Antiquarium di Saepinum-Altilia Saepinum Roman ruins. Sepino Molise
Well preserved Roman ruins of Saepinum in Sepino,Campobasso.
Antiquarium di Saepinum-Altilia
sepino area archeologica
Antiquarium di Saepinum-Altilia Saepinum Roman ruins. Sepino Molise 4k
Well preserved Roman ruins of Saepinum in Sepino,Campobasso.
Antiquarium di Saepinum-Altilia 4k
sepino area archeologica
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Sepino (CB) Sito Archeologico Altilia-Saepinum. Molise, Italy
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Sito Archeologico di Sepino Altilia (Campobasso)
Immagini di uno dei più importanti siti archeologici del centro sud d'Italia: Sepino
Altilia l'antica Saepinum sannita
Altilia Saepinum
Sepino è un centro di pianura, situato ai piedi del Matese e aperto sulla valle del Tammaro. Il nome deriva probabilmente da saepire = “recintare” ad indicare l’antico stazzo recintato connesso all’ allevamento transumante, attività continuata poi nel forum pecuarium.
La città romana è preceduta da un centro fortificato di epoca sannitica che sorge sulla montagna retrostante, detta di “Terravecchia”, espugnato dai romani nel 293 a.C., durante la terza guerra sannitica, ed in seguito a ciò abbandonato dalla popolazione che si sposta appunto a valle. Sceglie un luogo che è punto di incontro di due assi stradali che diventano il decumano e il cardo massimi della città: il tratturo Pescasseroli-Candela e quello trasversale che scende dal Matese e prosegue verso le colline della piana del Tammaro. Il centro ha una sua prima organizzazione nel II secolo a.C. e la massima fioritura in età augustea, quando vengono costruiti o restaurati i più importanti edifici della città (dal foro alla basilica, dal macellum alle terme). L’impianto urbano si mantiene vitale almeno fino al IV-V secolo d.C., quando si registra un nuovo fermento edilizio, probabilmente a seguito del terremoto del 346 d.C. che colpì il Sannio e la Campania. A questo periodo segue una forte crisi economica e demografica, aggravata dalle devastazioni della guerra greco-gotica (535-553 d.C.) riflessa nell’abbandono e crollo degli edifici più importanti del centro, nel restringimento dell’area abitata, nell’ interramento del basolato del foro e nell’ uso sepolcrale di alcune aree ai suoi margini.
Nel 667 d.C. si ha la cessione di tutta la piana ad una colonia di Bulgari da parte dei duchi longobardi di Benevento e la ripresa dell’agricoltura per opera dei benedettini del monastero di S. Sofia di Benevento. La ripresa dura fino alla metà del IX secolo d.C. quando il territorio è minacciato dalle scorrerie dei Saraceni e la popolazione si sposta sulle cime che circondano la piana, alla ricerca di luoghi più sicuri, determinando la successiva nascita dei castelli. La popolazione della Sepino romana si sposta così nel Castellum Sepini, l’attuale Sepino, posto in montagna, in un luogo più sicuro e difendibile. La situazione rimane immutata fino all’arrivo dei Normanni, nella prima metà del XI secolo d.C., quando il territorio di Sepino, insieme a quello di Campobasso, diviene una delle baronie della Contea di Molise.
Altilia Saepinum (Sepino)
Saepinum è un'area archeologica di epoca romana ubicata nella regione Molise, in provincia di Campobasso.Dal 2010 l’area è stata oggetto di una serie di scavi archeologici che hanno riportato alla luce quasi integralmente la cinta muraria. Condividete il video con i vostri amici e iscrivetevi al canale. Continuate a seguirci anche su Facebook:
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Saepinum
Il sito archeologico di Altilia comprende i resti dell'antica città romana di Saepinum, fondata nel 293 a.C., in prossimità del luogo dove un tempo sorgeva Terravecchia, città di epoca sannitica. Di questa città, che sorgeva su una montagna, si è conservato solo il perimetro delle mura. La città di Sepino ha pianta quadrangolare ed è anch'essa circondata dalle mura: il perimetro comprende una serie di torri a pianta circolare e vi si aprono quattro porte, che recano delle iscrizioni che fanno risalire la costruzione del complesso ad un periodo compreso fra il II e il IV secolo a.C. La Necropoli si trovava fuori dalle mura: da questa provengono diversi cippi funerari, delle edicole e delle epigrafi. Per quanto riguarda l'intera area archeologica, si sono conservati alcuni edifici, appartenenti al periodo della fondazione, tra cui una sorta di lavanderia e tintoria di tessuti e pelli, chiamata fullonica ed adibita alle attività di trasumanza. Numerosi sono anche i resti romani, tra cui il peristilio con colonne dai capitelli in stile ionico della Basilica e parte del Macellum, il vecchio mercato di generi alimentari. Interessante è anche la ricostruzione, nelle vicinanze della Necropoli, di due tipi di sepolture, ad ara, caratterizzata dalla presenza di un altare per i sacrifici e a tumulo, una sorta di camera interamente ricoperta dalla terra e circondata da lastre di pietra. La zona archeologica di Altilia, in prossimità delle abitazioni ricavate nella cavea del teatro, ospita inoltre il Museo Archeologico di Sepino. Il Museo custodisce diversi reperti rinvenuti ad Altilia e in particolare nella Necropoli, la maggior parte dei quali risalgono al periodo imperiale. Tra gli oggetti più particolari e curiosi sono da ricordare dei dadi, fibule, spille e una bambolina.
Altilia, Sito Archeologico di Sepino, Campobasso
Altilia
Saepinum, la città sul tratturo. Oggi si chiama Altilia, frazione di Sepino (Campobasso). Antenne TV e Colonne Augustee.
Saepinum, the city on the sheep track. Today it is called Altilia, fraction of Sepino (Campobasso). TV antennas and Columns Augustan.
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Sito Archeologico di Sepino - Altilia, (Campobasso)
Reportage di studio sull'area archeologica di Sepino
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Sepino: viaggio nella bellezza di Saepinum
Sepino-Altilia
Sito archeologico di Altilia presso Sepino
Saepinum - Area archeologia di Altilia - Molise
Una visita all'area archeologica - Archeofestival - con la guida delle archeologhe di Gaia Unimol e l'organizzazione della direzione e della sovrintendenza ai beni culturali e paesaggistici del Molise. Un itinerario tra botteghe artigiane per la lavorazione del cuoio, della ceramica, della canapa per le corde, per la forgiatura dei metalli, approdando, infine, in cucina tra i sapori di duemila anni fa. Il tutto nella stupenda cornice delle opere monumentali di saepinum.
Altilia-Saepinum è un gioiello di archeologia racchiuso in poche centinaia di metri, sorta per il controllo doganale, ai tempi dell'Antica Roma, dei flussi transumanti sul tratturo Pescasseroli-Candela che dall'Abruzzo porta in Puglia.
A struttura urbanistica tipica delle città romane con cardo e decumano. All'incrocio delle due direttrici troviamo il foro lastricato e gli edifici più significativi, come la basilica colonne e capitelli ionici . Una cinta muraria turrita, di oltre un chilometro, ad opus reticulatum circonda l'insediamento ed in essa, quasi in direzione dei punti cardinali si aprono altrettante porte monumentali delle quali la più conservata e arricchita è la porta Bojano. Dall'alto di essa è possibile ammirare la struttura urbanistica della città e le stesse mura. Come tutte le città romane non potevano mancare i servizi come le terme e le strutture a scopo culturale, come il teatro. Quest'ultimo, a struttura semicircolare perimetrale, è sormontato da costruzioni rurali del 1700 che ben si armonizzano con l'antica struttura.
A differenza di Roma e di Pompei, qui tutte le opere architettoniche sono realizzate unicamente in pietra locale. Mura, edifici, colonne, capitelli, lastricato del foro e delle strade, fontana del grifo.
Al di fuori delle mura, in modo contrapposto ai due ingressi principali, troviamo due monumenti funebri di rilievo per l'aspetto architettonico ma anche per dimensioni, un mausoleo dedicato al tribuno locale e una tomba a forma quadrata detta dei Numisi.
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Reportage Saepinum Altilia (di Laura D'Ambrosio)
Sepino - Altilia
Presto on line su
Camminando Molise Sepino Altilia 2 di 3
L'Architetto Franco Valente, di Venafro, racconta Sepino.
PORTA BOVIANIUM TENEBROSA - ALTILIA-SAEPINUM - Clip video 00039
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Altilia, Sepino, la porta Bovianum in un test video notturno.
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Altilia 2013
Breve video sulla località di Altilia citta prima Sannita poi Romana nel comune di Sepino
Camminando Molise Sepino Altilia 3 di 3
L'Architetto Franco Valente, di Venafro, racconta Sepino.
Sepino Sito archeologico Altilia (Campobasso) 2013
Sepino Sito archeologico Altilia (Campobasso) 2013