Dai polli agli alimenti per gli animali domestici...una storia italiana.
Questa volta siamo a Monasterolo di Savigliano, in provincia di Cuneo, per raccontare la storia di una famiglia che, da un piccolo allevamento di polli ha saputo nei decenni attivare una vera industria alimentare per i nostri animali domestici. Il tutto ha inizio con una presentazione del piccolo comune piemontese cresciuto però negli ultimi 15 anni, demograficamente parlando, di ben 400 unità. Un paese dalla lunga tradizione contadina di una provincia che conta circa 25.000 aziende agricole e dove l'11% della popolazione lavora nel comparto. Al cospetto di una media nazionale limitata al 3%.
La tematica si sposta a ruota sull'importanza per la comunità dell'allevamento del pollo e delle galline ovaiole (comparti anche bio) e alla sagra del pollo che da alcuni anni va in scena con grande richiamo di pubblico. La produzione di polli della provincia di Cuneo equivale al 40% dell'intera produzione regionale. Agrisapori propone dunque uno spaccato della sagra che abbraccia tutte le iniziative a lei legate, dal convegno sulla sicurezza sul lavoro agricolo alle specialità della cucina. Senza escludere la buona musica e i momenti culturali. Piatti serviti alla sagra: affettati misti, giardiniera alla piemontese, insalata di pollo, petto di pollo in carpione, pollo allo spiedo, le cosce di pollo, salsiccia e spiedini di pollo.
La puntata è un piacevole alternarsi tra i momenti di sagra e l'attuale produzione di carni di pollo presentata dagli operatori del settore, direttamente da un centro produttivo che nel 2013 ha compiuto 50 anni di attività. La filiera completa dall'arrivo del pulcino fino alla macellazione con la sezionatura delle carni. Una parentesi anche per il galletto e una per il coniglio. Cambiano le abitudini dei consumatori con un ritorno all'apprezzamento dell'ala di pollo......la crisi economica e le differenze di etnie.
Gli scarti della lavorazione non vengono assolutamente buttati, ed è da questo concetto che ha inizio la storia che vogliamo raccontare. Baldassarre Monge agli inizi degli anni 60 pensò, inizialmente, di inventarsi, dagli scarti della lavorazione del pollo, la carne congelata per i cani. Da quei momenti il passaggio alle prime scatole di carne cotte nelle pentole a vapore. Non dimentichiamo che in quegli anni del pollo si mangiava prevalentemente il petto e lo scarto era veramente notevole. Dell'intervista non riportiamo altro ma vi consigliamo di vederla e ascoltarla. Fatelo è una bella lezione di vita. Si prosegue con Domenico Monge figlio di Baldassarre all'interno degli attuali punti di fabbricazione Monge, Pet Food. La Monge produce oggi un milione di lattine e circa 400/500 mila tra buste e vaschette al giorno. La Monge rimane un'azienda famigliare che, pur non essendo ai livelli delle multinazionali, attualmente vende in 62 paesi in particolare nei paesi emergenti. Attualmente per la produzione vengono usati non scarti di macellazione ma le parti degli animali che non mangiano abitualmente le persone: il quinto quarto. Per quanto riguarda il pollo si utilizza fondamentalmente la carcassa dell'animale. Si registra una carenza di materia prima negli ultimi anni per via dell'aumento della popolazione mondiale, motivo per cui determinati tagli (fegato, cuore, per fare degli esempi) oggi vengono spediti in altri paesi, come la Cina, per l'utilizzo umano. Cambiamenti epocali. La Monge oltre al pet food umido ha da poco inaugurato uno stabilimento per la produzione del secco (dry). Un impianto modernissimo con un grande impianto fotovoltaico e la capacità di prodursi anche le lattine per il confezionamento. Attualmente con molta probabilità la fabbrica di settore più moderna in Europa (vedi intervista nella puntata al direttore di stabilimento). Da non dimenticare l'importanza dello stabilimento visto che l'80% del pet food dry in Italia è importato. Meglio che sia nazionale.
La puntata prosegue con il laboratorio analisi per la garanzia qualitativa del prodotto e, subito dopo, con il direttore generale per una presentazione dei dati di mercato e fatturato. Anche nel pet food il marchio Made in Italy ha il suo valore. In Italia ci sono circa 15 milioni di animali domestici per una media di uno ogni due famiglie.
Monge e tra i tre competitors europei che producono il giusto apporto alimentare per gli animali. Una storia italiana, una storia adesso anche di Agrisapori.
Minuetto Regione Autonoma F.V.G. Treviso 16/01/2019
Minuetto al debutto in Friuli Venezia Giulia
TRIESTE - L'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario 2005/2006 presenta importanti novità per il servizio regionale in Friuli Venezia Giulia. Domenica 11 dicembre hanno debuttato ufficialmente i Minuetto diesel (attualmente 3 complessi su 5 ordinati), precedentemente impiegati per l'istruzione del personale o come cambio ai Minuetto elettrici.
I convogli ALe/ALn 501-ALe/ALn 502, soprannominati Minuetto, sono dei treni commissionati da Trenitalia nei primi anni duemila, pensati per sostituire le ormai obsolete automotrici di vecchia generazione (ALn 668 e ALe 801) e per incrementare il livello qualitativo del servizio offerto su tratte suburbane, regionali ed interurbane. Sono prodotti dalla Alstom Ferroviaria e appartengono alla famiglia dei Coradia LINT Considerando tutte le veIl treno, le cui linee stilistiche sono state disegnate a Torino dalla Italdesign, è stato costruito in Italia da Alstom Ferroviaria negli stabilimenti italiani ex Fiat Ferroviaria, a Savigliano (assemblaggio finale e gestione globale del progetto), negli stabilimenti di Sesto San Giovanni (sistemi ausiliari e comandi di controllo) e di Colleferro (quest'ultimo per la versione diesel). Alcuni componenti arrivano da altri siti produttivi: i dispositivi di sicurezza sono realizzati a Bologna, mentre i carrelli arrivano a Savigliano da Salzgitter, i sistemi di trazione sono stati realizzati a Charleroi. Il Minuetto è basato sul sistema modulare Coradia, brevettato della capogruppo Alstom, da cui sono stati derivati diversi treni per il mercato tedesco e nordeuropeo.
È stato presentato ufficialmente il 5 maggio 2004 a Roma, presso la Stazione Termini. Il viaggio inaugurale Roma-Ciampino è stato svolto da un convoglio elettrico, il numero 003.
Si tratta di treni in composizione bloccata, ovvero che non possono essere separati se non in casi straordinari di manutenzione o guasto, composti da una testata motrice ALe 501 (o ALn 501 per la versione diesel), una carrozza centrale Le 220 (o Ln 220) e una testata ALe 502 (o ALn 502), in allestimento a salone senza barriere tra le diverse semicasse; sono dotati di un accoppiatore frontale automatico in grado di unire fino a tre treni in un singolo convoglio paragonabile ad un treno classico. Monta due tipi di motorizzazione: elettrica monotensione con campo di operabilità tra 1,5 e 4 kV o diesel. La versione elettrica costa circa 3,3 milioni di euro a veicolo, 150 000 euro meno dell'omologo diesel: questi prezzi, sebbene equivalgano al triplo di quelli di una vecchia automotrice, sono in linea con altri mezzi simili ordinati dai principali operatori europeirsioni sono stati prodotti 248 convogli