Le campane di Gozzano (NO)
Gozzano (NO), Basilica di San Giuliano
Concerto di 8 campane in Do3 (Francesco D'Adda 1927; Do3 Achille Mazzola 1950)
Concerto solenne a 8 campane
La basilica sorge su un preesistente luogo di culto, risalente all'epoca longobarda. L'imponente edificio venne edificato in tre riprese, a partire dal IX secolo, quando vennero qui traslate le spoglie del diacono Giuliano, che giunse sulle rive del lago d'Orta insieme al fratello san Giulio, al fine di evangelizzare le popolazioni pagane qui presenti nel IV secolo. La basilica di San Giuliano è tra le più antiche pievi della diocesi di Novara, poichè si hanno notizie certe a partire dal 919. La canonica si sviluppò nel corso dei secoli seguenti, fino alla citazione del parroco di Gozzano come prevosto a partire dal 1145. Il capitolo, abolito da Napoleone Bonaparte e successivamente ripristinato dal vescovo, acquisì nel 1827 il privilegio della mozzetta violacea, segno della notevole importanza storica dell'antica pieve. La chiesa venne rimaneggiata nel corso del XII secolo, assumendo alcuni elementi tipici del romanico, e infine completata nella prima metà del Settecento. Dell'antico edificio si conservano unicamente due capitelli, mentre dell'epoca romanica si conservano diversi elementi, tra i quali spicca certamente il campanile, costruito tra il 1050 e il 1075 sul punto più alto della rocca. La basilica ospita innumerevoli opere di valore, tra le quali spiccano i due teleri del XVIII secolo realizzati da Giovanni Battista Ronchelli, che narrano la vita dei santi fratelli Giulio e Giuliano, inviati dall'imperatore Teodosio in questa zona del suo vasto regno. Di notevole bellezza sono le volte e le pareti della cappella del Rosario, affrescata dal pittore valsesiano Lorenzo Peracino. Le altre tele sono conservate nelle cappelle dedicate a san Giuseppe e a sant'Antonio e nella sagrestia, con una datazione variabile tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo. Sotto l'imponente altare maggiore in marmi policromi (1761) si trova lo scurolo di San Giuliano, costruito nel 1780 su modello di quello dedicato a san Giulio, nell'omonima basilica a lui dedicata sull'isola. Il campanile ospita otto campane, fuse nel 1927 in sostituzione del precedente concerto di cinque. Sfogliando gli archivi è citata la fusione di un campanone nel 1415, rifuso in seguito nel 1677 e nel 1730, anno in cui probabilmente venne rifatto l'intero complesso campanario. Nel 1618 un canonico di Gozzano fece ritorno con un frammento della campana di San Teodulo, vescovo di Sion, che secondo la leggenda fece trasportare al diavolo un bronzo donatogli dal papa in persona. Il concerto di otto campane rimase mutilo della maggiore nel corso del 1950; questa venne rifusa per mano della fonderia valsesiana di Achille Mazzola. L'interno dell'edificio è a navata unica, composta da numerose cappelle laterali e ampia abside semicircolare, in piena conformità ai dettami del Concilio di Trento. Il complesso ospita, oltre alla basilica, il piccolo oratorio di San Gaetano (1673), il palazzo vescovile, residenza estiva dei vescovi di Novara e il seminario vescovile (1778), che nel tempo divenne sede del noviziato dei Gesuiti.
Un ringraziamento a Riccardo, al sagrestano e al prevosto don Enzo.