Massa Lubrense 25 gennaio 2018 - 20 dell'Area Marina Protetta Punta Campanella.
Massa Lubrense 25 gennaio 2018 - Convegno per i 20 dell'Area Marina Protetta Punta Campanella.
Area Marina Protetta PUNTA CAMPANELLA (Penisola Sorrentina)
I favolosi paesaggi di Punta Campanella ripresi dal mare...
Per la realizzazione di questo video si ringrazia l'Area Marina Protetta di Punta Campanella...
music by Kevin MacLeod
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Area Marina Protetta Punta Campanella
Reportage della trasmissione Buongiorno Regione del TGR Campania del 6 giugno 2018 sull' Area marina protetta di Punta Campanella.
Tutela e fruizione, dal Vervece alla Baia di Ieranto passando per il nuovo Centro Visite.
Da Punta Campanella alla Baia di Ieranto - Escursione - 2016
Escursione a Punta Campanella e alla Baia di Ieranto con partenza da Termini e successiva salita al panoramico monte S.Costanzo (mt.497); segue poi la discesa fino quasi al livello del mare e la risalita (un po’ faticosa) fino ad una pineta da cui, per sentiero a tratti ripido, si raggiunge Nerano dirigendosi poi, sempre per sentiero, verso la Baia di Ieranto.
Il dislivello totale si aggira sui 700 metri circa.
L'escursione, organizzata dal CAI Portogruaro (VE), è stata effettuata l'11.09.2015 .
Punta Campanella è l'estrema propaggine della penisola sorrentina sulla costa tirrenica. Ricade nel comune di Massa Lubrense, frazione Termini e nel comune di Positano, in costiera amalfitana.
Punta Campanella è separata dalla Bocca Piccola dall'isola di Capri. È sovrastata dal Monte San Costanzo, che fa parte della catena dei Monti Lattari e ad est è delimitata dalla Baia di Jeranto.
Oggi sul promontorio di Punta Campanella sorge la Torre di Minerva fatta costruire da Roberto d'Angiò nel1335 che aveva una funzione di allarme in caso di attacchi di pirati e faceva parte di una serie di torri di avvistamento costruite lungo tutta la penisola sorrentina. Sulla torre veniva fatta suonare una campana in caso di allarme e questo è l'origine del nome di Punta Campanella.
L'Area naturale della Baia di Ieranto (o Jeranto) è una meravigliosa insenatura del Golfo di Salerno e fa parte anch’essa del territorio del Comune di Massa Lubrense. Inserita nell'Area Marina Protetta di Punta Campanella la Baia occupa una superficie di 63 ettari di cui 49 di proprietà del Fondo Ambiente Italiano.
La Baia di Ieranto si apre sulla costa meridionale della penisola sorrentina. Punta Capitello separa le due zone che vanno a comporre l'insenatura: la Baia Grande e la splendida Baia Piccola, l’unica delle due raggiungibile da terra. L'area di proprietà del FAI è, a sua volta, suddivisa in due parti distinte: quella rocciosa e ripida che si chiude con Punta Campanella, e quella del promontorio dai pendii più digradanti, che si estende dalla sommità di Montalto, per concludersi verso il mare aperto a sud ovest con Punta Penna. Sul sentiero tra Nerano e la Baia vi è, inoltre, la Casa Silentium, luogo di rifugio dello scrittore Norman Douglas, dove, a inizio '900, iniziò la stesura del libro Siren Land (Wikipedia).
Music by: Kai Klaas “Escape from the Machine Planet”
Baia di Ieranto (Jeranto) e Nerano - Massa Lubrense - Penisola Sorrentina - Drone Amico
L'Area naturale della Baia di Ieranto (scritto anche Jeranto) è una meravigliosa insenatura del Golfo di Salerno e fa parte del territorio del Comune di Massa Lubrense. Inserita nell'Area Marina Protetta di Punta Campanella, la Baia occupa una superficie di 63 ettari di cui 49 di proprietà del Fondo Ambiente Italiano (FAI). L'attività estrattiva della roccia calcarea, iniziata nei primi anni del ‘900, ha lasciato importanti segni sul territorio, contribuendo all'integrazione umana nell'ambiente, data dall'insediamento nella zona dei minatori impegnati nella cava. La cava di Ieranto, acquistata dall'Ilva nel 1918, cessò definitivamente la sua attività nel 1952. Nel 1986 l’Italsider (ex Ilva) donò al FAI l'intero comprensorio.
Protule [Meraviglie dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella]
Spirografi nell'Area Marina Protetta di Punta Campanella [
due scorfani alla Baia di Ieranto [Meraviglie dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella]
due piccoli sorfani sui fondali della Baia di Ieranto [
(prima parte) Punta Campanella: straordinario incontro con la rana pescatrice
Due sub del Centro Immersioni Massa Lubrense seguono per alcuni minuti un grosso esemplare nelle acque del Parco Marino.
Un incontro ravvicinato davvero spettacolare nelle acque dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella, di fronte all'isola di Capri. Lorenzo Corcione e Vincenzo Coppola, due esperti sub del Centro Immersioni di Massa Lubrense, due giorni fa si sono imbattuti in un grosso esemplare di rana pescatrice nelle profondità di Punta della Campanella, zona B del Parco.
I due hanno seguito per diversi minuti l'esemplare di rana pescatrice di oltre un metro di lunghezza. L'animale é sembrato a suo agio durante l'incontro. C'è stato anche un contatto diretto, con uno dei subacquei che ha poggiato la mano sulla pinna della rana pescatrice, quasi a scambiare un saluto.
La rana pescatrice o coda di rospo è una specie dalle abitudini solitarie, che passa la maggior parte del tempo infossata sul fondo, mimetizzata, in attesa delle prede. E' molto diffusa nel mare del nord ma è presente anche nel mediterraneo. Un nuovo piacevole incontro nei nostri fondali- commenta Michele Giustiniani, presidente del Parco Marino di Punta Campanella- Mantenere un buon livello di biodiversità è un obiettivo fondamentale per noi.
Negli ultimi anni sono tantissimi gli avvistamenti spettacolari nel Parco Marino, dai delfini sempre più numerosi, alle tartarughe, fino anche a un capodoglio segnalato lo scorso settembre e una teca ovarica di calamaro gigante qualche anno fa.
Delfini a Punta Campanella, maggio 2018
Nuovo avvistamento di delfini tra Punta Campanella e Ieranto
Ieri mattina una decina di tursiope nella zona B del Parco marino a Massa Lubrense
Sullo sfondo lo straordinario scenario naturale della Baia di Ieranto a Massa Lubrense.
E in primo piano delfini che saltano e nuotano intorno all'imbarcazione del Parco Marino di Punta Campanella. E' di ieri mattina il nuovo avvistamento, l'ennesimo degli ultimi anni, da parte degli operatori del Parco nelle acque dell'Area Marina Protetta.
A bordo, insieme a Luca Urro e Nicola Guida, anche il direttore del Parco, Antonino Miccio. Sempre emozionante incontrare questi splendidi mammiferi nel Parco il commento di Miccio.
post immersione Area Marina protetta Punta Campanella con Eurosub Diving
Places to see in ( Massa Lubrense - Italy )
Places to see in ( Massa Lubrense - Italy )
Massa Lubrense is a comune in the Metropolitan City of Naples in the Italian region Campania, located about 25 km southeast of Naples. As of 31 December 2004, it had a population of 13,404 and an area of 19.7 km². Massa Lubrense borders only with the municipality of Sorrento.
The municipality of Massa Lubrense contains the frazioni (subdivisions, mainly villages and hamlets) of Acquara, Annunziata, Casa, Marciano, Marina del Cantone, Marina della Lobra, Marina di Puolo, Metrano, Monticchio, Nerano, Pastena, San Francesco, Sant'Agata sui Due Golfi (location of the fjord Crapolla), Santa Maria della Neve, Schiazzano, Termini and Torca.
Massa Lubrense is popularly known as the legendary Land of Sirens (from which it derives the toponym of “Sirenusion”), who lived along the coast and with their haunting and beautiful voices lured sailors onto the rocks. According to the legend, Ulysses passed for Ieranto Bay, and there he built the temple of the goddess Athena. Ieranto Bay or Baia di Ieranto, in Massa Lubrense, is one of the rare Italian place inhabited from the very ancient times, and the only intact creek of the Amalfi Coast.
Beyond the legend, the presumed aborigines of the area were two: Ausons and Osci, of which, a while ago, it was found an inscription nearby the eastern shore of Punta Campanella. Its name derives from the Longobard word mansa, which defined a territorial unit, with the adjective lubrense related to the Church of Madonna della Lobra, so named because it was built upon a pre-existing pagan temple (delubrum, in Latin).
Massa Lubrense is the climatic centre of the Sorrento Peninsula. It has a triangular form and borders at north-east with Sorrento, Gulf of Salerno on the left and Gulf of Naples on the right. The gulfs are separated by the peak of Punta Campanella (historically called “Athenaeum promontory”) that faces the island of Capri. This gorgeous strip offers fantastic occasions for excursions both overland and underwater.
In 1990, 11 pedestrian routes were found, miles away from noise, chaos, urban agglomerates, through lemon and olive trees. The classical walk is a triangle with its points in Termini, Monte San Costanzo and Punta Campanella. Depending on the weather, the temperature and other factors you can do the walk in one direction or the other; whichever way it is a just spectacular
The first town you come to following the coast west from Sorrento is Massa Lubrense. Situated 120m above sea level, it’s a disjointed place, comprising a small town centre and 17 frazioni (fractions or hamlets) joined by an intricate network of paths and mule tracks. For those without a donkey, there are good road connections and SITA buses regularly run between them.
( Massa Lubrense - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Massa Lubrense . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Massa Lubrense - Italy
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Immersione a Punta Campanella
Punta Campanella Diving Center, Marina della Lobra - Massa Lubrense (NA). Immersione spettacolare in una palla di alici cacciate dai barracuda...
Penisola Sorrentina G6 Punta Campanella e Baia Jeranto
Club Alpino Italiano di Susa, settimana escursionistica Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina da Sorrento, 28 aprile – 5 maggio 2016, con « Gae »
G. 6 – Punta Campanella e Baia Jeranto
Partenza da Termini – Massa Lubrense
Antica Via Minerva, Tore di Fossa Papa
Baia di Jeranto
La tore e il faro di Punta Campanella
Nerano, Punto FAI
Capitello – Baia di Jeranto
Nerano – Marina del Cantone
AMP Piero Castellano40.Mpg
L'Area Marina Protetta Punta Campanella è stata istituita il 12 dicembre 1997 dal Ministero dell'Ambiente ai sensi della legge quadro sulle Aree Protette n. 394 del 06.12.1991.
Comprende una superficie di circa 1128 ettari che va da Punta del Capo a Punta Campanella per quanto riguarda il versante del Golfo di Napoli e da Punta campanella a Punta Germano per quanto riguarda il versante del Golfo di Salerno.
L'Ente Gestore, un Consorzio costituito dai comuni di Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Positano, Sant'Agnello, Sorrento e Vico Equense, ha tra i suoi fini principali la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche dell'area, la divulgazione di tutte le caratteristiche degli ambienti marini e costieri, la promozione dello sviluppo socio -- economico, compatibilmente con la vocazione naturalistica e paesaggistica.
La massiccia presenza, sulla costa emersa, di specie floristiche ascritte alla macchia mediterranea e la ricchezza faunistica dei fondali fanno di quest'area un notevole sito di valore ambientale.
L'interesse per questa area è inoltre di carattere storico -- archeologico per la presenza di numerosi edifici di origine romana e preromana. Infatti durante le escursioni sia marine che terrestri è possibile ammirare la bellezza di un paesaggio antico, conservatosi nel tempo, dove appaiono protagoniste torri di avvistamento saracene e ville romane.
La costa alterna falesie calcaree, secche e isolotti, con ripidi fondali che in alcuni punti raggiungono i 50 metri di profondità a breve distanza dalla costa. Le scogliere sommerse risultano ricche di grotte subacquee o semisommerse di medie e grandi dimensioni, paradiso per gli appassionati degli sport subacquei.
Il sentiero di Punta Campanella
Il primo dei quattro sentieri che attraversano Punta Campanella
Parco dei Monti Lattari e area marina protetta Punta Campanella
Siamo con il Distretto Turistico della Costiera Amalfitana per mantenere costantemente pulito il mare. Ogni giorno la Sentinella spazzamare per rifiuti galleggianti Marine Litter sta costantemente pattugliando la costiera da Vietri a Positano e Viceversa. Un supporto importante lo sta fornendo anche Alicost, impresa specializzata nel collegamento via mare. Con il catamarano raccogliamo rifiuti galleggianti per poi differenziarli e depositarli nei siti preposti. Dalla Costiera Amalfitana, parte un modello innovativo a tutela dell'ambiente e che vede insieme il Distretto Turistico della Costiera Amalfitana, l'Area Marina Protetta Punta Campanella, l'Ente Parco dei Monti Lattari, la Multiservice, l'Alicost, tutti i Comuni della Costiera. Insieme pubblico e privato per tutelare l'ambiente. Lo ha dichiarato Raffaele Di Leva Amministratore della Multiservice.
Escursione Termini - Monte San Costanzo - Punta Campanella
Questa escursione, ideata come un percorso ad anello, consente l’attraversamento della parte estrema della Penisola Sorrentina, una zona storicamente importante e rimasta ancora quasi miracolosamente selvaggia.
Si parte dunque dalla piazza Santa Croce di Termini per imboccare via Campanella; dopo appena 100 m ci si ritrova ad un bivio: si prosegue per via del Monte con un sentiero che, tagliando la rotabile, conduce fino alla sella del Monte San Costanzo.
Il primo ramo dell’escursione si conclude quindi con una visita alla cappella di San Costanzo, sita proprio sulla cima minore del monte (485 m). Dalla sommità del monte si vede tutto il paesaggio che comprende il golfo di Napoli e di Salerno, gli isolotti dei Galli e la zona di protezione integrale dell’isolotto di Vetara. Si attraversa la sella passando per la pineta. A questo punto, sulla sinistra, comparirà la Baia di Jeranto. Dall’alto si potrà identificare la ben conservata torre di Montalto e i tre pizzi che, molto probabilmente, originano l’etimologia del nome della baia. Le ipotesi, sono due: la prima vuole che il toponimo derivi da Jeros (luogo sacro), la seconda invece da Jerax (rapace); in ogni caso è certo che la sagoma dei tre pizzi, Punta Penna, Montalto e Mortella, sembra molto simile a quella di un rapace. In questo momento ci si trova sul versante sud dell’altura maggiore (496 m) che, con la sua grossa antenna di controllo per il traffico aereo, rappresenta la vetta più alta del territorio Lubrense. Siamo a questo punto in uno scenario estremamente selvaggio e suggestivo, una montagna bruciata dal sole e dal mare, qui sembra che il tempo non sia mai passato.
Sulla destra, l’isola di Capri galleggia maestosa sul mare cobalto.
Dopo circa 40 minuti di cammino attraverso la zona chiamata Pezzalonga, inizierà a fare capolino il Promontorium Minervae. La seconda parte dell’escursione termina sull’altura che ospita la torre di Punta Campanella (XIV sec.), luogo in cui nell’antichità sorgeva il tempio di Atena – Minerva. Il Promontorio Ateneo, come lo chiamavano i greci, ha ospitato nel corso dei secoli, per ragioni di culto o militari, templi e stazioni di commercio, opere difensive e ville patrizie. Oggi, però, non resta quasi nulla di queste opere.
Nei pressi della torre c’è un’antica scalinata che conduce fino alla grotta delle Sirene, cavità in cui il riverbero delle onde del mare, assieme ai soffusi riflessi che si insinuano da tre aperture attigue, contribuisce ad incrementare quell’aura mistica già brulicante di leggende.
2012, 23 ottobre Punta Campanella e Cala di Mitigliano
Da Wikipedia:
Area naturale marina protetta Punta Campanella
Nel 1997 è stata istituita nelle province di Napoli e Salerno in Campania l' Area naturale marina protetta Punta Campanella che si estende su una superficie in mare di oltre 1500 ettari, tra il comune di Massa Lubrense e il comune di Positano[1]. La riserva protegge circa 40 km di costa ed il mare antistante. È classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.[2]
Territorio
Punta Campanella, o Punta della Campanella, è l'estrema propaggine della penisola sorrentina sulla costa tirrenica italiana. Ricade nel comune di Massa Lubrense, frazione Termini.
Punta Campanella è separata dalla Bocca Piccola dall'isola di Capri. È sovrastata dal Monte San Costanzo di 497 metri, che fa parte della catena dei Monti Lattari, ed a est è delimitata dalla Baia di Jeranto.
Punta Campanella era chiamata dai greci promontorio Ateneo. I greci vi edificarono un tempio alla dea Atena la cui fondazione mitica è attribuita a Odisseo (Strabone, V, 247). I romani praticarono sul luogo il culto della dea Minerva.
La presenza del tempio è attestata dalle fonti letterarie: sappiamo che nel 172 a.C., a Roma, il collegio dei decemviri decretò che, per espiare certi prodigi, si dovessero compiere sacrifici, oltre che sul Campidoglio, in Campania al tempio di Minerva[3] Ancora, il tempio compare anche nella Tabula peutingeriana. Per quanto riguarda l'archeologia, i ruderi tuttora visibili intorno alla torre saracena sono, con buone probabilità, dei resti del basamento di un tempio posto a sud della torre; più in basso, uscendo dal crepaccio, ai piedi dello strapiombo roccioso si è rinvenuta, non molti anni or sono, un'iscrizione in lingua osca scolpita direttamente sulla roccia, che fa riferimento al Templum Minervae soprastante; inoltre, i rinvenimenti nella zona di frammenti di ceramica, di monete e di terrecotte figurate di età preromana provengono sicuramente da una stipe votiva, riferibile con ogni probabilità proprio al santuario di Atena. Ma sulla posizione del santuario di Minerva a Punta Campanella la discussione rimane aperta. I resti di cinque terrazzamenti posti a Nord della torre sono da attribursi, con ogni probabilità, ad una villa che, data la sua posizione (la Villa Iovis di Capri è proprio di fronte), doveva essere di proprietà imperiale. Purtroppo, ben poco è rimasto di questo complesso a causa dell'esposizione agli agenti atmosferici e, soprattutto, per via delle batterie poste dai Francesi al tempo di Murat per evitare lo sbarco degli Inglesi di Capri.[4]
Oggi sul promontorio sorge la Torre di Minerva, fatta costruire da Roberto d'Angiò nel 1335, e rifatta nel 1566. La torre aveva una funzione di allarme in caso di attacchi di pirati e faceva parte di una serie di torri di avvistamento costruite lungo tutta la penisola sorrentina. Sulla torre veniva fatta suonare una campana in caso di allarme e questo è l'origine del nome di Punta Campanella.
Da fotoeweb.it/sorrentina/Mitigliano.htm:
La Cala di Mitigliano è una insenatura della costa lubrense la cui spiaggia è principalmente formata da sassi e scogli. La Cala di Mitigliano affaccia sul Golfo di Napoli proprio di fronte all'isola di Capri. D'estate molti bagnanti raggiungono la spiaggia di Mitigliano via mare oppure tramite una strada privata che parte dall'antica via Minerva della Punta Campanella dotata di parcheggio a 100 metri dal mare però con posti limitati. Oppure si può raggiungere la Cala di Mitigliano a piedi partendo dalla piazzetta di Termini (Piazza Santa Croce di Termini) e seguendo un sentiero dove in alcuni tratti presenta una forte pendenza (tempo di percorrenza 30 minuti a scendere e 50-60 minuti a salire). Lungo il sentiero si raggiunge la chiesa di S. Maria di Mitigliano che sorge sui resti di una antica abbazia. Lungo la spiaggia di Mitigliano possiamo notare una costruzione a forma di torre con base circolare utilizzata un tempo come calcara per la produzione della calce, e una grotta appoggiata su di un basso fondale. Sebbene la spiaggia di Mitigliano sia ciottolosa e non agevolmente raggiungibile, ha il pregio di avere quasi sempre acque pulite e cristalline.
Posidonia oceanica alla Baia di Ieranto [Meraviglie dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella]
..volando sulle praterie di Posidonia alla Baia di Ieranto,
Punta Campanella: l'area archeologica
Breve video dell'area archeologica di Punta Campanella (Massa Lubrense).
Probabile sito del Santuario di Minerva (già di Athena),
Approdo orientale con epigrafe osca sulla parete rocciosa.