Monte d' Accoddi la Ziqqurat Sarda
Monte d'Accoddi è situato nella Nurra, regione della Sardegna nord-occidentale, e più precisamente nel comune di Sassari, in prossimità del vecchio tracciato della Strada statale 131 Carlo Felice, in direzione di Porto Torres
Il tempio altare di monte d'Accoddi
L'altare di Monte d'Accoddi è costituito da una costruzione tronco-piramidale, sostenuta da un terrapieno a pietre non lavorate che contengono la terra, accessibile mediante una rampa lunga oltre 40 metri.
La struttura superstite non raggiunge i 6 metri di altezza, ma si ipotizza un'altezza originaria totale di circa 8 metri.
Gli scavi condotti dagli anni '50 sino alla fine degli anni '80 del secolo scorso hanno consentito di individuare che sopra il terrapieno si trovava un altare, verosimilmente a cielo aperto.
Questa struttura inglobava un precedente altare, collocato all'interno di un ambiente con il pavimento e le pareti colorate con ocra rossa (il cosiddetto tempio rosso); di questo rimangono conservati e parzialmente visibili solo il pavimento e un alzato attorno ai 70 centimetri.
La ricostruzione ideale del monumento è ancora discussa. Alcuni studiosi ritengono che si tratti di un altare piramidale a più terrazze, mentre altri pensano a una terrazza unica.
La ricostruzione schematica suggerita nella presentazione del monumento sul posto, mediante un suggerimento schematico con travature metalliche, segue la prima interpretazione.
È sicuro comunque che l'altare ha conosciuto due fasi principali: la prima è quella del cosiddetto tempio rosso, databile attorno al 3000 a.C., che fu poi inglobata nella struttura successiva che rialzò anche il piano di calpestio.
Questa seconda fase si data entro il 2700 a.C.. A fianco della rampa, a oriente, si trova un grande lastrone con sette fori che doveva essere utilizzato come tavola per offerte o per sacrifici cruenti.
A occidente invece è posto un menhir alto oltre 4 metri.
Dai pressi del monumento proviene una grande pietra calcarea lavorata in forma sferoidale di oltre 4 metri di circonferenza, che sembra essere riferita a un culto solare. Sempre nella stessa zona è stato individuato e in parte scavato un villaggio di cultura Ozieri, che corrisponde alla prima fase del santuario.
L'intervento moderno di ricostruzione ideale dell'aspetto originario del monumento, anche se limitato a una sola parte di esso, rende complessa la sua visione. Fonte Sardegna Cultura
Sassari Altare prenuragico Monte d'Accoddi 2018
Non esiste relazione diretta, eppure è identico ai coevi templi mesopotamici e incarna il credo ‘orientaleggiante’ di unione tra cielo e terra: le aree sacre in cima a rilievi erano considerate punto d’incontro tra uomo e divinità. Il tempio di monte d’Accoddi (dall’arcaico kodi, ‘pietra’), risalente a cinquemila anni fa, è uno ziqqurat unico in Europa per singolarità di tipologie architettoniche. Fu scoperto a metà del XX secolo, scavando un piccolo colle che pareva ‘artificiale’ al centro di una pianura. In realtà, era un altare a piramide ricoperto di terra, dedicato forse a una divinità femminile, scolpita in una stele granitica accanto al monumento. Secondo leggenda fu costruito da un principe-sacerdote fuggito dal Medio Oriente. Con una particolarità: lo ziqqurat è il tempio del Sole, lui lo dedicò alla Luna.
Il santuario prenuragico sorge al centro della Nurra, lungo la ‘vecchia’ 131 (verso Porto Torres), nel territorio di Sassari, a undici chilometri dal capoluogo del nord dell’Isola. Il monumento aveva un ruolo centrale nella società di allora: fu culmine dell’evoluzione di un complesso sviluppatosi dalla seconda metà del IV millennio a.C. L’altare è la sovrapposizione di due fasi, quella del ‘tempio rosso’, nel Neolitico finale (3500-2900 a.C.), e la successiva del ‘tempio a gradoni’, nell’Eneolitico (2700 a.C. circa), durante la ‘cultura di Abealzu-Filigosa’. Nella prima fase vari villaggi di capanne quadrangolari facevano capo a un centro cerimoniale, del quale noterai una necropoli a domus de Janas e, nelle loro posizioni originali, ai lati del santuario, un menhir a forma allungata (alto quattro metri e mezzo), un’enorme lastra con sette fori (forse per legare le vittime) e massi di pietra sferoidali, uno di cinque metri di circonferenza. Tutte le pietre avevano precisa funzione nei riti sacrificali. Alla fine del Neolitico finale le genti della ‘cultura di Ozieri’ edificarono una piattaforma a forma di tronco piramidale, con lati alla base di 27 metri, sopra cui si ergeva un vano rettangolare con superfici intonacate e dipinte di color ocra e tracce di giallo e nero. Dell’ambiente sacro rimangono pavimento e resti di un muro perimetrale. Intorno al 2800 a.C., la struttura del ‘tempio rosso’, abbandonata da circa due secoli, fu ricoperta da un colossale riempimento di terra, pietre e marna calcarea, a sua volta ‘rivestito’ da grandi blocchi di pietra. Sorse una nuova grande piattaforma piramidale ‘a gradoni’, con lati più lunghi della precedente e accessibile da una rampa, lunga quaranta metri e larga da tredici a sette. Il secondo santuario ricorda le ziqqurat con altare ‘a cielo aperto’. La struttura occupa 1600 metri quadri ed è alta quasi sei metri (in origine forse otto). All’interno, una camera inesplorata: forse, come in Mesopotamia, contiene il letto sacro dove si compiva il rituale di rigenerazione della vita e fertilità della terra. Intorno, i resti di un villaggio, dove sono state rinvenute ceramiche quasi intatte. Ammirerai i reperti nel museo archeologico Sanna, insieme a un modello dell’altare nella fase più antica. L’edificio conservò la funzione religiosa per un millennio: ai suoi piedi sono stati trovati resti di ‘pasti sacri’ e oggetti usati nei riti propiziatori. Il sito fu abbandonato a inizio del Bronzo antico (1800 a.C.) e riusato saltuariamente per sepolture.
(Dal web)
Lo Ziggurat di Monte d'Accoddi - Tesori archeologici della Sardegna
Episodio 1
Lo Ziggurat di Monte d'Accoddi
Tesori archeologici della Sardegna
In questo episodio visitiamo lo Ziggurat di Monte D'Accoddi, in Sardegna vicino a Porto Torres. È considerato essere l'unico Ziggurat nella regione mediterranea.
Maggiori informazioni su
Sardinia travels : Visiting Monte D'Accoddi, Sassari #italia
During our Sardinia trip. Something we dicovered in our travelguide. In a very wide landscape.
Monte d'Accoddi is a Neolithic archaeological site in northern Sardinia, located in the territory of Sassari near Porto Torres. The site consists of a massive raised stone platform thought to have been an altar. It was constructed by the Ozieri culture or earlier.
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Piramide Monte d'Accoddi. (SS).
Monte d'Accoddi, talvolta scritto Akkoddi, è un importante sito archeologico attribuito alla Cultura di Abealzu-Filigosa della Sardegna prenuragica. Per la concentrazione di differenti tipologie costruttive, il monumento è a tutt’oggi considerato unico non solo in Europa ma nell'intero bacino del Mediterraneo, tanto singolare da essere accomunato morfologicamente a una ziqqurat mesopotamica.
Monte d'Accoddi è situato nella Nurra, regione della Sardegna nord-occidentale, e più precisamente nel comune di Sassari, in prossimità del vecchio tracciato della Strada statale 131 Carlo Felice, in direzione di Porto Torres.
Porto Torres - Escursioni ArcheOlbia 2017
Contatti per l' Altare di Monte d'Accoddi:
Contatti per l' Antiquarium Turritano:
Contatti per la Basilica di San Gavino, Proto e Gianuario:
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Porto Torres (SS)
Porto Torres
comune
(IT) Porto Tòrres
(SDC) Posthudòrra
Porto Torres – Stemma Porto Torres – Bandiera
Porto Torres – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Sardegna-Stemma.svg Sardegna
Provincia Provincia di Sassari-Stemma.svg Sassari
Amministrazione
Sindaco Sean Christian Wheeler (M5S) dal 14-6-2015
Territorio
Coordinate 40°50′13″N 8°24′05″ECoordinate: 40°50′13″N 8°24′05″E (Mappa)
Altitudine 17 m s.l.m.
Superficie 104,41 km²
Abitanti 22 312[1] (31-07-2016)
Densità 213,7 ab./km²
Frazioni Li Lioni, Asinara, Fiume Santo (Condivisa con il comune di Sassari), Platamona (Condivisa con i comuni di Sassari e Sorso)
Comuni confinanti Sassari
Altre informazioni
Cod. postale 07046
Prefisso 079
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 090058
Cod. catastale G924
Targa SS
Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)
Nome abitanti (IT) turritani o portotorresi
(SDC) posthudurresi
Patrono san Gavino, san Proto e san Gianuario
Cartografia
Mappa di localizzazione: ItaliaPorto TorresPorto Torres
Porto Torres – Mappa
Posizione del comune di Porto Torres
nella provincia di Sassari
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata · Manuale
Porto Torres (Posthudòrra in turritano,[2] Portu Tùrre in sardo, Poltu Tòrra in castellanese, Poltu Tùrri in gallurese) è un comune italiano di 22 312[1] abitanti, facente parte della Rete metropolitana del Nord Sardegna, della provincia di Sassari in Sardegna, il tredicesimo più popoloso dell'isola.
Territorio
Il nucleo di Porto Torres è situato sulla parte nord-occidentale delle coste sarde, all'interno del golfo dell'Asinara in una posizione strategica considerando che è l'unico porto sardo collegato con la Spagna. Ha un territorio di 10200 ettari, metà dei quali sono costituiti dall'isola Piana e dall'Asinara, che è sede dell'omonimo parco nazionale; la maggior parte del territorio non isolano è caratterizzato dalla seconda pianura sarda della Nurra, fatta eccezione di alcuni colli, il più alto dei quali è monte Alvaro (342 m), che ospita una «cava a cielo aperto» dove si estrae il calcare.
Il territorio è attraversato da due fiumi: il primo è il Riu Mannu, che sfocia nelle zone del ponte romano e il secondo è il fiume Santo, che delimita i confini del comune a ponente. Nel suo territorio è presente lo stagno di Gennano, situato nella zona industriale di Porto Torres, la più ampia della Sardegna che ha una superficie di 23 km². Presenta una particolare costa: ad est si estende il litorale di Platamona, mentre lungo la città sono presenti molte scogliere di tufo con falesie superiori ai 30 m, interrotte soltanto da graziose spiagge come Balai, lo Scogliolungo e la Renaredda. Il territorio comunale è delimitato a nord dal golfo dell'Asinara e per i restanti punti cardinali confina esclusivamente con Sassari.
Periodo preistorico/nuragico
Rinvenimenti paleontologici; sono stati rinvenuti sul territorio comunale (nei pressi di Fiume Santo) diversi resti di animali (coccodrilli, giraffe nane etc.) risalenti al Miocene. Di notevole importanza anche il rinvenimento di alcuni scampoli appartenuti a scimmie antropomorfe (oreopithecus) di circa 8 milioni di anni fa.
Preistoria; la frequentazione umana sui territori di Porto Torres è attestata senza dubbi al periodo prenuragico, facilmente deducibile dalle innumerevoli necropoli presenti nel territorio (Su Crucifissu Mannu, Li Lioni etc.). Non da meno l'eccezionale altare di monte d'Accoddi, (più vicino a Porto Torres ma in comune di Sassari) ipoteticamente usato per rituali mirati alla fertilità.
Età del bronzo/nuragica; i reperti appartenenti a questo periodo sono riscontrabili nella necropoli di Su Crucifissu Mannu, i più interessanti sono due crani trapanati due volte. Secondo studi accreditati questa pratica veniva utilizzata a fini terapeutici, per allontanare tumori o emicranie. Non è comunque da sottovalutare l'opzione della trapanatura eseguita in relazione a rituali magici. Gli innumerevoli nuraghi presenti sul suolo turritano appartengono appunto a quest'epoca, sette dei quali conservati in più buono stato (nuraghe Margone, Biunis, Nieddu etc...). Importante la domus a prospetto architettonico di Andreolu; questi avelli simili a domus de janas risalgono all'epoca nuragica, caratterizzate da simbolismi comuni in tutta la Nurra, lunette, esedre e frontoni, tipiche anche delle tombe dei giganti.
Monte d'Accoddi
Monte d'Accoddi, talvolta scritto Akkoddi, è un importante sito archeologico, attribuito alla Cultura di Abealzu-Filigosa, della Sardegna prenuragica. Per la concentrazione di differenti tipologie costruttive, il monumento è a tutt'oggi considerato unico non solo in Europa ma nell'intero bacino del Mediterraneo, tanto singolare da essere accomunato morfologicamente a una ziqqurat mesopotamica.
Monte d'Accoddi è situato nella Nurra, regione della Sardegna nord-occidentale, e più precisamente nel comune di Sassari, in prossimità del vecchio tracciato della Strada statale 131 Carlo Felice, in direzione di Porto Torres, nel terreno in origine di proprietà della famiglia Segni.
Monte d'Accoddi in Sennori Sorso & the Sassari Riviera
Monte d'Accoddi in Sennori Sorso & the Sassari Riviera
The prehistoric altar of Monte d'Accoddi is very particular monument and unique for the entire western Mediterranean area. The monument lies halfway between Sassari and Porto
Torres. It is very similar to a ziggurat, a truncated piramid with a long ramp. The origins of the monument has been dated back to about 4000-3200 BC, the period of the culture of
Ozieri. The name Accoddi is probably derived from the word coda which means stone. Excavations have been done under the guidance of the archaeologists Ercole Contu and Santo
Tiné. Around the altar remains of an extended village can be seen that has only been partially excavated and not very far from the place there are several burial sites with Domus de
Janas can be found that date to the same period; Su Crucifissu Mannu, Ponte Secco, Marinaru and Monte d'Accoddi.The prehistoric altar in it's first phase was lower and smaller and
had on top a kind of temple painted with red ochre, the red temple. In the second phase the altar was raised, incorporating the small temple. After the excavations the monument was
restored, but it may not have had the staircase or the form it has been given now, the archaeologists still disagree on the original architecture of the altar. All archaeological finds,
including three votive steles found near the monument, have been transferred to the archaeological museum of Sassari. In this museum a model of the reconstructed altar of Monte
d'Accoddi can be seen next to a sample of the many ceramics and other artefacts.The village that surrounded the monument consisted of rectangular huts, very different from the later
round huts of Bronze Age nuragic Sardinia.
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The Italian Pyramid (Drone Footage)
This Drone Footage Video captures Monte d'Accoddi a ancient Italian step pyramid which dates back to 4,000-3,650 BCE.
Monte d'Accoddi is a Neolithic archaeological site in northern Sardinia, located in the territory of Sassari near Porto Torres. The site consists of a massive raised stone platform thought to have been an altar. It was constructed by the Ozieri culture or earlier, with the oldest parts dated to around c. 4,000-3,650 BCE.
The site was discovered in 1954 in a field owned by the Segni family. The original structure was built by the Ozieri culture or earlier c. 4,000-3,650 BCE and has a base of 27 m by 27 m and probably reached a height of 5.5 m. It culminated in a platform of about 12.5 m by 7.2 m, accessible via a ramp. No chambers or entrances to the mound have been found, leading to the presumption it was an altar, a temple or a step pyramid. It may have also served an observational function, as its square plan is coordinated with the cardinal points of the compass.
The initial Ozieri structure was abandoned or destroyed around 3000 BCE, with traces of fire found in the archeological evidence. Around 2800 BCE the remains of the original structure were completely covered with a layered mixture of earth and stone, and large blocks of limestone were then applied to establish a second platform, truncated by a step pyramid (36 m x 29 m, about 10 m in height), accessible by means of a second ramp, 42 m long, built over the older one. This second temple resembles contemporary Mesopotamian ziggurats, and is attributed to the Abealzu-Filigosa culture.
Archeological excavations from the chalcolithic Abealzu-Filigosa layers indicate the Monte d'Accoddi was used for animal sacrifice, with the remains of sheep, cattle, and swine recovered in near equal proportions. It is among the earliest known sacrificial sites in Western Europe, providing insight into the development of ritual in prehistoric society, and earning it a designation as the most singular cultic monument in the early Western Mediterranean.
The site appears to have been abandoned again around 1800 BCE, at the onset of the Nuragic age.
Equipment Used: DJI Phantom 3 Advanced
Editing Software: Final Cut Pro X
Music:
Assess Link:
Location:
Enjoy! :)
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Sassari, una città speciale
Sassari è una città bella e regale. È uno di quei luoghi che non ti aspetti, con mille straordinarie sorprese. Appena si inizia a passeggiare nel centro della città si scopre anche qui uno dei volti più belli della Sardegna. Ed è subito passione. Per la sua storia, per i sui monumenti, per i suoi spazi verdi, per la sua cultura, per la tradizione e per la sua cucina tipica che la rendono una meta unica.
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Monte d´Accoddi | Sardinien | by Digital Culture
Monte d´Accoddi - Sardinien
Digital Culture Produktion
Filmtrack von der DVD Megalithkultur in Europa by Digital-Culture
copyright movie & sound by P. Ernst
P. Ernst plays: Mini Moog, CS 80V & Jupiter 8V
digital-culture.de/culture
The new Website about the temples of the Khmer and Cham
Museo Archeologico Nazionale G.A. Sanna
Entrare nel Museo Sanna è come fare un tuffo nella storia, dal Paleolitico ai giorni nostri. Un viaggio attraverso reperti e oggetti antichi raccolti nel tempo da appassionati che pian piano nel tempo hanno creato un tesoro da offrire alla città e ai suoi visitatori.
Maggiori informazioni su. turismosassari.it
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Necropoli di Ponte Secco Sassari.wmv
L'area funeraria è situata in un costone calcareo, a breve distanza dall'altare di Monte d'Accoddi, nella Nurra, regione della Sardegna nord-occidentale.
La necropoli è costituita da 18 domus de janas nel video se ne vedono soltanto 2 Poichè le altre sono irraggiungibili perchè coperte dalla fitta vegetazione
domus de janas
video ideato a scopo didattico
Città di SASSARI | Mini Tour 2017
La città di Sassari è il polo urbano storico del Capo di sopra dell'isola. Con i suoi 546,08 km², è il comune più esteso della regione e il più esteso d'Italia dopo Roma, Ravenna, Cerignola e Noto. Essa sorge su un tavolato calcareo declinante a nord-ovest verso il golfo dell'Asinara e la pianura della Nurra, mentre a sud-est il terreno è prevalentemente collinare. Il territorio urbano e suburbano è caratterizzato da valli e gole che incidono profondamente l'altopiano su cui è adagiata la città. Coltivazioni ortive, oliveti e boschi circondano il centro urbano e costituiscono l'aspetto paesaggistico peculiare di tutto il settore orientale del territorio comunale.
MUSIC: Venice beach by Topher Mohr and Alex Elena.
DR SAM OSMANAGICH - UN'INCREDIBILE ANTICA PIRAMIDE IN SARDEGNA!
Monte D'Accoddi - Gli archeologi lo definiscono tempio o altare.
Dopo aver eseguiti le prime misurazioni scientifiche, il dr. Sam Osmanagich ha concluso che si tratta di una di una struttura megalitica a forma di piramide tronca, estremamente interessante e con proprietà energetiche straordinarie.
Area rupestre di San Stefano-Oschiri-Sardaigne
La spiaggia di Platamona. Il luogo piano
Il suo nome significa “luogo piano” ha origine bizantina e probabilmente richiamava la presenza di acquitrini e paludi. Alle sue spalle infatti si trova lo Stagno di Platamona.
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