Best Attractions and Places to See in Tortona, Italy
Tortona Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Tortona. We have sorted Tourist Attractions in Tortona for You. Discover Tortona as per the Traveller Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Tortona.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Tortona.
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List of Best Things to do in Tortona, Italy
Santuario Madonna della Guardia
Il Divisionismo Pinacoteca Fondazione C.R. Tortona
Presepe Artistico Del Mater Dei
Abbazia di Santa Maria
Chiesa di Santa Maria dei Canali
Museo del mare
Castello di Tortona
La Colombera - Azienda Agricola Piercarlo Semino
Diocesi di Tortona
Chiesa di San Matteo
Abbazia di Rivalta Scrivia
L'Abbazia di Rivalta Scrivia, nei pressi di Tortona (AL). Riprese effettuate con DJI Phantom 1 e GoPro Hero 2
L'Abazzia Cistercense di Rivalta Scrivia e la via Julia Augusta
Descrizione dell'Abazzia Cistercense di Rivalta Scrivia vicino Tortona ed istruzioni per percorrere quanto nei pressi rimane del tracciato della Via Romana Julia-Augusta
Abbazia Santa Maria di Rivalta Scrivia
Nella piana tra Alessandria e Tortona sorge questo complesso abbaziale, fondato dai monaci cistercensi nel XI secolo; fu importante e potente nei due secoli successivi. Del complesso rimangono la residenza degli abati, l'azienda agricola (tuttora funzionante) e soprattutto la chiesa gotica, con affreschi sulle colonne e pilastri risalenti al '400 e '500.
Penisola del Tesoro. A Tortona dividere è un'arte
Domenica 3 febbraio 2013 la seconda tappa della XIV edizione della Penisola del Tesoro ha avuto per protagonista la città di Tortona. La Pinacoteca il Divisionismo, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, ha ospitato centinaia di nostri soci svelando i capolavori di una scuola artistica che proprio in questi luoghi ha visto nascere ed operare alcuni fra i suoi più celebri esponenti. Le visite sono inoltre proseguite con alcuni prestigiosi edifici monumentali raccolti nel centro storico della città, all'antica Abbazia di Rivalta Scrivia e al piccolo centro di Volpedo, patria del grande pittore Giuseppe Pellizza.
ABBAZIA DI ACQUALUNGA (FRASCAROLO, PAVIA, ITALY)
Abbazia di Acqualunga, Frascarolo, Lomellina, provincia di Pavia, Italia. E' nota come Aqualungha in un documento del 1250: la Acqua Lunga era un vicino canale del Po. Vi esisteva il monastero cistercense di S.Maria noto dal 1204 e certamente più antico da cui il paese trasse il nome con cui fu poi conosciuto, ovvero Abbatia de Acqua Longa (1412). Infatti la nascita di un insediamento monacale va fatta risalire all'anno 1180/1181, quando Ascherio, abate del monastero di Rivalta Scrivia (presso Tortona), giunse in zona e fondò una ecclesia ed una domus, che furono poi citate nel suo testamento del 23 dicembre 1185 come dipendenti dalla stessa Rivalta Scrivia. La data del 1204 segna la nascita del monastero autonomo, aggregato all'ordine cistercense: gli storici dell'ordine annotano come data ufficiale il 24 febbraio 1204. Nel XV secolo l'abbazia fu concessa in commenda al nobile senese Francesco Todeschini Piccolomini, nipote del Papa Pio II Piccolomini. Nel 1503 lo stesso Francesco Todeschini Piccolomini, divenuto Papa Pio III, concesse l'abbazia al nobile pavese Galeazzo Pietra, che in seguito nel 1530 fu nominato primo vescovo di Vigevano, giungendo poi alla creazione della Diocesi da parte di Papa Clemente VII Medici. Il monastero era anche feudatario del luogo, feudo che passò nel 1530 alla mensa vescovile di Vigevano, quando fu soppresso. Il comune sopravvisse fino al 1806, fu poi unito provvisoriamente a Suardi e definitivamente a Frascarolo (1818).
Cristierna di Danimarca, Signora di Tortona nell’epoca spagnola
Presso il Polo Culturale Diocesano di Tortona giovedì 20 settembre 2018, ore 18, è stata inaugurata la mostra artistico-documentaria “Cristierna di Danimarca, Signora di Tortona nell’epoca spagnola“.
L’esposizione, promossa dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Tortona, in collaborazione con il Comune e i volontari del SIPBC (Delegazione del Tortonese) insieme all’Associazione Amici dell’Abbazia di Rivalta, è volta alla conoscenza di questa carismatica Signora proveniente dal Nord Europa ed alla valorizzazione dei luoghi a lei collegati.
In questo video ho registrato l'introduzione storica di Pino Decarlini e Italo Cammarata.
Abbazia di S.Andrea - Vercelli (VC) - Piemonte - Italia
Nel cuore del centro storico di Vercelli, nella splendida cornice di Piazza Cavour, sorge la ben nota Basilica di Sant'Andrea, esempio illustre dello stile romanico-gotico presente in Nord Italia. Di notevole interesse storico-artistico per la fusione del romanico con i primi segni del gotico italiano, la basilica di Sant'Andrea di Vercelli fu costruita fra il 1219 ed il 1227.
In the heart of the historic center of Vercelli, in the splendid setting of Piazza Cavour, stands the well-known Basilica of Sant'Andrea, an illustrious example of the Romanesque-Gothic style present in Northern Italy. Of considerable historical and artistic interest for the fusion of the Romanesque with the first signs of Italian Gothic, the basilica of Sant'Andrea di Vercelli was built between 1219 and 1227.
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marcia contro il bioetanolo a rivalta scrivia
manifestazione del 07/06/2008
Insediamento Abate Padre Riccardo Guariglia all'Abbazia di Montevergine
NOVINCANTO RIVALTA - 6 MAGGIO 2017
Rivalta Scrivia Novincanto all'abbazia di Santa Maria. Concerto per i volontari dell'Oftal, l'organizzazione che si occupa del trasporto dei malati a Lourdes: CONCERTO Diretto come sempre dalla maestra Cecilia Lee, il coro accompagnato al piano da Kim Jangmi e dal soprano Choi Hatsal
Il ritorno del San Pastore
Progetto Pa.N.E.: Università del Piemonte Orientale, Comune di Tortona, Fondazione Morando Bolognini, Coldiretti Alessandria e azienda agricola elilu - Agricultura Familiare per realizzare il pane di Tortona con il grano tenero italiano per eccellenza, il San Pastore, che torna dopo oltre quarantanni direttamente dalla Terra alla tavola!
Nuove campane per l'Abbazia di San Lorenzo di Aversa
Le campane di Voghera (PV) Parrocchia di San Vittore e Natività di Maria
Voghera, Parrocchia di San Vittore e Natività di Maria
Diocesi di Tortona
Concerto di 12 (11+1) campane in Fa3
Semitono: Mib4 (7^ Min)
Fuse da Capanni nel 1991
Sistema:
8 maggiori + Semitono = Ambrosiano
3 minori = Fisse
Concerto Solenne ad 8 campane per la Santa Messa Solenne delle h. 10.30 (ore 10.15) nella Solennità di Tutti i Santi
Oggi essendo la Solennità di Tutti i Santi volevo andare a visitare l'Abbazia di Sant'Alberto Butrio, così partito alle 8.45 da casa avevo l'imbarazzo della scelta: ovunque sarebbe suonato il concerto solenne! Così inizialmente ho pensato a Bobbio ma poi il tempo non è bastato e arrivato a Casei Gerola, intorno alle 9.30, mi sono ricordato di quella chiesa di Voghera che aveva il campanile con 12 campane che avevo ripreso molti anni fa nell'angelus feriale/festivo! Passati gli anni avevo scoperto tutto sulle campane; quante erano fisse, il semitono e i dati di fusione e oggi sono stato contento di poterle finalmente sentire quasi tutte, anche se il concerto non è stato affatto programmato bene, c'è di peggio però! :D
PS. Presto riprenderò anche quelle della Concattedrale!
A presto da Campanaro29!
Vertenza Cub. Giovanni D'Errico torna sulla gru
E' tornato sulla gru del cantiere della metropolitana, di fronte al consiglio regionale della Campania, Centro Direzionale, Giovanni D'Errico, lavoratore del consorzio unico di bacino, che già la scorsa settimana aveva attuata la stessa, pericolosa, forma di protesta lamentando il mancato intervento delle istituzioni politiche circa la situazione dei dipendenti cub, che non percepiscono stipendi dal 2015. A far tornare D'Errico sulla gru sarebbe stato il mancato rispetto di quanto comunicatogli da alcuni tecnici della Regione, e che portò alla fine della sua protesta, circa il progetto che prevede l'inserimento dei cub in determinati comuni della Regione. A quanto pare le visite mediche necessarie per poter iniziare a lavorare sarebbero state effettuate in tutte le province campane tranne che in quella di Napoli.
Visita a Salice Terme - Rivanazzano - Pavia #lombardia
Epoca romana
Inizialmente, la località termale veniva indicata con il nome di locum salis, ad indicare la presenza di una fonte da cui sgorga acqua termale salsobromoiodica, che è tuttora viva e attiva, e che originava delle efflorescenze saline rossastre sul terreno.
Epoca medioevale
Documenti meno antichi riportano, come primo nome della località, quello di Sarzi. Sarzi, nel Medioevo, contava solo diciotto famiglie residenti. Solo più tardi, al luogo venne attribuito il nome di Sales, con la riscoperta dell'omonima fonte di acqua solforosa di origini romane: di qui l'attuale toponimo di Salice.
Le prime notizie del centro termale risalgono alla bolla papale di Adriano IV (1153), nella quale venne confermata all'abbazia di San Marziano di Tortona la chiesa di S. Bartolomeo con i suoi beni, il castello di Monte Alfeo con la chiesa di S. Maria e la piccola chiesa di Sarzi, risalente all'anno Mille e intitolata alla natività di Maria Vergine. Federico Barbarossa nel 1164 infeudò Monte Alfeo ai Marchesi Malaspina e con esso il suo castello.
Lo sviluppo termale
Il dominio di Casa Savoia, diede nuova tranquillità al centro e permise di riscoprire l’importanza dell’acqua termale[senza fonte]. Nel secolo XIX grazie all'opera del dottore pavese Ernesto Brugnatelli le due più antiche fonti termali, quella salsobromojodica e quella sulfurea, vennero riportate in auge: un altro medico, il milanese Ernesto Stoppani, si adoperò per la costruzione del primo stabilimento per le cure e per l'erezione della prima ala del Grand Hotel, trasformando le terme in un fattore di crescita per l'economia locale.
Lo stesso dottore diventò il principale azionista della società, la quale ben presto fu tuttavia messa all'asta. Poiché le aste andarono completamente deserte, Stoppani ne approfittò per liquidare i soci, diventando di diritto unico proprietario dei pozzi, delle concessioni minerarie, delle attrezzature di cura e di altri luoghi di Salice, tra cui i 20 ettari di superficie di quello che sarebbe diventato un parco.
A lui il merito anche della realizzazione della seconda ala del Grand Hotel, del Teatro delle Terme, del Caffè delle Terme e di un impianto di canalizzazione delle acque, opere che rafforzarono il ruolo della cittadina come centro termale: tutto ciò portò alla costituzione della “Società Anonima delle Terme di Salice”, ufficialmente costituita nel dicembre del 1901. Notevole importanza venne data alla parte sanitaria, tanto da nominare immediatamente Direttore Sanitario il dottor Eugenio Diviani, che per oltre trentenni legherà il suo nome a Salice e sarà promotore dello sviluppo di questa stazione termale.
Tra le prime iniziative della neo costituita società ci fu la volontà di arricchire il patrimonio idrominerale, aggiungendo nuovi pozzi. Nel giro di una decina d'anni, gli stabilimenti termali di Voghera e Rivanazzano scomparvero soppiantati dal nuovo e meglio organizzato centro, che dalla sua aveva anche un clima ed un ambiente più consono ad un soggiorno di cura. Inoltre a Salice mancavano strutture ricettive in grado ospitare i clienti; così dal 1902 partì la costruzione di uno stabilimento in grado di soddisfare il preventivato aumento delle richieste di cura. La nuova costruzione, di stile pompeiano, aveva un piano rialzato comprendente due reparti, per dividere gli uomini e le donne per i bagni salsobromojodici, mentre in quello inferiore i reparti per le fangature ed i bagni solforosi. Il completamento dei reparti di cura si ebbe nel 1913: da allora Salice iniziò una continua ascesa verso una posizione di prestigio che raggiunse negli anni '30, complice il nuovo stabilimento e le qualità terapeutiche delle acque utilizzate.
La località, che ancora a inizio Novecento contava 22 famiglie e 400 abitanti allo scoppio della prima guerra mondiale, si espanse progressivamente fino ai 2000 abitanti attuali.
Le Campane di Stiatico (Bo)
Serata di prove.
Dopo un po' di anni abbiamo ridato voce a questi bronzi in seguito ai restauri post sisma.
4 campane fuse da Cesare Brighenti
Fusione delle suore di Santa Teresa del Bambino Gesù con le suore di Don Orione
La fusione si è realizzata il 29 giugno 2019, precisamente a 104 anni dal giorno in cui Madre Valdettaro entrò nella Casa Madre per iniziare la congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità. L'evento è stato celebrato a Tortona alle ore 10:30 con la S. Eucaristia, presieduta dal Rettore del Santuario della Madonna della Guardia, Don Renzo Vanoi FDP, nella Cappella delle Suore di Casa Madre. In seguito, le Suore di S. Teresa del Bambino Gesù, accompagnate dalla Superiora generale Madre M. Mabel Spagnuolo, si sono recate in processione verso la Casa storica, cosiddetta, “Casetta delle 400 lire”, per realizzare simbolicamente il loro “ingresso” fra le Piccole Suore Missionarie della Carità.
Le campane di Voghera (PV) Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Voghera, Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Diocesi di Tortona
Concerto di 3 campane in Lab3
Fuse da: ??
Sistema: Ambrosiano
Distesa a 3 campane per la Santa Messa delle ore 9.30 nella XXIX Domenica di Tempo Ordinario (Ore 9)
Ed ecco la seconda parte dei video domenicali, quelli Festivi! Domenica mi sono alzato presto, ho preso il treno e mi sono recato a Voghera, città dove recentemente mi sono tolto una bella soddisfazione, ovvero poter riprendere le 5 bellissime campane del Duomo a concerto solenne, ora dato che mancavano altre chiese dalla cittadine ho pensato di riprenderle, la prima è questa che ha 3 campane e che si trova appena fuori le mura del centro storico. A presto!