Venere e i piaceri dell'antica Baia - ARTeMIDE
Alle stufe di Nerone, storiche terme romane situate a Baia.colonia di vizi degli antichi romani, ARTeMIDE ha guidato i suoi viaggiatori attraverso il tempo...catapultandoli in un processo , pieno di vizi e corruzione .Marco Celio Rufo difeso da Cicerone contro Clodia tanto amata da Catullo. Il tutto, in Malazè 2012., allietati dalla cucina delle Terme Stufe di Nerone e dai vini delle Cantine dell'Averno dei fratelli Mirabella.
BACOLI e i Campi Flegrei. Meraviglie del Golfo di Napoli
Meraviglie di Bacoli e del Golfo di Napoli.
Foto e musica di Gabriele Tosi.
Un viaggio in uno dei tanti meravigliosi e sconosciuti luoghi italiani ricco di arte, storia e anche ottima gastronomia.
Luoghi visitati: Cuma, Terme di Baia, Parco sommerso di Baia, Castello Aragonese e museo archeologico, Miseno, Arco Felice
Musica di sottofondo: Pegaso brano per pianoforte e orchestra di Gabriele Tosi
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SIAE: Pegaso by Gabriele Tosi
vlog 31 - Bacoli il paradiso napoletano
Ho deciso di ricominciare a girare e raccontare quello che mi circonda, a modo mio. Ho deciso di partire da un luogo che porto nel cuore da sempre, Bacoli e raccontarvi alcune cose del posto.
Antica città sommersa di BAIA
Immersioni nel Parco Archeologico di Pozzuoli, sulla antica città romana di Baia, sprofondata sotto il mare a causa del bradisismo e di un terremoto.
Il Santuario Dimenticato: Intervento di valorizzazione del Sacello degli Augustali di Miseno
L'area di Miseno presenta un singolare intreccio di zone urbanizzate, imponenti ritrovamenti archeologici e affascinanti peculiarità paesaggistiche, determinando una stretta e talvolta inscindibile connessione tra i siti archeologici e l’edilizia moderna esistente.
Non è, infatti, possibile valorizzare l’ingente patrimonio archeologico flegreo, secondo le più moderne e condivise strategie di conservazione e musealizzazione, a causa dell’impossibilità di espropriare gli edifici privati e consentire la messa in luce del bene, né tantomeno organizzare coerentemente il sistema dei servizi per l’accessibilità e la presentazione dei reperti al pubblico.
Il progetto di valorizzazione deve riconsegnare l’area di scavo alla vita della città contemporanea, impostando un utilizzo consapevole e un godimento di questi beni coadiuvato da innovative tecniche (e tecnologie) di comunicazione, che permettano un’esperienza attiva ed emotiva della visita archeologica, in cui la trasmissione del valore e della conoscenza sia progettata utilizzando anche strumenti di comunicazione tipici delle discipline artistiche e teatrali contemporanee, con la ricostruzione digitale degli insediamenti o di parte di essi, ma soprattutto con ambientazioni e teatralizzazioni in situ, e attività di animazione che coinvolgano il pubblico in una visita a ritroso nel tempo, dove conti soprattutto il valore dell’esperienza multisensoriale offerta dal percorrere i luoghi reali di queste pregevoli architetture che, pur nello stato di rovina, conservano ancora la capacità di offrire al visitatore un’esperienza spaziale di notevole impatto emotivo.
Il Sacello degli Augustali è stato ritrovato nell’area compresa tra il porto di Miseno e la spiaggia di Miliscola; esso doveva trovarsi al centro del nucleo principale dell’abitato. Non è stata ritrovata alcuna iscrizione che attesti la data precisa di edificazione, ma è probabile che esso risalga intorno al 31 a.C. data in cui nacque il centro abitato. Lo scavo archeologico è stato condotto in tempi recenti, cominciò nel 1968 in seguito ad una scoperta fortuita e si è protrasse fino al 1972. Non è stato portato alla luce l’intero complesso che con molta probabilità giace sotto il centro attualmente abitato, al di sotto di edifici private di impossibile esproprio. Ormai ben poco è rimasto dell’intero complesso: in sito sono ancora presenti i resti delle tessiture murarie che costituivano i tre ambienti principali del complesso, oggi parzialmente annegate in una pozza d’acqua, a causa dei fenomeni bradisismi tipici della zona; mentre le opere scultoree superstiti sono state ricollocate in una sala dedicata al Sacello all’interno del Museo Archeologico dei Campi Flegrei di Baia.
Al fine di arricchire suggestivamente l’impatto emotivo del visitatore, il progetto di tesi qui presentato, prevede un allestimento espositivo dell’area archeologica, basato sull’installazione di pannelli espositivi a stampa, collocati su opportuni leggii, con un’altezza e un’inclinazione tale da essere agevolmente fruibili anche da persone diversamente abili, condizionate dall’altezza d’osservazione di una sedia a rotelle. I pannelli conterranno informazioni storiche, archeologiche e architettoniche, immagini della ricostruzione filologica del bene tratte dal modello 3D dell’intero complesso, un marker e un Qr-code che permettono l’accesso ad ulteriori contenuti digitali e multimediali grazie all’uso di un semplice tablet o smartphone. Così, inquadrando il marker con un semplice smartphone o tablet, sarà possibile usufruire della recente tecnologia della Realtà Aumentata: contrariamente a quanto avviene nel caso della Realtà Virtuale in cui l'utente è immerso in un mondo sintetico completamente ricostruito al computer, con il quale interagisce per mezzo di opportuni sensori ed effettori, nelle applicazioni di Realtà Aumentata (Augmented Reality) sono i dati virtuali ad essere sovrapposti e integrati nel mondo reale, nello spazio fisico, un vero e proprio arricchimento dei dati reali con elementi virtuali . L’utente, quindi, vedrà sovrapporsi alla scena inquadrata con il proprio smart devices il modello 3d della ricostruzione digitale del Sacello, con l’originaria sistemazione delle statue, rilevate mediante opportune software di fotomodellazione gratuiti e dunque trasferite nell’ambiente virtuale del Sacello ricostruito. La visualizzazione
aumentata della realtà permetterà la comprensione della perduta spazialità del monumento anche da parte di un pubblico non esperto e particolarmente giovane. Il software che permette la visualizzazione dei contenuti interattivi liberamente scaricabile su qualsiasi dispositivo elettronico portatile con interfaccia IOS o Android.
Baia, il mito sommerso.
Documentario sul patrimonio archeologico sommerso nelle acque di Baia e di Marina di Bacoli, realizzato da MENO 100 UnderWater Tek gruppo sub del Club UNESCO Napoli.
Riprese video e montaggio di Franco Ruggiero.