Italy - Calabria - Badolato Marina - Residence Villa Collina
Badolato marina si trova sulla costa ionica calabrese in provincia di Catanzaro. Dista dall'aereoporto di lamezia terme circa 70 km e circa 35 km da catanzaro. Nel 2006 100 famiglie danesi decidono di investire in questo territorio facendo nascere il residence Villa Collina. Si tratta di un complesso residenziale distante circa 500 metri dal mare composto da 100 ville con piscina condominiale e campo da tennis. Ottimamente gestito ed amministrato al suo interno regna quotidianamente l'ordine e la cura del verde. lo possiamo considerare un oasi di paradiso che viene costantemente animato dalla presenza di numerose famiglie danesi. Oggi riveste carattere internazionale in quanto negli ultimi anni si è arricchito anche della presenza di altri ospiti provenienti da Norvegia, Islanda, Inghilterra, Francia, Argentina, Stati Uniti.
Con soggiorno e camera da letto vista mare € 89.000????????????
E' un appartamento al piano terra che Vi Proponiamo , con le giuste pertinenze ed una vista mare da sogno . Bello , pratico e funzionale . Ha una pertinenza prima di entrare in casa che permette il posizionamento di un tavolino per degustare un caffè vista mare , il posto ideale dove leggere un libro anche sotto le stelle .
Un cortile interno completa le aree esterne della casa che potremmo definire 'LA CASA CON LA VISTA MARE DEL COMMISSARIO MONTALBANO '.
La disposizione degli ambienti è la seguente : Pertinenza esterna anteriore , ingresso, soggiorno e camera matrimoniale vista mare , cameretta , angolo cottura , bagno e cortile posteriore .
A pochi metri , la passeggiata sul corso d Campo Di Mare .
Visitabile anche di domenica la casa è postata anche sulla nostra pagina Facebook , cerca 'agenzia tecnocasa alto salento commenda brindisi ' e clicca MI PIACE .
CN24 | Colpo al clan Lo Bianco. Blitz dell'antimafia nel vibonese, 12 arresti
Lunedì 31 Maggio 2010 | In questa edizione di Report24:
Colpo al clan Lo Bianco. Blitz dell'antimafia nel vibonese, 12 arresti
In manette il presunto boss della cosca. Sequestrate due aziende
The Goodfellas è il nome dato in codice all'operazione disposta dalla procura distrettuale antimafia di Catanzaro e condotta dalla Squadra mobile di Vibo Valentia che ha eseguito, nella notte appena scorsa, 14 provvedimenti di fermo d'indiziato di delitto, dodici dei quali sono stati notificati e due sono in attesa di notifica nei confronti di altrettanti indagati irreperibili. Gli agenti hanno inoltre sequestrato due agenzie: una operante nel campo della pubblicità, l'altra nei trasporti. Tra le persone fermate Carmelo Lo Bianco, 78 anni, piantonato in ospedale per un malore, ritenuto il boss della cosca. Tra gli indagati, tutti di Vibo Valentia e accusati di associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni, detenzione illegale di armi e intestazione fittizia di beni. ci sono due imprenditori, Filippo Polistena, di 34 anni, e Francesco Giurgola, di 33 anni. Il primo è il capo di un gruppo imprenditoriale attivo in vari rami, tra cui quello relativo all'attività di servizio ambulanza che, secondo gli inquirenti, sarebbe direttamente riconducibile alla cosca Lo Bianco, ed in particolare all'articolazione della quale sarebbe stato promotore Andrea Mantella, 38 anni, attraverso l'ausilio di un gruppo di giovanissimi sodali. Mantella si trovava agli arresti domiciliari nella casa di cura psichiatrica Villaverde, nel cosentino, e, durante i permessi, gestiva l'organizzazione criminale. Giurgola è il legale rappresentante della Publiservice di Vibo Valentia, che, facendo riferimento alla cosca, avrebbe assunto il monopolio dell'affissione pubblicitaria a Vibo. Gli inquirenti indagano anche sul ruolo che il gruppo Polistena avrebbe assunto nella raccolta dei rifiuti in alcuni comuni del Vibonese. Un lavoro mostruoso quello della nostra Squadra mobile, che ha permesso di colpire le giovani leve di una cosca capaci di adeguarsi all'evoluzione tecnologica per contrastare le attività tecniche investigative durate un anno e mezzo. E' quanto ha affermato il questore di Vibo Valentia, Filippo Nicastro, nel corso della conferenza stampa tenutasi in Questura. Le nuove leve della cosca Lo Bianco erano dotate perfino di scanner utili al rinvenimento di microspie ambientali - ha aggiunto il dirigente della Squadra mobile Maurizio Lento. - Ciò è sintomatico della nuova strategia delle 'ndrine che si rivelano capaci di rendere sempre più complicate le investigazioni. La 'ndrangheta ormai non ha piu' bisogno neanche di chiedere, e' sufficiente lasciare intendere da dove provenga la richiesta per vedere esauditi i propri desideri ha affermato stamani il procuratore della Repubblica di Catanzaro Antonio Vincenzo Lombardo. In questo caso - ha aggiunto Lombardo - era sufficiente dire mi manda zio Carmelo, alludendo a Carmelo Lo Bianco, per indurre gli imprenditori ad esaudire un auspicio. In alcuni casi, e questo e' il dato più preoccupante, ci sono stati imprenditori che hanno messo se stessi e le loro aziende in mano alla cosca, che di fatto, attraverso un'intestazione fittizia di beni, esercitava attività imprenditoriale.
Video shock di Greenpeace: ferita attivista italiana in azione
Las Palmas, (askanews) - I gommoni partiti dalla nave di Greenpeace Arctic Sunrise si avvicinano alla nave da trivellazione Rowan Reinassance che, per conto dell azienda spagnola Repsol, intende effettuare pericolose trivellazioni esplorative al largo delle isole di Lanzarote e Fuerteventura, nell arcipelago delle Canarie.
Gli ambientalisti vengono intercettati e ripetutamente speronati da gommoni della Marina Militare spagnola. Nonostante l'azione di Greenpeace fosse pacifica.
Un attivista italiana di 21 anni è caduta in mare a causa di tale aggressione, riportando una frattura e due tagli.
Trasferita in elicottero dalle Autorità militari spagnole, a un ospedale di Las Palmas ha ricevuto le cure mediche necessarie. Un altro attivista è stato ferito e anche i gommoni di Greenpeace sono stati danneggiati.