#22 2 22
PALAZZO DELLA PILOTTA, PARMA, 2016
Opera in video mapping dedicata alla storia del Monumento a Giuseppe Verdi, in occasione della cerimonia di apertura del Festival Verdi 2016.
Inaugurato nel 1920 e demolito ventiquattro anni dopo a seguito di un raid aereo, il Monumento fu fortemente voluto dalla città di Parma per celebrare i cento anni dalla nascita del suo cittadino più illustre. La data di costruzione venne citata erroneamente come “22.2.22” in un articolo di giornale qualche anno dopo, alimentando così l’aura mitica dell’edificio scomparso, sulla quale gioca il titolo dello spettacolo.
La facciata del Palazzo della Pilotta (accanto al quale è stata ricollocata l'ara centrale del monumento, ciò che ne resta) si anima con immagini di repertorio alternate a immagini cinematografiche e pittoriche del secolo scorso, sulle trame musicali di quattro opere verdiane (La Battaglia di Legnano, Aida, Macbeth e I Masnadieri) rielaborate per l'occasione in chiave elettronica dagli Optogram. La drammaturgia in quattro atti segue le vicende del Monumento: costruzione, inaugurazione, ferita e infine distruzione.
Un tributo al genio verdiano in un flusso audiovisivo coinvolgente, ideato e prodotto da Giovanni Sparano in collaborazione con Barezzi Festival.
Crediti
Karmachina – progetto & art direction
Karmachina, Raffaele Amici, Ignazio Lucenti – post-produzione video
Optogram - musica
Giuliano Corti - sceneggiatura
Giovanni Sparano – ideazione & produzione
Barezzi Festival – partner
PARMA ORIGINS #1 - Teatro Reinach
Il politeama Reinach era un teatro di Parma, costruito per volere di Oscar Reinach (che fece una donazione al Comune di Parma) e inaugurato nel 1871.
Nel 1913 venne acquistato da Cleofonte Campanini, che lo diede in gestione a Lohengrin Campanini, figlio di suo fratello Italo.
Nel 1944 fu colpito da un bombardamento aereo della seconda guerra mondiale e venne in seguito demolito.
Parma - Italia
Parma è una città nella regione del Po Emilia-Romagna , con una notevole architettura medievale e bellissimi boschi che circondano la città.
Forse il monumento più importante è la cattedrale (o Duomo ), in stile romanico e con la sua famosa cupola dipinta da Correggio . Accanto alla cattedrale, nella piazza della cattedrale è il battistero, un capolavoro dello scultore Benedetto Antelami .
La città ospita, tra gli altri, il famoso Teatro dell'Opera Teatro Regio e il piccolo Teatro Farnese , costruito interamente in legno.
Stendhal si trova gran parte della sua opera La Certosa di Parma ( La Chartreuse de Parme ) nella città, anche se in realtà non c'è monastero nella stessa città, ma anche all'esterno FONTE:WIKIPEDIA
Guastalla (1/2) p.za Mazzini Gonzaga Palazzo Ducale Statua Ferrante Gonzaga dopo il terremoto 2012
IMMAGINI RACCOLTE DOPO IL TERREMOTO D'EMILIA DEL 2012.
Il cuore della città è piazza Mazzini, una tipica piazza emiliana circondata da portici, dominata dal monumento a Ferrante I Gonzaga, opera di Leone Leoni.
Sulla piazza si affacciano la Concattedrale di San Pietro Apostolo, opera cinquecentesca di Francesco Capriani (Francesco da Volterra) (ma la facciata risale a due secoli più tardi), il palazzo Ducale [1567] in gran parte ricostruito (al cui interno è allestito il Museo Cittadino), e il Municipio, iniziato nella prima metà del Quattrocento e terminato dai Gonzaga durante il Cinquecento. Esso reca sotto il portico i modelli delle antiche unità di misura.
Dalla piazza si accede ai portici quattrocenteschi di corso Garibaldi, la più antica via della città, che conducono alla Biblioteca Maldotti, ricca di manoscritti, antiche edizioni a stampa e una nutrita collezione di dipinti. Antistante la biblioteca sorge la chiesa di Santa Croce (detta anche della Morte), risalente al 1587. Dall'interno è possibile scendere nei sotterranei e visitare il precedente luogo religioso di origine medievale. Nelle vicinanze della chiesa è inoltre possibile notare l'edificio nel quale albergò Garibaldi durante la sua permanenza nella città.
Il corso si apre poi su piazza Garibaldi, al cui centro è presente il monumento a lui dedicato. Dalla piazza è inoltre possibile ammirare la chiesa dell'Immacolata Concezione (oratorio di pianta ottagonale), la chiesa del Santissimo Crocifisso (o delle Cappuccine) e la chiesa della S. Maria dei Servi (o Santa Maria Annunciata), eretta alla fine del Cinquecento su disegno di Francesco Capriani: notevole, all'interno, la Deposizione, tela di Giuseppe M. Crespi. Su lato est della piazza si trova Palazzo Frattini, sede del Centro Culturale Comunale.
Da piazza Garibaldi, percorrendo via Verdi si arriva al Teatro Comunale in stile neoclassico, risalente al 1671. Scegliendo invece via Volturno si arriva in piazza Matteotti, dove sorge l'imponente Torre Civica o Campanón, nel luogo che un tempo fu dell'antica rocca trecentesca abbattuta dagli spagnoli nel 1689. I lavori di costruzione della torre, progettata dall'architetto parmense Cristoforo Trivellino, iniziarono nel 1723 e terminarono nel 1732. L'edificio supera i 40 metri d'altezza e per la sua costruzione vennero utilizzati i materiali recuperati dalla vecchia rocca dei Torelli.
Più avanti, in via Piave, sorge il seicentesco Santuario in stile barocco Beata Vergine della Porta, progettato dall'architetto Prospero Mattioli per ordine del Duca Vincenzo Gonzaga. La chiesa conserva paliotti in scagliola policroma, opera di artigianato carpigiano.
Svoltando per via Cavour si giunge in piazza Martiri Patrioti (ex Piazza Roma), al cui centro è presente il monumento in memoria dei caduti della prima guerra mondiale. La piazza è ornata da lampioni in stile Liberty.
Tornando in Strada Gonzaga (comunemente nota come via Gonzaga) è notevole la ex chiesa di San Francesco, costruita nel 1606 su disegno di Ferrante II Gonzaga, adibita nel ventunesimo secolo a sala mostre.
Scegliendo via Spallanzani è possibile notare la chiesa di San Carlo (o delle Agostiniane), edificata nel 1626 sempre per ordine di Ferrante II Gonzaga.
Il centro reale della città storica non è la piazza principale, essendo quest'ultima decentrata rispetto all'assetto fisico cittadino, bensì La Croce del Volterra, punto dal quale ne hanno origine quattro bracci rivolti verso i quattro punti cardinali. All'estremità di ogni braccio è situata una chiesa (A nord il Duomo, ad est la chiesa della S. Maria dei Servi, la chiesa del Santissimo Crocifisso ad ovest, la chiesa di S. Carlo a sud).
Il Ritorno degli Angeli
Dal 1979 il Museo Nazionale di Capodimonte ha ospitato gli Angeli Reggicandelabro di Giuseppe Sanmartino, una coppia di statue monumentali in marmo realizzate nel 1787 per l'altare della Chiesa dei Girolamini. Il 19 giugno 2013, la coppia di Angeli è stata trasportata dalla sala 103 del Museo di Capodimonte fino all'ingresso della navata centrale della Chiesa dei Girolamini, a seguito di un viaggio tortuoso, lento e faticoso attraverso le strade della città. Il ritorno degli Angeli è stato voluto dal curatore del Monumento Nazionale dei Girolamini, Umberto Bile, che ha sollecitato l'interesse e il sovvenzionamento della Present S.p.A. Il trasporto è stato realizzato dalla ditta Bevilacqua sotto la supervisione dell'A.Re.N, Associazione Restauratori Napoletani. Il 21 giugno 2013, durante una manifestazione pubblica, gli Angeli sono stati trasportati lungo la navata centrale, dall'ingresso alla balaustra dell'altare, accompagnati dal sottofondo musicale eseguito dal vivo dal gruppo Mundu Rua; a seguire, vi è stata l'esecuzione del Magnificat di Domenico Cimarosa da parte del Coro Polifonico Universitario Federico II diretto dal maestro Antonio Spagnolo. Il giorno successivo, il 22 giugno, le statue sono state finalmente issate ai lati dell'altare, ritrovando la via di casa e la loro originale posizione.
Con il video documentario Il Ritorno degli Angeli, l'Associazione Culturale Tycho mostra gli eventi che hanno accompagnato questo eccezionale ritorno.
Prodotto da: Present S.p.A., Aren
Regia: Federico Cappabianca
Fotografia: Roberto Flammia
Aiuto Regia: Luca Silvestre
Assistente alla regia: Claudia Pascotto
Suono: Francesco Amodeo
Operatori: Aquilino De Simone, Rosario Gallone
Delegato di produzione: Giacomo Fabbrocino
Segretario di produzione: Armando Andria
Assistente di produzione: Paola Savinelli
Musiche: Podington Bear, Colin Carr, The Light Galaxia, Mundu Rua
TEATRO VERDI / APERTURA
courtesy ANDREA FORLANI
Report on ESP / Cops and Robbers / The Legend of Jimmy Blue Eyes
Extrasensory perception (ESP) involves reception of information not gained through the recognized physical senses but sensed with the mind. The term was adopted by Duke University psychologist J. B. Rhine to denote psychic abilities such as telepathy, clairaudience, and clairvoyance, and their trans-temporal operation as precognition or retrocognition. ESP is also sometimes casually referred to as a sixth sense, gut instinct or hunch, which are historical English idioms. It is also sometimes referred to as intuition. The term implies acquisition of information by means external to the basic limiting assumptions of science, such as that organisms can only receive information from the past to the present.
Parapsychology is the pseudoscientific[1] study of paranormal psychic phenomena, including ESP. Parapsychologists generally regard such tests as the ganzfeld experiment as providing compelling evidence for the existence of ESP. The scientific community rejects ESP due to the absence of an evidence base, the lack of a theory which would explain ESP, and the lack of experimental techniques which can provide reliably positive results.
Vincent Jimmy Blue Eyes Alo (May 26, 1904 -- March 9, 2001) was a New York mobster and member of the Genovese crime family who set up casino operations with mob associate Meyer Lansky in Florida and Cuba.
Mostra Architettura
Tre giovani architetti si sono impegnati nella ricerca di notizie storiche sulla nostra città. Hanno allestito una mostra che rappresenta sicuramente una piccola ma significativa parte del lavoro effettuato.