ETRUSCHI-ASSOCIAZIONE I RASENNA- ANTICO PRESENTE
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Blera La Necropoli Etrusca
Escursione notturna alla Necropoli Rupestre Etrusca di Blera con Antico Presente
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Il Santuario segreto di Cerere nella Tuscia
I nostri video:
La musica Excidentis Foliae è di Damiano Baldoni
In prossimità di una grotta naturale e di un’antica sorgente d’acqua, elementi legati alla sacralità della natura, nel 2006, a seguito di una segnalazione da parte dei Carabinieri di scavi clandestini, viene eseguito uno scavo di emergenza che rivela qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato...
Dei templi etruschi, con strutture in terra cruda e legno, non ci rimane quasi nulla: sappiamo come erano fatti quasi solo grazie ai modellini di terracotta che ci hanno lasciato: capite, quindi, quanto sia unico e sensazionale il ritrovamento di questo tempio di Cerere/Demetra!
All’interno di una grotta, chiusa in epoca moderna da un muro (ora demolito) per essere trasformata ovile, è stata individuata un piccolo tempio, lungo circa due metri e largo poco più di un metro, costruito con grandi blocchi di peperino. A ridosso della parete di fondo della cella, sopra un banco monolitico di peperino, è stata trovata adagiata, ancora nella sua posizione originaria, la statua di culto, identificabile, per la sua iconografia, con la Demetra dei Greci, assimilata all’etrusca Vei e venerata poi dai Romani come Cerere. La statua, datata al III secolo a.C., in terracotta, in origine dipinta, è di piccole dimensioni (alto circa 50 centimetri), e rappresenta la dea in trono, che tiene nella mano destra una patera umbilicata, mentre nella sinistra, mancante di alcune dita, doveva sorreggere un mazzo di spighe (non trovato). Indossa una veste con alta vita, tipicamente italica, e un mantello.
Una sala del Museo Nazionale della Rocca Albornoz di Viterbo è stata interamente dedicata al Santuario di Demetra/Cerere e la statua originale si trova qui, in una ricostruzione del tempio in cui sono collocati tutti gli oggetti votivi ed il frontone originario.
Tutto il complesso venne, ad un certo punto, sigillato con cura e sepolto da tonnellate di terra ad opera degli stessi fedeli. Sul quando e sul perchè di questo gesto si possono fare solo ipotesi.
Norchia, la necropoli - Voglia di vivere..prima parte, di Franco's Artist
Prima parte del mio racconto sullo stato della Necropoli di Norchia, nei pressi di Vetralla, anche se sia le necropoli che i resti della città ricadono nel territorio del comune di Viterbo. Si dice di tutto, perduta, fantasma, sospesa? Io direi semplicemente che ha voglia di vivere..Tanti sono coloro che manifestano interesse per salvaguardare il sito. Il tempo ci dirà la verità.. Oggi è abbandonata, priva di tutele e per nulla valorizzata. Una volta entrati si vive una grande e splendida avventura come l'ho vissuta io per girare, riprendere e raccontare questo film documentario..Eppure, è un affascinante sito archeologico preistorico, etrusco, romano e medievale poco conosciuto dai più ma che vale sicuramente la pena scoprire. Da anni, il sito aspetta risposte alle promesse. Nel frattempo è terreno fertile per atti di vandalismo di ogni genere. Non credo che Norchia meriti tutto questo. Trovandosi all'interno, sembra sentire un lamento.. HO VOGLIA DI VIVERE.. Oltre alla seconda parte e le conclusioni, seguiranno entro breve tempo testimonianze reali su ciò che sarà l'evolversi per tutelare e salvaguardare la Necropoli..
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Blera - Artisti a Palazzo Lattanzi - 24/27/08/ 2018
Esposizione d'arte curata da Ugo Bongarzoni con premio pittura e scultura presso l'Università di Agraria a Blera _ Viterbo
UNEX Project_Progetto Viterbo sotterranea_esplorazioni e rilievo 2019
Ciao a tutti ed eccoci con questa nostra nuova esperienza, per la quale siamo stati contattati da Viterbo Sotterranea con l'obiettivo effettuare una mappatura tridimensionale oltra ad attività esplorative al di sotto di alcune zone ben determinate di Viterbo, oggi solo parzialmente visitabili dai turisti.
Esplorazione tesa a riscoprire alcuni passaggi e prosecuzioni che fin dall’epoca medievale, ma ancor prima etrusca e romana, si diramavano sotto la città, con cunicoli completamente scavati nel tufo, una roccia vulcanica che caratterizza il paesaggio attuale della Tuscia.
Mentre la vita a qualche metro sopra le nostre teste continua a scorrere nel presente, con la città brulicante di turisti, noi siamo con i piedi e con le mani tra fango, detriti e “chilogrammi” di storia, di quella storia dimenticata di cui abbiamo il dovere morale di parlare e di riportare alla luce!
La Viterbo sotterranea in parte è già visitabile per i turisti, ma trattasi di poco più di qualche decina di metri percorribili in sicurezza.
Con il nostro supporto, a breve (si spera) sarà possibile visitare delle zone prima d’ora inviolate, e sarà come un viaggio nel tempo!!
Infatti, appena varcata la soglia del Palazzo di Piazza della Morte n.1, dove per il viaggiatore ha inizio oggi la propria esperienza sotterranea, lo stesso sarà catapultato nel 1927, anno in cui il Palazzo è stato restaurato, ma, dopo un paio di rampe di scale, sarà ancora più indietro nel tempo, in epoca romana.
La parte più affascinante del complesso si trova ad un livello ancora inferiore ed è la parte più antica, oggi non visitabile e in fase di esplorazione da parte nostra con il supporto degli amici della “Viterbo Sotterranea”.
Da un lato, attraversando un piccolo cunicolo con il soffitto a volta sarà possibile, ad esempio, intravedere uno scorcio di quello che poteva essere una cisterna per l’acqua, tipo di opera ipogea tanto cara agli antichi romani; più in basso infatti, partono diverse diramazioni che servivano a portare l’acqua in tutta la città.
Sempre in quella zona sarà possibile visitare anche quella che a noi è sembrata la parte più suggestiva, ovvero una stanza dalla grandezza di circa 20 mq dove, sul lato frontale è innestato un piccolo altare a mensola ormai distrutto, sulla cui parte superiore è visibile una croce cristiana, probabilmente risalente all’epoca delle crociate, la cosiddetta zona sacra.
Nella esplorazioni che stiamo tutt’ora portando avanti, abbiamo avuto modo di varcare nuove zone altrettanto interessanti, ma la maggior parte di esse necessitano ad oggi un intervento di pulizia e messa in sicurezza prima di poter far transitare i “non addetti ai lavori”.
Nei vari cunicoli abbiamo notato la traccia del passaggio dei cosiddetti “tombaroli”, i quali nel corso dei decenni hanno progressivamente depredato il sito.
Come tutti i complessi sotterranei, ovviamente non mancano i miti e leggende.
In particolare ve n’è una che narra che, nel Palazzo di P.za della Morte n.1, nel corso della seconda guerra mondiale il proprietario ha murato all’interno di queste gallerie un “piccolo tesoro” e delle armi a lui appartenute per evitare che i tedeschi in ritirata li trovassero.
Nelle prossime settimane saremo ancora sul sito, quindi restate aggiornati!!
La calata dei bovi chianini :)
Continuiamo con il dietro quinte del Palio di Siena.
In questo video vi mostriamo questi bovi di razza chianina, che vi assicuro dal vivo hanno una mole veramente impressionante! (Osservate le proporzioni con gli uomini per farvene una idea!)
La chianina è una razza bovina italiana in un tempo passata utilizzata come forza motrice e adesso allevata esclusivamente per la produzione di carne. Deve il suo nome alla Val di Chiana: generalmente ritenuta una razza autoctona dell'Italia Centrale (Toscana e Umbria).
È una razza di antiche origini, conosciuta da più di 2000 anni. Fu citata nei tempi antichi da Plinio il Vecchio ed era utilizzata come razza da lavoro dagli Etruschi e dai Romani; inoltre per il suo candido mantello era utilizzata nei cortei trionfali e nei sacrifici alle divinità.
Come si vede dalle immagini questi bovini sono animali di taglia molto grande, negli esemplari maschi si superano i 190 cm di altezza al garrese (nei quadrupedi il garrese è il punto più alto del dorso; tra il cozzo e il tronco si trova nella zona di incontro tra collo e scapole), con un peso che può arrivare a 1.700 kg; nelle femmine si superano i 155 cm al garrese e si arriva a un peso di 1.100 kg.
È caratterizzata da gigantismo somatico, tra le razze bovine è quella che raggiunge le maggiori dimensioni. Il mantello è bianco porcellana in entrambi i sessi con aperture naturali pigmentate. Nei maschi si può a volte osservare qualche sfumatura grigia sul collo. I vitelli fino a sei mesi sono color fromentino. Le mucose sono nere. Le corna sono corte e tozze e hanno la punta nera. La testa è leggera ed elegante, nella femmina si presenta più allungata rispetto ai maschi. Presenta ottimi appiombi, il piede è piccolo ma con unghioni molto resistenti. La giogaia è di dimensioni molto ridotte, quasi assente. Gibbosità presente solo nei tori.
L'elevata rusticità le permette un'ottima vita anche al pascolo dove è favorita dagli arti lunghi e dalla capacità di cibarsi di fogliame (pascolo aereo). Ha una discreta longevità ma in compenso è poco precoce. La carne più pregiata deriva dalla femmina (Scottona) per tenerezza e le dimensioni non elevate. Il suo allevamento, per poter dare il meglio come animale da carne, deve essere stanziale, o come lo chiamano in Val di Chiana, legato, cioè con l'animale legato sopra la mangiatoia, o confinato in box che contengono un certo numero di animali.
Questa razza fornisce una carne magra, solo in soggetti molto grandi si trova infiltrazione di grasso tra le masse muscolari (marezzatura) che ne accentuano il sapore. Dalla carne di questa razza si è soliti ottenere la bistecca alla fiorentina. La sapidità di questo taglio di carne dipende inoltre dai tempi elevati di frollatura non inferiori a 15 giorni, necessari per migliorarne la tenerezza e aumentare la proteolisi del muscolo, il cui risultato finale è la formazione di polipeptidi e aminoacidi che conferiscono il caratteristico sapore di questo taglio.
La chianina è una razza con una distribuzione molto diffusa nel mondo, con soggetti stati esportati in Asia, Cina, Russia, Canada, Stati Uniti, Brasile e Australia, e destinati sia ad allevamento sia in purezza, sia in incroci su razze locali.
La razza chianina è parte integrante delle tradizioni di molti comuni della Val di Chiana e della Toscana. Una vitella chianina ad esempio viene data in premio al vincitore del calcio in costume, tenuto ogni anno nel capoluogo toscano. E tornando per l'appunto a Siena, durante la Passeggiata (il corteo storico che precede la corsa del Palio), quattro buoi di razza chianina trainano il Carroccio sul quale è issato il drappo che sarà dato in premio alla contrada vincitrice. Nei prossimi video posterò qualcosa in merito.
Vi sono anche numerosi eventi a tema gastronomico che ruotano intorno alla famosa bistecca alla fiorentina. L'ultimo fine settimana di giugno, nel comune di Sestino si festeggia la Sagra della bistecca chianina, mentre ogni Ferragosto si svolge a Cortona la celebre Sagra della Bistecca in occasione della quale vengono cotte ogni anno migliaia di chianine su una graticola di 14 metri. [Fonte Wikipedia]
#chianina #bovi
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Mi Scateno dalla Gioia
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SAB.17- 9-16: ESCURSIONE AD ANELLO NEI FALISCI NEL VITERBESE VICINO FABBRICA DI ROMA.
Arte Breve (3/4)
Il chirurgo di Ariminum
una produzione Doc Art nell'ambito di Antico Presente IX 2007 Festival del mondo antico
Iniziativa cofinanziata con fondi dell'Unione Europea
con la gentile collaborazione della Soprintendenza per i beni Archeologici dell'Emilia Romagna
e l'apporto dei Musei Comunali di Rimini
Sceneggiatura e regia Adolfo Conti
Acquarossa inaugurazione del percorso archeologico
Viterbo 29 Novembre 2014. Il soprintendente per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale, Alfonsina Russo, presenta Acquarossa percorso archeologico.
Interventi del direttore dell'Istituto Svedese di Studi classici a Roma, Kristian Göransson; della professoressa Margareta Strandberg che illustra il sito Acquarossa.
Presente l'ambasciatore di Svezia a Roma, Ruth Jacoby e la direttrice del Museo nazionale etrusco Rocca Albornoz, Valeria D'Atri.
Ripresa con iPhone di Mauro Galeotti per il quotidiano lacitta.eu
Il lago sulle necropoli etrusche di Leprignano
Giornale Luce A0528 del 03/1930
Descrizione sequenze:Il lago artificiale di Leprignano che copre le necropoli etrusche ; sulle rive gruppi di gente ; bambini giocano lanciando sassi nello specchio d'acqua ; visione dall'alto del lago e del paesaggio circostante ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Tuscia da scoprire: Parco Regionale Marturanum
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L'escursione notturna con gli allievi del corso base Photo PhoFt.
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Norchia, Città Etrusca
Bellissimo ingresso della città di Norchia degli Etruschi.
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Phantom 3 - Cascate di Castel Giuliano
Il brano misicale, di Dohnanyi, è magistralmente eseguito dal vivo dal Maestro Francesco Grano
NORCHIA: micro-video= aspettando i nuovi video di settembre
Da NORCHIA: micro-video. Da settembre pubblicherò nuovi video con il mio editing, in attesa pubblico questo estratto.
Stamattina sono stata a Norchia dove è in corso lo scavo di una tomba etrusca. Entrare lì dentro è stato emozionante... ci riaggiorniamo a settembre! Vi aspetto!
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LUNI sito Archeologico 1
LVNI ANTICA : EMOZIONI provenienti dal passato che non finiranno MAI di arricchiere il nostro presente !
Blera Scriattoli 1956 1962 Scavi archeologici di re Gustavo VI Adolfo di Svezia a San Giovenale