossa, Vestigné, Torino, Crea). Visitare i luoghi di Arduino, tra storia e leggenda, ci consente di percorrere un itinerario nel Medioevo per scoprire tesori d’arte e d’architettura e località incantevoli (antichi mosaici e straordinari cicli di affreschi, castelli signorili ricchi di memorie e di arredi fastosi, antiche pievi e santuari), ma anche per distinguere tra le numerose invenzioni dei secoli successivi e la realtà storica.
Testi: Franco G. Ferrero Editore: Atene del Canavese
IL FILM - RE ARDUINO SANS DESPARTIR (70 min.) è una docufiction che narra con splendide immagini e attenzione alla verità storica le vicende di Arduino, marchese d’Ivrea e re d’Italia, vissuto intorno all’anno Mille. In antiche chiese e castelli siamo andati alla scoperta delle tracce di Arduino, raccontandone la storia e le avventure guerriere, abbiamo ricostruito in modo fedele i momenti centrali della sua vita, con i gruppi storici del Patto Arduinico (Gruppo Storico La Motta di Sparone, Rievocando Fruttuaria di San Benigno e Speculum Historiae di Torino). Alle ricostruzioni storiche e alle riprese si alternano interessanti interviste a importanti storici, studiosi e appassionati (il medievista Giuseppe Sergi, il paleografo Paolo Buffo, il vescovo emerito della diocesi di Ivrea Luigi Bettazzi e poi Giovanni Bertotti, Marco Notario, Marco Cima, Claudio Maddio, Elisabetta Signetto, Giuseppe Simonetta e Laura Ciocchetto, Franco G. Ferrero, Pietro Bertoldo). Gli EXTRA (20 min.) contengono il backstage del film, il video musicale “Sans despartir” con Paolo Lova (liuto) e Igor Ferro (ghironda), il canto gregoriano della corale En Clara Vox, il documentario Speculum Historiae, due trailers del film.
Regia: Andry Verga Sceneggiatura: Igor Ferro Musiche: Mirko Barbesino Prod: Masterblack maggio 2015
contatti e info:
rearduino.com
info@rearduino.com
facebook.com/ReArduinoDVD
#COSCRITTI 1997 - San Benigno C.se (TO)
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COSCRITTI 1997 - Fiera Autunnale San Benigno C.se
DVD & EXTRA... Re Arduino - Sans despartir
DVD & EXTRA... Re Arduino - Sans despartir
70 min. di docufiction + 20 min di extra video.
rearduino.com
A Mille anni dalla morte di Arduino (1015), marchese d’Ivrea e Re d’Italia, un progetto di riscoperta e valorizzazione, anche in chiave turistica, di questa straordinaria figura storica, attraverso la produzione di un videodocumentario e di una pubblicazione editoriale.
“Re Arduino – Sans despartir” attraversa il Canavese seguendo le tracce di Arduino, vissuto intorno all’anno Mille, scomunicato antagonista del potere vescovile, eppure fondatore di chiese e abbazie, morto in odore di santità.
Re Arduino - Sans despartir è un abbinamento editoriale Libro + DVD non vendibile separatamente.
LIBRO - I LUOGHI DI RE ARDUINO TRA STORIA E LEGGENDA (96 pagine) è una guida sui luoghi di Arduino, un itinerario che collega tutti i luoghi che lo videro in vita (il Duomo di Ivrea dove fu maledetto, la cattedrale di Pavia dove fu incoronato, la Rocca di Sparone dove resistette all’assedio delle truppe vescovili, l’Abbazia di Fruttuaria a San Benigno, dove si ritirò e morì) e quelli dove ne vennero trasferite le spoglie dopo la morte (Castello di Agliè e Castello di Masino). Non ci fermeremo ai luoghi della storia ma ci recheremo insieme nei numerosi siti (chiese, santuari, abbazie, castelli, caseforti e torri) dove rimane una memoria leggendaria del sovrano o una sua immagine (a Ivrea, Belmonte, Valperga, Pont Canavese, Cuorgnè, Ribordone, Torre, Pavone, Parella, Strambino, San Martino Canavese, Front, Rivarossa, Vestigné, Torino, Crea). Visitare i luoghi di Arduino, tra storia e leggenda, ci consente di percorrere un itinerario nel Medioevo per scoprire tesori d’arte e d’architettura e località incantevoli (antichi mosaici e straordinari cicli di affreschi, castelli signorili ricchi di memorie e di arredi fastosi, antiche pievi e santuari), ma anche per distinguere tra le numerose invenzioni dei secoli successivi e la realtà storica.
Testi: Franco G. Ferrero Editore: Atene del Canavese
IL FILM - RE ARDUINO SANS DESPARTIR (70 min.) è una docufiction che narra con splendide immagini e attenzione alla verità storica le vicende di Arduino, marchese d’Ivrea e re d’Italia, vissuto intorno all’anno Mille. In antiche chiese e castelli siamo andati alla scoperta delle tracce di Arduino, raccontandone la storia e le avventure guerriere, abbiamo ricostruito in modo fedele i momenti centrali della sua vita, con i gruppi storici del Patto Arduinico (Gruppo Storico La Motta di Sparone, Rievocando Fruttuaria di San Benigno e Speculum Historiae di Torino). Alle ricostruzioni storiche e alle riprese si alternano interessanti interviste a importanti storici, studiosi e appassionati (il medievista Giuseppe Sergi, il paleografo Paolo Buffo, il vescovo emerito della diocesi di Ivrea Luigi Bettazzi e poi Giovanni Bertotti, Marco Notario, Marco Cima, Claudio Maddio, Elisabetta Signetto, Giuseppe Simonetta e Laura Ciocchetto, Franco G. Ferrero, Pietro Bertoldo). Gli EXTRA (20 min.) contengono il backstage del film, il video musicale “Sans despartir” con Paolo Lova (liuto) e Igor Ferro (ghironda), il canto gregoriano della corale En Clara Vox, il documentario Speculum Historiae, due trailers del film.
Regia: Andry Verga Sceneggiatura: Igor Ferro Musiche: Mirko Barbesino Prod: Masterblack maggio 2015
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Neive Cuneo
Neive (Nèive in piemontese) è un comune italiano di 3.377 abitanti della provincia di Cuneo, nelle Langhe, in Piemonte. Il suo centro storico conserva un impianto medievale, fatto di stradine acciottolate che salgono verso la Torre dell'Orologio e di eleganti palazzi in cotto. È stato inserito nel club de I borghi più belli d'Italia, creato della Consulta del Turismo dell'Associazione dei Comuni Italiani (ANCI). È il paese natale di uno dei più grandi scrittori italiani di epica contadina, Franco Piccinelli, autore di oltre 40 libri, tra romanzi e poesie, la maggior parte ambientati proprio nelle Langhe. Pare debba il proprio nome alla gens Naevia, nobile famiglia romana della quale fu un possedimento: intorno al 100 a.C. era già un insediamento romano significativo, attraversato dalla via Aemilia Scauri, così chiamata dal nome del suo costruttore, il console Emilio di Scauro. Nel Medioevo vi fu eretto un castello fortificato (di cui rimane oggi solo una torre quadrangolare) e nei suoi pressi venne costruito un monastero di monaci benedettini provenienti dall'abbazia di Fruttuaria nel territorio di San Benigno Canavese . Il paese fu a lungo conteso, nell'età comunale, tra Asti ed Alba; nel 1242 fu però Asti ad assicurarsene il definitivo possesso e ad inserirlo stabilmente nella propria compagine territoriale, della quale seguì tutte le vicende storiche ed i passaggi alle diverse signorie. Alla fine del XIV secolo Luigi di Valois duca d'Orléans e signore di Asti inserì Neive nel Capitanato d'Astesana, una ripartizione amministrativa di comuni strategicamente importanti posti a difesa della Contea astese. Nell'occasione il villaggio fu completamente cinto di buone e solide mura. All'inizio del XVI secolo, nel quadro dei conflitti tra Francesco I e Carlo V, passò alternativamente sotto il dominio di Francia e di Spagna. Nel 1531 Neive, assieme a tutta la Contea di Asti fu annessa da Carlo III al Ducato di Savoia. Dopo una nuova parentesi di dominazione francese, nel 1560 tornò stabilmente ai Savoia con il duca Emanuele Filiberto. Solo verso la metà del XVII secolo, a seguito di una generale riforma delle province del Ducato, Neive fu scorporata da quella di Asti ed assegnata a quella di Alba appena istituita. A seguito della campagna napoleonica d'Italia e la costituzione della Repubblica Cisalpina, nel 1800 ottenne il riconoscimento di Municipalità. Tornò ai Savoia nel 1814 e seguì le vicende storiche della casata sino alla costituzione della Repubblica Italiana. Il centro storico conserva un impianto medievale che si addensa nella parte alta ove rimangono alcune vestigia del ricetto, anche se l'antico castello andò precocemente distrutto nel 1276, nel corso di una delle tante guerre tra loro i Comuni di Asti ed Alba. Dell'antico borgo si è mantenuta l'atmosfera in virtù delle tortuose stradine acciottolate che si dispongono ad anelli attorno alla sommità dell'altura o che salgono verso la Torre dell'Orologio (XIII secolo), simbolo dell'antica municipalità. Il cuore del borgo è rappresentato da Piazza Italia: quasi un salotto settecentesco nel quale si affacciano soprattutto le sedi amministrative del paese. Si nota subito un palazzo bianco - l'antico Palazzo del Municipio - con archi e lesene slanciate, che reca in alto, sotto l'orologio, un vistoso stemma comunale.
Gli uffici del Comune trovano oggi posto, dall'altro lato della piazza, in un elegante edificio con la facciata in mattoni a vista, Palazzo Borgese (casa natale dell'architetto neivese Giovanni Antonio Borgese la cui qualità artistica è riconoscibile in molte delle settecentesche dimore nobiliari e chiese del borgo)
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Alloggio con magnifico terrazzo- San Benigno C.se - € 475,00
Le campane di Mombaruzzo(AT) - Suonate per la Fiera del Tartufo 2018
Mombaruzzo(AT).
Suonate in occasione della Fiera del Tartufo 2018.
-Allegrezza e Suonata alla Romana con le 2 campane maggiori a bicchiere eseguite per fine della S.Messa delle ore 11:00 (Chiesa di Sant'Antonio Abate);
Suonano il Sottoscritto, Alessandro Serra, Emilio e Fabrizio.
-Allegrezze e Suonata alla Romana (Chiesa di Santa Maria Maddalena);
Suonano il Sottoscritto, Alessandro Serra, Alessandro Abate, Simone, Fabrizio e Emilio;
-Suonata alla Romana eseguita come suonata finale del concerto (Chiesa di Sant'Antonio Abate);
Suonano il Sottoscritto e Fabrizio.
La presentazione fotografica della Fiera e della Chiesa di Sant'Antonio è accompagnata dal brano La Monferrina e da un'allegrezza bergamasca eseguita dal Sottoscritto sul carillon a 8 campane, fuso da Allanconi.
La presentazione fotografica della Chiesa di Santa Maria Maddalena è accompagnata dal brano III Allegro per organo in C RV 230 di Antonio Lucio Vivaldi.
-Chiesa di Sant'Antonio Abate.
Concerto di 5 campane in Fa#3.
Capanni, Acqui Terme 1979.
La Chiesa di Sant'Antonio Abate, Monumento Nazionale, originariamente cella benedettina con annesso cenobio, venne edificata intorno all' XI-XII sec. ad opera dei monaci dell'Abbazia di Fruttuaria di S.Benigno Canavese. Attraverso vari rifacimenti ed amplificazioni si giunse, a partire dal primitivo stile romanico, all'attuale tardo gotico. Intorno al 1750 venne ampliata la parte absidale, in stile barocco, e costruito il coro. L' interno è suddiviso in 3 navate. In fondo alla navata di sinistra, alla base del campanile, la cappella del Sacro Cuore di Gesù e totalmente decorata con pregevoli affreschi quattrocenteschi. Ai lati del presbiterio, occupato da un grande altare marmoreo, sono presenti due grandi quadri attribuiti a G. Stura che mostrano San Carlo che comunica gli appestati e il miracolo dell'ostia. Nella seconda cappella della navata di destra un affresco del XV sec. raffigura la Madonna con il Bambino, nel quale si notano analogie pittoriche con alcune opere del cosiddetto “Maestro di Boccaverano”.
Degno di nota è il prezioso organo realizzato dall' astigiano Luigi Savina nel 1791.
La costruzione del campanile viene fatta risalire al XV sec., probabilmente in sostituzione dell' originario eretto dai monaci benedettini. Nella parte inferiore, sotto la fascia di archetti che lo ornano, si notano una testa umana in arenaria e un antico bassorilievo. La cella campanaria conserva un concerto di 5 campane, che non spicca nè per qualità sonore nè storiche, ma in compenso possiede ancora la tastiera per il suono manuale.
-Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena.
Concerto di 5 campane in Mi3.
Allanconi, Bolzone di Ripalta Cremasca 2014 (Mi3 Pietro Antonio Silventi, Biella 1809).
La Chiesa di Santa Maria Maddalena, divenuta parrocchiale dopo la dismissione della pieve del Cervino in seguito all’arroccamento in località Castello da parte della popolazione di Mombaruzzo, è dedicata alla santa patrona del paese. Si tratta di una costruzione in cotto a tre navate con facciata che riecheggia il romanico, risalente con ogni probabilità ad un primo edificio con una sola navata degli inizi del primo trecento, che ha subito nel corso dei secoli vari ampliamenti e rimaneggiamenti, come ricordano le iscrizioni poste sulla parte sinistra della facciata relative a due successive consacrazioni. A metà del XIX secolo venne rivista la pianta dell'edificio con la costruzione della terza navata sul lato destro, con annessa manica di collegamento alla canonica, che finì per inglobare il portico medievale della piazza. Dello stesso periodo è la decorazione della volta della navata centrale con l’allegoria di Santa Maria Maddalena in estasi e i quattro evangelisti, nonché la sistemazione degli arredi lignei, tra cui la cantoria, che sopra la tribuna d’ingresso ospita un pregevole organo costruito nel 1844 dalla storica bottega dei Lingiardi di Pavia.
Il campanile, costruito in cotto in cotto e culminante con una cuspide in muratura, ospita un pregevole concerto di 5 campane. Le 4 campane minori sono state fuse dalla Fonderia Allanconi in sostituzione delle precedenti campane (appartenenti ad altre chiesette dismesse ed ora conservate in chiesa) e accordate sulla campana maggiore antica. Quest'ultima era la campana maggiore del concerto della chiesa di Sant'Antonio Abate e, quando si decise di rifondere le piccole dello stesso concerto in un nuovo fuso da Capanni, la campana maggiore venne spostata alla Maddalena.
Curiosa la presenza, al primo piano del campanile, di una piccola cappellina con resti di affreschi.
Si ringraziano Fabrizio ed Emilio e con loro tutta l'Associazione dei Campanari del Monferrato, per l'invito, la compagnia e per avermi accompagnato nelle riprese e nelle suonate.
Si ringraziano anche il parroco Don Pietro Bellati, il Comune e la Proloco per aver permesso la realizzazione del concerto.
List of abbeys and priories | Wikipedia audio article
This is an audio version of the Wikipedia Article:
List of abbeys and priories
Listening is a more natural way of learning, when compared to reading. Written
language only began at around 3200 BC, but spoken language has existed long ago.
Learning by listening is a great way to:
- increases imagination and understanding
- improves your listening skills
- improves your own spoken accent
- learn while on the move
- reduce eye strain
Now learn the vast amount of general knowledge available on Wikipedia through
audio (audio article). You could even learn subconsciously by playing the audio
while you are sleeping! If you are planning to listen a lot, you could try using
a bone conduction headphone, or a standard speaker instead of an earphone.
You can find other Wikipedia audio articles too at:
In case you don't find one that you were looking for, put a comment.
This video uses Google TTS en-US-Standard-D voice.
SUMMARY
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List of abbeys and priories is a link list for any abbey or priory.
As of 2016, the Catholic Church has 3,600 abbeys and monasteries worldwide.