OSCHIRI - L' ALTARE RUPESTRE DI SANTO STEFANO
Realizzato da Augusto Contini
Anno 2011
OSCHIRI: l'Altare Rupestre di S.Stefano e le Domus de Janas (Archeologia & GoproHero)
il POST:
Una grossa pietra granitica (lunga quasi 10 metri) ha delle incisioni geometriche e molto particolari e costituisce un unicum nel suo genere! Si trova poco fuori Oschiri e l'impatto è estremamente suggestivo. Giorgio Pala mi ha accompagnato alla scoperta di questo enigmatico monumento: l'Altare Rupestre di S.Stefano, circondato da Domus de Janas.
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oschiri altare rupestre s.stefano - Sardinia (Italy)
aldobb.it
Sardegna - Altare rupestre di Santo Stefano
«Per apprezzare devi conoscere, hai bisogno che qualcuno ti spieghi l'essenza i quello che hai davanti.» Franco Laner professore ordinario di tecnologia dell'architettura all'Università di Venezia.
Tratto da Sardegna andata e ritorno di Clarita Di Giovanni.
Altare di Santo Stefano - Oschiri
Questo video è realizzato dopo una visita a Oschiri e all'Altare di Santo Stefano del 18 aprile 2017.
Tutta l'area si distingua per le conformazioni naturali delle rocce a cui si sono aggiunte le lavorazioni artistiche, realizzate da ignoti religiosi, frutto di migliaia d'anni di frequentazione.
Nell'area esiste una necropoli a Domus de Janas e gli studiosi del luogo ritengono debba essere stata frequentata anche nel nuragico.
L'altare, cosiddetto, è un' ammasso roccioso emergente, a forma di cupola allungata, in cui sono stati realizzati degli incavi a nicchia di varie forme, a volte contornati da coppelle o altri simboli.
Nel filmato si può assistere alla coinvolgente narrazione di Giorgio Pala che ha dedicato trent'anni della sua vita alla cura, lo studio e divulgazione delle particolarità del luogo.
Se oggi l'Altare è conosciuto e visitato da tantissime persone il merito può essere assegnato a Giorgio e al suo appassionato lavoro, nel quale, com'è pure evidente nel video, emerge una forte religiosità ed amore per le proprie radici.
Oschiri,Area e Altare rupestre di Santo Stefano...by Maurizio Casula
L'area presenta una suggestiva ambientazione caratterizzata da rocce che mostrano fessurazioni e crolli, in cui si aprono tafoni, nicchie e nicchiette più o meno naturali. Vi si trova una necropoli che comprende cinque ipogei, di cui tre in successione e contigui tra loro e due su un masso isolato, che documentano la struttura sociale, famiglie o clan, in cui era divisa questa comunità preistorica. Tutta l'area compresa tra la necropoli ipogeica e la chiesa di Santo Stefano è ricca di rocce tafonate adattate a nicchie e nicchioni, in cui spesso è difficile riconoscere l'azione della natura o quella dell'uomo. La prima che si incontra e quella della foto costituita da un roccione con tre nicchie quadrangolari che si dispongono a scaletta da sinistra a destra di chi guarda. Intorno alla chiesa sono individuabili cinque siti con rocce istoriate. Roccia con tredici cappelle allineate ed altre che si dispongono al di sopra e al di sotto di queste. Roccia con due incavi subtriangolari a sinistra di un bancone. Meridiana costituita da un incavo circolare circondata da dodici coppelle. L'incavo circolare centrale è sormontato da uno scalino, e sopra la coppella che indica le dodici c'è un'altra coppella. Roccia su cui è stato segnalato il monogramma greco Cristo è luce. Il pezzo più spettacolare è però l'altare rupestre costituito da un'ampia parete rocciosa. Nel registro inferiore si stagliano da sinistra verso destra un incavo triangolare, seguito da uno quadrangolare con duplice scorniciatura laterale sormontata da un incavo triangolare. Dopo un incavo triangolare ne segue un altro sormontato da un incavo quadrangolare, sovrastato da un incavo semi circolare su cui è un incavo triangolare circondato da diciotto coppelle. Quindi un incavo triangolare è sormontato da uno triangolare con ventisei coppelle. Un incavo quadrangolare è sormontato da uno triangolare e fra i due sono tre scorniciature a scalette e una croce circondata da quindici coppelle e in alto un'altra croce. Segue un incavo triangolare, sormontato da un altro motivo simile, e un incavo quadrangolare scorniciato sul lato superiore che è sormontato da un incavo triangolare. Quindi un incavo quadrangolare è sovrastato da uno circolare con croce all'interno, circondato da venti coppelle. Segue un incavo triangolare separato da scalini e quindi due incavi triangolari in successione. Le complesse simbologie sono riferibili ad un luogo di culto di una comunità monastica e/o eremitica che in età altomedievale (VI secolo) si stabilì intorno ad un'antica chiesa dedicata a Santo Stefano in un'area fortemente segnata dalla presenza di monumenti sacro-sepolcrali preistorici.
#UNICUM Altare rupestre Santo Stefano [#italia #SARDEGNA #oschiri]
Con Luigi, siamo andati attraverso i misteri dell' Altare Rupestre di Santo Stefano a caccia di segreti !!
ESATTO!
Quello che ho scritto sopra non ha alcun senso..
Come non ha alcun senso tutto quello che abbiamo trovato!
ALLTERT: Non c'è nessuna musica sarda in questo video ❤
cioè, assurdo che mi tocchi scriverlo....
Domus de Janas - Altare preistorico sacro di Santo Stefano - Oschiri
Santu Istene de Oschiri
Oschiri, Sardigna
Area rupestre di San Stefano-Oschiri-Sardaigne
Quaderni Sardi: Il Misterioso Santuario di Santo Stefano a Oschiri
Antichi segni inspiegabili
SARDEGNA - Oschiri (OT) - Chiesa e altare rupestre di Santo Stefano: In Sardegna, allinterno di un boschetto a nord dellabitato di Oschiri, davanti alla chiesa di Santo Stefano, si erge una grossa pietra granitica della lunghezza di circa 10 metri con delle geometriche incisioni distribuite in una precisa sequenza. Limpatto è impressionante essendo un unicum nel suo genere e chi ha potuto osservarla si è inevitabilmente posto mille interrogativi. Leggi il resto su:
Santu Istene o Santo Stefano Oschiri
L'area Sacra di Santo Stefano, Oschiri Sardegna
Francesco Carta ci presenta la chiesa di Santo Stefano
Arkenatour ( S.Stefano).wmv
Arkenatour Area sacra S. Stefano ( Oschiri )
Danza e Ritualità Oschiri (Sardegna) 29 06 2014 - Celebrazione per la Madre Terra
Antico altare di santo Stefano - In occasione della Celebrazione per la Madre Terra - Oschiri (Sardegna) Giugno 2014 con Francesca Lo Monaco
Santo Stefano di Camastra - Dall'altare al pallone
Archeologia Sotto le stelle 2013.
Inizio escursione all'altare di santo Stefano.
Oschiri gara carruccioli 17 settembre 2011
DOMUS DE JANAS: la NECROPOLI DI SANT'ANDREA PRIU (Archeologia & gopro)
NECROPOLI DI SANT'ANDREA PRIU in Sardegna
La necropoli ipogeica di Sant'Andrea Priu è un sito archeologico situato sul lato meridionale della fertile piana di Santa Lucia, in comune di Bonorva (provincia di Sassari) da cui dista una decina di chilometri. Il complesso, uno dei più importanti della Sardegna, è composto da una ventina di tombe ipogeiche del tipo a domus de janas, una delle quali con i suoi diciotto vani risulta essere una delle più ampie fra quelle presenti nel bacino del Mediterraneo.
Cronologicamente il complesso si colloca nella Cultura di Ozieri del Neolitico Finale (3500-2.900 a.C.) con utilizzo e parziali modifiche anche strutturali di alcuni ipogei protrattisi fino ad epoca medievale.
In periodo romano e poi bizantino la Tomba del capo fu trasformata in una chiesa rupestre e più volte intonacata e affrescata in diversi punti. Adattata al culto forse già nel periodo bizantino, fu riconsacrata, nel 1313, dal vescovo di Sorres Guantino di Farfara ed intitolata a sant'Andrea. Con la trasformazione in chiesa rupestre gli ambienti principali vennero utilizzati rispettivamente come nartece per i catecumeni, aula per i fedeli battezzati e bema (o presbiterio) riservato agli officianti i riti religiosi. Questo luogo è considerato una delle prime chiese nel tempo delle persecuzioni e l'ennesima dimostrazione di un tempio cristiano costruito in uno spazio pagano.
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