Rai Storia - Molise: l'Abbazia di San Vincenzo al Volturno
PUNTATA COMPLETA - DOCUMENTARIO MOLISE
È stato uno dei monasteri più grandi d’Europa. La sua Basilica Maior - con i suoi oltre sessanta metri di lunghezza e quasi trenta di larghezza e le trenta colonne di granito egizio - si presentava come una colossale costruzione al pari delle chiese delle abbazie dell’Europa carolingia. Il complesso di San Vincenzo al Volturno, in Molise, uno straordinario sito archeologico che racconta l’arte, la vita monacale e i valori spirituali dell’Europa medievale, è al centro della nuova puntata di “Italia. Viaggio nella Bellezza”, di Stefano Di Gioacchino, con la regia di Federico Cataldi. La sua planimetria è importante per la storia degli edifici di culto medievali, poiché anticipa la planimetria della chiesa dell’abbazia di Montecassino costruita nell'XI secolo dall'abate Desiderio.
Cripta di Epifanio: area archeologica di San Vincenzo al Volturno (IS)
Servizio di Francesco Cutro, da TGR Il Settimanale
SUPERQUARK Alberto Angela illustra l'Abbazia di San Vincenzo al Volturno in Molise (Isernia)
Sulle prime vicende storiche del monastero di S. Vincenzo al Volturno getta luce il Chronicon Vulturnense, un codice miniato redatto in scrittura beneventana intorno al 1130 dal monaco Giovanni. Quest'ultimo, per la redazione del testo, aveva attinto a fonti di VIII secolo e di fine X-inizi XI, ma frequentemente aveva manomesso qualche dato storico con il malcelato proposito di enfatizzare la gloria del monastero. Il monaco Giovanni scrisse la cronaca per riordinare le memorie dell'antico cenobio benedettino in un momento particolare, durante il quale il patrimonio monastico era minacciato dalla presenza dei Normanni nel Centro-Italia.
Stando al Chronicon, il monastero fu fondato da tre nobili beneventani, Paldo, Taso e Tato, i quali, desiderosi di condurre vita ascetica, si erano recati all'Abbazia di Farfa. Qui l'abate Tommaso di Morienne aveva suggerito loro di fondare un cenobio lungo le rive del Volturno laddove già esisteva un oratorio dedicato a San Vincenzo, fondato nientedimeno che dall'Imperatore Costantino. La provenienza beneventana dei tre nobili lascia supporre che la fondazione del cenobio sia stata patrocinata dal duca Longobardo di Benevento, Gisulfo II che aveva avviato un processo di espansione territoriale del proprio ducato. L'aristocrazia longobarda, infatti, completamente cristianizzata, cercava di alimentare il proprio prestigio proprio sostenendo la nascita di nuovi luoghi di culto; non è un caso che tra la fine del VII e la metà dell'VIII secolo, nascano o rinascano numerosi monasteri, tra i quali spiccano per importanza Farfa (Ri), Nonantola (Mo), Santa Giulia (Bs) e Montecassino.
L'arrivo dei Franchi in Italia nel 774 pose il monastero in una posizione geopolitica particolare, venendosi a trovare in un'area di confine tra la realtà franca del Nord Italia e quella longobarda nel Sud. Nel 774, l'abbaziato di Ambrogio Autperto, di indiscussa origine franca, ci dimostra che il cenobio risentiva in quel periodo di una forte influenza transalpina. A rafforzare questa convinzione un avvenimento datato al 782: l'abate Longobardo Potone viene deposto, reo di aver abbandonato il coro quando si cantavano le lodi a Carlo Magno. Solamente giurando fedeltà perpetua al re franco, Potone poté riappropriarsi del proprio incarico. Il 27 Marzo 787 Carlo Magno concede particolari privilegi al monastero equiparandolo per importanza alle più note abbazie europee: esenzione fiscale e giurisdizionale, autorizzazione per la comunità ad eleggere liberamente il proprio abate.
Durante il IX secolo il monastero raggiunge la sua massima espansione: gli abati Giosué, Talarico ed Epifanio trasformano il cenobio in una vera e propria città monastica avviando imponenti progetti di costruzione. Nel secondo quarto del secolo il monastero ospitava circa 350 monaci, contava ben dieci chiese e possedeva terre in gran parte dell'Italia centro-meridionale.
Nella seconda metà del IX secolo almeno tre eventi fortemente destabilizzanti frenarono per poi arrestare definitivamente, l'ascesa del monastero. Nell'848 un terremoto danneggia gravemente alcuni edifici dell'abbazia. Nell'860 questa è minacciata dall'emiro di Bari, Sawdan, che recede dal proposito di saccheggiarla dietro consegna di un tributo di 3000 monete d'oro. Ma nell'881 un nuovo gruppo di Arabi, al servizio del duca-vescovo di Napoli Atanasio II, attacca il complesso monastico saccheggiandolo e mettendolo a fuoco brutalmente.
Storia dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno nel Molise
documentario su questo scrigno di tesori, con intervista al professore molisano Franco Valente, che racconta la storia dell'abbazia fondata da Carlo Magno, con uno dei cicli di affreschi più interessanti del centro Italia, quello della cripta dell'abate Epifanio, secondo agli affreschi di Sant'Angelo in Formis e alla chiesa di Castelseprio
l'abbazia di San Vincenzo al Volturno
questi miei filmati al ritorno da un viaggio si ripromettono di dare qualche spunto a chi non ci è ancora stato, ma soprattutto di aiutare a ricordare chi ci è già stato.
Viaggio nel Molise: l'abbazia benedettina San Vincenzo al Volturno spiegata d F. Valente (1 di 3)
L’abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno si trova a circa due chilometri dalle sorgenti del fiume omonimo, in una posizione favorevole sulla fertile Piana di Rocchetta, difesa dalle catene delle Mainarde e della Meta a ovest e dal massiccio del Matese a sud. Sulle vicende del monastero siamo informati dal Chronicon Vulturnense, un codice miniato redatto nel 1130 da un monaco di nome Giovanni, che aveva usato a sua volta fonti interne del monastero di VIII-XI secolo. La fondazione risalirebbe, secondo il Chronicon, all’inizio dell’VIII secolo e sarebbe dovuta a tre nobili beneventani, Paldo, Taso e Tato, e alla loro ricerca di un luogo in cui dedicarsi alla vita ascetica. L’area prescelta era stata frequentata in età tardoromana come mostrano i resti di una chiesa e di un'area sepolcrale di V-VI secolo d.C.
Un momento particolarmente importante per la comunità monastica è il 787 quando Carlo Magno pone il monastero sotto la sua diretta protezione, emanando un privilegio contenente esenzioni fiscali e giudiziarie e l’autorizzazione alla comunità ad eleggere il proprio abate senza alcuna interferenza da parte di altre autorità ecclesiastiche. L’importanza rivestita dall’abbazia è dovuta alla sua posizione di avamposto, al confine tra il principato longobardo di Benevento e le terre conquistate dai Franchi, e viene sottolineata nell’849, quando, in seguito alla divisione del principato di Benevento tra territori soggetti a Salerno e a Benevento, il monastero di S. Vincenzo al Volturno rimane un’entità autonoma, direttamente soggetta all’autorità imperiale.
Un momento di grande difficoltà per la comunità monastica si ha nella seconda metà del IX secolo a causa dei movimenti dei saraceni che sfociano nell’attacco dell’ottobre delll’881, conclusosi con l’incendio che danneggiò gravemente il cenobio; in seguito a tale evento, i monaci superstiti furono costretti a rifugiarsi presso i principi longobardi di Capua. La ricostruzione del monastero si avrà solo alla fine del X secolo con l’aiuto degli imperatori tedeschi, Ottone II e Ottone III. Alla fine del XI secolo, a causa della minaccia normanna, il cenobio viene trasferito lungo la riva destra del Volturno in una posizione più sicura e difendibile (il cosiddetto “San Vincenzo Nuovo”). Nel corso del XIII-XV secolo inizia la decadenza e lo sfaldamento del complesso monastico e delle sue proprietà terriere (che si estendono in Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), che nel 1699, per volere dell’ultimo abate Innico Caracciolo, passeranno sotto la giurisdizione dell’Abbazia di Montecassino.
San Vincenzo al Volturno 2015
Gli scavi sul Colle della Torre anno 2015 - Laboratorio di Archeologia Tardoantica e Medievale - Università Suor Orsola Benincasa, Napoli - il rinvenimento della torre di IX secolo. 2015 excavations - the discovery of the 9th century tower on the top of the Colle della Torre.
san vincenzo al volturno parte 1
la vita monastica nell'abbazia benedettina alle fonti del volturno
LA CRIPTA DELL'ABATE EPIFANIO NELL'ABBAZIA DI SAN VINCENZO A VOLTURNO
SPIEGA MAGISTRALMENTE LA GUIDA E CUSTODE FIORENTINO COLANTUONO
'Inner Wheel' sulle orme dei longobardi a San Vincenzo al Volturno
Si sono dati appuntamento nell'Alta Valle del Volturno i Distretti italiani del grande sodalizio internazionale al fine di sviluppare un progetto itinerante per l'Europa sulle origini storiche dell'Italia. Al convegno hanno partecipato affermati ricercatori del sito archeologico molisano tra cui l'archeologo inglese Richard Hodges. In platea anche l'Abate del Monastero di Montecassino, Donato Ogliari.
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42 San Vincenzo al Volturno - R. Hodges (parte 2)
Seminari di Archeologia Medievale
Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti
gennaio - maggio 2008
29 maggio 2008
San Vincenzo al Volturno. Monasteries as Central-Places - Richard Hodges (University of East Anglia)
Concerto del coro Russia Cristiana all'Abbazia di San Vincenzo al Volturno
Si svolgerà sabato 01 dicembre, presso la Chiesa Abbaziale San Vincenzo Nuovo, il concerto del coro Russia Cristiana. La Fondazione Neuromed sostiene l'inziativa organizzata dal dott. Gian Carlo Pozzo, delegato dell'abate di Montecassino per gli affari dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno. Non solo un concerto ma un vero e proprio spettacolo in cui la musica e la proiezione delle icone sacre creeranno un'armonia che potrà essere apprezzata alle ore 18.00. Il concerto è gratuito e aperto a tutti.
Servizio Quark scavi Badia San Vincenzo (Rocchetta a Volturno, Is) - part 2.avi
Servizio Quark scavi Badia San Vincenzo (Rocchetta a Volturno), Parte 2.
CRIPTA DI EPIFANIO-S VINCENZO MAGGIORE.AL VOLTURNO
LA CRIPTA DI EPIFANIO SI TROVA SOTTO L'ALTARE MAGGIORE DELLA DIRUTA CHIESA DI S.MARIA IN INSULA
DELLA DISTRUTTA ABBAZIA DI SAN VINCENZO AL VOLTURNO
DENOMINATA SAN VINCENZO MAGGIORE ALLE SORGENTI DEL
VOLTURNO-PER DISTINGUERLA DALLA RICOSTRUITA CHIESA
Servizio Quark scavi Badia San Vincenzo (Rocchetta a Volturno, Is) - part 1.avi
Servizio Quark scavi Badia San Vincenzo (Rocchetta a Volturno, Is) - part 1. Piero Angela afferma che l'Abbazia si trova in Campania, mentre in realtà si trova in Molise.
37 San Vincenzo al Volturno - R. Hodges (parte 2)
Seminari di Archeologia Medievale
Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti
gennaio - maggio 2008
27 maggio 2008
San Vincenzo al Volturno. Monasteries as Central-Places - Richard Hodges (University of East Anglia)
41 San Vincenzo al Volturno - R. Hodges (parte 1)
Seminari di Archeologia Medievale
Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti
gennaio - maggio 2008
29 maggio 2008
San Vincenzo al Volturno. Monasteries as Central-Places - Richard Hodges (University of East Anglia)
AL VIA A SAN VINCENZO AL VOLTURNO LA CAMPAGNA SCAVO 2018
Hodges: 'San Vincenzo dopo 20 anni? Un disastro'
L'archeologo inglese torna in Molise e segnala l'immobilismo degli amministratori locali nel dare una prospettiva al bellissimo sito archeologico in provincia di Isernia