CASTELFRANCO DI SOPRA E LA BADIA DI SOFFENA (AREZZO, ITALY)
Castelfranco di Sopra è un comune di 3.090 abitanti della provincia di Arezzo.
Si trova ai piedi del Pratomagno, lungo la strada provinciale Setteponti, a 45 km dal capoluogo. Situato lungo l'antico tracciato che collegava Arezzo a Fiesole, il territorio su cui oggi sorge Castelfranco di Sopra fu occupato in epoca preromana da un insediamento etrusco. Passato sotto il controllo di Roma intorno al III secolo, il territorio subì una intensa urbanizzazione, alimentata dalla costruzione della via consolare Cassia Vetus. Alla caduta dell'Impero Romano l'area finì sotto la dominazione longobarda, come attestato dai resti di strutture longobarde recentemente rinvenute nei pressi dell'antica Badia di Soffena, databili intorno all'825. Le prime testimonianze scritte riguardo a quest'ultima risalgono ai primi decenni del secondo millennio d.C. ed inquadrano la Badia di Soffena nel circuito culturale-religioso dei Monaci Vallombrosani. Pressappoco nello stesso periodo si attesta la presenza nell'area circostante la Badia del piccolo borgo di Casuberti. Fondato nel 1299 dalla Repubblica Fiorentina, Castelfranco di Sopra fu concepito come avamposto militare in funzione antiaretina, e come snodo commerciale per le tratte terrestri che collegavano il territorio della Repubblica all'aretino. Per popolare la Terra Nova, il borgo fu francato, cioè temporaneamente esentato dal pagamento dei tributi, attraendo così a sè numerosi popolani provenienti dalle comunità vicine. Nel giro di una cinquantina d'anni vennero costruiti la cinta muraria, la piazza ed i quartieri prospicienti ad essa. Nel XVII sec. il borgo conobbe un profondo rinnovamento della sua vita economica e sociale, che permise un aumento demografico sostenuto, prova del quale sono la costruzione di palazzi signorili quali Palazzo Renzi, e di strutture di vita comunitaria e religiosa quali l'Oratorio di San Filippo ed il Convento delle Agostiniane. Passata nel XIX sec. sotto l'amministrazione della Provincia di Arezzo, Castelfranco di Sopra subì la distruzione delle mura e dell'antica Loggia di Arnolfo di Cambio, l'architetto fiorentino che ne aveva curato la costruzione. All'ingresso del paese si trova la splendida torre del 1300, progettata da Arnolfo di Cambio. Nel 1996 Castelfranco ha festeggiato il settimo centenario della sua fondazione. È sede del Teatro intitolato a Wanda Capodaglio, famosa attrice di prosa che trascorse a Castelfranco gli ultimi anni della propria vita.
ALLESTIMENTO PRESEPE VIVENTE 2017 PRESSO BADIA SOFFENA CASTELFRANCO DI SOPRA AREZZO
Allestimento delle capanne del Presepe Vivente 2017 da parte dei cittadini di Castelfranco di Sopra Arezzo
CASTELFRANCO DI SOPRA (TOSCANA, ITALY)
Castelfranco di Sopra è un comune di 3.090 abitanti della provincia di Arezzo.
Si trova ai piedi del Pratomagno, lungo la strada provinciale Setteponti, a 45 km dal capoluogo. Situato lungo l'antico tracciato che collegava Arezzo a Fiesole, il territorio su cui oggi sorge Castelfranco di Sopra fu occupato in epoca preromana da un insediamento etrusco. Passato sotto il controllo di Roma intorno al III secolo, il territorio subì una intensa urbanizzazione, alimentata dalla costruzione della via consolare Cassia Vetus. Alla caduta dell'Impero Romano l'area finì sotto la dominazione longobarda, come attestato dai resti di strutture longobarde recentemente rinvenute nei pressi dell'antica Badia di Soffena, databili intorno all'825. Le prime testimonianze scritte riguardo a quest'ultima risalgono ai primi decenni del secondo millennio d.C. ed inquadrano la Badia di Soffena nel circuito culturale-religioso dei Monaci Vallombrosani. Pressappoco nello stesso periodo si attesta la presenza nell'area circostante la Badia del piccolo borgo di Casuberti. Fondato nel 1299 dalla Repubblica Fiorentina, Castelfranco di Sopra fu concepito come avamposto militare in funzione antiaretina, e come snodo commerciale per le tratte terrestri che collegavano il territorio della Repubblica all'aretino. Per popolare la Terra Nova, il borgo fu francato, cioè temporaneamente esentato dal pagamento dei tributi, attraendo così a sè numerosi popolani provenienti dalle comunità vicine. Nel giro di una cinquantina d'anni vennero costruiti la cinta muraria, la piazza ed i quartieri prospicienti ad essa. Nel XVII sec. il borgo conobbe un profondo rinnovamento della sua vita economica e sociale, che permise un aumento demografico sostenuto, prova del quale sono la costruzione di palazzi signorili quali Palazzo Renzi, e di strutture di vita comunitaria e religiosa quali l'Oratorio di San Filippo ed il Convento delle Agostiniane. Passata nel XIX sec. sotto l'amministrazione della Provincia di Arezzo, Castelfranco di Sopra subì la distruzione delle mura e dell'antica Loggia di Arnolfo di Cambio, l'architetto fiorentino che ne aveva curato la costruzione. All'ingresso del paese si trova la splendida torre del 1300, progettata da Arnolfo di Cambio. Nel 1996 Castelfranco ha festeggiato il settimo centenario della sua fondazione. È sede del Teatro intitolato a Wanda Capodaglio, famosa attrice di prosa che trascorse a Castelfranco gli ultimi anni della propria vita. Riprese realizzate venerdì 28 dicembre 2012, musica di Antonin Dvorak.
CASTELFRANCO DI SOPRA (AREZZO, ITALY)
Castelfranco di Sopra è un comune di 3.090 abitanti della provincia di Arezzo.
Si trova ai piedi del Pratomagno, lungo la strada provinciale Setteponti, a 45 km dal capoluogo. Situato lungo l'antico tracciato che collegava Arezzo a Fiesole, il territorio su cui oggi sorge Castelfranco di Sopra fu occupato in epoca preromana da un insediamento etrusco. Passato sotto il controllo di Roma intorno al III secolo, il territorio subì una intensa urbanizzazione, alimentata dalla costruzione della via consolare Cassia Vetus. Alla caduta dell'Impero Romano l'area finì sotto la dominazione longobarda, come attestato dai resti di strutture longobarde recentemente rinvenute nei pressi dell'antica Badia di Soffena, databili intorno all'825. Le prime testimonianze scritte riguardo a quest'ultima risalgono ai primi decenni del secondo millennio d.C. ed inquadrano la Badia di Soffena nel circuito culturale-religioso dei Monaci Vallombrosani. Pressappoco nello stesso periodo si attesta la presenza nell'area circostante la Badia del piccolo borgo di Casuberti. Fondato nel 1299 dalla Repubblica Fiorentina, Castelfranco di Sopra fu concepito come avamposto militare in funzione antiaretina, e come snodo commerciale per le tratte terrestri che collegavano il territorio della Repubblica all'aretino. Per popolare la Terra Nova, il borgo fu francato, cioè temporaneamente esentato dal pagamento dei tributi, attraendo così a sè numerosi popolani provenienti dalle comunità vicine. Nel giro di una cinquantina d'anni vennero costruiti la cinta muraria, la piazza ed i quartieri prospicienti ad essa. Nel XVII sec. il borgo conobbe un profondo rinnovamento della sua vita economica e sociale, che permise un aumento demografico sostenuto, prova del quale sono la costruzione di palazzi signorili quali Palazzo Renzi, e di strutture di vita comunitaria e religiosa quali l'Oratorio di San Filippo ed il Convento delle Agostiniane. Passata nel XIX sec. sotto l'amministrazione della Provincia di Arezzo, Castelfranco di Sopra subì la distruzione delle mura e dell'antica Loggia di Arnolfo di Cambio, l'architetto fiorentino che ne aveva curato la costruzione. All'ingresso del paese si trova la splendida torre del 1300, progettata da Arnolfo di Cambio. Nel 1996 Castelfranco ha festeggiato il settimo centenario della sua fondazione. È sede del Teatro intitolato a Wanda Capodaglio, famosa attrice di prosa che trascorse a Castelfranco gli ultimi anni della propria vita.
UNA PETIZIONE PER LA BADIA DI SOFFENA
Castelfranco di Sopra: due incendi a Caspri
Castelfranco di Sopra: successo di E mi chiamo Chiberto
De mooiste dorpen van Toscane - Castelfranco di Sopra
Castelfranco di Sopra gelegen in de Valdarno streek nabij Arezzo is ontworpen door Arnolfo di Cambio, de stadsarchitect van Firenze en toont dan ook tal van gelijkenissen. Meer info op
Castelfranco di Sopra
Circondata da una cinta muraria alta e merlata e da fossi e antifossi, si accedeva all'interno di Castelfranco da 4 porte con ponti levatoi sormontati da torri. Oggi percorrendo la direttrice principale della Terra Nuova, oggi via Arnolfo, si può ammirare il suggestivo scorcio della torre di Porta Campana, detta anche Fiorentina o dell'Orologio, o più comunemente Torre d'Arnolfo, che porta scolpito il giglio di Firenze e la data 1300, inizio della sua costruzione. Accanto alla torre, le mura cittadine conservano ancora un tratto del camminamento di ronda ed il cosiddetto vicolo lungo le mura.
Comune vecchio
Al centro dell'abitato sorge il Palazzo Comunale, edificato nei primi decenni del '300 e ampliato nel secolo successivo. La facciata è ornata dagli stemmi dei podestà e dei vicari e, nella parte alta, da un affresco settecentesco raffigurante San Filippo Neri, patrono del paese. Al piano terreno del palazzo, ora sede della Polizia Municipale, sono ubicate le antiche prigioni e una piccola cappella.
San Filippo Neri
Gli abitanti di Castelfranco sono sempre stati molto devoti a San Filippo Neri (1515 - 1595) che, da ragazzo, veniva a passare il periodo estivo nella casa paterna di Castelfranco. In suo onore fu così deciso di costruire la chiesa che ne porta il nome. Si presenta con un'elegante facciata barocca in pietra arenaria, mentre l'interno mostra pregevoli dipinti tra cui ricordiamo la Madonna con Bambino e San Giovannino, attribuita alla bottega di Andrea del Sarto e l'Estasi di San Filippo Neri, autografo di Matteo Rosselli, assieme alla volta a botte decorata dal montevarchino Marrubini.
Badia di Soffena
Complesso monastico costituito dalla chiesa, dal chiostro e dal convento, la Badia fu costruita alla fine del XIV secolo dai monaci vallombrosani su una preesistente struttura romanica dell'XI secolo. L'interno della chiesa, conserva pregevoli affreschi quattrocenteschi di maestri operanti nel Valdarno di cui ricordiamo una Madonna col Bambino di Paolo Schiavo e la pregevole Annunciazione di Giovanni di Ser Giovanni detto Lo Scheggia, fratello di Masaccio. Sulla destra possiamo ammirare il quattrocentesco chiostro circondato da archi sorretti da pilastri e il campanile con bifore nella cella campanaria dalla quale è possibile ammirare uno splendido panorama.
Le balze
Le balze rappresentano l'aspetto più spettacolare e singolare del paesaggio del Valdarno Superiore
Definita una Monument Valley in miniatura questo maestoso scenario naturale si è formato tre milioni di anni fa, quando si formò un lago intorno alle cui sponde vissero elefanti, ippopotami, rinoceronti, iene e tigri. Esso progressivamente fu colmato dai detriti delle rocce trascinati a valle dai torrenti che solcavano le pendici del Pratomagno e dei Monti del Chianti formando un altopiano, oggi intagliato da altissime pareti verticali chiamate appunto balze. Percorrere a piedi o a cavallo uno dei canyon che si insinuano fra le alte e scoscese pareti delle balze, ci troviamo immersi in un'atmosfera fiabesca e misteriosa.
Castelfranco Piandiscò a Italia Gioca
Piandiscò: 41/a Fiera degli Uccelli
L'URSEA ALLA BADIA DI SAN SALVATORE A SOFFENA
L'Ursea alla Badia di San Salvatore a Soffena, situata a Castelfranco di Sopra - Foto di Aldo Innocenti - ursea.it
Un Sindaco a bordo - Diretta da Castelfranco Pian di Scò
Il video della puntata di Un Sindaco a bordo dedicata al Comune di Castelfranco Pian di Scò andata in onda in diretta tv il 9 giugno 2016 dal teatro Wanda Capodaglio di Castelfranco di Sopra (Ar). Ospiti della trasmissione Maurizio Sarri, allenatore del Napoli e cittadino di questo territorio, il Sindaco Enzo Cacioli, il direttore del 118 di Arezzo Massimo Mandò e Flora Grandis dell'associazione Terrafranca.
Nel corso della trasmissione verranno proiettati dei video che raccontano realtà che si impegnano con amore nella valorizzazione e preservazione del territorio con le sue tante eccellenze in ambito artistico, culturale, sociale e imprenditoriale. In particolare andremo alla scoperta della coltivazione del giaggiolo con il quale vengono fatti profumi e vengono ricavati estratti per famose bevande alcoliche, Romy pelletterie, una bottega artigiana che fornisce i propri prodotti alle grandi griffe della moda, la Badia di Soffena, le caratteristiche balze con i loro percorsi naturalistici e agriturismi, la Fraternità della Visitazione che da anni offre un sostegno a donne e minori che hanno storie difficili alle spalle.
Nel corso della trasmissione, verranno premiate alcune realtà dello sport locale per i prestigiosi risultati raggiunti nelle rispettive discipline e categorie.
Momento culmine è la cerimonia di premiazione nei confronti di Maurizio Sarri al quale è stata conferita la chiave d'oro del Municipio di Castelfranco Pian di Scò. Maurizio Sarri diviene così il primo cittadino a ricevere questo riconoscimento nel nuovo Comune di recente costituzione dopo la fusione di Pian di Scò con Castelfranco.
La trasmissione, condotta da Luca Primavera con la regia di Rossano Corsi, è realizzata grazie al contributo della Regione Toscana è andata in onda il 31 maggio 2016.
“Un Sindaco a bordo” è articolato in un doppio appuntamento settimanale che si ripete ogni giovedì dalle 21.20 alle 23 in diretta tv e il sabato alle 21.25 con un’ora di “reportage” realizzato a bordo di un minivan guidato dal Sindaco che ci accompagna alla scoperta delle eccellenze del territorio.
Ruote nella Storia - 14 ottobre 2018 - Castelfranco di Sopra
08 Puntata - Castelfranco di Sopra
08 Puntata - Castelfranco di Sopra
Castelfranco di Sopra, volevano sterminare la famiglia: arrestati dai Cc
CASTELFRANCO DI SOPRA, UNA COMUNITA' DISTRUTTA
La tragedia della bimba di 18 mesi morta in auto, dimenticata dalla madre mentre si stava recando al lavoro, ha travolto la comunità di Castelfranco di Sopra, il comune del Valdarno aretino.
Castelfranco di Sopra e Pian di Scò: sempre più vicino il Comune unico
Servizio di Luca Primavera;
Immagini di Edoardo Malvestiti; Intervistati: Rita Papi - Sindaco Castelfranco di Sopra; Marco Meacci - segretario provinciale PD Arezzo.
TSD Notizie del 14.05.2013
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Castelfranco di Sopra è uno dei borghi più belli d'Italia a soli 35 minuti da Firenze sud. Molto piacevole, nel baricentro della Toscana.
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Tuning a Castelfranco di Sopra
Esibizione Tuning organizzata dal New California Bar di Castelfranco di
Sopra, in occasione delle Feste del Perdono 2016