Il monastero basiliano S.Filippo di Fragalà - Frazzanò servizio di ONDA TV
Nel comune di Frazzanò (Messina) si trova uno dei più antichi monasteri basiliani della Sicilia: l'abbazia di S. Filippo di Fragalà. L'edificio sorge a pochi chilometri dal piccolo centro e fu fatto costruire dal conte Ruggero e dalla consorte Adelasia nel 1090. Per saperne di più visita il sito bellasicilia.it. ricorda di iscriverti al canale per essere sempre aggiornato
Abbazia San Filippo di Fragalà
Nel 1997 ho visitato l'abbazia di SanFilippo di Fragalà. Era in condizioni precarie ma la maestosià dell'edificio che aveva sfidato i millenni mi ha fatto sperare in un suo recupero. Il restauro è arrivato adesso è parzialmente fruibile.
Luoghi di Sicilia nel tempo – Mirto, scorci di Frazzanò, abbazia di San Filippo di Fragalà
Queste immagini provengono dal mio archivio personale che ho realizzato nel corso degli anni e che vogliono mostrare i cambiamenti nel territorio, nelle città e nei piccoli borghi che si sono avuti nel corso degli anni.
Monastero Fragalà Frazzanò
L'Abbazia di S. Filippo di Fragalà. Si tratta della più prestigiosa testimonianza della storia di Frazzanò e di uno dei più antichi monasteri basiliani della Sicilia. L'edificio che sorge a circa 2 Km. dal paese, fu centro importante di cultura bizantina, di ricerche e di diffusione della fede. Oggi il monastero non ospita più i frati. Anticamente custodiva una pregiatissima biblioteca che dopo il 1866, trasferita nel centro abitato, per incuria dei responsabili di allora fu distrutta e dispersa. Tuttavia le pergamene greche e latine di epoca anteriore al 1743, costituenti il Tabulario del Monastero, furono fortunatamente sottratte all’incuria e all’abbandono ed oggi sono custodite nell'Archivio di Stato di Palermo. Tra queste opere vi è il diploma in greco ed arabo (si tratta del più antico documento cartaceo in Europa) con il quale la Regina Adelasia, il 25 marzo 1109, concesse favori e protezione al Monastero allora guidato dall’Abate Gregorio. Il monastero che ha anche avuto il particolare privilegio di avere ospitato, per parte della sua vita, S. Lorenzo detto il Confessore ebbe il suo massimo splendore sotto i normanni, gli svevi e gli angioini. Sotto la dominazione aragonese iniziò invece il suo declino. Oggi del prestigioso complesso, in gran parte restaurato, si possono ammirare la torre campanaria che presenta un cupolino rifatto nell’Ottocento, le tre absidi in stile arabo – normanno dell'annessa Chiesa, (che è stata dichiarata nel 1888 monumento nazionale e nel cui interno si trovano i resti di bellissimi affreschi bizantini), l’ampio cortile interno ed i poderosi corpi di fabbrica degli alloggi, sale, magazzini e dei locali di servizio. Al Monastero si accede attraverso un portaletto manieristico che porta ad un cortile quadrangolare. Al piano terra sono presenti magazzini, stalle, cucine e locali destinati al transito dei pellegrini. Sul lato orientale si trova la Chiesa sul cui portale è impressa la data 1614. La navata è unica e presenta un pavimento realizzato con maioliche nasitane del XVI secolo sul quale sono pure presenti lapidi sepolcrali. La pianta della Chiesa è a croce commissa con una grossa abside centrale e due piccole absidi laterali che recano bellissimi affeschi risalenti al XII – XII secolo. In quello centrale spicca il volto della Vergine circondata dai Santi. Il suo volto potrebbe essere in realtà il ritratto della Regina Adelasia quale segno di affettuosa riconoscenza verso tale sovrana che tanto legata era a quella terra. Altro ben visibile è il Santo benedicente alla sua sinistra. Sul lato sinistro della chiesa vi è un piccolo portale che apre all’interno di un cortiletto decorato con elementi in cotto sul cui stipite sono impresse antiche scritte di monaci. È molto interessante la tecnica costruttiva in mattoni e pietre, che crea originali giochi di colore. Poco oltre si trova un altro portale che introduce a quelli che sono i resti dell’antica cappella bizantina preesistente. Da una scala in pietra si sale quindi al primo piano del convento ove si trovano le celle dei monaci tra le quali una si evidenzia per il particolare eleganza tanto da essere chiamata la “Stanza dell’Abate” e che presenta sulla volta del soffitto un delizioso affresco. Sul piano si trovano anche l’antica biblioteca ed altri locali di uso comune tra cui un ampio salone. Oggi alcuni di questi ambienti e il cortile sono utilizzati per mostre, attività teatrali e concertistiche.
Visita CONVENTO SAN FILIPPO DI FRAGALA' (14 Agosto 2016)
Visita al suggestivo CONVENTO FORTEZZA
DI SAN FILIPPO DI FRAGALA'
Pignorato il Monastero Basiliano San Filippo di Fragalà
ondatv.it
il monastero di San Filippo di Demenna (ME)
Il fascino dell'architettura monastica e l'importanza della sua storia in un monastero che si trova nei pressi del comune di Frazzanò (ME)
Documentario realizzato da Gaspare Mannoia per Luoghi di Sicilia.
Frazzanò
Frazzanò, piccolo comune della catena dei Nebrodi, sorge in provincia di Messina, lungo la vallata del fiume Fitalia, ai piedi di una collinetta detta Timpa. Il centro, si trova a 13 Km dal mar Tirreno e si estende da una quota minima di 510 m fino ad una massima di 612 m sopra il livello del mare, occupando una superficie di cinque ettari. Poco distante dall'abitato, immerso nel verde, si staglia, in tutta la sua maestosità, il Monastero di S. Filippo di Fragalà, centro della rinascita basiliana in Sicilia. Secondo un'antica tradizione paesana, il toponimo Frazzanò deriverebbe dalla presenza in tale contrada di molti alberi di faggio, la cui ghianda faggiana in dialetto era chiamata frazza. Si racconta che un Frazzanese, alla domanda di un forestiero che gli chiese. Nel tuo paese cresce solo la frazza, il cibo dei porci? gli abbia risposto risentito, qui frazza no!. Le sue origini, molto antiche, sono legate all'occupazione araba in Sicilia. Si ritiene che il piccolo centro, sia stato fondato da un gruppo di fuggiaschi bizantini, provenienti dalla città di Crastus, intorno all'anno 860 d.C. per sfuggire all'invasione saracena. Questi costruirono le prime rozze abitazioni nel quartiere Canale, il primo, secondo la tradizione, ad essere abitato. La cittadina, nonostante ciò, cadde ugualmente sotto la dominazione saracena dalla quale fu in seguito liberata dai Normanni. Infatti, intorno al 1061, Ruggero d'Altavilla cacciò i saraceni e nel 1090 con la consorte regina Adelasia, portò a compimento la ricostruzione della Abbazia di San Filippo di Fragalà. Durante la dominazione normanna ed aragonese, il borgo di Frazzanò si sviluppò presso il castello Belmonte e fu uno dei casali di San Marco. Dell'antico castello Belmonte, fino al 1870 si ammiravano sulla Timpa, i resti della mura di cinta e di una torre quadrilatera.
Monastero di S Salvatore di Placa Francavilla di Sicilia 1
L'ABBAZIA DEL GRAN CONTE RUGGERO
Già monumento nazionale, la Chiesa di Santa Maria, presso Mili San Pietro, è la più antica testimonianza di architettura religiosa arabo-normanna di Messina, e tra le prime della Sicilia. Edificata intorno al 1091 dal Gran Conte Ruggero d'Altavilla (che nel 1092 vi fece seppellire il figlio Giordano), e da lui affidata ai monaci basiliani, l'abbazia, tra le più importanti della Sicilia medievale, conobbe periodi di splendore e decadenza. Nel 1866, la chiesa venne acquisita dallo Stato e il monastero successivamente venduto a privati. Oggi la chiesa è patrimonio del F.E.C. del Ministero dell'Interno, e il complesso monumentale è vincolato come bene d'interesse storico, artistico ed architettonico particolarmente importante. Ultimamente ricompreso tra le Meraviglie italiane censite dal Forum Nazionale Giovani e dal Ministero della Gioventù. La chiesa, pur essendo stata recentemente restaurata si trova in condizione di abbandono, chiusa al pubblico, mentre l'annesso monastero versa in un gravissimo stato di degrado, nell'indifferenza più generale. Tra le poche opere d'arte che si sono salvate dall'incuria e dai molteplici saccheggi susseguitisi nel tempo, esistono conservati nella vicina chiesa del paese di Mili, una tavola del 1638 di Francesco Laganà raffigurante la Madonna del Rosario tra devoti oranti, un'acquasantiera in marmo cinquecentesca e una statua di marmo personificante una Madonna con bambino.
Monasteri, Eramo e abbazie di Calabria
Orme dimenticate settima puntata con Silvana Franco. Il monastero di San Pietro a Frascineto e Belvedere di Spinello
Visita culturale Basilica SS Pietro e Paolo d'Agrò - Casalvecchio Siculo
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò si trova in Sicilia, in provincia di Messina, nella frazione San Pietro di Casalvecchio Siculo. La chiesa originaria risaliva presumibilmente all'incirca al 560 Fu in seguito completamente distrutta dagli arabi e quindi ricostruita nel 1117. La basilica molto probabilmente subì dei gravi danni nel 1169 a causa del fortissimo terremoto che quell'anno squassò tutta la Sicilia orientale. Fu quindi ristrutturata e rinnovata nel 1172 dall'architetto (capomastro) Gherardo il Franco come si può dedurre dall'iscrizione in greco antico posta sull'architrave della porta d'ingresso.
Abbazia S Nicola a Rodengo Saiano
Chiesa Normanna Santa Maria di Mili - SERVIZIO RTP GIORNALE 21-08-2011
Servizio tratto da RTP Giornale del 21-08-2011 sull'abbandono della Chiesa Normanna Santa Maria di Mili San Pietro e del Monastero.
Dimitri Salonia intervista Ondatv.wmv
Intervista maestro Dimitri Salonia, realizzazione quadro al monastero Fragalà a Frazzanò (Me)
Savoca San Michele
CHSOS has a new field project, the church of San Michele in Savoca (Sicily). CHSOS is collaborating with the local administration in order to help promoting the study of the church and its conservation.
Monastero di S Salvatore di Placa Francavilla di Sicilia
C. Debussy SYRINX
C. Debussy SYRINX
Flauto: Floriana Franchina
Monastero di Fragalà Frazzanò (me).
Mamma Sicily: Castiglione (Taormina-Etna) http://www.mammasicily.com
BYZANTINE CUBA OF CASTIGLIONE DI SICILIA. SICILY, ITALY
GIOVANNI VALLONE REPORTER.
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