La necropoli del Monsorino e la cultura di Golasecca (VA)
Visitiamo la Necropoli del Monsorino a Golasecca (VA), paese che ha dato il nome alla famosa Cultura celtica autoctona che si stabilì in questo territorio tra il IX e il V-IV secolo a.C., per spostarci poi al Museo Archeologico di Sesto Calende (VA), per vedere le ricostruzioni tombali, le ipotetiche abitazioni e soprattutto i reperti provenienti dai corredi funerari.
GOLASECCA La civiltà di Golasecca, Monsorino
Visita alla necropoli del Monsorino nel comune di Golasecca (VA) - EXTN-051_104
L’area archeologica del Monsorino si trova nel territorio di Golasecca al confine con Sesto Calende ed è eponima della “Cultura di Golasecca”. E’ inserita nel Parco del Ticino e poco distante dall’uscita del fiume dal Lago Maggiore. La sua scoperta si deve allo studioso Giovanni Battista Giani che nel 1824 la descrisse in un suo libro interpretandola come un sepolcreto della seconda guerra punica. La Cultura di Golasecca si sviluppò nell’Italia nord occidentale tra il IX ed il IV secolo avanti cristo e fu probabilmente il risultato dell’integrazione con le culture autoctone Poladiane di popolazioni della “Cultura di Canegrate” che migrarono a sud delle Alpi intorno al XIII a.c. ; esponenti dei popoli dei “Campi d’Urne” stanziati nell’Europa centro-orientale. La necropoli del Monsorino custodiva tombe litiche ad incinerazione del periodo I B (fine VIII - inizi VII secolo a.c.). Nelle zone di pianura gli oggetti della cultura materiale nelle tombe vengono a cessare con l’invasione dei Galli storici portatori della nuova cultura “La tène” mentre nelle zone poco accessibili delle Alpi i manufatti di tradizione golasecchiana permarranno fino anche al II secolo d.c. Il percorso si snoda in un bosco di querce e castagni e l’area maggiore è delimitata da un recinto di legno. Tuttavia le vicissitudini dei quasi duecento anni passati hanno prodotto l’asportazione di alcune pietre dei circoli rendendo la planimetria poco visibile. Come arrivare : Ingresso al parco dalla SP 27 sotto il cavalcavia dell’Autostrada A8/26 – E62 come da coordinate, parcheggiare nel luogo predisposto a 150 mt. Sulla stessa strada e percorrere in leggera salita circa 600 metri.
Coordinate Geografiche dell’ingresso al parco :
45° 42’ 37”
08° 39’ 25”
h = 201-280 m./s.l.m.
La Civilta di Golasecca 2013
La Cultura di Golasecca - visita il museo e l'area archeologica del Monsorino
La civiltà di Golasecca, storia dei fondatori di Milano
La Civiltà di Golasecca si è sviluppata oltre mille anni fa lungo le acque del fiume. Una storia raccontata dai ritrovamenti archeologici e da quattro musei e spazi espositivi
Turismo archeologico in provincia di Varese
Un tour attraverso i siti archeologici della provincia, un viaggio sulle orme delle antiche civiltà, delle tracce di storia e preistoria, di popoli e di tesori millenari.
Il tour di approfondimento Varese4U - Archeo ha preso il via a luglio 2019 e si è concluso a ottobre facendo tappa in ognuno degli otto siti coinvolti nel progetto realizzato in collaborazione con Regione Lombardia e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
In questo video tutte le tappe del tour:
• Sito Unesco Monte San Giorgio:
• Sito Unesco Isolino Virginia:
• Area archeologica di Angera:
• Area del Monsorino con la civiltà di Golasecca:
• Sito Unesco Castelseprio-Torba:
• Monastero di Cairate:
• Necropoli Longobarda di Arsago Seprio:
• Sito Unesco Sacro Monte di Varese e Monte San Francesco:
La cultura di Golasecca
Dagli scavi golasecchiani al caso di Gattinara
Associazione Culturale di Gattinara
21 gennaio 2018
Necropoli del Monsorino (Cultura di Golasecca)
CULTURA DI GOLASECCA - Vita di un villaggio
Filmato Super8 del 1982 - Descrive la vita in un villaggio Golasecchiano. Commissionato dal Museo di Sesto Calende e Pro Loco di Golasecca, girato a cura del Fotocinevideoclub Verbano.
La cultura celtica di Golasecca
Il territorio di Varese in età preistorica e protostorica
Maurizio Harari (Università degli Studi di Pavia)
Presentazione del volume (tavola rotonda) “IL TERRITORIO DI VARESE IN ETÀ PREISTORICA E PROTOSTORICA”, La Storia di Varese, Nomos edizioni.
Grazie a questo volume, emerge una panoramica approfondita e aggiornata sull’ambiente, i popoli, le scritture, sugli scavi archeologici e sulle ricerche, che riguardano il lunghissimo periodo che va dal Paleolitico al periodo preromano. La ricchezza del patrimonio di archeologia preistorica che riguarda il territorio della provincia di Varese è nota (basti pensare agli insediamenti palafitticoli dei laghi e alla Cultura di Golasecca) ed ha permesso agli Autori di trarre pieno e meditato profitto da riflessioni storico-archeologiche dedicate al popolamento antico dell’Italia del nord-ovest. Argomenti dunque attualissimi e, nell’orizzonte pre- e protostorico che li incornicia, ben radicati nel quadro territoriale proprio di una Storia di Varese. L’analisi è stata compiuta da alcuni tra i più autorevoli archeologi e studiosi delle università di Pavia, Milano, Torino, Padova, Venezia e Nottingham, del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, del Centro di Studi Preistorici e Archeologici di Varese e di altri prestigiosi laboratori, musei e istituzioni culturali nazionali.
Incontro nell’ambito della Mostra “Alieni. La conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo”
link della rassegna : uninsubria.it/alieni
Il governatore della Liguria Toti a Golasecca
Varese Press-Golasecca speciale -Ventimiglia e Specchiarelli
varesepress.info
Museo Civico Archeologico Villa Mirabello Varese
Presentazione Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello - Varese. Sezioni: Preistorica, Protostorica, Età Romana, Epigrafica, Età del Ferro, Medievale, Risorgimento, biblioteca. palafitte, unesco, isolino virginia, cultura, istruzione, cultura di Golasecca, lago di varese
2 Dalla preistoria all'alto medioevo
Le prime importanti testimonianze urbane e culturali nel territorio comasco risalgono al periodo compreso tra l'XI e il IV sec. a.C.. Esse si riferiscono alla Cultura di Golasecca, una civiltà che prende il nome dall'omonima località (oggi in provincia di Varese). La Civiltà di Golasecca si espande in tutta la Lombardia, raggiungendo il lago di Como e contribuendo allo sviluppo commerciale e culturale del territorio. All'interno del Parco Spina Verde, a nord-ovest di Como, tra i numerosi reperti archeologici risalenti alla civiltà di Golasecca, sono visibili le cosiddette Camere in roccia, i più antichi resti di abitazione rinvenuti nel territorio comasco. L'interesse dell'Impero Romano per il lago porta, nel 59 a.C., alla fondazione dell'abitato di Novum Comum e con esso l'edificazione di ville e templi oggi parzialmente riportati alla luce da scavi archeologici. Numerosi reperti ritrovati, sono esposti al Museo Archeologico di Piazza Medaglie D'Oro a Como. Dal 440 d.C. Abbondio, vescovo di Como, è la figura più importante per la diffusione della cultura cristiana nel comasco. Egli si dedica all'evangelizzazione del territorio lariano e della città di Como di cui oggi è il patrono. Grazie alla sua opera numerose chiese, con i loro stucchi ed affreschi, sorgono in tutto il territorio.
ORINO: TRA INSUBRI E LONGOBARDI - 17/06/10
Nella zona archeologica di Orino (situata all'interno del Parco Campo dei Fiori), un itinerario di facile percorrenza sulle tracce di Celti e Longobardi.
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Arrivo in Mountain bike a Santa Maria Foris Portas - Castelseprio
Elena Percivaldi - I Celti
12 gennaio 2013. La scrittrice Elena Percivaldi in ABC per parlare de I Celti a Milano. Fonti, archeologia e storia.
Galatae, Keltoi, Galli, Celtae: così gli antichi greci e latini chiamavano le genti che abitavano l'Europa oltre le Alpi. Non avevano un capo supremo né un impero ma erano divisi in tribù spesso ostili fra loro. Non avevano templi perché celebravano i loro riti nella foreste, non usavano la scrittura se non per ragioni rituali. Gli scrittori classici ne parlavano con timore ma anche con ammirazione. Ma nonostante il fascino che ancora oggi esercita, quella che fu la prima civiltà complessa d'Europa ha origini ancora avvolte nell'oscurità. La conferenza ripercorre, attraverso la lettura delle fonti e dei ritrovamenti archeologici, l'occupazione celtica di Milano e dintorni: dall'età protostorica - con uno sguardo allargato alla civiltà di Golasecca - fino alla conquista romana.