Ripristinato pannello informazioni Terme Romane di Fondi
Era atteso e invocato da anni, il ripristino del pannello informazioni riguardanti l'area archeologica delle Terme Romane di Fondi (Fine I sec. a. C. - IV sec. d. C.), posta proprio ai piedi del meraviglioso castello e della bella piazza pedonale.
L'associazione Pro Loco di Fondi, dietro l'impulso del prof. Emidio Quadrino, ne ha curato la realizzazione.
Il pannello fu realizzato negli anni '80 dall'Archeoclub d'Italia sede in Fondi, dagli studenti Liceo - Ginnasio statale Piero Gobetti e oggi, a distanza di anni dopo che il tempo e gli agenti atmosferici lo hanno reso illeggibile, con il patrocinio del Comune di Fondi, la Pro Loco ha realizzato il ripristino, utilizzando tecniche moderne, grazie al contributo della Banca di Credito Cooperativo del Circeo, filiale di Fondi. Il coordinamento del ripristino è stato curato dal presidente della Pro Loco Gaetano Orticelli.
L'edificio termale venne alla luce nel 1964 durante l'asportazione delle macerie della chiesa di San Rocco, distrutta da un bombardamento aereo nel 1944. La chiesa era stata costruita nel 1503, poi, ridotta in cattivo stato, fu restaurata ed ampliata nel corso del XIX sec. L'area fu subito oggetto di uno scavo parziale curato dalla Soprintendenza alle Antichità di Roma 1.
L'edificio romano sorgeva subito fuori la città antica lungo una strada di raccordo tra il decumanus maximus (strada principale) e il ramo esterno della via Appia. In esso furono individuate varie fasi, dalla prima età imperiale (fine I sec. a. C.) al IV sec. d. C., quando fu realizzato un mosaico a tessere bianche e nere in parte ancora in situ.
A causa della ristrettezza dell'area in cui è stato compiuto lo scavo, che ha comunque reso possibile l'individuazione del calidarium (bagno caldo) e del tepidarium (bagno freddo), non è facile capire se l'impianto messo in luce appartenga ad un balneum (terme pubbliche) vero e proprio oppure ad una villa suburbana. Tuttavia le piccole dimensioni degli ambienti e il fatto che i marmi usati, rinvenuti durante lo scavo, sono tutti di grande qualità e provengono da cave private fa pensare che si tratta di terme appartenenti ad una importante villa imperiale.