Teatro romano di Amiternum - San Vittorino - L'Aquila - Abruzzo - Italia
Il teatro romano di Amiternum, risalente all'età augustea, era il principale teatro dell'antica città sabina di Amiternum
La cavea ha un diametro di 80 metri accoglieva fino a 2000 spettatori con una scena di ben 60 metri di lunghezza.
Il teatro venne abbandonato nel IV secolo e successivamente utilizzato come luogo di sepoltura. Riportato alla luce nel 1878 è stato dichiarato monumento nazionale nel 1902.
Nuovi scavi presso l'anfiteatro romano di Amiternum
IN QUESTI GIORNI SONO INIZIATI NUOVI SCAVI NEL SITO DELL'ANFITEATRO DELLA ANTICA CITTÀ ROMANA DI AMITERNUM, POCO DISTANTE DA L'AQUILA, CHE HANNO RIPORTATO ALLA LUCE DEGLI STRATI BEN PIU' ANTICHI DI QUELLI RINVENUTI NEGLI ANNI PASSATI.
UNA NOSTRA TROUPE SI E' RECATA SUL POSTO.
Anfiteatro romano di Amiternum ( AQ ) roman amphitheatre amiternum
L'anfiteatro romano di Amiternum era il principale anfiteatro dell'antica città sabina di Amiternum, i cui resti archeologici sono situati nei pressi dell'abitato di San Vittorino nel territorio comunale dell'Aquila.
La struttura si fa risalire al I secolo d.C.[1], ed è quindi leggermente successiva al teatro romano. Contrariamente a quest'ultimo, l'anfiteatro si staglia all'estremità meridionale della città, lontano dal Foro[2]. La cavea, che si eleva sulla via Amiternina tra il colle San Marco e il fiume Aterno, ha diametri di 68 e 53 metri misurati rispettivamente sulle direttrici est-ovest (lato parallelo alla scena del teatro) e nord-sud[2]. Le arcate sono 48 e reggevano le gradinate, oggi praticamente scomparse[3],originariamente disposte su due piani e rivestite in laterizio; si stima che la capienza complessiva fosse di 6.000 persone[4]. Dell'anfiteatro è oggi ancora visibile l'intero corridoio esterno con il colonnato a mattoncini sagomati e la struttura della cavea con muratura a sacco e rivestimento in laterizio[2]. L'ingresso all'arena avviene dall'entrata situata sull'asse maggiore est-ovest, detta Porta Triumphalis[5].
Il monumento si presume sia stato rinnovato nel secolo successivo alla sua costruzione[1] ed abbandonato in seguito alla decadenza di Amiternum. La cavea è rimasta sempre in vista e ne è testimoniata la presenza negli archivi catastali[6] ma l'intera struttura è tornata alla luce solo con gli scavi archeologici del 1880, mentre i lavori di consolidamento e restauro risalgono al 1996[2].
Altri scavi, effettuati nella seconda metà del Novecento, hanno portato alla luce i resti di una domus di età tardo-romana[1] di cui è ancora oggi ben visibile la planimetria articolata su di una corte centrale porticata sulla quale si affacciavano i vari ambienti[5]; sono stati scoperti la sala di ingresso (atrium), la sala per la raccolta di acqua piovana (impluvium) e una sala di rappresentanza (tablinium), tutti ricchi di mosaici ed affreschi[2]. Il sito è oggi parte di una vasta area archeologica comprendente anche il teatro romano e le catacombe di San Vittorino.
Amiternum (L'Aquila)
Percorrendo la strada statale 80 che dall' Aquila conduce ad Amatrice, costeggiando il fiume Aterno, si impongono all' attenzione dei viaggiatori le possenti rovine dell' antica città sabina di Amiternum. Del suo fiorente passato si possono ammirare i resti del teatro, con una cavea dall' acustica perfetta, ricavata dal fianco di una collina. La scena conserva ancora degli elementi strutturali. Le murature sono in opera quasi reticolata e permettono di datare la struttura all' epoca augustea.
Dalla parte opposta, a sinistra della strada principale, sorge l' anfiteatro che conserva l' intero perimetro e le murature in laterizio. Il monumento è databile al I sec. d.C., anche se vi sono stati, nel corso del tempo adattamenti e rifacimenti. Nei pressi dell' anfiteatro, gli archeologi hanno riportato alla luce una struttura tardo romana, di carattere pubblico, affiancata da una serie di ambienti mosaicati ed affrescati, disposti attorno ad un ampio cortile porticato.
Amiternum - L'Aquila
Le vestigia della città romana di Amiternum nei pressi dell'Aquila. La città diede i natali a Gaio Sallustio Crispo, senatore e storico romano.
Video girato con Mi Drone 4K
Storia d'Abruzzo: Amiternum la città dei Sabini (L'Aquila)
ell'alta valle del fiume Aterno sorgeva Amiternum, conquistata dai Romani nel III secolo a. C. e diventata un ricco municipio.
L'antico abitato si trovava sul colle di San Vittorino, ma durante l'età imperiale l'insediamento si spostò a valle, dove restano le evidenze archeologiche più importanti: un anfiteatro, un teatro, resti di un complesso termale e di un acquedotto.
Il teatro, di cui rimangono la parte inferiore della cavea, orchestra e scena, fu costruito in età augustea ed ospitava circa 2000 spettatori.
L'anfiteatro, di cui restano le 48 arcate su due piani che ne delimitano il perimetro, fu realizzato verso la metà del I secolo d.C. e poteva contenere fino a 6000 spettatori.
Molti elementi architettonici recuperati dal sito di Amiternum furono utilizzati nei vicini abitati paleocristiani e altomedievali; tra questi si ricordano le catacombe di San Vittorino, dove fu sepolto l'omonimo martire.
LA GRANDE AMITERNUM: IL TEATRO
TVUNO L'AQUILA - Comincia il viaggio di TVUNO nella storica Amiternum. I suoi resti archeologici si incontrano percorrendo la statale 80, che da L'Aquila conduce ad Amatrice, rappresentati soprattutto da un anfiteatro e da un teatro. Abbiamo visitato il teatro che posto ai piedi del colle di San Vittorino risale all' età augustea, fu rinvenuto nel 1878, ha un diametro di m 80 ed è scavato sul fianco del colle, dotato di un'acustica straordinaria. Si trova al centro della città, in località Ara di Saturno. La scena, di quasi 60 m di lunghezza, conserva ancora molti elementi strutturali, il teatro arrivava ad ospitare 2000 persone. Abbandonato dopo il IV secolo d.c. venne successivamente utilizzato come necropoli.
Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Rosanna Tuteri della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo, che ci accompagnerà in tutte le tappe di questo viaggio...
redazione.tvuno@gmail.com
Strada dell'anfiteatro romano: le associazioni insorgono
Il progetto del comune di realizzare una nuova strada a ridosso dell'area archeologica di Amiternum ha creato malumori tra associazioni ambientaliste e movimenti civici.
AMITERNUM-AQ-ARENA GLADIATORES
AMITERNUM-SAN VITTORINO -L'AQUILA
ANFITEATRO ROMANO( I SEC.d.C.)
ARENA GLADIATORIA
FONTE:VALERIO CIANFARANI-CULTURE
ADRIATICHE D'ITALIA
Amiternum 3D, l'ipotetica ricostruzione virtuale del Teatro romano (video ridotto-work in progress)
Amiternum 3D, l'ipotetica ricostruzione virtuale del Teatro romano (work in progress)
Amiternum 3D, l'ipotetica ricostruzione virtuale del Teatro romano (Video completo)
In questo piccolo video è rappresentata l'ipotetica ricostruzione virtuale (e parziale) della città romana di Amiternum (L'Aquila) nel suo periodo più florido e cioè nel 1° secolo d.C. Le volumetrie ricostruite sono state realizzate restituendo i rilievi dei cospicui resti del Teatro, dell'Anfiteatro e della Domus accanto all'Anfiteatro stesso. Sono poi stati aggiunti gli edifici scaturiti dall'impronta planimetrica rilevata dalle prospezioni geomagnetiche effettuate dall'Archeologo Michael Heinzelmann nel 2006 e nel 2012 (Foro, Basilica, Grande Domus accanto al Teatro, strade e aree di culto sulla Via Caecilia). La città era ovviamente molto più estesa, ma questa ricostruzione virtuale (un work in progress) prende in considerazione soltanto l'area centrale fra il Teatro e l'Anfiteatro, nei soli edifici esistenti e in quelli accertati dalle prospezioni e dagli scavi. La modellazione virtuale del Teatro Romano, nel video, è stata invece improntata sui cospicui resti esistenti della Cavea, dell'Orchestra e della Scena e vuole soltanto suggerire la maestosità e la suggestione che tale monumento archeologico poteva avere...
(Ringrazio la Dott.ssa Rosanna Tuteri che mi ha sempre incoraggiato in tale ricostruzione)
L'ANTICA AMITERNUM SI SVELA NELLE GIORNATE DI PRIMAVERA DEL FAI
TVUNO L'AQUILA - tvunoaq.tv Il 23 e 24 marzo l'Antica Amiternum aprirà le sue porte alla città. L'iniziativa è stata organizzata dal Fai, Fondo Ambiente Italiano. Il servizio è di Francesca Marchi.
Anfiteatro Romano Amiternum
Volo drone con molto molto vento
Amiternum
L'anfiteatro sabino di Amiternum nei pressi della città de L'Aquila, risalente al I secolo d.C., era in grado di accogliere fino a 6000 spettatori. Il monumento, di forma ovoidale, con assi rispettivamente di 68 e 53 metri, possiede 48 arcate che in principio sostenevano due livelli di gradinate. Si accedeva all'arena tramite la Porta Triumphalis situata sull'asse maggiore est-ovest. L'anfiteatro è stato dichiarato monumento nazionale nel 1902.
I Sabini sono un popolo vissuto nell'Italia centrale tra il I millennio a.C. e il V secolo d.C. che occupavano il territorio compreso fra i fiumi Tevere, Nera, Aterno, Aniene. Fondarono importanti citta come Rieti, Norcia e Amiternum.
L’Aquila - Un parco per gli scavi di Amiternum
rete8.it
San Vittorino, l'antica Amiternum
Una passeggiata nel tempo nei dintorni dell'Aquila: la bellezza immutata dell’antica Amiternum romana. L’anfiteatro romano di Amiternum ed il suo teatro una passeggiata sul territorio abruzzese, ci aiuta a renderci davvero conto di quante sono le bellezze di questo territorio , che sembra aver quasi fatto un “contratto” con la storia che le ha da sempre riservato un posto d’onore durante lo scorrere del tempo; ed ecco che la magia, ogni qualvolta si ammira una porzione concreta del passato, si ripropone incuriosendo chi vuole poter conoscere ed emozionando chi conosce e vive della passione per le bellezze di questa regione.
L’Abruzzo si sa,è parzialmente circondato dal mare, ma internamente è una regione per gran parte montuosa, e questa sua particolare conformazione geologica la mette in comunicazione con le regioni vicine, ed ecco perché storicamente, lo sviluppo di questa regione è legato ai territori circostanti con i quali sembrava appartenere ad un’unica grande “nazione”; già fare riferimento al “regno delle due Sicilie” significa parlare di questa comune appartenenza delle regioni del meridione italiano.
L’antica città italica di Amiternum era stata fondata dai Sabini e le sue rovine si ergono in maniera imperante ancora a pochi distanza dalla provincia dell’Aquila, ed in maniera particolare sono soprattutto riconoscibili un teatro ed un anfiteatro ma negli ultimi tempi nelle zone vicine e cioè nei pressi di Coppito e Pizzoli sono state trovate alte testimonianze di grande rilievo ed in particolare una villa, sempre d’epoca romana.
AMITERNUM - L'AQUILA
Una passeggiata tra gli scavi di Amiternum, alla periferia di L'aquila.
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Nell'alta valle del fiume Aterno sorgeva Amiternum, conquistata dai Romani nel III secolo a. C. e diventata un ricco municipio.
L'antico abitato si trovava sul colle di San Vittorino, ma durante l'età imperiale l'insediamento si spostò a valle, dove restano le evidenze archeologiche più importanti: un anfiteatro, un teatro, resti di un complesso termale e di un acquedotto.
Il teatro, di cui rimangono la parte inferiore della cavea, orchestra e scena, fu costruito in età augustea ed ospitava circa 2000 spettatori.
L'anfiteatro, di cui restano le 48 arcate su due piani che ne delimitano il perimetro, fu realizzato verso la metà del I secolo d.C. e poteva contenere fino a 6000 spettatori.
Molti elementi architettonici recuperati dal sito di Amiternum furono utilizzati nei vicini abitati paleocristiani e altomedievali; tra questi si ricordano le catacombe di San Vittorino, dove fu sepolto l'omonimo martire. (fonte MIBACT)
Amiternum
Perdonanza nelle scuole: Il lavoro del circolo didattico Amiternum
Anfiteatro Romano Amitenum L'Aquila Phantom 3 Advanced
L'AQUILA: IL TESORO DI AMITERNUM, LA CITTA' ARCHEOLOGICA TUTTA DA SCOPRIRE