Anghiari in Arezzo, Tuscany Italy
Anghiari is a town and comune in the Province of Arezzo (Tuscany, Italy).
Anghiari is famous for the Battle of Anghiari between Florence and Milan which took place there on 29 June 1440. The battle inspired a fresco in the Palazzo Vecchio by Leonardo da Vinci. The fresco has since gone missing although a sketch of it by Peter Paul Rubens is still in existence.
Sights are:
Palazzo Pretoriano
Badia di San Bartolomeo
Villa La Barbolana
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anghiari 3 maggio 2013
Anghiari, 3 maggio, S. Messa nell'antica badia camaldolese in occasione della feste del SS. Crocifisso.
UMBRIA - MONTONE Borgo bello d'Italia - HD
© CLAUDIO MORTINI ★
Montone (PG) è stato costruito su un colle in bella posizione panoramica tra due affluenti dello stesso Tevere: il Carpina e il Lana.
Castello già nell' altomedioevo, fu poi controllata dalle famiglie che negli anni ebbero il dominio su tutta la zona, come: i Del Monte, i Fortebraccio, i Vitelli; intorno alla metà del XVI secolo, infine, fu assoggettata allo Stato Pontificio.
Oggi Montone , uno dei Borghi più Belli d'Italia, si presenta come un paese nel quale si è operato un attento recupero architettonico nel pieno rispetto delle originarie strutture e nel rispetto dell'uso di antichi materiali.
L' edificio di maggior pregio artistico è sicuramente la chiesa gotica di San Francesco, eretta nel XIV secolo con abside poligonale e portico: all' interno numerosi affreschi di scuola umbra, alcuni attribuiti al maestro Bartolomeo Caporali, e interessanti gruppi lignei. All'interno dell'abitato si trovano ancora le chiese di S. Fedele e la Collegiata di Santa Maria, dove il lunedì di Pasqua si espone la reliquia della Sacra Spina, appena fuori del paese invece, è stata eretta una pieve nel XI secolo in stile romanico bizantino a tre navate ed abside rotonda.
_________________________Montone (PG ) was built on a hill in a beautiful panoramic position between two tributaries of the Tiber itself : the Carpina and Lana.
Castle already in ' Early Middle Ages , it was then controlled by families who over the years had dominion over the whole area, as the Del Monte, the Fortinbras , the calves ; around the middle of the sixteenth century , finally, was subjected to the Papal State .
Today Ram, one of the most beautiful villages in Italy , is presented as a country in which we have operated a careful restoration work in full respect of the original structure and in compliance with the use of old materials .
The ' most important building art is definitely the Gothic church of San Francesco , built in the fourteenth century with a polygonal apse and porch : all' numerous frescoes of the Umbrian school , some attributed to the master Bartolomeo Caporali , and interesting wooden sculptures . Inside the village there are still the churches of S. Fedele and the Collegiate Church of Santa Maria, where on Easter Monday, exposing the relic of the Holy Thorn , just outside the village on the other hand , was a church built in the eleventh century Byzantine Romanesque style with three naves and apse rotunda.
CHIUSI DELLA VERNA, AREZZO, ITALY (1 of 2)
Chiusi della Verna, provincia di Arezzo, Toscana, Italia. E' un comune di 2083 abitanti situato nel Casentino al centro del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ed è famoso per ospitare il santuario della Verna, dimora di S.Francesco, dove in questo luogo si asserisce ricevette le stigmate. Il santuario si trova sulla parte meridionale del monte Penna. Una fiorente industria turistica si è sviluppata attorno a questi luoghi. Chiusi della Verna è famoso anche per la disputa con il paese di Caprese Michelangelo per aver dato i natali a Michelangelo Buonarroti. Da studi presso l'archivio storico di Firenze sembrerebbe infatti che Michelangelo Buonarroti fosse nato proprio a Chiusi nel periodo in cui il padre era potestà del paese. Alla famiglia Catani è legato un episodio significativo nella storia del territorio chiusino: la donazione a Francesco d'Assisi del monte della Verna da parte del conte Orlando, avvenuta nel 1213 dopo il loro incontro nel castello di S.Leo. Da allora Francesco si recò più volte alla Verna con i suoi seguaci fino al 1224, quando vi ricevette le stigmate. A ricordo della capanna di frasche in cui il santo viveva durante i suoi soggiorni, alla fine del XIV secolo la contessa Caterina Tarlati fece erigere la cappella di S,Maria Maddalena, all'interno della quale è ancora conservata la pietra su cui sedette Gesù quando apparve al santo di Assisi. Dalla costruzione delle prime celle per i frati all'edificazione globale del convento, La Verna è stata al centro di molte vicissitudini del territorio di Chiusi; nel 1440 il luogo venne invaso dalle truppe di Niccolò Piccinino alla ricerca di viveri, mentre nel 1498, in un momento particolarmente grave per l'Italia centro settentrionale, il condottiero veneto Bartolomeo d'Alviano, sostenuto dai Medici in esilio contro la Repubblica Fiorentina, occupò il Convento con 150 cavalli e circa 800 fanti, devastandolo completamente ed interrompendone la ricostruzione messa in atto dopo l'incendio di venti anni prima.
CHIESA DI SAN MARCO-FIRENZE-song interpreted by Giordainemarie
La chiesa era parte, in origine, del grande complesso del convento di San Marco, in cui vissero ed operarono importanti personalità rinascimentali: Cosimo il Vecchio, sant'Antonino, il Beato Angelico, Ambrogio Catarino Politi, Fra Bartolomeo, Tommaso Caccini,fra Girolamo Savonarola. Dal 1934 vi dimorò anche il sindaco di Firenze Giorgio La Pira.
La facciata fu realizzata nel 1777 da Giovan Battista Paladini, mentre il campanile fu realizzato nel 1512 da Baccio D'Agnolo.
Costarainera presentazione dei restauri del patrimonio artistico della parrocchiale.
Venerdì 22 giugno, alle ore 21, nella chiesa di San Giovanni Battista in Costarainera, si è tenuto un incontro serale dedicato alla presentazione dei restauri del patrimonio artistico della parrocchiale. Gli ospiti accolti dal parroco e dal vice sindaco del pittoresco borgo ligure hanno potuto ascoltare l'interessante relazione del restauratore Riccardo Bonifacio, incontro tenuto alla presenza di Monsignor Umberto Toffani, Vicario Generale e Direttore dell'Ufficio per i Beni Culturali e l'Edilizia di Culto della Diocesi di Ventimiglia- Sanremo, che ha coordinato la ricerca di contributi e l'attività di restauro.
Grazie ad un audiovisivo appositamente realizzato, Bonifacio è stato presentato in maniera agevole il lavoro svolto sui dipinti esposti in chiesa, sulla scultura della Trinità e sul crocifisso ligneo, interventi diretti dalla Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici della Liguria, nella persona del funzionario di zona Francesca De Cupis. Si potrà così apprezzare meglio la qualità delle opere, efficace sunto della ricca stratificazione culturale e devozionale del borgo ligure, ma soprattutto comprendere cosa si intende oggi per restauro. Il desiderio di rinnovare l'aspetto di antiche immagini devozionali - pur legittimo e indice della loro reiterata funzione di segni di fede e della centralità nella vita pastorale della parrocchia - non deve più coincidere come un tempo con una ripassata, data da qualche volenteroso, ma deve necessariamente essere riposto nella mani di professionisti competenti, per decoro e rispetto della sacralità che si manifesta attraverso l'oggetto, prima ancora che per l'obbligo derivante dall'apposita legislazione in materia.
ANAGNI - La città dei Papi - Full HD
© CLAUDIO MORTINI -
La città santa degli Ernici, fondata circa 3.000 anni or sono dalle popolazioni pelagiche provenienti dall'Asia Minore e dalla Grecia, è posta su uno sperone dei Monti Ernici a 424 metri di altitudine. Fu definita dallo storico tedesco Gregorovius una delle più belle terrazze d'Europa.
Anagni fu alla guida di una federazione di città, fra le quali Ferentino, Alatri, Veroli, che, in alleanza con le altre popolazioni limitrofe, i Volsci e gli Equi, tentò di arginare, senza riuscirci (306 a.C), l'espansionismo della nascente potenza di Roma.
La sua felice posizione geografica determinò, nel corso dei secoli, la sua rinascita come centro culturale, religioso, politico.
Cicerone, Marco Aurelio, Commodo, Caracalla, Lucio Settimio Severo, i grandi dell'antica Roma, la scelsero come loro residenza. Ad Anagni vennero emanate Bolle papali, vennero strette alleanze decisive per le sorti della potenza della Chiesa, vennero lanciate tremende scomuniche contro i potenti dell'epoca, come Federico Barbarossa. Il titolo città dei Papi le deriva dall'aver dato i natali a ben quattro pontefici: Innocenzo III°, Gregorio IX°, Alessandro IV°, Bonifacio VIII°.
La Cattedrale di Anagni è uno dei più bei complessi architettonici medievali d'Italia; venne iniziata nel 1072 e portata a termine nel 1104, nello stile romanico-lombardo, ma con molti elementi in stile gotico antico e bizantino. L'interno è a tre navate, sorrette da otto pilastri e quattro colonne, e qui i maestri Cosmati ed il Vassalletto hanno lasciato i loro capolavori: il bellissimo pavimento del maestro Cosmati, la sedia episcopale, il candelabro tortile. A metà navata laterale si aprono due cancelli di ingresso alla Cripta, definita la Cappella Sistina del Medio Evo dove si può ammirare uno dei documenti pittorici più importanti fra quelli esistenti in Italia, risalente a ben 60 anni prima dei grandi cicli di affreschi del Giotto nelle Chiese di Assisi e di Padova. Le storie pittoriche rappresentate sulle pareti e sulle volte comprendono tutto lo scibile della filosofia e della cultura medievale.
Il Palazzo di Bonifacio VIII°, vicinissimo alla Cattedrale, risale al secolo XI° ed è stato teatro di importanti avvenimenti: nel 1230 Gregorio IX° vi ospitò Federico II° di Svevia, re di Napoli e di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, per suggellare la pace di San Germano che poneva fine all'aspra lotta tra il potere della Chiesa e quello dell'Impero; nel 1303 gli emissari del re di Francia Filippo il Bello, Guglielmo Nogaret e Sciarra Colonna, penetrarono nel palazzo dove risiedeva il Papa e in una delle sale avvenne il famoso affronto dello schiaffo al pontefice.
Il Palazzo Comunale, costruito negli anni 1160-1163 su progetto dell'architetto Jacopo da Iseo, viene considerato un vero gioiello dell'arte civile medievale; venne realizzato con un'idea molto originale, con una ardita fuga di grandi arcate a tutto sesto sulle quali poggia la struttura della grande sala della ragione, illuminata da una serie di finestre a bifora e trifora.
Storia dello Schiaffo 7 settembre 1303 - Il re di Francia Filippo IV il Bello inviò i suoi emissari (Guglielmo di Nogaret e Giacomo Colonna) dal Papa, a capo di alcuni soldati, per intimargli di ritirare la bolla pontificia Super Petri Solio, che conteneva la scomunica per il re francese. Durante la notte, probabilmente con l'aiuto del Podestà dell'epoca, i soldati entrarono ad Anagni passando tranquillamente per una delle porte della città e la occuparono. Il pontefice fu rinchiuso nel palazzo di famiglia (oggi Palazzo Bonifacio VIII).
Qui, Guglielmo di Nogaret e il Colonna cercarono di costringere il pontefice oltreché a ritirare la bolla, ad abdicare. L'episodio, sembra, fu risolto da una sollevazione popolare dei cittadini di Anagni che liberarono Bonifacio VIII. Il Papa venne portato in trionfo dalla folla degli anagnini, ma per l'entità dell'oltraggio si ammalò. Morì poco più di un mese dopo.
Più correttamente l'episodio prende il nome di oltraggio di Anagni per il valore irriguardoso nei confronti della figura del pontefice. Nonostante la città, anche nelle cronache degli storici locali, ricordi l'evento come lo schiaffo di Anagni, si pensa che, in realtà, l'atto materiale non sia mai avvenuto. Quindi si tende a pensare allo schiaffo più come ad uno schiaffo morale.