Area Faunistica di Peio
Area Faunistica di Peio
Centro Faunistico Parco Nazionale dello Stelvio
L’Area Faunistica del Parco Nazionale dello Stelvio si trova a metà strada tra Pejo Fonti e Pejo Paese. Si tratta di un centro gestito dal parco dove trovano spazio circa 30 cervi e 4 caprioli che per vari motivi sono costretti a vivere in cattività perché non riuscirebbero a sopravvivere nel bosco.
È un centro molto interessante che permette di vedere da vicino questi enormi ungulati e studiarne il comportamento. In particolare in questo periodo dell’anno in cui i cervi vanno in amore, si notano alcuni movimenti e come, ad esempio, il maschio capobranco tenda ad allontanare dalle femmine tutti gli altri maschi, proponendo anche il famoso bramito.
Per i bambini è un’esperienza davvero fantastica!
Val di Peio, un microcosmo alpino tutto da scoprire
Vi sono dei luoghi di vacanza che si rivelano la migliore risposta alla ricerca di senso che il turista porta con sé quando cerca la propria motivazione per compiere un viaggio.
Fra queste mete ricordiamo la val di Peio che incontriamo svoltando verso nord alla fine della valle di Sole, nel Trentino orientale.
In alto troneggia il Vioz e l’inizio del complesso del Cevedale mentre sotto campeggiano antichi paesini che rispondono a nomi quali Peio Paese, Peio Fonti, Cogolo, Celledizzo, Celentino, Comasine e Strombiano.
Piccoli paesi che miracolosamente hanno mantenuto la loro integrità e la loro identità sia estetica che culturale.
Da questa atmosfere, che ci riportano all’interno di paesaggi perduti e che qui ritroviamo assieme alla passione di queste genti per l’agricoltura e la vita in montagna, troviamo diverse attrattive che spaziano dalle antiche miniere al patrimonio forestale e malghivo fino all’escursionismo, all’alpinismo e agli sport all’aria aperta.
Per prima cosa, data la stagione, viviamo l’esperienza del bramito del cervo.
Il richiamo d’amore di questo ungulato è stato ripreso e documentato per noi da Matteo Gasperetti appassionato naturalista e video maker che ci racconta di appostamenti e notti all’addiaccio per filmare questi animali nel periodo degli amori.
In realtà, come ci spiega Gabriele Canella del Parco nazionale dello Stelvio, il bramito non consiste tanto in un richiamo amoroso, quanto del verso del maschio dominante del gruppo per scacciare ed intimidire gli altri “concorrenti”.
Il Parco dello Stelvio organizza a riguardo anche una serie di escursioni e visite guidate per avvicinarsi al cervo nel periodo della riproduzione ed ammirare queste vere e proprie opere della natura.
Con Tiziano Canella, guida alpina, parliamo delle tante possibilità che offre questo territorio e facciamo tappa a malga Frattasecca per un pranzo “territoriale” a base di ottime carni lavorate, il mitico Casolet a latte crudo del Caseificio turnario e un Tortel di patate davvero straordinario.
Al caseificio di Peio Paese incontriamo Daniele Caserotti, un giovanissimo casaro al quale Slow Food, nell’ultima edizione di Cheese, ha conferito il premio per la resistenza per l’impegno di questa struttura nella salvaguardia dei formaggi a latte crudo. Daniele è allievo casaro di Ilaria Dallagiovanna animatrice del caseificio e vero motore di sviluppo del suo paese.
La valle di Peio vi aspetta infine per la prossima stagione sciistica e per la riapertura invernale delle Terme dove gli ospiti potranno coccolarsi con cure inalatorie, massaggi terapeutici, abbondanti sorsate di acqua ferrugginosa e tante altre attività salutistiche per ricaricarsi e depurarsi in un ambiente famigliare ed ospitale.
TRENTINO - PEJO Parco Nazionale dello Stelvio
** By CLAUDIO MORTINI ** PEJO posta quasi in fondo a quella che gli abitanti chiamano affettuosamente la Valletta ai piedi delle cime del gruppo del Cevedale ed all'interno del Parco nazionale dello Stelvio, dotata di una storica fonte termale, stazione sciistica fin dagli anni sessanta, divisa tra gli abitati di Pejo Fonti e Pejo Paese si presenta come una località di vacanza a tutto tondo dove posso trascorrere un piacevole soggiorno in ogni stagione.
I Love Val di Pejo
foto della Val di Pejo Trentino
Francesco Dell'Eva
Malga Frattasecca Val di Pejo Trentino
Malga Frattasecca in Val di Pejo nei pressi di Pejo Terme sulla strada per il Lago Palù.
Parco Nazionale dello Stelvio - Trentino - Italy
Music:
Cogolo di Peio discesa con Mountainskywer
discesa sentiero botanico da Peio Paese a Cogolo
da Pejo al rifugio Bozzi (1^ tappa del trekking al Parco Nazionale dello Stelvio)
Questo primo giorno del trekking attraversa velocemente il Trentino per portarsi nel settore lombardo del Parco non prima di aver fatto visita al bel lago artificiale di Pian Palù e la aperta e luminosa val di Montozzo.
Val di Pejo - Alba sopra Pejo Paese
Alba sulle cime del Vioz, Taviela, Punta Pejo sopra il paese di Pejo.
Video di Giuliano Bernardi
Music by:
find your HABITAT in Val di Sole
La magia del canto d'amore del cervo. Hai mai sentito il richiamo d'amore dei cervi? In Val di Rabbi e in Val di Peio, nel Parco Nazionale dello Stelvio, ad inizio autunno i bramiti riecheggiano nell'aria e creano una magia in cui il tempo sembra fermarsi tra le sfumature calde del bosco.
valdisole.net/IT/find-your-habitat
Lago di Pian Palù - Val di Peio - Trentino Alto Adige
ll lago di Pian Palù è un bacino artificiale vicino a Peio, in Trentino Alto Adige, che sfrutta le acque del torrente Noce, per rifornire di acqua la centrale elettrica di Cogolo.
La val di Peio
Il mio punto di vista sulla mia valle. La musica è dei Fango!
Inizio vacanze a Peio (trento)
Area faunistica Forni di Sopra
L'area faunistica Parulana non è un giardino zoologico, del quale non ha le finalità, ma una parentesi di habitat in cui osservare gli animali diviene possibile per tutti. Nell'ambito della progettazione, è stato considerato pertanto che alla offerta materiale di animali e ambienti, si accompagni anche un'offerta didattica, che spinga a capire le specie e il loro ruolo nell'ecosistema, ma che spinga anche al rispetto per la fauna e alla consapevolezza che solo attraverso un comportamento idoneo, silenzioso e rispettoso, l'incontro tra uomo e animale diviene possibile e memorabile. Volendo educare alla natura, anche nei nostri recinti l'osservazione degli animali non è scontata, può richiedere tempo e pazienza. Si è voluto che anche nei recinti, l'animale avesse un habitat naturale che gli conservasse la libertà di non mostrarsi; una libertà che dovrebbe insegnare all'utente che l'animale non è una merce in esposizione, ma un regalo della natura. (Dr. Antonio Borgo, espoerto faunista).
La struttura è stata progettata con due finalità principali. La prima è quella di far osservare al visitatore alcune specie faunistiche che, in natura, sono presenti con un numero esiguo di esemplari o che hanno abitudini di vita, spesso notturne, che non sempre si conciliano con gli orari preferiti dalla gran parte degli escursionisti. La seconda è quella di avviare dei progetti di studio di specie a rischio, anche per la reintroduzione in natura di esemplari nati in cattività.
A questo scopo i recinti che ospitano gli animali hanno dimensioni adeguate a garantire agli “ospiti” un alto grado di naturalità e la possibilità di isolarsi in aree non raggiunte da fonti di disturbo. Il visitatore quindi dovrà impegnarsi nella ricerca degli animali (meglio quindi munirsi di un binocolo), sapendo però che sarà certamente gratificato dalla possibilità di osservare un animale in un ambiente naturale e dal fatto che potrà portarsi a casa, oltre ad immagini impresse nella mente, anche delle bellissime fotografie.
Lungo i percorsi pedonali che corrono paralleli ai vari recinti sono posizionate delle bacheche dove vengono illustrate la biologia dei vari animali, le loro abitudini ed alcune curiosità che li riguardano. Naturalmente è possibile chiedere di essere accompagnati nella visita da personale preparato sia per guidare bambini e ragazzi in età scolare sia per fornire maggiori informazioni a persone adulte che volessero approfondire le loro conoscenze.
L’area faunistica “Parulana” si sviluppa oggi su una superficie di 5 ettari, dove trovano collocazione i recinti degli animali: circa 0,5 ettari per le volpi, circa 2 ettari per i cervi, circa 1 ettaro per la lince oltre ad una voliera per i gufi reali.
Tutti i recinti sono attraversati da un ruscello naturale che garantisce l’acqua fresca corrente a tutti gli animali. Particolarità di questo ruscello sono la portata costante durante tutto l’arco dell’anno e la purezza dell’acqua certificata dalla presenza del gambero di fiume (da qui il nome “Riù dai Giambars”).
Attualmente la struttura ospita i seguenti animali:
- 4 CERVI NOBILI (due maschi e due femmine)
- 2 GUFI REALI (un maschio e una femmina)
- 3 VOLPI ROSSE
- 1 LINCE
fonte:
Val di Pejo d'Inverno - www.fotobernardi.it
Val di Pejo invernale vista dall'elicottero dopo la nevicata
Pejo 3000 Val di Sole, Fucine, Cogolo
Peio Fonti - Doss dei Gembri - luglio 2014
Impianto di risalita Tarlenta.
Peio Fonti
Rifugio Lo Scoiattolo
Rifugio Doss dei Gembri
Attacco al Forte BarbadiFior in Val di Pejo !
Il Forte BardadiFior sorge su una roccia nei pressi di Pejo Terme.
Il Forte fu realizzato dagli austriaci con l'intento di difendere la Val di Pejo da eventuali attacchi italiani dal Montozzo o dalla Sforzellina.
Pressochè intatto alla fine della guerra, fu parzialmente demolito negli anni '30 per estrarne il materiale ferroso.
Attualmente il manufatto è visitabile anche internamente grazie ad un recente intervento di restauro.
VAL DI PEJO
ALBERGO SPORTING DI PEJO VI PRESENTA UN VIDEO DELLA VAL DI PEJO ESTATE-INVERNO
In Val di Pejo scopriamo MALGA FRATTASECCA
Questa antica malga si trova verso la Val del Monte. Da Pejo Fonti, salendo verso Pejo paese, troviamo una deviazione, ben segnalata, che indica la strada che conduce poi a Pian Palù. Dopo pochi chilometri troviamo il parcheggio e la strada forestale in due minuti ci conduce verso questa malga.
La malga è circondata da moltissimi animali, il che la rende particolarmente attrattiva per tutti i bambini: asini, capre, coniglio, galline, oche ma soprattutto un maiale vietnamita grandissimo, ciccione e molto molto simpatico.
All’interno, una ristrutturazione davvero curata che lascia grande spazio alla tradizione di legno e pietra di questi luoghi.
Tiziano Canella, il gestore della malga, è anche una giovane guida alpina che vi dispenserà consigli su possibili itinerari.
La cucina è legata alla tradizione trentine. In particolare citiamo su tutti un ottimo “tortel di patate”