ACROPOLI Gela Sicilia
vacanze in sicilia
A spasso nell'Acropoli con ''Gela Segreta''
servizio di Jerry Italia
Gela, straordinaria scoperta nell'acropoli del 10 Set 2014
Gela Acropoli
Area archeologica di Molino a Vento a Gela
Gela, l'Acropoli riemerge in tutto il suo splendore
Canale 10 | Tg10
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Acropoli, tanta gente per Gela Segreta
Servizio di Jerry Italia
GELA (Caltanissetta, SICILIA)
Secondo la tradizione, G. fu fondata da coloni di Rodi e di Creta nel 688 a.C.; combattendo contro i Siculi e i Sicani, i Geloi estesero la loro occupazione nella zona circostante. Questa vasta penetrazione ebbe il suo coronamento (580), nella fondazione di Agrigento, che presto però si staccò dalla madrepatria. Primo signore di G. fu Cleandro (dal 505 circa), cui successe il fratello Ippocrate e più tardi (491, secondo altri 486) Gelone che, impadronitosi di Siracusa, vi trasferì la capitale del suo Stato e più della metà della cittadinanza di G., che riacquistò l’indipendenza nel 466. Nel 405 i Cartaginesi, nonostante l’intervento di Dionisio I di Siracusa, conquistarono la città facendone demolire le mura. Ridivenuta, sotto lo stesso Dionisio, possesso dei Siracusani, G. ricevette nuovi coloni e poté ricostruire le sue mura sotto Timoleonte (338); più tardi Agatocle se ne impadronì (312), e la tenne, salvo una breve interruzione, fino alla morte (289). Nel 282 i Mamertini la distrussero e Finzia, tiranno di Agrigento, trasferì gli abitanti nella nuova città di Finziade (280), oggi Licata. Il sito di G. rimase deserto fino al 12° sec.; nel 1230 fu fondata, da Federico II, la città attuale con il nome di Terranova.
Sulla collina che poi fu sede dell’acropoli greca, è stata messa in luce una necropoli eneolitica, che continuò nell’età del Bronzo e in epoca arcaica. Il primo secolo di vita della città greca è documentato da due edifici sacri a pianta tripartita. Le mura della città greca avevano all’incirca il tracciato di quelle medievali fatte erigere da Federico II. Si conservano rovine di templi (uno presso il fiume Maroglio; un altro dedicato ad Atena, 3° sec. a.C.; un santuario sul colle di Bitalemi). Ricco il materiale archeologico rinvenuto (ceramica d’importazione e locale, terrecotte architettoniche ecc.), in gran parte raccolto nel locale Museo Archeologico.
Monumento Milite Ignoto Acropoli Molino a Vento Gela.MOD
Monumento Milite Ignoto Acropoli Molino a Vento Gela
Gela Capitale della Sicilia Greca
Fatto da due ragazzi Gelesi che, in questi pochi minuti di video, vogliono far conoscere il lato bello e sconosciuto della grande storia che ha caratterizzato il periodo d'oro dell'antica polis.
Cultura arte democrazia e il rifiuto alla stasis la resero la più potente fra le città siciliane dominate dai Greci in un percorso che parte dalla sua fondazione nel 689 a.C.
Buona visione da Christian Gerotti.
Scoperti a Gela i resti di una necropoli - www.gds.it
Gela continua a restituire reperti archeologici di inestimabile valore. Dai lavori di scavo, in corso in via Crispi, per la posa in opera della nuova condotta fognaria e idrica, è appena emersa una necropoli, appartenente probabilmente alla Gela arcaica. Due tombe e un’anfora ancora intatte, che custodiscono con tutta probabilità i resti di due adulti e di un neonato, risalenti presumibilmente al periodo arcaico, fra il VII-VI sec. a.C. Nell’arco di una trentina di anni, proprio quella zona - che oggi si trova nel cuore della città ma che all’epoca era un cimitero - ha restituito una cinquantina di tombe. La campagna di scavi, diretta dalla Soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta, proseguirà anche nei prossimi giorni. Si cercano ancora altre tombe, vasi e monili. Un tesoro che emerge ad una settimana di distanza dalla scoperto, nella zona dell’acropoli, dell’antica strada maestra risalente al V secolo avanti Cristo. La sua larghezza è di circa 10 metri e si sviluppa in direzione est-ovest in perfetta corrispondenza con l’attuale corso Vittorio Emanuele, principale arteria della Gela di oggi. (Donata Calabrese)
Museo archeologico regionale di Gela
Museo archeologico di Gela - 2017
Riemergono i resti della Gela greca
Crisi immobilare, nasce a Gela Federproprietà servizio di Jerry Italia
LA NAVE GRECA DI GELA - ARCHEOCLUB D'ITALIA
GELA - ARCHEOCLUB D'ITALIA
LA NAVE GRECA DI GELA
Verso la fine del VI sec. a.C., una nave commerciale greca carica di mercanzie, proveniente da Siracusa, era in procinto di arrivare sulla costa di Gela, passaggio obbligato per tutto il commercio navale del Mar Mediterraneo, quando un fortunale la colse a poca distanza dall’Emporio; possiamo immaginarla l’imbarcazione, sballottata tra i flutti minacciosi e la corrente impetuosa del mare, trovarsi in grave difficoltà. L’equipaggio ammaina la vela per diminuire la resistenza al vento ma nonostante ciò la nave, già ingovernabile, comincia a imbarcare acqua; viene gettato in mare il carico più pesante per alleggerire l’imbarcazione e mentre si procede in modo concitato a questa operazione, l’ultima per salvare la vita dei marinai, ad un tratto uno schianto fa reclinare la barca su un lato; la zavorra ha prodotto un grosso squarcio nella fiancata. La nave affonda velocemente e sparisce tra i flutti spumeggianti. Fin qui il racconto verosimile.
Nel 1988, dopo ben 25 secoli, i resti della nave furono evidenziati casualmente da due su-bacquei Gino Morteo e Gianni Occhipinti, che ne denunziano la scoperta alla Soprintendenza che costatata la notevole importanza del ritrovamento affidò i primi rilievi alla Cooperativa Aquarius, una ditta specializzata in lavori di scavo subacqueo, che dal 1989 al 1992 con cinque campagne di scavo recuperò uno dei relitti più antichi fino ad oggi ritrovato nei fondali del Mar Mediterraneo restituendoci anche una considerevole quantità di reperti archeologici, tra cui vasellame attico a vernice nera e due rarissimi askoi a figure rosse, oggi custoditi nel museo locale.
L’imbarcazione, i cui resti sono in ottimo stato di conservazione, in origine misurava 21X8 metri; era una nave da trasporto a propulsione mista, remi e vela, costruita con la tecnica a guscio (ovvero col fasciame inserito sulla chiglia e con l’ossatura di rinforzo inserita nello scafo), e con le tavole del fasciame, oltre che incastrate col sistema del tenone-mortasa, rafforzate da cuciture vegetali, esempio questo unico al mondo fino a oggi scoperto. Negli anni a seguire, furono portati avanti altri lavori di scavo subacqueo di un secondo relitto di nave greca, ritrovato nelle immediate vicinanze del primo.
Nel corso degli ultimi venti anni, furono completate le campagne di scavo subacqueo e a recuperare, nella loro totalità, i resti della prima nave che, a partire dal 2004, furono spediti a Portsmounth nella regione dell’Ampshire in Inghilterra per essere restaurati. Nel 2013 i resti lignei della nave sono rientrati nel Museo di Gela.
Così si comincia a toccare con mano un sogno, quello della musealizzazione dell’antica nave greca di Gela, che è iniziato 28 anni fa all’atto del ritrovamento.
GIORNATE DELL'ARCHEOLOGIA RITROVATA, GELA AL CENTRO servizio di Jerry Italia
necropoli del disueri
necropoli 2.000 a.c. in località disueri. 10 km a nord di gela e 10 km a sud di san cono
Tour in elicottero sui beni archeologici di Gela
Trenta turisti canadesi, ieri mattina, hanno visitato le bellezze di Gela a bordo di un elicottero. L’iniziativa, organizzata da un tour operator locale è stata promossa dall’assessore alla cultura e al turismo, Francesco Salinitro
GELA - This is my city
- Sulle note di This is my city della mitica rock band australiana degli Skyhooks vi presento la mia GELA... che come dico spesso odio perché amo troppo!!! Buena vista ;) © F.M.
Gela :Mare Nostrum documentario RAI 2017
Documentario messo in onda l'8 maggio 2017 su Rai Storia