A memoria d'uomo. L'Archivio di Stato di Piacenza si racconta
Il film documentario intende far conoscere l'Archivio di Stato piacentino e promuovere l'immagine e la funzione degli archivi storici, uno dei fondamentali tasselli della cultura storica italiana. L'Archivio di Stato di Piacenza, un po' come tutti gli archivi e le biblioteche storici, rappresenta una sorta di oscuro oggetto del desiderio, nel senso che tutti, o quasi, sanno della sua esistenza ma pochi ne conoscono davvero il contenuto e le attività. Per ovviare a ciò, è sorta l'idea di realizzare un documentario, di raccontare l'Archivio di Stato - vero e proprio archivio pubblico dei Piacentini - ripercorrendo anche, tramite il patrimonio archivistico conservato, la storia di Piacenza.
Fare la storia dell'istituzione significa parlare dei documenti, della storia del documento, della natura degli archivi, dei metodi di riordinamento e di descrizione, attività fondamentali dalle quali può scaturire il piacere della ricerca e della memoria storica.
Archivio di Stato di Cremona
DISTRUTTO DA UN INCENDIO L'ARCHIVIO DI STATO AD APRILIA
BARI Archivio di Stato
Progetto MIBAC 2008
Italia razzista: il libro di Fabio Isman sulla vergogna del 1938
Roma, 4 dic. (askanews) - Un lavoro minuzioso d'archivio quello compiuto da Fabio Isman, giornalista e studioso di cultura e di storia, per raccontare le conseguenze delle leggi razziali in Italia. Il suo 1938, l'Italia razzista - i documenti della persecuzione contro gli ebrei edito dal Mulino nell'ottantesimo anniversario delle leggi, vuole raccontare non solo la persecuzione ma le razzie economiche ai danni della popolazione ebraica. Otto mesi di indagini nell'archivio di Stato e di Banca Intesa San Paolo, e di recupero di storie personali: non ho un cognome tipicamente ariano, me ne sono occupato a lungo sorride Isman.
Le norme anti ebraiche sono state un'enormità, fra leggi decreti e circolari sono state 320 fra il 1938 e il 1945, accompagnate da una propaganda virulentissima. Ma nascono all'improvviso, fino a poco tempo prima l'Italia non mostrava di essere antiebraico; gli ebrei in Italia sono stati liberi per una ottantina di anni da quando si chiudono i ghetti alle leggi razziali. La persecuzione è spaventosa e riguarda tutto lo scibile umano; vengono espulsi dalla collettività, fino alle piccole cose come il divieto di esportare colombi viaggiatori, una legge abrogata solo nel 2008; l'elenco è lungo racconta Isman.
E c'è molto che possiamo imparare, in questi tempi che vedono il ritorno del populismo, da questi metodi di costruzione dell'odio. Mussolini crea il nemico interno perché gli faceva comodo dice Isman. Tutto comincia con un censimento e quando ho sentito parlare di censimento degli immigrati ho sentito qualche brivido sulla schiena. Censire è già discriminare. Bisogna stare attenti che queste cose non si ripetano; non nella stessa maniera perché probabilmente nessuno più al mondo farà una campagna razziale contro gli ebrei; ma ci possono essere tante cose simili che riguardano altre minoranze. Le minoranze vanno tutelate, sono il sale della nostra esistenza.
Lo Stato Sociale, “Amore, lavoro e altri miti da sfatare” – videointervista
Una birra e una chiacchierata con la band, che racconta il nuovo album e il prossimo concerto al Forum il 22 di aprile
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Treviso, assalto al centro per migranti: Abbiamo dato fuoco alle loro cose
L'arrivo di 101 migranti ospitati in alcune palazzine a Quinto di Treviso ha scatenato la rabbia dei residenti che da due giorni presidiamo e campeggiano la zona, dopo aver incendiato materassi, televisori e coperte prese all'interno della struttura.
Luigi Moretti, dal razionalismo all'informale
Bruno Reichlin, curatore della mostra con Maristella Casciato, ci racconta Luigi Moretti architetto che sarà in esposizione al MAXXI fino al 28 novembre 2010. Figura estroversa di progettista e studioso di vasta cultura e profonda sensibilità, Luigi Moretti è stato uno dei protagonisti della cultura architettonica del '900. L'esposizione analizza la sua opera progettuale e l'attività teorica, lo studio dei suoi scritti e l'analisi di opere e progetti. In collaborazione con: l'Accademia di Architettura e l'Archivio del Moderno dell'Università della Svizzera Italiana e l'Archivio Centrale dello Stato
Pablo Ayo, Mauro Biglino e Leo Zagami - Conferenza a Latina - 22 Settembre 2013
Conferenza su tematiche ufologiche e religiose, tenutasi a Latina, il 22 Settembre 2013, organizzata dal Gruppo Frequenze, in compagnia di Pablo Ayo (Mistero - Italia 1), Mauro Biglino e Leo Zagami.
Si ringrazia l'autore della ripresa che, come noi, contribuisce alla difficile opera di divulgazione delle idee di Mauro Biglino.
Mauro Biglino (Torino, 13 settembre 1950) è un saggista e traduttore italiano. Cultore di storia delle religioni, specializzatosi nella traduzione dall'ebraico antico, ha tradotto dal testo masoretico diciannove libri della Bibbia, di cui dodici pubblicati nel libro I profeti minori ed i rimanenti ne I cinque Meghillôt, libri pubblicati a cura di P. Beretta per la casa editrice Edizioni San Paolo. Conferenziere e curatore di prodotti multimediali sugli argomenti trattati, come traduttore della Bibbia, è stato intervistato dalla televisione nazionale italiana e da diverse emittenti radiofoniche.
Secondo Biglino, attraverso l'analisi diretta di quanto riportato dai testi ebraici della Bibbia, si potrebbe meglio accedere alla conoscenza ed alla comprensione del pensiero religioso. Traduce quello che legge nell'Antico Testamento, tralasciando volutamente gli aspetti inerenti alla fede, riservati alla sensibilità personale. Biglino propone quindi una disamina dell'antico testamento attraverso la traduzione letterale del testo ebraico, la Biblia Hebraica Stuttgartensia. In particolare vengono posti in risalto i riferimenti e le conoscenze tecnologiche di coloro i quali, secondo l'Autore, avrebbero creato l'uomo a propria immagine e somiglianza. Inoltre evidenzia come, nei testi biblici, sarebbero riscontrabili riferimenti a velivoli alieni - o comunque a dispositivi dotati di tecnologie all'epoca non conosciute e non compatibili con il livello di conoscenze tecnologiche del periodo - ed alla presenza di esseri provenienti da altri pianeti. Oltre alle teorie ufologiche, espone traduzioni che differiscono in forma ed in contenuto da quelle adottate dalle maggiori confessioni religiose, riscontrando talune differenze semantiche ed interpretative. Ne La Bibbia non è un libro sacro, l'Autore, pone l'accento su come la divinità, spiritualmente intesa, non sarebbe presente nell’Antico Testamento e si interroga anche sulle possibili modifiche subite dal testo e sulle figure attive nei secoli per dar seguito a tali interventi. [Fonte: Wikipedia].
Cosenza: Comune, inaugurazione dell'archivio storico dello Stato Civile
120 anni di vita cittadina, dal 1809 al 1929, raccontati attraverso i documenti anagrafici del Comune di Cosenza. Un grande lavoro di riordino e catalogazione coordinato dalla Dirigente del settore Affari Generali, Maria Molezzi. Il risultato è l'archivio storico dell'anagrafe e dello stato civile del Comune, un vero e proprio luogo della memoria, allocato nella sede degli uffici comunali del complesso “I Due Fiumi”. Tutte le città d'Italia hanno un'anagrafe dal 1860, ma Cosenza ha la fortuna di aver applicato una direttiva di Gioacchino Murat e ci ritroviamo un patrimonio storico che è datato 1809. Questo archivio storico diventerà, nel tempo, un vero e proprio museo. Nell'occasione è stata presentata anche la pubblicazione, edita dal Comune, sul processo evolutivo della Città di Cosenza, dal 1900 al 1960, a cura di Vincenzino Aiello, Lorella Gallo e Assunta Lucanto e con la collaborazione di Egidio Bruni.
Nuova sede in Oltrarno per la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale
E' stata inaugurata a Firenze il 10 novembre la nuova sede della Facoltà Teologica dell'Italia Centrale nel 'Conventino', in Oltrarno.
Un polo della cultura, una scuola di alta formazione arricchisce l’Oltrarno di Firenze la nuova sede della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, trasferita da via Cosimo il Vecchio, nella zona di Careggi, nel ‘Conventino’ di Piazza Tasso.
Il ‘Conventino’, antica e bella struttura del 1700 nel cuore della città, completamente ristrutturata e adeguata tecnologicamente, si presenta oggi dotata di 9 moderne aule per la didattica da 35-50 posti, una spaziosa biblioteca, l’aula magna da 142 posti, oltre ad avere un grande cortile interno e un parcheggio.
Il Conventino è stato donato dalle Suore di San Francesco di Sales al Seminario Arcivescovile Maggiore. Le Suore continueranno ad abitare nel convento dove si trovano dal 1711 quando la famiglia Da Verrazzano, proprietaria dell'immobile, fondò l'Istituto San Francesco di Sales e affidò ad un gruppo di consacrate l'istruzione cristiana delle ragazze povere del quartiere di San Frediano.
“Questo del Conventino è un vero regalo per l’Oltrarno e per Firenze – ha sottolineato il card. Betori. L’intera operazione ha permesso di recuperare una struttura di importante valore storico e architettonico, sottraendola al degrado. L’abbiamo restituita alla città individuando per essa una funzione adeguata, contribuendo così anche a riqualificare la zona dell’Oltrarno. Il trasferimento della Facoltà Teologica nel ‘Conventino’ – ha aggiunto l’Arcivescovo - ha consentito inoltre di evitare nuove cementificazioni sulle colline di Careggi con la cessione della struttura di via Cosimo il Vecchio al Meyer che potrà così avere, vicino, a disposizione nuovi spazi funzionali per le attività di cura, di formazione e di ricerca. Infine con lo spostamento della sede nel centro storico della città, saranno facilitati nuovi e più proficui rapporti della Facoltà Teologica con le istituzioni cittadine e con le altre realtà accademiche”.
“La Teologia chiamata ad “uscire” e ad “educare. Questa è la nuova sede della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, voluta dal Gran Cancelliere, il cardinale Giuseppe Betori, che la comunità accademica ha accolto di buon grado, cercando di renderla adatta ai nuovi tempi e usando i più avanzati mezzi della comunicazione via web per ottimizzarne l’utilizzo - dichiara il Preside della Facoltà Teologica, Stefano Tarocchi. Guarderemo all’uomo in chiave teologica per rispondere alle domande dal mondo contemporaneo. Una Facoltà Teologica che sia centro di formazione, di informazione e di animazione della ricerca teologica in Toscana e in Italia. Lavoreremo con cura sul territorio delle Chiese locali, in Italia e oltre, per costruire una sapiente scuola di Teologia”.
“Siamo profondamente grati a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto e a tutti coloro che hanno collaborato per questo recupero e la sua valorizzazione – sottolinea il rettore del seminario, don Gianluca Bitossi. Raccogliamo il testimone per una nostra crescita umana e di fede sempre più necessaria per essere al servizio di Dio e dell’uomo”.
Ospiterà anche l’Archivio Storico Diocesano. “Il trasferimento dell’archivio storico dal Palazzo di piazza S. Giovanni al ‘Conventino’ rappresenta sicuramente un evento importante per la nostra diocesi fiorentina – dice mons. Gilberto Aranci, direttore dell’archivio storico arcivescovile. La sede dell’archivio fino ad oggi è stata per secoli strettamente legata al Palazzo arcivescovile in quanto luogo istituzionale per la conservazione degli atti di governo del vescovo. Per il passato, dal medioevo agli inizi del ‘900, si deve parlare non di un solo archivio ma di tre archivi distinti e separati, attualmente riuniti: l’archivio degli atti dell’amministrazione dei beni del vescovo, l’archivio della cancelleria e l’archivio del tribunale ecclesiastico. Ormai l’archivio storico per le attività che svolge si caratterizza come un vero centro culturale per la ricerca e gli studi storici non solo religiosi ed ecclesiali, ma anche sociali e civili”.
Oggi sono 274 gli studenti iscritti alla Facoltà Teologica dell'Italia Centrale: 213 le presenze maschili e 61 quelle femminili, 65 gli studenti esteri provenienti da più parti del mondo: Africa l'area di provenienza più diffusa, seguita da America Latina e Asia. Gli ospiti accolti in Facoltà sono 34: presenza maschile 6 e femminile 28.
Riprese di Franco Mariani.
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Figli delle Stelle intervento di Roberto Pinotti
Dopo quasi sette decenni di studio e un milione di casi documentati, molti Governi non escludono, oggi, l'esistenza degli Ufo, mentre sia la Chiesa che la scienza contemplano ormai la possibilità che ci siano altre civiltà avanzate nello spazio. Roberto Pinotti affronta, da sociologo e da studioso di livello mondiale, i possibili scenari prodotti da un eventuale contatto con questi esseri alieni: dalla politica all'economia, dall'Intelligence al mondo della scienza, dalla religione alla società, tutto crollerebbe e si creerebbero nuovi equilibri su scala globale.
Sociologo e giornalista, Roberto Pinotti è considerato il decano dell'ufologia italiana. È stato tra i fondatori, nel 1967, del Centro Ufologico Nazionale di cui ora ricopre la carica di Segretario. Possiede uno degli archivi europei più vasti e documentati sul fenomeno Ufo. Al suo attivo, migliaia di articoli e decine di opere divulgative sull'argomento, alcune pubblicate anche all'estero.
correva l'anno Henry Kissinger
correva l'anno kissinger
Biblioteca nazionale racconta i 150 anni ebrei a Napoli
Dalla preziosa esposizione di arredi liturgici a varia documentazione a stampa dall'Antichità all'Età moderna: in mostra a Napoli in due prestigiose location, Biblioteca Nazionale ed Archivio di Stato, i 150 anni della Comunità ebraica napoletana. Napoli pur essendo, da sempre tra le città più accoglienti prima con le giudecche e poi con Carlo III di Borbone, ha un relazione stretta e continuativa con gli ebrei dal 1864. Da quel momento nasce un rapporto intenso e particolare che porta i napoletani durante le quattro giornate di Napoli ad evitare eccidi di ebrei ed ad essere luogo di riferimento culturale, sociale ed economico come ha spietato nel video servizio Sandro Temin, Consigliere Unione Comunità ebraiche.
E così nelle sale della meravigliosa Biblioteca Nazionale sino al 12 dicembre: importanti testimonianze provenienti dalla Comunità Ebraica, tra cui molti rari documenti mai esposti in precedenza, costituiscono il nucleo del percorso espositivo, suddiviso per ambiti tematici, che si arricchisce ogni volta di preziose fonti rispettivamente della Biblioteca Nazionale di Napoli e dell'Archivio di Stato di Napoli come ha illustrato nel videoservizio la neodirettice Simonetta Buttò che prospetta anche il prossimo futuro della importante istituzione.
Un raro incunabolo ebraico edito a Napoli nel 1492 e una grammatica ebraico-latina, pubblicata a Venezia nel 1522, ma scritta dall'esule del Viceregno Abramo de Balmes recano testimonianza dell'espulsione avvenuta intorno al 1510. In questa sezione sono visibili anche le riproduzioni dei sepolcri studiati all'inizio del '900 da Gennaro Aspreno Galante nelle “Memorie della Reale Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli”.
Ampio spazio è riservato all'età dei Rothschild, importante famiglia di banchieri che, aperta la filiale napoletana nel 1821 sotto i Borbone, fu vero motore della rinascita ebraica napoletana. Furono loro a prendere per primi in affitto i locali di via Cappella Vecchia dove tutt'oggi si trova la Sinagoga, poi acquistati con il contributo di tutti gli iscritti, e a fondare un ospedale israelitico in via Porta Posillipo.
Si passa poi a illustrare la vita culturale e religiosa, tra arredi sacri della liturgia, immagini e scritti dei rabbini che si sono avvicendati negli anni, e la vita economica degli ebrei napoletani. Molte le testimonianze delle attività commerciali, come il primo negozio in città di battitura e scrittura a macchina The Empire, della famiglia Soria, la prima sala cinematografica di Mario Recanati, la Fabbrica di Biancheria Finissima Salvadore Campagnano, il Setificio Sinigallia, la ditta Samia o la Pace Cagli. Non mancano i documenti sulla famiglia Ascarelli, di cui Giorgio fu il fondatore nel 1926 dell'Associazione Calcio Napoli.
Si arriva poi al doloroso capitolo delle leggi razziali e della Shoah, rappresentato da numerosi documenti e fotografie di quelle famiglie mai rientrate dopo la guerra. La mostra si conclude con la vita odierna dal dopoguerra fino ad oggi, passando per momenti che hanno segnato la storia comunitaria come quella ufficiale, un esempio lampante la visita nel 1966 alla Sinagoga del Cardinale Ursi, primo uomo di Chiesa a mettere piede in un luogo di culto ebraico.
Alla presentazione della mostra hanno preso parte Sandro Temin, Consigliere Unione Comunità ebraiche, Pier Luigi Campagnano, presidente Comunità ebraica di Napoli, Simonetta Buttò direttrice della Biblioteca nazionale di Napoli, Imma Ascione , direttrice dell’Archivio di Napoli, Giancarlo Lacerenza del Centro di Studi Ebraici dell’ Università L'Orientale, che ha curato la mostra insieme ad un équipe di bibliotecari ed archivisti .
Biblioteca Nazionale di Napoli dal 12 novembre al 12 dicembre
Orario di apertura
lunedì - venerdì 9.30-18.30
sabato 9.30-12.30
Visite guidate su prenotazione:
URP tel. 0817819231, e-mail: bn-na.urp@beniculturali.it
Archivio di Stato di Napoli.
Dal 14 gennaio al 28 febbraio 2015
La mostra vanta l'Adesione del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Regione Campania, dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Fondazione Beni Culturali Ebraici.
101 libri per promuovere legalità e giustizia
La biblioteca della Legalità. La Compagnia del libro del 21 febbraio 2015.
Amianto, 6mila morti all'anno: «Fallimento di Stato» - Intervista a Ezio Bonanni, presidente Ona
Seimila decessi all'anno per patologie da amianto. «A mancare - osserva il presidente dell'Ona Ezio Bonanni - è la volontà politica di risolvere il problema. Ci si è limitati a fare piani senza finanziamenti e il risultato è che a quasi venticinque anni dalla legge amianto non abbiamo ancora una mappatura completa. Siamo di fronte ad un fallimento generale del sistema pubblico».
Italia. Venezia
Giornale Luce B1086 del 05/05/1937
Descrizione sequenze:Mussolini e il cancelliere austriaco Schuschnigg con altre autorità a venezia per il convegno italo-austriaco ; la folla saluta le autorità alla stazione di Santa lucia ; Mussolini e il cancelliere austriaco su una lancia percorrono il Canal Grande ; la folla radunata nelle calli e nei campi saluta e applaude ; alcuni balconi sul Canal Grande con folla acclamante ; Schuschnigg e il segretario di stato per gli affari esteri Schmidt, sono ricevuti da Mussolini e dal ministro Galeazzo Ciano nel Palazzo della Cà Grande ; il cancelliere e il sottosegretario austriaci escono dalla Cà Grande e montano sulla lancia ripercorrendo il Canal Grande ; Mussolini in visita al Milawaukee, passa in rassegna la gioventù fascista di Venezia sulla banchina del porto ; Mussolini sale sul transatlantico tedesco che batte la bandiera nazionalsocialista ; Mussolini scende dal transatlantico, saluta la folla che lo acclama e riprende la lancia ;
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Antonio DI Pietro interroga Carmine Schiavone - VERITA 27-01-14
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Farcadice - diari di viaç: il Friûl in Italie
Regjie: Carlo Della Vedova, Luca Peresson
Progjet Grafic, Montaç E Postproduzion: Paola Zoratti
Musichis: Claudio Cojaniz
Produzion: Comun di Trep Grant, Entract Multimedia
Cul Contribût De Regjon Friûl -- Vignesie Julie
Version: furlan (sottotitolato in italiano)
An: 2011
(FUR) Chest cuint documentari de serie Farcadice al fronte il teme de emigrazion furlane tai teritoris talians. Dopo de emigrazion in Argjentine, in Belgjiche, in Sud Afriche e in Canadà, Carlo Della Vedova e Luca Peresson a frontin e a ilustrin la diaspore dai furlans dentri dai confins dal stât talian, di Vignesie a Latina, di Milan, Turin e Bergamo fintremai a Gjenue. Pat meti adun chest documentari a àn vût scrit i doi autôrs tal librut dal dvd o vin sielzût di viazâ in Italie tal spazi e tal timp: lis imagjins che a compagnin lis intervistis a son il risultât di une ricercje di archivi e a son tiradis fûr di documentaris, gjornâi filmâts, tocs di filmâts ancjemò inedits.
(IT) Questo quinto documentario della serie Farcadice affronta il tema dell'emigrazione friulana nei territori italiani. Dopo l'emigrazione in Argentina, in Belgio, in Sud Africa e in Canada, Carlo Della Vedova e Luca Peresson affrontano e illustrano la diaspora dei friulani all'interno dello stato italiano tra Venezia e Latina, tra Milano, Torino, Bergamo e Genova. Per la realizzazione di questo documentario scrivono gli autori nel booklet del dvd abbiamo scelto di viaggiare in Italia attraverso lo spazio e il tempo: le immagini che rappresentano i luoghi delle interviste nascono da una lunga ricerca in cineteche, tra documentari, cinegiornali, tra frammenti di filmati ancora inediti.
(EN) This film, the fifth of the documentary series Farcadice, deals with the subject of emigration from the Friuli to other areas of Italy. Following their studies of emigration to Argentina, Belgium, South Africa and Canada, Carlo Della Vedova and Luca Peresson examine and illustrate the Friulian diaspora in Italy itself, taking in Venice, Latina, Milan, Turin, Bergamo and Genoa. To make this documentary, write the authors in the booklet accompanying the DVD, we chose to travel across Italy through space and time: the images which represent the locations of the interviews are the result of in-depth research in film libraries, documentaries and newsreels, and include fragments of never-before-seen footage.
L'anniversario della nascita di Guglielmo Marconi
Giornale Luce B1295 del 27/04/1938
Descrizione sequenze:l'edificio e i giardini della Reale accademia d'Italia ; l'arrivo delle autorità fasciste e della moglie e la figlia di Marconi ; nella sede è stato inaugurato un busto di Marconi, opera di Pietro Canonica ; la moglie di Marconi e la figlia Elettra accanto al busto ;
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