Abbazia di Sant'Andrea di Borzone
L'Abbazia di Borzone sorge nella media Val Sturla, nell’entroterra di Chiavari e nel comune di Borzonasca ad un’altitudine di circa 350 metri sul livello del mare.
E' immersa nel verde per la vicinanza del Parco dell’Aveto e poggia su terreni terziari di età paleocenica, composti da argilla e arenaria. Proprio l'arenaria fu utilizzata per edificare la torre e parte della chiesa. Borzone fu certamente un significativo crocevia commerciale tra la costa e l’immediato entroterra e per questo suo ruolo strategico vi furono eretti roccaforti e castelli di difesa da parte dei Fieschi di Lavagna, che dominarono il territorio fino al rinascimento.
L'abbazia è un gioiello artistico e un monumento fra i più importanti del patrimonio storico e architettonico ligure. E’ l’unica in Liguria per l’utilizzo di pietra e mattone, ben evidente nel contrasto di colori. Chiese simili a questa in Italia non ve ne sono, recenti studi richiamano l’architettura cristiano-araba mudejar tipica di alcune zone della Spagna del X secolo, tuttavia non è facile trovare una correlazione tra tale stile architettonico e Borzone, anche se le similitudini sono evidenti.
E’ da notare come l’antica chiesa fosse praticamente priva di finestre e priva di qualsiasi realizzazione di affreschi, tanto da essere definita tetra e buia, in seguito fu però innalzata e divenne luminosa grazie all'aggiunta di grandi finestroni nella parte alta.
La zona fu abitata dai Monaci Benedettini fino al '500 circa, pensate guardando l'enorme cipresso sul sagrato che fu piantato proprio dai Monaci Benedettini più o meno negli anni in cui Cristoforo Colombo scopriva l'America, quello che vediamo in tutte le foto dell'Abbazia di Borzone è un cipresso monumentale di oltre 500 anni.
L'interno della Chiesa con le sue magnifiche opere ci è stato descritto da Padre Attilio Fabris che ringraziamo per averci accompagnato nella visita.
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Abbazia di Sant'Andrea di Borzone
Tra le più notevoli emergenze architettoniche della provincia di Genova riferibili al periodo romanico e tardo-romanico, che dimostrano i vivi rapporti esistenti tra la Liguria e le civiltà artistiche ad essa limitrofe, spicca la duecentesca Abbazia di Sant'Andrea di Borzone nel comune di Borzonasca, a 355 metri s.l.m, in un luogo solitario e suggestivo, preceduta da un magnifico cipresso. Map:
2013©Archivio Audiovisivi Città Metropolitana di Genova
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S.Andrea di Borzone, tesoro millenario e unico fra meraviglie e misteri
Le sue origini risalgono, forse, già all'ottavo secolo e sul complesso abbaziale di Sant'Andrea a Borzone ci sono poi documenti ufficiali del primo 1100. Di sicuro questo tesoro artistico e architettonico nel territorio di Borzonasca, con tanti interrogativi ancora aperti sui tempi e le modalità della sua edificazione è assolutamente unico: lo dicono bellezza, originalità e meraviglia dell'impianto dove la pietra si unisce al mattone.
Padre ATTILIO FABRIS, monaco diocesano
Prima sede di una comunità monastica colombiniana quando dipendeva dall'abbazia di San Colombano a Bobbio oppure da quella di San Pietro in Ciel d'Oro a Pavia, Borzone accolse poi monaci benedettini dalla fine del XII secolo.
Padre ATTILIO FABRIS, monaco diocesano
Ed ecco la facciata e i fianchi della chiesa di Sant'Andrea, nell'armonia davvero unica della pietra e del mattone, ritmata da un doppio ordine di arcatelle cieche.
Padre ATTILIO FABRIS, monaco diocesano
Pietra e mattone scandiscono allo stesso modo i paramenti murari esterni ed interni dell'abbazia.
Padre ATTILIO FABRIS, monaco diocesano
Il complesso millenario è custodito da un cipresso monumentale che esisteva già all'epoca dei monaci benedettini perché risale a 600 anni fa. Lasciata la sua ombra entriamo a scoprire anche l'interno della chiesa.
Padre ATTILIO FABRIS, monaco diocesano
2017©Ufficio Comunicazione
della Città Metropolitana di Genova
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L'Abbazia di Borzone, il volto megalitico e San Martino di Licciorno
L'abbazia e la sua valle sono un luogo di pace e tranquillità, fuori dal tempo che racchiude in sè una storia millenaria, con tracce fin dal Paleolitico.
Ho cercato di riassumere le molte informazioni di questo posto pieno di storia, scoprendo quanto importante nei secoli passati sia stato questo sito, per molti oggi sconosciuto.
La Chiesa di San Martino di Licciorno, volendo solo andare a visitarne i suoi ruderi, può essere raggiunta direttamente dal paese di Sopralacroce.
BIBLIOGRAFIA.
- G. BRIZZOLARA, Storia dell’Abbazia Parrocchiale e Plebana di S.Andrea di Borzone, tip.Salesiana,San Pier d’Arena, 1891
- C. BRUSCO, L’Abbazia di Borzone in Val di Sturla, tip. Emiliani Rapallo, 1968
Abbazia di Borzone” il volto megalitico di Borzone(autori vari)
Abbazia di Sant’Andrea-Wikipedia
L’Abbazia di Borzone- Consorzio Ospitalità Diffusa
Abbazia di Borzone” DESCRIZIONE ARTISTICA
Il volto megalitico di Borzone- paleolithic art magazine
I misteri del volto megalitico di borzone| InItalia
San Martino di Liciorno, la chiesa nel bosco
San Martino di Liciorno e il volto megalitico| Love Liguria
Medioevo e Mistero a San Martino di Licciorno in Valle Sturla
La chiesa abbandonatra di San martino di Licciorno
La finestra sul Medioevo_San Martino di Liciorno
San Martino di Licciorno | Come arrivare| Sentiero – Idee di viaggio
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Fogola Giuliano - Abbazia di Borzone - Valle Sturla
L'Abbazia di Sant'Andrea Apostolo, comunemente chiamata Abbazia di Borzone, è l'oggetto dell'esterna di questa settimana, in onda su Entella tv in data odierna.
Grazie all'amico Citi Arch. Duilio, la visita è stata una lectio magistralis tenuta in questo fantastico posto.
Assolutamente da guardare.
Il misterioso Volto megalitico di Borzone (GE)
Un misterioso manufatto, dalle fattezze di un volto umano alto 7 m e largo 4 m, è situato sulla Rocca di Borzone, una cresta rocciosa posta poco al di sopra della celebre abbazia benedettina di Sant'Andrea Apostolo a Borzone, nel Comune di Borzonasca (GE), nell'entroterra chiavarese, sull'Appennino Ligure. Il territorio rientra nel Parco Regionale dell'Aveto, nell'Alta Valle Sturla. L'archeologia ufficiale non ha ancora assunto una posizione ufficiale in merito al megalite, che appare sicuramente stupefacente: sovrastato da una sorta di copricapo, mostra le fattezze di un viso che guarda in direzione Nord (allineamento N-S). Sono molti gli interrogativi che suscita, da quando venne riscoperto, nel 1965, casualmente tagliando la folta vegetazione che lo aveva letteralmente inghiottito: quando e da chi è stato scolpito? Per quale ragione o funzione? Com'è la sua parte posteriore? Dall'ipotesi che lo vuole un monolito modellato in epoca paleolitica, alla mano dei potenti monaci dell'abbazia che lo avrebbero scolpito come voto, per essere riusciti ad evangelizzare tutte le genti paganedella valle, forse legate al dio Pen (evocativo il vicino Monte Penna), rimane -ad oggi- un'opera controversa e meritevole di approfondimento scientifico. Siamo andati a vederlo, salendo fino alla base per cercare di scoprire qualche segreto che gelosamente la pietra conserva.
???????? Il Volto di Cristo Megalitico (1080p - 3D)
Il volto megalitico di Borzone (Genova) è un'antica scultura rupestre situata presso il borgo di Zolezzi, in località Rocche di Borzone, nel comune ligure di Borzonasca, provincia di Genova. Sui monti nell'entroterra della Liguria orientale vi è la più grande scultura rupestre paleolitica d'Europa, e probabilmente la più grande del mondo.
Questa grande scultura è conosciuta come il Volto megalitico di Borzone, e raffigura appunto un volto umano, che misura circa 7 metri di altezza e 4 metri di larghezza.Si trova a Borzonasca (Provincia di Genova, Italia), poco più in alto della Frazione Borzone, in un posto detto Rocche di Borzone, che è in cima ai monti. Secondo alcuni studi, il volto potrebbe essere stato scolpito per volere dei monaci Benedettini della vicina abbazia di Sant'Andrea a causa di un voto per la conversione al Cristianesimo degli abitanti della valle. Una leggenda locale afferma che una volta all'anno quest'ultimi si recassero davanti alla scultura per venerarla.
Altri dicono che il Volto megalitico di Borzone è attribuito al Paleolitico superiore (da circa 20.000 a 12.000 anni fa),
In attesa che il Volto venga studiato a fondo da esperti, resta il mistero ad avvolgere la realizzazione e il significato della scultura, che sembra vigilare dall'alto sulla vallata del Penna e sulle antiche vie di comunicazione che collegavano il Tigullio alla Pianura Padana.
The megalithic face of Borzone (Genova - Italy) is an ancient rock art sculpture located near the village of Zolezzi, in the locality of Borzone fortresses in Ligurian town of Borzonasca, province of Genova. On the mountains in the hinterland of Eastern Liguria is the largest rock sculpture Paleolithic of Europe, and probably the largest in the world.
This large sculpture is known as the megalithic Face of Borzone, and represents just a human face, which measures about 7 feet tall and 4 feet larghezza.Si is Borzonasca (Province of Genova, Italy), slightly higher Fraction of Borzone, in a place called Fortress of Borzone, which is on top of mountains. According to some studies, the face may have been carved by order of Benedictine monks of the nearby abbey of St. Andrew as a result of a vote for the conversion to Christianity of the inhabitants of the valley. A local legend says that once a year before the latter is recassero sculpture for worshiping.
Others say that the megalithic Face of Borzone is attributed to the Upper Paleolithic (from about 20,000 to 12,000 years ago),
Waiting on the face is thoroughly studied by experts, the mystery remains to wrap the creation and meaning of the sculpture, which seems to keep watch over the valley and the ancient roads that connected the Tigullio the Padana Plain.
La cara megalítico de Borzone es una escultura de arte rupestre antiguo situado cerca del pueblo de Zolezzi, en la localidad de Rocas Borzone, en la ciudad de Liguria de Borzonasca, provincia de Génova. En las montañas en el interior del país del este de Liguria es la más grande escultura de la piedra del paleolítico de Europa, y probablemente el más grande del mundo.
Esta gran escultura que se conoce como la Cara de Borzone megalítica, y representa sólo un rostro humano, que mide unos 7 metros de altura y 4 metros larghezza.Si es Borzonasca (Provincia de Génova, Italia), ligeramente superior Fracción de Borzone, en un lugar llamado Fuerte de Borzone, que está en la cima de las montañas. Según algunos estudios, la cara puede haber sido talladas por orden de monjes benedictinos de la abadía cercana de San Andrés, como resultado de una votación para la conversión al cristianismo de los habitantes del valle. Una leyenda local dice que una vez al año antes de que ésta es la escultura recassero para adorar.
Otros dicen que la cara megalítico de Borzone se atribuye al Paleolítico Superior (entre 20.000 y 12.000 años),
Esperando en la cara es estudiado minuciosamente por los expertos, el misterio permanece para envolver la creación y el significado de la escultura, que parece vigilar desde arriba del valle y de los antiguos caminos que unían la Tigullio el Pianura Padana.
Borzone abbazia GC3TQTT.ogg
Abbazia di Borzone
Filmato realizzato nell'ambito del progetto integrato di promozione e valorizzazione “Terre di castelli e dimore difensive delle famiglie Fieschi e Spinola nelle valli del Genovesato
POR - FESR 2007 - 2013 Asse 4.1 Promozione del patrimonio culturale e naturale Terre di Castelli
Cofinanziato dal Comune di Cogorno, Regione Liguria ed Unione Europea
terredicastellifieschiespinola.it
Progetto realizzato da Simona Caleca e Carla Monica Risso
per I.I.A.S. (Istituto Italiano per l'Archeologia Sperimentale).
Realizzazione Video StarVideo Multimedia s.a.s.
Testi Bruno Repetto, Simona Caleca e Carla Monica Risso
WWW.GIACOPIANE.COM - Borzonasca
Borzonasca
Borgo di Zolezzi - Comune di Borzonasca (GE)
Un breve documentario sul borgo di Zolezzi, ubicato nelle
vicinanze dell'Abbazia di Borzone, nel Comune di Borzonasca (GE).
Un filmato nato dal desiderio di iniziare a far conoscere meglio una delle oasi incontaminate della Valle Sturla, nell'entroterra di Chiavari, e la sua attrazione naturalistica più importante: il Volto del Cristo megalitico.
L'invito a trascorrere una vacanza alternativa, una vacanza nel verde più intenso: entrerete in un mondo che sembra essersi fermato, un mondo magico dove sono i tempi della natura a prevalere, e dove non conta null'altro che il silenzio, la tranquillità, l'ospitalità e... la buona cucina.
Riprese e montaggio: Guido Scaglia - Chiavari (GE)
Info: museo-del-gatto.it
Tel.: 0185 382584 010 8691988
Borzonasca: 118 migranti chiedono la residenza al Comune
Il comune di Borzonasca sta per avviare le pratiche per soddisfare la domanda di 118 immigrati stranieri, ospiti dell'Oasi di Belpiano, che hanno chiesto la residenza. Il sindaco, Giuseppino Maschio, si è rivolto alla Prefettura di Genova per avere chiarimenti in merito.
WWW.GIACOPIANE.COM - Borzonasca
Borzonasca
Guiness Borzonasca
guiness world records della focaccia piu lunga
Il Volto Megalitico di Borzone
Breve video creato da LCSSCL - Libero Centro di Studio e Scoperta della Civiltà Ligure per promuovere la conoscenza di un'opera megalitica dimenticata: il Volto Megalitico di Borzone.
Per maggiori info: lcsscl.it
La Valle Sturla ha accolto don Daniele Beronio
La Valle Sturla ha accolto con gioia don Daniele Beronio, il nuovo parroco di Levaggi e Borzonasca. Inizia un cammino nuovo, nella gratitudine per la strada percorsa in Fontanabuona
Volto megalitico Borzone 1 min e 30 audio speaker
La scoperta del secondo volto di Borzone
L'acqua a Borzonasca
Puntata del 16-02-2011
La pietra borghese (Pratomollo) 2 parte
La Pietra Borghese è una grande massa rocciosa dalla forma alquanto singolare, situata in località Prato Mollo lungo la strada, a poche centinaia di metri dal rifugio Monte Aiona.
La particolare struttura fa si che questa massa rocciosa attiri i fulmini e che risuoni in maniera caratteristica se percossa da un martello; inoltre, a causa di abbondante presenza di magnetite, questa roccia fa impazzire le bussole deviandone gli aghi addirittura di 180°.
Tutte queste caratteristiche hanno nei secoli alimentato sul conto della Pietra Borghese leggende dagli stravaganti contenuti.
Una leggenda vuole che si tratti di un meteorite e che al suo interno arda un fuoco sempre acceso. Un'altra afferma che in una misteriosa caverna al suo interno dimori un serpente gigantesco.
Insomma... quanto basta per finire ai primi posti nelle classifiche che stabiliscono quali siano i luoghi più misteriosi del Parco dell'Aveto.
In realtà la Pria Burghéisa rappresenta un gioiello dal punto di vista geologico: è l'affioramento di peridotiti più bello dell'intero Appennino.
Si tratta di peridotiti lherzolitiche, rocce provenienti dal mantello sottocontinentale che risalirono progressivamente affiorando sul fondo di un antico oceano (l'Oceano Ligure Piemontese) durante i processi distensivi che ne causarono l'apertura.
Le datazioni radiometriche indicano che queste rocce, con i loro 2 miliardi di anni, sono tra le più antiche d'Italia.
Quindi, anche se nulla di oscuro e misterioso circonda questa roccia, la Pietra Borghese merita certamente una deviazione se state percorrendo uno dei sentieri che passano nelle sue vicinanze.
Baden Powell e via Liguria: Parchi urbani dimenticati
Numerosi spazi verdi abbandonati a se stessi. Erbacce, sporcizia e degrado a Maria Pia.