Volsinii (Bolsena)
A pochi passi dal Castello Medioevale di Bolsena - quindi presso il centro storico della bella cittadina sull’omonimo Lago - si trova quest'area archeologica. Essa è costituita dai cospicui resti di una città di epoca romana che era stata costruita (presso un presistente loro insediamento) dai profughi della potente etrusca Volsinii (Orvieto), distrutta dai Romani nel 265 a.C..
La località è molto particolare perché le rovine (variegate e di grande interesse archeologico) si trovano su alcuni pianori in vista del Lago e danno luogo a scorci molto suggestivi, in una zona ben salvaguardata anche dal punto di vista paesaggistico.
Siamo su una verde altura che domina - da Est - il Lago di Bolsena; la città medioevale di Bolsena, ed in particolare la sua Rocca dei Monaldeschi, è a poche centinaia di metri di distanza, lievemente più a valle. Questa zona fu abitata fin dalla preistoria e qui vicino fiorì la CIVILTA' DI RINALDONE (terzo millennio a.C., passaggio dal neolitico all’eneolitico). Rinaldone è una località, nel vicino comune di Montefiascone, dove furono trovati reperti caratterizzanti questa cultura (diffusasi in tutta l’area che va dal Lago di Bolsena al Mar Tirreno).
Molti archeologi sostengono che, in epoca etrusca, qui - a Bolsena - si trovasse il famoso FANUM VOLTUMNAE, cioè il misterioso Santuario Centrale, sito sacro unificatore delle popolazioni etrusche, di cui in realtà non è stata mai identificata l'esatta ubicazione. In quel Santuario si svolsero cerimonie sicuramente fino al IV sec. d.C.; un editto di Costantino - che menziona riti religiosi tenuti annualmente dal Coronatus della Tuscia e dell’Umbria – fornisce INDIZI CHE FANNO PROPENDERE LA MAGGIORANZA DEGLI STUDIOSI PER UNA UBICAZIONE DEL FANUM VOLTUMNAE NON QUI’ MA PRESSO L’ANTICA VOLSINII (ORVIETO) DA CUI PERALTRO HA ORIGINE VOLSINII NOVI.
Quando, a causa di beghe interne all'antica città di Volsinii, una oligarchia locale chiamò in suo aiuto Roma - nel 264 a.C. - si ebbe, come conseguenza non prevista, la COMPLETA DISTRUZIONE DELLA POTENTE VOLSINII DA PARTE DEI ROMANI ed il trasferimento dei suoi abitanti in questo luogo, presso il Lago di Bolsena, dove già esisteva un antico insediamento dipendente da quella città. La distruzione della vecchia Volsinii fu opera dei Consoli Q. FABIO MASSIMO (che morì negli scontri) e M. FURIO FLACCO.
In tempi abbastanza brevi LA NUOVA CITTA' - CHIAMATA VOLSINII NOVI - PUR ABITATA DA PROFUGHI ETRUSCHI, SI ROMANIZZO' finchè, alla fine della Guerra Sociale (inizi I sec. a.C.) fu elevata al rango di MUNICIPIUM ROMANO. Essa si sviluppò fino a tutta l’età imperiale anche perché molte famiglie romane benestanti (di origine etrusca) si insediarono in questo luogo ameno, prossimo al pescoso Lago e alla Via Cassia.
Con la caduta dell’Impero e l’inizio delle invasioni barbariche anche VOLSINII NOVI DECADDE, mentre nelle vicinanze si sviluppava, nel Medioevo, il centro fortificato di BOLSENA.
La città romana Volsinii Novi sorgeva nella località di POGGIO MOSCINI, sito di scavi da parte di missioni francesi tra il 1946 ed il 1981. Su alcuni poggi - più a settentrione della città di epoca romana - sono stati trovati RESTI DELL'ANTICO SITO ETRUSCO (Acropoli, resti di luoghi di culto, Necropoli e Mura ); tratti di Mura etrusche sono visibili anche a lato della strada all’inizio dell’abitato di Bolsena.
L’accesso agli scavi di Volsinii Novi avviene presso la spianata del Poggio Moscini (A MEZZO KM DAL CASTELLO MEDIOEVALE DI BOLSENA). La VASTA AREA ARCHEOLOGICA ROMANA presenta notevoli resti del FORO (che conserva ancora il lastrico pavimentale), delle TERME di Seio Stradone e di altri EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI (la Casa dei Dipinti, conserva affreschi di III secolo d. C.). Un particolare curioso è costituito dai muri di una antica DOMUS CON TRACCE DI UN INCENDIO risalente ai primi del II a.C. (in essa furono ritrovati frammenti di un trono a soggetto dionisiaco) che attesterebbero l’applicazione di un editto dell’epoca che decretava la distruzione dei luoghi dove si fossero svolti RITI BACCHICI.
Itálie 2018 travel - Orvieto, Civita Bagnoregia, Bolsena, 9. díl PSIS
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