A Palermo cinque nuovi murales per rilanciare Ballarò con l'arte
Roma, (askanews) - Sono state inaugurate a Ballarò, nel centro storico di Palermo, cinque pitture urbane realizzate attraverso un itinerario gratuito a cura della cooperativa Terradamare.
Il progetto, nato da un'idea di Igor Scalisi Palminteri e Andrea Buglisi, ha visto coinvolti 5 artisti della scena pittorica palermitana: oltre ai due ideatori, anche Alessandro Bazan, Angelo Crazyone e Fulvio di Piazza, che hanno affrontato altrettanti grandi muri dislocati nel quartiere storico di Ballarò/Albergheria.
Le opere monumentali degli artisti sono state pensate e progettate per dialogare, ciascuno a suo modo, con il tessuto urbano e la comunità residente del quartiere. Baglisi:
La composizione è un colibrì, che ancora non è finito. Sotto c'è un masso, una pietra. Questo colibrì è legato a questo masso e quindi c'è questo momento sospeso in cui questo colibrì tenta di alzare questa pietra, però non sappiamo se è la pietra a tirarlo giù o lui a tirare su la pietra, per cui è un atto di fiducia in se stessi, una speranza.
Un progetto che si pone come obiettivo la riqualificazione urbana attraverso l'arte:
L'operazione è proprio quella di riqualificazione anche del quartiere, per cui serve da specchio per attirare l'attenzione dell'osservatore, del passante, ma anche dei media. Questo specchio poi si riflette nell'ambiente circostante dove chi dovrebbe può riflettere sul fatto che c'è tanto ancora da fare.
Ad aiutare gli artisti alcuni residenti che hanno fatto da collante e da supporto nelle varie fasi della realizzazione, che si è svolta tra il 21 e il 27 luglio 2018.
Il progetto si inserisce in un clima storico di rinascita culturale della città di Palermo già nominata capitale della cultura italiana e che già ospita la Biennale internazionale di Arte contemporanea Manifesta 12.
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Cos'è Ballarò Tale?
Ballarò Tale è un progetto di arte collettiva di trasformazione, che racconterà nel corso dei mesi l’antico quartiere, attraverso la pittura murale creata dai bambini.
Organizzato all’interno del percorso SOS Ballarò, da Per Esempio e promosso dal Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura, con lo scrittore e attore Alberto Nicolino e il pittore Igor Scalisi Palminteri, che saranno i conduttori di questo cammino dalla memoria dei grandi all’indelebile arte dei piccoli.
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Si ringrazia per le riprese ed il montaggio video Antonio Macaluso
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Progetto Aquiloni istituto d'arte di Palermo
L'istituto statale d'arte in: Arte per il Cielo. La serie completa di tutti gli aquiloni prodotti...firmato l'osservatore
Palermo: I laboratori ALAB promuovono l’arte e l’artigianato siciliano
I laboratori ALAB promuovono l’arte e l’artigianato siciliano, inserendosi all’interno di un progetto di riqualificazione del centro storico di Palermo.
L’associazione ALAB (Associazione Liberi Artisti Artigiani ) attraverso i suoi artisti-artigiani propone un percorso di rinascita all’interno del centro storico di Palermo, inserendosi così all’interno di un progetto di riqualificazione urbana. Una rete diffusa di micro economia che, se da una parte crea sviluppo, dall’altra svolge una funzione di presidio in un territorio che rischia l’abbandono.
ALAB, una galassia di cui fanno parte ad oggi circa 70 laboratori e oltre 250 soci, si propone così come motore propulsivo per la nascita di varie botteghe artigianali – artistiche, manifestazione concreta di quello che è da sempre il suo impegno, la volontà di creare marchi riconoscibili e di qualità.
Un itinerario per i cittadini e per i turisti alla scoperta di quel che c’è di autentico e veramente locale. Un prodotto artistico – artigianale è un prodotto creativo, diretta espressione della ricerca personale e della sensibilità di chi lo ha pensato e realizzato. Scegliere un prodotto artistico – artigianale significa valorizzare un’opera in cui si incontrano manualità, creatività e intelletto.
Un modo per espande l’arte e la sicilianità nel mondo.
Giorno 19 Novembre 2018 con il Patrocinio della città di Palermo , 10 stilisti hanno portato in passerella le proprie creazioni, con l’evento Custurera 2018, in lingua antica siciliana il titolo riporta all’antica arte sartoriale.
Evento firmato dall’Associazione Alab, Presidente Pietro Muratore, Direzione Artistica Laura Ferra Ruiz, presso lo scenario suggestivo dell’Ex Noviziato dei Crociferi, evento riservato e per invito. Una serata elegante e originale …abiti innovativi che raccontano l’arte scultoria del fratelli Serpotta, ora raccontano il mare, le foreste, usi e tradizioni, antiche leggende, multiculturalità, e i carretti siciliani e le maioliche i loro disegni e forme e colori vivaci e tanto altro.
Al centro la donna sicula briosa e sicura di se stessa, originali gli abiti, gli accessori e i significati dei capi. Numeroso il pubblico presente, al primo, vero evento moda dell’associazione. La Sicilianità è venuta fuori dai colori, dall’accostamento dei tessuti, dall’originalita’ e dai diversi stili delle dominazioni. Non solo moda, ma arte, cultura e tradizione mischiata all’innovazione e all’estro creativo degli stilisti. Emerge talento e amore per la nostra terra, la Sicilia.
Gli stilisti in passerella:
Enza e Mariolina Garraffa – laboratorio Sapurite, sfilano Coccolè
Alessandra e Miriam Russo – Almirù
Mirella romano – L’Avugghia
Claudia Garraffa – laboratorio Sapurite , sfilano Clo Clo Style
Giusi Cusimano – Giusi Cusimano
Nathaly Seville – Sartoria Nathaly
Daniela Barone – Pregiata Bottega
Titti Augugliaro – Yellow Wood
Giulia D’Andrea – Zig Zag
Michele Bassetta e Francesco Lombardo – Mikifrà
Palermo, foto e arte su Santa Rosalia
Dai documenti storici ai carri trionfali d'epoca fino all'atto di nascita del Festino il 27 luglio 1624 e ai cicli di tele che raccontano la storia di Santa Rosalia. È la mostra La Santa e la Città, il culto di Santa Rosalia e il Festino nelle collezioni del Museo Pitrè che si è inaugura nella Cappella del museo. La mostra rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 18 fino al 17 luglio, l'ingresso è gratuito. . .Di Paola Pottino
PALERMO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2018
PALERMO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2018
Palermo è la Capitale Italiana della Cultura 2018.
“La candidatura – recita la motivazione - è sostenuta da un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee. Il progetto è supportato dai principali attori istituzionali e culturali del territorio e prefigura a che interventi infrastrutturali in grado di lasciare un segno duraturo e positivo. Gli elementi di governance, di sinergia pubblico-privato e di contesto economico, poi, contribuiscono a rafforzarne la sostenibilità e la credibilità”
Che cos’è la Capitale Italiana della Cultura
L’iniziativa di selezionare ogni anno la “Capitale italiana della cultura” è stata introdotta con la legge Art Bonus e mira a sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo.
#PalermoCapitaleCultura
Nicodemo Napoleone - Lezioni di Pittura
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Tutto il fascino del realismo con cenni sulle teorie fondamentali dell'arte.
Indispensabilie per orientarsi nel mondo straordinario della pittura.
L'artista dipinge una natura morta dal vero ed offre tutta l'esperienza del suo raffinato stile.
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PETRALIA SOPRANA IL BORGO DEI BORGHI (PALERMO)
Un viaggio nell’Italia dei borghi con lo storico dell’arte Philippe Daverio
Le Guide di PaesiOnLine - Palermo
Palermo in due minuti: le cose da vedere, consigli utili e idee di viaggio nella video guida di PaesiOnLine!
Su PaesiOnLine.it puoi trovare tutte le informazioni di cui hai bisogno per organizzare la tua vacanza a Palermo: attrazioni e monumenti storici, parchi, giardini e musei, cose da fare e cose da vedere, alberghi, trasporti e i consigli di migliaia di turisti come te. Scarica la guida in Pdf di Palermo, per portarla in vacanza con te e non perderti nulla di questa splendida città. Tutto questo sulla guida di Palermo di PaesiOnLine al link:
Vuoi vedere questo e tanti altri video di PaesiOnLine? Li trovi su
Trattoria Al Cancelletto Verde || PALERMO || ITALY || Recensione marco pesci
Pietanze siciliane tra lampadari e decorazioni liberty in un locale elegante a conduzione familiare dal 1954.
Indirizzo: Via Riccardo Wagner, 14, 90139 Palermo
Telefono:091 320537
Address: Via Riccardo Wagner 14
091 320537
Angelo Terzo
Maestro di Casa e Chef
Noto fin dagli Anni 80 il Maestro Angelo ha impreziosito la cucina dei piu' noti ristoranti di fama internazionale.
La sua esperienza gli consente di mantenere l'autenticità del tipico siciliano,presentato secondo uno stile piu' moderno senza alternarne i sapori.
Daniele Terzo
Fin da piccolo appassionato anch'esso alla cucina tipica Siciliana è oggi un punto cardine del ristorante
Segue le orme del Padre Angelo,affiancandolo e codaiuvandolo nelle preparazioni è artefice e creatore di alcuni dei piatti del ristorante fra cui le Pappardelle al Cancelletto Verde
Benvenuti al Cancelletto verde, siamo lieti di accogliervi e di allietare i vostri palati con la nostra cucina tipica siciliana dal 1954.
La nostra è una tradizione che si sposa con la piu' moderna tecnica della Nouvelle Cousine nel rispetto della tradizione palermitana.
Descrivere i sapori,i colori,gli aromi dei nostri Piatti è impossibile,cosi come lo e' descrivere il calore,la cordialità e l'accoglienza che vi riserveremo.
All'interno di un ambiente in stile,affrescato con un netto richiamo alla Sicilianità ed al 700 Liberty,vi aspettiamo per incuriosirvi,e per farvi scoprire la tipica cucina ed accoglienza di casa nostra.
mercato delle pulci palermo
Tutelare il patrimonio culturale che rappresenta il Mercato delle Pulci, l'antica piazza commerciale dietro la Cattedrale di Palermo, significa non solo valorizzazione il percorso Arabo Normanno, ma ridare luce a un luogo di Palermo che racconta come l'arte di arrangiarsi abbia dato origine negli anni Sessanta alla passione per l'antiquariato, mutando il clima culturale di un'intera regione
Palermo: Piazza Rivoluzione il genio torna visibile dopo il restauro
TeleOne, in Sicilia can.19 Digitale Terrestre.
In tempi in cui i simboli assumono sempre più valore, prendersene cura è non solo necessario, ma obbligatorio per il bene della collettività. E’ questo spirito che ha contribuito a dare nuovo lustro alla Fontana del Genio di piazza Rivoluzione, che è tornata a splendere dopo un breve restauro finanziato da privati. Già, perché il monumento che è una delle dieci raffigurazioni presenti in città del genius loci, nume tutelare laico di Palermo («penso – afferma il sindaco Leoluca Orlando - che il Genio sia presente sottopelle in tutti i palermitani, al pari di Santa Rosalia»), aveva bisogno di cure, e l’intervento di Coop Alleanza 3.0 ha consentito che ciò avvenisse. La cooperativa, che riunisce 400 negozi di 12 regioni, da qualche anno porta avanti l’iniziativa Opera tua, una selezione online tramite il voto dei propri soci di otto opere d’arte da recuperare in sei diverse regioni, e nel 2017 la Fontana del Genio è stata uno dei due beni culturali prescelti per la Sicilia. «Lo facciamo – dice Giovanni Pagano, responsabile per il Sud di Coop Alleanza 3.0 – per aiutare i territori a riscoprire le esperienze, che possono essere volano per la crescita».
Un bene dalla storia particolare, visto che originariamente nella piazza – all'epoca denominata Fieravecchia - c’era una fontana con la statua della dea Cerere, che nel 1600 fu sfrattata per far posto alla vasca col Genio, proveniente dal Molo Nuovo. Ma pure lui fu temporaneamente rimosso in epoca borbonica, per esser poi riposizionato con l’ingresso dei garibaldini in città nel 1860, prima solo come statua su un basamento, e successivamente nella forma che conosciamo. «Il Genio è una immagine apotropaica, beneaugurante, propiziatoria.– spiega la docente Antonella Chiazza – Nata nel tardo ‘400 con le dottrine ermetiche ed alchemiche, diventa emblema della città al pari dell’aquila. Un vecchio dal corpo giovane che nel ‘500 viene identificato con Saturno, il dio che divora il tempo, ma non le opere eroiche».
La chiave del percorso di recupero è stata la stipula - l’anno scorso - del contratto di sponsorizzazione tecnica dal valore di circa 11mila euro (finanziato dalla cooperativa) tra la Fondaco Italia (società che si occupa di progettazione e gestione di interventi di restauro) e il Comune. Si è passati quindi alla fase operativa, con il supporto dei restauratori della ditta Lares di Venezia (che in passato si sono occupati anche del restauro della Martorana). Infine nell’ultimo mese e mezzo si sono avvicendati i lavori presso il cantiere di restauro: si è proceduto a pulire la parte lapidea, eliminando la vegetazione invasiva e il calcare, a stuccare e consolidare le parti che richiedevano attenzione, mentre il Comune ha provveduto a revisionare l’impianto idraulico.
«La fontana – osserva Mario Massimo Cherido, amministratore unico Lares – aveva estremamente bisogno di un restauro, a causa dell’aggressione da parte di agenti biodeteriogeni e della presenza di spessi strati di incrostazioni. Nonostante nel 2003 fosse stato fatto un intervento di manutenzione, si era formata ruggine nei perni presenti all’interno della statua. Inoltre abbiamo osservato fenomeni di scagliatura della pietra di Billiemi, soprattutto alla base. Per questo la prima fase è stata il consolidamento di tutte le parti fessurate o a rischio distacco. Poi, dopo la pulitura, abbiamo steso sulle parti lapidee un velo invisibile per la protezione dai danni dell’acqua».
Il risultato adesso è finalmente sotto gli occhi di tutti, sperando che un bene rimesso a nuovo venga maggiormente rispettato, visto il trattamento che la fontana ha ricevuto nel corso degli ultimi tempi dagli avventori diurni e soprattutto notturni (legati alla movida), con la vasca spesso usata come improprio cestino per bottiglie e rifiuti. Per non dimenticare l’assenza di manutenzione, che qualche anno fa è stata la causa della rottura per corrosione di una parte della ringhiera metallica che circonda il monumento. «I commercianti della piazza – sottolinea Enrico Bressan, presidente Fondaco Italia – erano quasi increduli quando abbiamo iniziato i rilievi. La nostra missione è portare il paese a credere nel suo passato. In fondo abbiamo l’oro, ma anche i muscoli e la forza».
Liberty. Uno stile per l'Italia moderna - Forlì, musei San Domenico
Liberty. Uno stile per l'Italia moderna - Forlì, musei San Domenico
1 febbraio - 15 giugno 2014
A cura di Fernando Mazzocca
Interviste:
- Antonio Paolucci
- Vittorio Sgarbi
- Fernando Mazzocca
- Alessandra Tiddia
Itinerario barocco a Palermo
il barocco a PALERMO. il video presenta alcuni monumenti, come San Giuseppe dei Teatini, gli oratori di Santa Cita e SS Rosario in San Domenico, oltre alla famosissima Fonte Pretoria
Conviene iscriversi all'Accademia di Belle Arti?
Durante i miei anni di studio in Accademia diversi ragazzi interessati mi hanno chiesto se conveniva o meno iscriversi: ecco la mia risposta.
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NAUTILUS LIBERTY, UNO STILE PER L' ITALIA MODERNA
Mostra LIBERTY, uno stile per l' Italia moderna - Forlì, Musei San Domenico - dai 1 Febbraio 2014 al 15 Giugno 2014 - Reportage di TRC, direttore Ettore Tazzioli
Palermo Arabo Normanna Virtual Tour
Virtual Tour di Palermo Arabo Normanna e delle Cattedrali di Monreale e Cefalù
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