Scultura italiana moderna: Mirko, Manzù, Mascherini | Copetti Antiquari | Artefiera Bologna 2017
Lo stand di Copetti Antiquari alla Fiera Internazionale d'Arte Moderna e Contemporanea a Bologna, 27 - 30 gennaio 2017.
Gli artisti rappresentati sono Mirko Basaldella, Giacomo Manzù e Marcello Mascherini.
Mirko Basaldella, fratello di Afro e Dino, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Si stabilisce a Milano, dove esordisce nel 1932, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Nominato titolare della cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, quindi presso l’Accademia Albertina di Torino e la Sommerakademie di Salisburgo. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
Marcello Mascherini nasce nel 1906 a Udine ma si trasferisce presto a Trieste. Si forma presso la scuola per capi d’arte “Alessandro Volta”, con Alfonso Canciani e Sandro Atschko. La sua prima mostra personale risale al 1925. Dal 1931 agli anni Settanta prende parte prestigiose esposizioni nazionali (dieci rassegne della Quadriennale di Roma, quattro edizioni della Triennale di Milano, undici della Biennale di Venezia – dove nel 1950 vince il Primo Premio per la scultura italiana) e internazionali, sia collettive (Esposizioni internazionali di Budapest e Parigi, Esposizione Universale di New York, Biennale di San Paolo, Biennale di scultura ad Anversa) che personali (Monaco di Baviera, Tokyo, Parigi, Salisburgo). Nel corso della sua carriera realizza anche scenografie teatrali e opere d’arte destinate a transatlantici e navi da crociera. Le sue sculture sono esposte nei musei e nelle gallerie più importanti del mondo, dal MoMa al Bargello. Muore a Padova nel 1983.
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