357 - Ponce alla livornese...belle grosse ce l'ho prese! (sub eng/esp) (ricetta caffè corretto )
2016 - IlBoccaTV - 357 - Ponce alla livornese...e ti s'alzan le difese!! (ricetta caffè corretto )
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►Grazie a Katia Giovannetti per la cura del nostro blog ( e a Giulia Gori per i sottotitoli in inglese (sub eng, esp).
Il ponce è una bevanda alcolica nata a Livorno tra i secoli XVII e XVIII e derivata dal punch, diffuso in città dalla numerosa comunità britannica.
La composizione originale del punch inglese (a sua volta versione meno rozza del grog) prevedeva cinque ingredienti (da cui il nome, derivato dal termine della lingua hindi panca o pancha, pugno o cinque): tè, zucchero, cannella, limone e acquavite (oppure acqua bollente, succo di limone, rum delle Antille, spirito di noce moscata e arak, un distillato di vino di riso originario dell'Indonesia).
Il ponce livornese nacque sostituendo al tè o all'acqua bollente il caffè concentrato, mentre al posto del rum delle Antille (che mal si accorda con il sapore del caffè forte) fu usato il cosiddetto rum fantasia (localmente detto anche rumme), un'invenzione locale costituita da alcol, zucchero e caramello di colore scuro, a volte aromatizzato con un'essenza di rum (ricetta originale del rag. Gastone Biondi della ditta Vittori).
La versione diffusa tra Ottocento e Novecento prevedeva una preventiva bollitura del caffè macinato in una pentola piena d'acqua; da ciò si otteneva un infuso che veniva filtrato con un panno di lana e immesso nella caffettiera. Al caffè che usciva dalla macchina veniva poi aggiunto con un misurino il rumme o la mastice, una versione del mistrà, liquore di semi di anice verde macerati in alcol.
Fino ai primi anni del Novecento, sia il rumme che la mastice erano generalmente fabbricate dal proprietario del locale nel proprio retrobottega, in quanto la legge lo permetteva.
Nella sua versione originale, il ponce è praticamente scomparso negli anni cinquanta.
Ai giorni nostri, la preparazione del ponce avviene così: si utilizza un tipico bicchierino di vetro (localmente detto il gottino), leggermente più grande di quello che normalmente si usa per il caffè; si dosa lo zucchero e si aggiunge una scorza di limone (vela); si versa il rumme: nella ricetta del ponce si può usare questo liquore da solo, un mix di rumme e cognac o rumme e sassolino: il giusto dosaggio del liquore si ottiene usando come riferimento il bordo superiore dei semicerchi che si trovano alla base del bicchiere. Quindi, con il beccuccio del vapore della macchina espresso, si porta la mistura ad ebollizione e, prontamente, si colma il bicchiere con un buon caffè ristretto. Il ponce deve essere bevuto caldo bollente, dopo una rapida mescolata dello zucchero che non si fosse ancora disciolto. Si consuma generalmente dopo pranzo o dopo cena. Alcuni lo consumano per scaldarsi dal freddo, anche se è dimostrato che l'uso di alcolici - pur dando un'iniziale sensazione di calore - comporta in realtà la perdita di calore corporeo attraverso le estremità.
Varianti del ponce classico, nel passato, erano il mezzo e mezzo, un caffè corretto con una mistura di rum e mastice, e il ponce americano aromatizzato all'arancia.
La torpedine è una versione rinforzata del ponce - si effettua aggiungendo alla polvere di caffè una punta di peperoncino. Il risultato è un ponce particolarmente forte.
Col nome ponce si identifica anche un'altra bevanda detta ponce al mandarino che altro non è che un punch molto alcolico (intorno a 40% Vol.) aromatizzato al mandarino e servito nel tipico gottino.
Fonte:
Ingredienti per 1 persona (italiano):
un pezzo di scorza di limone
un cucchiaio e mezzo di zucchero
Rum fantasia (Ponce livornese, Produttore: ARCAFFE' VITTORI)
Cognac (VECCHIO DERBY, Produttore: ARCAFFE' VITTORI)
caffè
Ingredients for 4/5 persons (english):
a piece of lemon peel
a spoon and a half of sugar
Rum fantasy (Ponce Livornese, Producer: Arcaffè 'VITTORI)
Cognac (OLD DERBY, Producer: Arcaffè 'VITTORI)
coffee
Ingredientes para 4/5 personas (Español):
un trozo de piel de limón
una cuchara y media de azúcar
Ron fantasía (Ponce Livornese, Productor: Arcaffè 'VITTORI)
Cognac (OLD Derby, Productor: Arcaffè 'VITTORI)
café
Zutaten für 4/5 Personen (deutsch):
ein Stück Zitronenschale
einen Löffel und eine Hälfte des Zuckers
Rum Fantasie (Ponce Livornese, Produzent: Arcaffè 'VITTORI)
Cognac (OLD DERBY, Produzent: Arcaffè 'VITTORI)
Kaffee
Er ponce al Civili di Livorno
Er ponce al Civili di Livorno sabato 9 febbraio 2008 sirvia marco leo marti julia gareth alessandro
Gino Lena racconta di suo zio
Lo zio era il campione mondiale dei bevitori di ponce. Infatti... Intervista realizzata al Bar Civili. E ho detto tutto...
Famous ponce alla livornese style coffee à Four Seasons Hotel Florence
Ponce alla livornese, storia e ricetta della bevanda simbolo dell’orgoglio labronico
#ponce #livorno #poncelivornese
Il ponce alla livornese è uno dei più antichi rituali italiani, purtroppo però ristretto soprattutto alla città di Livorno, che pur non essendo mai stata una repubblica marinara, ha visto il suo porto tra il 1600 e il 1700 essere uno dei più importanti del mediterraneo. Livorno fu in quegli anni una delle città più cosmopolite del pianeta anche grazie alle Lettere Patenti, ovvero le leggi Livornine emesse da Ferdinando I De Medici che garantivano particolari vantaggiose condizioni di dazi e tasse per ciò che riguardava i commerci e l’accoglienza delle genti. Così la città divenne un crocevia di navi e un posto particolarmente frequentato e battuto da commercianti provenienti da ogni dove e luogo strategico, di fondamentale importanza per l’economia del Granducato di Toscana. Cittadini di ogni paese si stabilirono nella città dando vita a crogiuolo di culture e costumi diversi i cui intrecci furono alla base della costruzione culturale della città e del Ponce. Come avrete notato il nome della bevanda ha una forte assonanza con una ben più nota di origine anglosassone: il punch. Effettivamente tra tutte le culture che passavano da Livorno quella da cui i livornesi erano più affascinati era proprio quella anglosassone da cui si lasciarono ispirare per la realizzazione di quella che diventerà la loro bevanda tipica. Nonostante non si possa negare l’influenza che il punch inglese abbia avuto sull’invenzione del ponce, rigorosamente pronunciato con la tipica O chiusa e la E apertissima, l’unica cosa che accomuna le due bevande è il fatto di essere bollenti. Il nome punch, a sua volta frutto è di influenze di varie culture mondiali, si crede erroneamente derivare da un adattamento del termine inglese pugno per via della carica alcolica e di calore che sprigiona ma in realtà la versione più accreditata sull’origine è che discenda dalla parola sanscrita panca che significa 5 proprio come gli ingredienti da cui è composto ovvero: ottimo rhum caraibico, succo di limone, spirito di noce moscata, acqua bollente e arak che è un distillato asiatico di riso o datteri! Ingredienti che come vedremo a breve non c’entrano assolutamente nulla con il ponce livornese! Torniamo ora a Livorno che tra il 1600 e il 1700, per i motivi sopracitati, era frequentatissima da marinai britannici, spedizionieri, politici, diplomatici, uomini d’affari eccetera avvezzi alle tratte commerciali caraibiche e che proprio per questo avevano diffuso nel porto livornese il rhum ormai divenuta la bevanda ufficiale e preferita sulle navi inglesi che percorrevano le tratte commerciali dei caraibi. “Il ponce esprime l’ardore, il carattere, la carica del livornese autentico, la sua voglia di sorprendere, di montarsi la testa, di vivere sopra le righe.” Questo è quanto scrive il giornalista Aldo Santini nel suo libro “elogio del ponce alla livornese” libro che ho voluto, cercato e trovato usato non senza qualche difficoltà in una piccola libreria di Pisa. Un libro veramente raro e un vero e proprio manifesto dell’orgoglio livornese. Il punch anglosassone ricordava un po’ il the, ma nessun livornese si sarebbe sognato di mescolare il costosissimo e pregiatissimo rum caraibico con acqua bollente o con qualunque altro additivo, piuttosto si ingegnarono per ricreare un rum cittadino il rumme, o rum fantasia che come lo definisce appunto Santini nel suo libro è “un birbonata tutta livornese” niente altro che alcol, zucchero, estratti imprecisati, caramello per dare il suo particolare colore ligneo e solo qualche nota di vero rum caraibico, ogni bottega, ogni locanda realizzava il suo particolarissimo rumme da correzione ma al posto dell’acqua bollente, usato dagli inglesi, che poi sostituirono con il the nel grog i livornesi preferirono mescolarlo al caffè per due motivi : il primo è per via del primato che la città di Livorno rivendica sul caffè, che pare essere stata la prima città italiana a conoscerlo e a rendere il suo consumo un vero e proprio culto! Grazie proprio alle sopracitate leggi livornine che garantivano accoglienza e libertà a chiunque passasse da Livorno, gli ebrei spagnoli che scappavano dalle persecuzioni dell’inquisizione spagnola del 1600 si rifugiarono in massa nella città facendo conoscere e diffondendo la cultura di quella che sarebbe diventata la bevanda più conviviale e più consumata del pianeta! La prima bottega del caffè aprì a Livorno nel 1632, persino quella forse più famosa e conosciuta di Venezia aprì solo 8 anni dopo! E il secondo motivo fu perché nascendo come bevanda per essere consumata nei porti doveva essere un buon energizzante utile a mantenere i portuali svegli nelle lunghe notti di lavoro.
Torino, rissa in strada a San Salvario: tre arresti
#svegliaitalia Milano video
Ti senti oppressa/o dalla religione cattolica in Italia? Come reagisci? Secondo te l'imam Francesco porterà qualche apertura?
LA VOCE DEI/DELLE SENZA DIRITTI alla manifestazione per la legge su unioni civili e adozione
#svegliaitalia Milano 23 gennaio
Giorgia Meloni prepara un caffè al bar per la Giornata Internazionale del Caffè
(Agenzia Vista) - Sutri, 1 Ottobre 2018 - La leader di Fratelli d'Italia prepara la bevanda più amata dagli italiani in occasione della Giornata internazionale del Caffè.
Aeroporto - 1944 di Piero Costa con Anna Arena
Aeroporto è un film del 1944 diretto da Piero Costa.
con: Armando Ferrara, Anna Arena, Gualtiero Isneghi, Elio Steiner, Renato Malavasi.
Trama: In un aeroporto militare, la vita quotidiana di militari e civili si confonde e si intreccia, soprattutto al bar degli Azzurri gestito da Tonio e dalle sue giovani figlie Marta e Tina. Quest’ultima attende che il pilota Riccardo Valetti la chieda in moglie, mentre sua sorella Marta è innamorata del sergente Gustavo Ferri, personaggio tormentato e problematico. Intanto all’aeroporto giunge il capitano Giovanni Ferri, fratello di Gustavo: gli Alleati sono sbarcati ed il suo reparto ha dovuto arrendersi. Il capitano, per evitare che il suo aereo possa venir distrutto distrutto, lo porta in volo dietro le linee. Si rende necessaria un’azione ed è indispensabile l’impegno di tutti i piloti: il capitano Ferri, benché ansioso di raggiungere la moglie che sta per partorire, accetta senza lamentele la missione, ma viene abbattuto. In un’ulteriore azione, resasi necessaria per difendere l’aeroporto, anche l’aereo di Valetti viene colpito: per salvarlo è necessario amputargli un braccio. Con la firma dell’armistizio la situazione precipita: i soldati sono lasciati liberi di decidere secondo coscienza. Alcuni decidono di fare ritorno alle proprie case, altri, come Gustavo Ferri, che ha finalmente deciso di sposare Marta, continuano la guerra nella Repubblica Sociale Italiana.
Girato in gran parte a Montecatini Terme all'inizio del 1944, prodotto da Mariangela Nuvoletti, con l'assistenza dei tecnici degli stabilimenti della Pisorno di Tirrenia, montato presso gli studi del Cinevillaggio della Giudecca a Venezia, il film ebbe breve circolazione nelle sale, uscendo nel febbraio del 1945, negli ultimi mesi della Repubblica Sociale Italiana. Ne è rimasta un'unica copia, conservata al Museo della Resistenza di Torino.
Attentati in Europa - Petrolio 11/09/2017
LA PUNTATA INTEGRALE SU RAIPLAY
TUTTE L PUNTATE - Parigi, Bruxelles, Manchester, Londra, Barcellona. Dal 2015, il terrorismo islamico è tornato a colpire l'Europa. I kamikaze non puntano più a bersagli militari, ma a civili inermi. L'obiettivo è il terrore puro e semplice.
#IoStoConIlCarabiniere [VIDEOSHOC] Padova: picchia i #Carabinieri e resiste all’arresto, tra le ris
#IoStoConIlCarabiniere
[VIDEOSHOC] Padova: picchia i #Carabinieri e resiste all’arresto, tra le risate delle persone che assistono
Roma, 27 nov – (di Alessandro Casu) Vedere queste immagini che da due settimane rimbalzano sui profili whatsapp di centinaia di migliaia di utenti, e riprese da un passante (come ormai è prassi), durante la festa patronale di San Martino a Piove di Sacco, nel Padovano, fa male e pongono tanti interrogativi.Sono immagini che mortificherebbero chiunque e fanno riflettere circa le difficili e rocambolesche condizioni in cui oggi, gli operatori di pubblica sicurezza, si trovano a dover fronteggiare e contestualmente arrestare una minaccia violenta, dettata da una forza umana posta in essere, come è palesemente visibile nel video, da un soggetto alterato.
Purtroppo scene come queste si ripetono sempre più spesso, poiché gli uomini e le donne in divisa, ormai da tempo, vivono il timore, nell’esercizio delle loro funzioni, di aver perduto la “Tutela dell’Operato”, elemento primario, per il corretto svolgimento del loro difficile e delicatissimo ruolo istituzionale.
Il timore di compiere un azione sproporzionata rispetto a quella dell’aggressore, art. 52 del codice penale “… sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa“.
Il timore di essere ripresi dai telefonini degli anonimi di turno, durante un’attività di intervento in cui potrebbe essere necessaria, come in questo caso, un’azione di forza che, per le inevitabili logiche giudiziarie e opinionistiche (la gogna mediatica), potrebbe risultare eccessiva ergo ricadere nelle responsabilità penali, civili e morali degli stessi servitori dello Stato.
Questo sistema è evidente che non funziona, e a farne le spese sono sempre loro, gli uomini e le donne in divisa.
Queste incresciose circostanze dettano frustrazione, impotenza e avvilimento, indotte altresì da una condizione psicologica che sfoccia sempre più verso la demotivazione professionale e il timore di agire.
VIALE BRIGATA RAVENNA CAVALCAVIA DI COLLEGAMENTO TRA CITTA' E QUARTIERE CRISTO
Viale Brigata Ravenna, Alessandria.
Su questo tratto stradale il limite di velocità per le automobili è di 30 km/orari, nessun automobilista rispetta questo limite anzi...
In questi ultimi anni più di una volta delle auto sono volate giù per l'elevata velocità e il ghiaccio oppure trovando ostacolo di auto ferma per scendere al teatro Ambra, finendo la loro corsa nella via sottostante ossia via Livorno.
Per i pedoni e i bikers l'unica loro protezione sono delle transenne metalliche laterali che se urtate accidentalmente da un' auto potrebbero procurare più danni che il contrario.
Nel marciapiede sottostante, ovvero via Livorno, protezioni non esistono... i pedoni che transitano tranquillamente potrebbero senza preavviso trovarsi schiacciati da un' auto che vola giù e allora consiglio vivamente per l'incolumità di spostarsi dal lato opposto che è più sicuro ma al tempo stesso consto che lo stesso nei passaggi disabili, degli automobilisti incivili parcheggiano le loro auto costringendo a fare gimcane forzate appunto a disabili in carrozzina e pedoni.
Ovviamente nessun controllo da parte della Polizia Locale, un passaggio giornaliero da queste parti e con le sanzioni si pagherebbe lo stipendio a qualche Vigile Urbano o meglio ancora la possibilità di assumerne qualcuno, ma tant'è che a nessuno interessa niente.
Rimanendo in tema disabilita', altra considerazione, per un disabile o una persona in stampelle con problemi motori che vorrebbe salire da via Livorno su in Viale Brigata Ravenna il tutto è ostacolato dal fatto che sono presente soltanto delle scalinate tra l'altro abbastanza ripide, sporche e mal tenute.
Per ovviare al problema lo sfortunato dovrebbe farsi tutto il giro imboccando il tratto di strada dalla rotonda del cappellaio magico di Borsalino, alla faccia di Alessandria città accessibile per i disabili... ma probabilmente chi è preposto all' interessamento di problemi di questo genere avrà altro da fare... chissà?
Noi in Alessandria ci sciacquiamo la bocca con paroloni in inglese per dare più importanza che altro ma tutto rimane così, usate un termine italiano ma datevi da fare, superate le barriere che esistono perchè sono molte.
La staccionata di legno, in alcuni tratti marcia, in altri completamente vandalizzata... ma verranno anche qui a controllare i volontari dei Vigili Urbani? Non è dato a sapersi anche perché in giro di questi volontari non se ne vedono praticamente più...
Io sto aspettando l'applicazione da smartphone per fare le segnalazioni, che il Comune ha approvato e dovrebbe entrare operativa entro circa 6 mesi, poi vedrò se con questo sistema là da Palazzo Rosso avranno il coraggio di rispondermi perché con la precedente amministrazione ho accumulato in casa la bellezza di 10 centimetri di carta con segnalazioni protocollate a cui purtroppo sto ancora aspettando una risposta... fate voi!
Perfettamente inutile instaurare la tecnologia se dietro non esiste l'uomo, VOGLIAMO FARE LA SPESA PER DEI ROBOT? sCURAMENTE LAVOREREBBERO MEGLIO DEGLI UMANI CHE ABBIAMO.
Svegliati Alessandria, i problemi si vedono girando a piedi e non stando beatamente seduti ad aspettare negli uffici del Municipio tra i vari dei Patatrakky!
Sarebbe utile avere a disposizione oltre alle cooperative, delle pecore anzi, per le rive scoscese, vanno meglio le capre, almeno quando brucano, non rimane erba tagliata o buttata chissà dove...
Magic Italy rivisitato
Il messaggio pubblicitario con la voce di Berlusconi per promuovere il turismo in Italia, intervallato da dichiarazioni di controversa promozione turistica all'Europarlamento e pezzi di un videomessaggio analogo di Rutelli.
Ingredienti:
- Magic Italy andato in onda nell'estate del 2010
- Presentazione Italia.it realizzato nel 2007, con l'allora ministro ai beni culturali Francesco Rutelli
- Polemica Berlusconi-Shultz al Parlamento Europeo il 2 luglio 2003 (ulteriori informazioni: tratto dal documentario Quando c'era Silvio di Cremagnani e Deaglio
Marco Colombo Presidente centro bresciano Down Ventunogrammi
Ventunogrammi
Inaugurazione locale #21grammi sabato 27/2
#opening
Ventunogrammi è un'occasione per entrare nella vita e nella società. Fa dimenticare (almeno per un momento) a tanti genitori di figli con la sindrome di Down la fatica che una famiglia deve fare per “conquistare” quelli che dovrebbero essere diritti garantiti, soprattutto ai più deboli.
2 Giugno, la sfilata e il grido della brigata Folgore davanti al Presidente della Repubblica
(Agenzia VISTA) - Roma, 2 Giugno 2016 - La Festa della Repubblica 2016 è cominciata con l’omaggio del capo dello Stato alla tomba del Milite Ignoto, al Vittoriano. Mattarella, accompagnato dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal capo di Stato maggiore della Difesa Claudio Graziano, è stato ricevuto sulle scale del Vittoriano dal presidente del Senato, Piero Grasso, quella della Camera, Laura Boldrini, e il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Prima dell’inizio della parata ai Fori, c’è stato tempo per una breve «pausa-caffè» per Matteo Renzi e il Presidente del Senato Pietro Grasso, dopo le celebrazioni al Vittoriano, in un bar lì vicino. Poi Renzi e Grasso sono andati a piedi alla tribuna delle più alte cariche dello Stato. Durante la passeggiata il premier ha salutato i presenti tra selfie e strette di mano. La parata si è chiusa, sulle note dell’inno d’Italia, con il passaggio della fanfara dei carabinieri a cavallo e delle pattuglie acrobatiche delle frecce tricolori. Mattarella ha poi lasciato via dei Fori Imperiali mentre iniziavano a cadere le prime gocce di pioggia.
Il Capo dello Stato, a bordo della Lancia Flaminia del ‘64, ancora adesso la vettura ufficiale, si è diretto verso piazza Venezia: nonostante una leggera pioggia non è stato alzato il tettuccio della macchina e qualche goccia ha raggiunto lui e la ministra Roberta Pinotti.
La parata si è chiusa, sulle note dell’inno d’Italia, con il passaggio della fanfara dei carabinieri a cavallo e delle pattuglie acrobatiche delle frecce tricolori. Mattarella ha poi lasciato via dei Fori Imperiali mentre iniziavano a cadere le prime gocce di pioggia.
Morino Show sabato 8 dicembre 2007 Livorno
Lo Show del morino sabato 8 dicembre 2007 a Livorno dopo cena e birra.....
Festa della Repubblica- Rio nell'Elba 2 Giugno 2017
Alcuni momenti delle celebrazioni della Festa della Repubblica 2017 che si sono svolte a Rio nell'Elba alla presenza della autorità civili, militari e religiose dell'Isola d'Elba, delle associazioni e dei rappresentanti associazioni reduci e combattenti.
Ferragosto a Viareggio. Having a drink at Fanatiko winebar
E' ferragosto e siamo in vacanza sul lungo mare di Viareggio. :) Di sera la passeggiata si illumina e crea una bellissima atmosfera molto soft, rilassante e divertente. Ristoranti, boutique e winebar diventano l'attrazione dei turisti e dei residenti sul lungo mare. Musica dal vivo, complessi rock e grande intrattenimento con eventi culturali.
La passeggiata a mare è un'ottima location per condividere un aperitivo a pranzo o a cena, e al tramonto.
Il bar Fanatiko noto locale per le meravigliose serate di musica dal vivo è a circa 10' a piedi dal nostro hotel. Buon divertimento ;)
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Down Tour 2019
Un viaggio lungo otto mesi per celebrare i 40 anni di AIPD
9000 km percorsi in tutta Italia
38 città coinvolte
38 equipaggi e 80 persone con sindrome di Down in viaggio
10.000 confezioni di “pillole” vendute
Oltre 150 eventi tra mostre, concerti, seminari, proiezioni cinematografiche…
Migliaia di incontri, di chiacchiere, di risate
Un viaggio a contatto con il pubblico per raccontare le persone con la sindrome di Down e per parlare di:
• Inclusione
• Scuola
• Lavoro
• Vita indipendente
• Autonomia
• Amore ed amicizia
• Diritti
• Cittadinanza attiva
• Futuro
• Libertà
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Tgmax 25 ottobre 2012
Lanciano, Tgmax 25 ottobre 2012. Conduce Leda D'Alonzo.
- L'Aquila: dopo la sentenza di condanna dei membri della Commissione 'grandi rischi', spuntano nuove rivelazione sull'emergenza terremoto
- Chieti: un centinaio di dipendenti della Sixty ha occupato la sede aziendale a Chieti Scalo, in vista del prossimo incontro, in programma il 29 ottobre a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo economico. I lavoratori chiedono chiarezza sul futuro occupazionale e produttivo alla nuova proprietà
- Omicidio Ferra: svolta nelle indagini sull'omicidio dell'albanese 30enne ucciso con un colpo di pistola sabato scorso ad Alba Adriatica, nel corso di una lite davanti ad un bar. La Procura ha iscritto sul registro degli indagati l'amico 23enne, con l'accusa di omicidio volontario aggravato
- Santa Maria Imbaro: ha avuto un seguito la rissa di sabato scorso nel quartiere Santa Rita di Lanciano. Il giorno dopo, infatti, si sono affrontati due gruppi a Santa Maria Imbaro, uno di rom e l'altro di romeni. La Procura di Lanciano ha aperto un'inchiesta
- Test Bnl: l'associazione Codici avvia una class action contro i responsabili dei finti concorsi della Bnl che, a partire dal 2009, hanno truffato un migliaio di persone in tutta Italia, per un importo stimato di circa 6 milioni di euro
- Politica: la sinistra mobilita l'Abruzzo per il 'No Monti Day' a Roma sabato prossimo
- Enogastronomia: aperto oggi al Lingotto di Torino il Salone del gusto, 100 i paesi espositori. È presente anche la Regione Abruzzo con le sue eccellenze
- Pescara: si parlerà di testamento biologico, procreazione assistita e unioni civili al convegno I Nuovi Diritti della persona nella Costituzione organizzato per domani pomeriggio al Museo Vittoria Colonna dall'Associazione Culturale Numero Zero, con l'intervento di Ugo De Siervo, Presidente Emerito della Corte Costituzionale
- Serie A: il Pescara si allena a porte chiuse per tenere alta la concentrazione, in vista del match con l'Atalanta. La classifica è deficitaria e mister Stroppa rischia la panchina
- Serie B: tutto ok la 'Biondi', la commissione di vigilanza ha dato il via libera alla riapertura della tribuna e alla disputa in notturna di Virtus Lanciano -- Livorno in programma martedì
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