Arezzo: degrado all'acquedotto romano
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Un nostro ascoltatore ci ha segnalato questo:
Redazione di chiaroetondo potete fare un servizio su quell'orrore di immobile abbandonato nel degrado più totale con scritte sui muri che si trova proprio di fronte ad uno dei monumenti storici più belli della nostra città l'acquedotto romano ad Arezzo, non è certo un belvedere..grazie .
E noi siamo andati....
Legambiente: la strada romana Flaminia Militare del 187 a.C. (The Roman Road of 187 B.C.)
Documentario sull'eccezionale scoperta archeologica sull'appennino bolognese: l'antica strada romana tra Bologna, Fiesole e Arezzo. (English subtitles available, turn the captions on, english summary below)
Racconta Tito Livio nella sua storia di Roma che nel 187 a.C. i consoli Caio Flaminio e Marco Emilio Lepido, sconfitte le popolazioni liguri che abitavano l'appennino tosco emiliano, ebbero l'incarico di tracciare 2 strade: una da Rimini a Piacenza, l'odierna via Emilia, per unire le città della pianura padana appena conquistata, e l'altra attraverso il crinale appenninico, per collegare Bologna, fondata appena 2 anni prima, con Fiesole e Arezzo. Mentre la via Emilia è ancora oggi nota a tutti, questa seconda strada dopo alcuni secoli cadde in disuso e se ne perse ogni traccia fino al 1979, quando grazie al lavoro di Cesare Agostini e Franco Santi, archeologi per passione, fu riportato alla luce il primo tratto di pavimentazione, nei pressi del monte Bastione. Da allora sono stati rinvenuti ampi tratti dell'antica strada, tra il Bastione e il Passo della Futa, per una continuità di alcuni chilometri.
Nel documentario Cesare Agostini e Franco Santi raccontano la storia della strada e della sua riscoperta, con interventi del Professor Giovanni Uggeri, docente emerito di Topografia Antica, Claudio Corticelli, Angelo Farneti e Antonella Marchini del circolo Legambiente SettaSamoggiaReno e Sergio Gardini, guida CAI, e Riccardo Panzacchi, del circolo Legambiente Alto Mugello, che raccontano le escursioni alla strada romana, le iniziative di Legambiente per valorizzarla e farla conoscere e l'importanza di una corretta fruizione del patrimonio storico, culturale e naturalistico rappresentato dal paesaggio appenninico attraversato dalla strada romana Flaminia Militare. Progetto di Legambiente SettaSamoggiaReno in collaborazione con Legambiente Alto Mugello, realizzazione video Yuri Rambelli, musica Josh Woodward su licenza Creative Commons
Altre notizie su Terra Magazine:
I libri di Santi e Agostini che raccontano la storia delle scoperte (in italiano e in inglese) sono inoltre visibili sul sito: flaminiamilitare.it
ENGLISH VERSION:
Livy says in his History of Rome that in 187 B.C. consuls Caius Flaminius and Marcus Aemilius Lepidus, once they had defeated the Ligurian tribes who lived on the Tuscan-Emilian Apennines, were commissioned to build two new roads. The former, today's Via Emilia, was to unite the just conquered cities in the Po Valley from Rimini to Piacenza. The latter was to cross the Apennines and connect Bononia (today's Bologna), founded just 2 years before, with Fiesole and Arezzo in Tuscany. While Via Emilia has been universally known even to these days, this second road - the so called Flaminia Militaris - fell into disuse after a few centuries. Any track of it was lost until 1979, when the first stretch of pavement was brought to light near Mount Bastione, thanks to the work of Cesare Agostini and Franco Santi, passionate amateur archaeologists. Since then, long stretches of the old road have been unearthed between Mount Bastione and the Futa Pass, for a few kilometres' continuity.
In this documentary Cesare Agostini and Franco Santi tell the whole story of the Roman Road and its rediscovery, with occasional speeches by Professor Giovanni Uggeri, Emeritus Professor of Ancient Topography, Claudio Corticelli, Angelo Farneti and Antonella Marchini of Legambiente SettaSamoggiaReno, Sergio Gardini, CAI guide, and Riccardo Panzacchi of Legambiente Alto Mugello. Mention is made to the recent initiative of Legambiente to enhance the Roman Road and make it better known through guided excursions. The importance of properly using the great cultural and natural heritage that is enshrined in the Apennine landscape crossed by the Roman road Flaminia Militaris has been stressed in this joint Project of Legambiente SettaSamoggiaReno in collaboration with Legambiente Alto Mugello.
Documentary filmed by Yuri Rambelli, music by Josh Woodward under Creative Commons license, more news on Terra Magazine:
The books of Santi and Agostini on the the history of discoveries (in Italian and English) are also visible on the website: flaminiamilitare.it
Subtitles and english summary by Sandra Sazzini
CIVITELLA IN VAL DI CHIANA, AREZZO, ITALY (3 of 4)
Civitella in Val di Chiana, provincia di Arezzo, Toscana, Italia. Già popolata in epoca romana Civitella divenne roccaforte longobarda e vi fu costruito il castello visibile attualmente. Nell'XI secolo il feudo di Civitella passò sotto il vescovo di Arezzo, che la designò quale capoluogo del Viscontado della Valdambra. Fu all'epoca che il centro venne ribattezzato Civitella del Vescovo. Nel XIII secolo il territorio comunale fu messo a dura prova dalla battaglia di Pieve al Toppo fra Siena e Arezzo (ricordata da Dante nel XIII canto dell'Inferno) vinta da quest'ultima. In seguito la stessa Civitella fu distrutta. Nel 1272 il Vescovo aretino Guglielmino degli Ubertini la ricostruì, ma dopo la sconfitta aretina a Campaldino (1289) Civitella fu presa da Firenze. Nel 1311 tornò ad Arezzo e proprio a Civitella fu stipulata la pace tra il vescovo Ildebrandino Guidi di Romena e l'imperatore Enrico VII di Lussemburgo, che garantì alcuni anni di relativa pace. Dopo un tira e molla tra Arezzo e Firenze, Civitella entrò definitivamente a far parte del territorio di quest'ultima nel 1348, divenendo sede di Podesteria. Nel 1554 fu assediata da Siena, ma venne difesa con successo da Paolo da Castello, capitano di ventura al servizio di Cosimo I de' Medici. Nel 1774 la cittadina assunse grande importanza per la rivalutazione voluta dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena dell'antica strada dei mercanti, che collegava i centri chianini e valdambrini per il commercio del grano. Gli anni del regno d'Italia condussero un'epoca di pace, ma questa fu violentemente turbata dalla seconda guerra mondiale. La rocca longobarda, da secoli simbolo di Civitella, fu distrutta da un bombardamento alleato, poiché al proprio interno si era installato il locale comando tedesco. Civitella fu sconvolta da una delle più sanguinose stragi che la storia italiana ricordi: si tratta del tristemente noto eccidio di Civitella del 29 giugno 1944, quando 244 civili innocenti furono assassinati dai nazifascisti. Un ringraziamento per la collaborazione fornita dai membri della locale Pro Loco.
Acquedotto vasariano, al via il restauro. Romizi: Accordo precedente
Manca poco ormai all’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’acquedotto vasariano di Arezzo. Ad annunciarlo è la Fraternita dei Laici, proprietaria della struttura cinquecentesca: impegnato nella progettazione del restauro, l’ente guidato da Pier Luigi Rossi ha chiesto al Comune di Arezzo di riaprire l’acquedotto per una verifica strutturale che metta in luce le infiltrazioni nelle arcate di via Tarlati. Oggi è arrivato l’ok dall’ufficio manutenzione di Palazzo Cavallo: l’acqua tornerà a scorrere, dunque, nel condotto di tre chilometri e mezzo che passa sotto le fondamenta del centro storico aretino per arrivare alla fontana di Piazza Grande, a fianco dell’abside della Pieve, dove l’acqua tornerà presto a zampillare.
Un progetto importante, certo, ma il merito è di chi è venuto prima, sottolinea il consigliere comunale ed ex assessore Francesco Romizi: “Questo intervento è stato sollecitato nel marzo scorso da una mia interrogazione in Consiglio Comunale – ricorda in una nota stampa. E aggiunge: - Il Primo Rettore si dimentica, come al solito, di ricordare che questa operazione è stata ereditata dalla precedente amministrazione, che ha predisposto il progetto ed individuato il finanziamento”
L’acquedotto vasariano si tinge di giallo antico
L’acquedotto vasariano si tinge di giallo antico: primo bilancio sui lavori di restauro. E si pensa già a un percorso pedonale
Servizio di Beatrice Bertozzi. Riprese di Gianni Stanganini. Interviste a Pier Luigi Rossi, Primo Rettore Fraternita dei Laici; Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo
TSD Notizie del 19.07.2017
Nelle viscere di piazza Grande, ecco i cunicoli che collegano Fraternita e acquedotto Vasariano
Nelle viscere di piazza Grande, ecco i cunicoli che collegano Fraternita e acquedotto Vasariano
Prosegue il recupero della domus romana di Arezzo
SPOLETO Chiesa di San PIETRO + Rocca Albornoz + Ponte Acquedotto Romano
Taranto: crolla acquedotto romano, sopraintendente: “Quadro poco rassicurante”
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Arezzo: SAIONE non è, e non diventerà MAI un ghetto
SAIONE non solo vandali anzi...
Premesso che potete vedere su youtube un piccolo video della giornata della manutenzione e del decoro di ieri 24 maggio, comunichiamo che non siamo in accordo con quanto scritto o comunicato dai media locali al riguardo di una pericolosità continua nel quartiere di Saione.
Proprio ieri il gruppo anziani che effettua in forma di volontariato gratuito il servizio per conto della Circoscrizione di Saione per il controllo dei parchi cittadini e del decoro urbano ha dimostrato ancora una volta che la sola presenza sul territorio di qualsiasi forma di controllo porti ala normalità.
In fatti, in una pausa del lavoro di pulitura del sottopasso di Via Veneto un gruppo di volontari si è spostata per la colazione nel piccolo parco di Campo di Marte, ex Standa, ebbene la loro semplice presenza ha letteralmente fatto sparire i soliti gruppi di persone in condizioni di disagio permanente.
Una ulteriore prova che se il territorio presenta qualsiasi tipo di controllo i problemi legati alla droga, agli ubriachi e ai vandali cessano immediatamente, ed allora che ci si provi veramente ha effettuare un vero controllo, metodico e continuo.
se hai più di 55 anni stai ben hai un pò di senso civico vai alla tua Circoscrizione c'è necessità anche del tuo aiuto
comunicato stampa del 25 maggio 2008
da fabio mustafà fioroni per
Comitato MIRSIA Mai In Riunione Sempre In Azione
contatti E mail: cittadiniarezzo@yahoo.it
mobile 338 44 93 239
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libericittadini e superottoscio
Sos Arezzo Tv: lucchetto all'edificio abbandonato frequentato da tossicodipendenti all'ex Cadorna
Dopo il nostro servizio, il comune è intervenuto ed ha chiuso con un lucchetto l'edificio della ex Cadorna dove avevamo trovato segni inequivocabili di accesso da parte di tossicodipendenti e forse anche di spacciatori
ACQUEDOTTO ABBANDONATO | w/ Cecca
Ciao a tutti, questa mattina Cecca ed io ci siamo inoltrati verso una meta assai misteriosa!
Spero che il video vi sia piaciuto e grazie per la visione.
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Whisper challenge:
Music: NCS - Infinity Album Mix
Link:
Giunta l'acqua del Peschiera.
La settimana Incom 00358 del 04/11/1949
Giunta l'acqua del Peschiera.
Descrizione sequenze:Piazzale degli Eroi: Einaudi con altre autorità sale sulla tribuna dando inizio alla cerimonia di inaugurazione dell'acquedotto ; Corbellini, Gasparotto ed altre autorità ; discorso di Tupini ; progetto dell'acquedotto ; sorgenti del Peschiera: monumento agli operai caduti durante la costruzione dell'acquedotto ; chiuse dell'acquedotto ; acquedotto ; disegno dell'acquedotto ; Einaudi preme un tasto ed esce l'acqua della fontana di piazzale degli Eroi ; sacerdote benedice le acque ; Einaudi beve il primo bicchiere dell'acqua proveniente dal nuovo acquedotto ; zampilli di acqua da una fontana ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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S. Croce Effetto Notte - IVa Ed. - Intervista al Col. Jean Marie Moyersoen - www.HTO.tv
Dieci serate di bella e buona musica con i concerti delle più prestigiose Bande Musicali Militari, di cinema, di incontri con registi, attori ed artisti, di teatro, di visite archeologiche e museali ad ingresso gratuito: tutto questo è Santa Croce Effetto Notte, arrivato alla sua quarta edizione. Dopo il grande successo ottenuto con la prima edizione nel 2011, per celabrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, anche quest’anno è stato rispettato l’appuntamento, tanto gradito ed atteso dal pubblico, con la cultura a 360°.
Dal 18 al 27 luglio la manifestazione, che si è svolta nei 5 ettari del parco archeologico e museale, attiguo alla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, e resa possibile grazie alla collaborazione fra la Direzione Generale per il Cinema del Ministero Beni e Attività culturali e l'Esercito Italiano, ha previsto un programma ricco e articolato: dalle 18.30 visite guidate all’area archeologica con la visita guidata al Circo Variano, all’acquedotto Claudio, al palazzo Sessorio e alla domus romana di via Eleniana grazie ad un archeologo professionista il quale ha permesso al pubblico di poter fare delle proprie e vere passeggiate a ritroso nel tempo; l’ apertura dei Musei della Fanteria e dei Granatieri aperti anch’essi straordinariamente con gli stessi orari della kermesse notturna, i quali hanno accolto i visitatori esibendo curiosità e cimeli che fanno fatto la storia delle nostre Forze Armate e del Museo degli strumenti musicali, con visita guidata alle ore 20.00; dalle 20.30 concerti delle principali bande militari e spettacoli teatrali.
All’interno del Museo Storico della Fanteria è stata inoltre allestita la mostra multimediale “L’inferno di pietra. Vita e morte sul Carso”, una parte della vera e propria mostra che verrà inaugurata il 24 Maggio 2015, dove il pubblico ha potuto, e potrà, vedere cosa veramente è accaduto ai nostri soldati impegnati nella Prima Guerra Mondiale. Quattro sale molto significative e struggenti nelle quali si può toccare con mano ciò che il “figlio” italiano ha dovuto patire sul Carso: divise dell’epoca, non solo italiane ma anche austriache, armi da difesa e da offesa, la vita e la morte in trincea, tutte corredate da filmati originali dell’Istituto Luce e da pannelli nei quali è stata messa al centro la narrazione di chi ha vissuto quei tragici anni di guerra in prima persona, con l’intento di dare delle notizie che siano, anche e soprattutto, uno strumento di riflessione.
L'articolo completo è sul sito: HTO.tv
Pronti Partenza...Via - PERUGIA cuore dolce d'Italia #documentario
In questa puntata di Pronti Partenza ...Via viene presentata PERUGIA, capoluogo umbro, distesa su dei colli, ricca di tesori d'arte e di storia.
Sono molte le tracce del passato etrusco a cui si aggiungono quelle della Perusia romana e i numerosi edifici medievali tra cui il possente Palazzo dei Priori in piazza IV Novembre, baricentro della città dove convergono le 5 vie regali che congiungevano il centro storico con i borghi periferici.
I vicoli, le ripide scalinate, le mura e le porte, gli archi e le volte aggiungono fascino a questa piacevole città in cui non mancano capolavori della pittura italiana con artisti quali il Perugino, il Pinturicchio, Beato Angelico, Piero della Francesca, Raffaello, Sassoferrato, che adornano le chiese della città e prendono posto all'interno della Galleria Nazionale dell'Umbria insieme alle sculture di Arnolfo di Cambio e altre preziosissime opere.
La città cela anche tesori nel sottosuolo: dalle tracce etrusche e medievali sotto la Cattedrale, ai vicoli medievali sotto la Rocca Paolina.
Perugia infine è città di musica con il festival Umbria Jazz e città del cioccolato dove ogni anno si svolge Eurochocolate all'insegna dei piaceri e delle abilità dei cioccolatieri italiani e internazionali.
Una realizzazione di Fabrizio Vaghi e Paolo Vaghi
Testi, grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi
Una produzione Vaghi per il mondo
Puntata condotta da Fabrizio Vaghi e Silvia Sissa,
con la partecipazione di Fabio De Chirico (Soprintendente ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria) e Maria Teresa Severini (Assessore alla Cultura, Turismo e Università del Comune di Perugia).
Con la collaborazione di Maria Luisa Martella per il Comune di Perugia e del Settore Cultura e valorizzazione turistica della città.
Si ringraziano inoltre per la disponibilità la Galleria Nazionale dell'Umbria, la Fondazione per l'Istruzione Agraria, il Museo del Capitolo della Cattedrale, l'Ufficio Beni Culturali della Diocesi, il Nobile Collegio del Cambio e il Nobile Collegio della Mercanzia.
Tutti i diritti riservati, Vaghi per il mondo, 2014 -
Vietata la duplicazione e la diffusione non autorizzata al di fuori del canale
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La TOSCANA
Situata nell’Italia centrale, estesa dall’Appennino al mar Tirreno, la Toscana è protagonista indiscussa nel panorama turistico mondiale. I paesaggi, il patrimonio artistico e le importanti città, prima tra tutte Firenze, rendono questa regione unica al mondo.
In questa regione la natura presenta tanti diversi volti, a cominciare dal litorale che alterna spiagge lunghe e sabbiose, come quella versiliese, con scogliere rocciose e scoscesi promontori.
Incomparabili sono le isole dell’Arcipelago Toscano, circondate dalla vegetazione mediterranea, da un mare cristallino e da ricchi fondali.
Panorami di natura incontaminata si possono ammirare sulle Alpi Apuane e in numerose aree protette, tra cui la laguna di Orbetello che ospita numerose specie di uccelli migratori, tra cui gli aironi rosa.
Ma i paesaggi più caratteristici della regione sono quelli che fondono armoniosamente la bellezza della natura con la millenaria presenza dell’uomo.
Lo splendido Golfo di Baratti e i siti di Vetulonia e Pitigliano custodiscono necropoli e testimonianze della civiltà etrusca, mentre Roselle e Cosa restituiscono i ricordi di età romana.
E poi, borghi medievali, cittadine ricche di storia, castelli e sistemi di fortificazione, chiesette rurali (le cosiddette “pievi”) e suggestive abbazie, come quella di Sant’Antimo, sono presenti su tutto il territorio e i loro profili si stagliano nei paesaggi delle Crete Senesi, della Val d’Orcia, della Garfagnana, del Chianti e della Maremma.
Numerose sono infine le fonti di benessere: Montecatini, Saturnia, Montepulciano, Monsummano e Bagno Vignoni che, grazie alle acque termali e ai centri attrezzati per ogni tipo di trattamento, offrono vacanze all’insegna del relax.
Le province sono: Firenze (capoluogo), Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena.
ambra
Discesa dell'Ambra, in provincia di Arezzo con il mio gruppo dei Ruzzolafossi - 25 aprile 2016 - Divertente e vario, bel livello (indispensabile) a Bucine - 1,44 mt. -
Raramente si può fare