Scalea, giornata del patrimonio: importanti novità sugli scavi alla Petrosa
SCALEA - Tre settimane di scavi archeologici sulla Petrosa di Scalea, in uno dei primi insediamenti fortificati Enotri dell’Italia meridionale, risalente alla seconda metà del VI inizio V secolo a.c. Uno dei siti più interessanti, mai scoperti, per comprendere le dinamiche di occupazione del territorio. Si è parlato principalmente di questo, nella Giornata europea del patrimonio, in un incontro sul tema: “L'uomo e la natura: storia d'amore e distruzione”, organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Scalea, Unpli Cosenza, ECOtur ed Arca, che si è tenuto in uno dei saloni di palazzo Spinelli, da poco restaurato, alla presenza di tantissimo pubblico. Il prof. Fabrizio Mollo, docente di Archeologia presso l’Università degli studi di Messina, direttore scientifico di questo progetto, ha illustrato le recenti scoperte degli scavi, del sito indigeno della Petrosa, ripresi dopo la breve campagna del 1974 di Pier Giovanni Guzzo, studioso di fama internazionale noto a tutta la comunità scientifica e archeologica. Un progetto che si è potuto realizzare grazie alla stretta collaborazione tra il comune di Scalea e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. La zona interessata - ha sottolineato il prof Mollo - ricade in un fondo, di proprietà della famiglia De Bonis, che lo ha messo immediatamente a disposizione al fine di consentire i lavori di scavo, realizzati da un’equipe di ricercatori e studiosi”. Grande soddisfazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici: “Oggi – ha affermato Simone Marino, Funzionario responsabile di zona – è un giorno fondamentale per l’archeologia atteso che, dopo cinquant’anni, si riprende l’attività di scavi a Scalea”.
Presenti all’incontro anche il Dirigente Scolastico Laura Tancredi, alcuni docenti e gli studenti del liceo scientifico Pietro Metastasio di Scalea, che lo scorso anno, nell’ambito delle attività di alternanza scuola lavoro, sono stati coinvolti direttamente nella campagna di scavi presso il sito archeologico del Palecastro di Tortora, cimentandosi nel difficile ed allo stesso tempo affascinante lavoro dell'archeologo. Dopo il rinfresco, la serata è proseguita con la visita all'antiquarium di torre Cimalonga, dove è stato ripercorso con l'ausilio dei reperti esposti e delle immagini, il difficile recupero dei brandelli di storia, strappati al cemento nel territorio di Scalea e si è conclusa con la rappresentazione del gruppo teatrale ”i Satiri Saturi”, a cura di Arca ed ECOtur, un esempio concreto questo, di collaborazione tra pubblico e privato, per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale con l’obbiettivo di costruire itinerari turistici, per vivere appieno il territorio, la sua storia, la sua identità.
info@miocomune.it