Forio, 13 Marzo 2019 - Basilica Pontificia di Santa Maria di Loreto: Via Crucis - Momenti
Ischia. Forio. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, di Forio d'Ischia provincia di Napoli. Italy.
Luoghi Visitati.
Bosco di Zaro. Madonna di Zaro. Spiaggia di San Francesco. Spiaggia della Chiaia. Marina di Forio. Chiesa di San Gaetano. Basilica di Santa Maria di Loreto. Chiesa Arciconfraternita di Santa Maria. Piazzale e Chiesa del Soccorso. Torre il Torrione. Chiesa S. Sebastiano. Torre Costantina. Torre di Nacera. Chiesa di San Vito. Torre Torone. Becco dell'Aquila. Spiaggia di Citara.
Ringrazio della Visualizzazione.
Basilica Pontificia S. Maria di Loreto - Forio: Pranzo di S. Stefano per i meno fortunati
Forio, Natale 2018 - Basilica Pontificia S. Maria di Loreto: Un pranzo x i - fortunati
Basilica Pontificia S. Maria di Loreto, Forio - Novena dell'Immacolata: Zampognari
Basilica Pontificia S. Maria di Loreto - Forio. Pasqua 2018: La Benedizione delle Palme
ISCHIA - LACCO AMENO - FORIO - CITARA - HD
© CLAUDIO MORTINI ❀
Lacco Ameno ha una superficie di 2,7 Kmq con una popolazione di circa 4500 abitanti. L'altitudine va da metri 0 sul livello del mare ai 300 della contrada Fango. Il comune di Lacco Ameno occupa la parte nord-occidentale dell'isola e si estende lungo il mare e sulle prime pendici dell'Epomeo.
E' il comune più piccolo dell'isola, ma non il meno conosciuto. Note sono le sue acque quali delle Legne, del Capitello, di Santa Restituta, della Regina Isabella, di San Montano e le arene termali di Santa Restituta e la stufa vaporosa di San Lorenzo.
Lacco Ameno è caratterizzato da uno scoglio chiamato il Fungo, per la sua forma singolare. Esso si trova a breve distanza della riva, ed è un masso di tufo verde alto 10 metri precipitato dal Monte Epomeo.
Forio è il secondo comune, per popolazione e importanza. Si distende al centro di due promontori, Punta Caruso (in località Zaro) e Punta Imperatore, tra spiagge ritenute le più belle dell'isola e nel verde metallico delle viti, che dal monte Epomeo digradano in uno scenario di incomparabile bellezza. Forio ha una superficie di 13 Kmq con una popolazione di circa 12500 abitanti e la sua altitudine va da metri 0 sul livello del mare ai 700 nella zone della Falanga. Si divide nelle frazioni di Forio e Panza con altri villaggi periferici (Monterone, Cuotto, Citara).
E' l'unico comune che conserva intatto il suo centro storico con i vicoli, le chiese, le torri di avvistamento e i monumenti inalterati nella loro struttura. Principali monumenti: la chiesa del Soccorso (riportata sul francobollo delle Poste Italiane) dedicata a Santa Maria della Neve, il Torrione, chiesa di San Francesco da Paola, la chiesa dell'Arciconfraternita di Santa Maria delle Grazie detta Visitapoveri, Basilica Pontificia S. Maria di Loreto, Chiesa di S. Vito, chiesa parrocchiale di S. Leonardo Abate, S. Maria al Monte.
Sotto la superba grandezza dell'Epomeo tra valli e colli degradanti verso il mare, nei pressi di Forio, si stende la bella spiaggia di Citara (o Cetara). Un mare sempre allettante e limpido sciaborda a poco a poco confondendosi in alcuni punti con le rinomate acque termali. Citara vuol dire acqua che fa «fecondare» o che fa «proliferare». Lo storico D'Ascia afferma che l'acqua di Citara fu posta dai romani sotto la protezione di Venere Citarea, di cui fu trovata una statua di marmo bianco, andata poi distrutta.
Oggi qui al sole, nell'esaltazione di una natura che tocca il divino e lungi dalla frenetica vita moderna ci si ritrova uomini. Qui, al riparo dall'alta costa di Punta Imperatore, in una cornice di Bouganville e di piante tropicali e subtropicali, nel 1962 si cominciò la costruzione di un modernissimo complesso termo-balneare, la città giardino delle terme Poseidon, che in un indimenticabile contorno di piscine, giardini e servizi, sfrutta con criteri modernissimi le alte qualità curative delle acque.
Si tratta di una bellissima spiaggia di morbida sabbia chiara, litorale molto lungo e ben attrezzato, solo una sua porzione minore del quale è libero. Il mare è molto bello, turchese, cristallino e trasparente, ideale per fare il bagno e nuotare, nonchè per praticare diversi sport acquatici. La spiaggia è quasi sempre affollata, per la sua bellezza, per i vari servizi che offre (stabilimenti attrezzati, bar e ristoranti) e per il fatto di essere una tra le spiagge più assolate dell'isola, in una posizione che permette di ammirare dei tramonti mozzafiato.
LORETO: LA SANTA CASA di Federico Catani
Altra conferenza a Staggia Senese:
LA SANTA CASA di Giorgio Nicolini ➜
LA VERITA' SULLA CASA DI MARIA A LORETO
TUTTI I DOCUMENTI LO CONFERMANO. FURONO GLI ANGELI A TRASPORTARE LA SANTA CASA DA NAZARET A LORETO.
Sabato 8 giugno si è svolto a Staggia Senese l'undicesimo Giorno del Timone della Toscana. Il tema della prima conferenza è stato la Santa Casa di Loreto e le prove che testimoniano la sua traslazione angelica.
A parlarne abbiamo avuto Federico Catani, giornalista, pubblicista, insegnante di religione e direttore responsabile di Spunti e dell'Associazione Luci sull'Est, collabora con diverse riviste e siti del mondo cattolico. Qualche mese fa ha pubblicato il libro divulgativo Il miracolo della Santa Casa di Loreto, sul valore mistico, ma al tempo stesso molto concreto del luogo in cui ha avuto luogo l'incarnazione di Gesù dopo l'annuncio dell'Arcangelo Gabriele e dove hanno vissuto Gesù, Giuseppe e Maria; qui probabilmente è avvenuta anche l'Immacolata Concezione di Maria e la sua nascita. La Santa Casa è quindi una delle più importanti reliquie che abbiamo l'onore di avere in Italia. Conseguentemente abbiamo anche l'onere di prendercene cura, tramandando la sua importanza. Un santo come Padre Pio affermava che la Santa Casa è un miracolo vivente: infatti, mentre nei santuari come quelli a Lourdes e a Fatima si sente forte la presenza di Maria, nella Santa Casa, diceva, Maria cammina continuamente. Lui non osava neppure andarci perché riteneva che non avrebbe retto tale emozione. Ovviamente lunghissima è la lista dei santi che hanno fatto un pellegrinaggio alla Santa Casa nella loro vita.
Un aspetto interessante e affascinante della Santa Casa è che il Magistero della Chiesa e i santi da sempre hanno tramandato la notizia del trasporto angelico. Vi sono testimonianze scritte fin dal 1300 anche del fatto che abbia avuto cinque diverse traslazioni. Vi sono testimoni oculari e sono stati costruiti dei piccoli santuari in ogni luogo in cui la Santa Casa si è posata: a Tersatto in Croazia, nell'attuale Fiume; ad Ancona nel quartiere chiamato appunto Posatora; sempre nelle Marche in una Località chiamata Banderuola e infine proprio di fronte all'attuale basilica a Loreto, nel campo di due fratelli, la cui lite ha fatto sì che la Casa si spostasse definitivamente nell'attuale posizione. Vi sono anche molti miracoli legati a quel luogo e molte grazie ricevute, soprattutto molte conversioni. Una volta un Vescovo voleva riprodurre la Santa Casa e per fare ciò volle come prima pietra una di quelle provenienti proprio da tali sante mura. Ma appena la pietra fu tolta cadde ammalato e poté guarire solo nell'istante in cui la pietra fu rimessa al suo posto. Un altro fatto miracoloso riguarda l'apertura nelle pareti della Casa di due porte, ordinata da Papa Clemente VII, per garantire un miglior afflusso dei fedeli. L'architetto incaricato di seguire il lavoro cadde ammalato non appena dette la prima picconata. Fu chiesto allora di continuare ad un seminarista, il quale dopo aver digiunato e pregato per una settimana poté compiere l'apertura delle porte senza che gli accadesse nulla. Tali fatti sono documentati nelle cronache del tempo, eppure negli ultimi trent'anni la verità è stata manipolata per ridurre la sacralità e la portata di quel luogo e la posizione oggi sostenuta dalla maggior parte degli uomini di Chiesa, compresi i frati del Santuario, è che la Casa sia stata trasportata via mare da una famiglia di nome Angeli. Da sempre il miracolo del trasporto angelico è stato rinnegato da vari nemici: i protestanti, i razionalisti e poi i modernisti; ma dispiace costatare che adesso i nemici siano in casa cattolica. Eppure se si analizzassero i fatti, come ad esempio la posizione in cui la Casa è stata collocata, cioè in una strada pubblica, con una parte della parete che poggia nel vuoto, che essa si regge senza alcun bisogno di fondamenta, si comprenderebbe che sostenere il trasporto via mare da parte di uomini, per l'oggettiva difficoltà di smontare e rimontare delle mura antiche, è ancora più improbabile e miracoloso di quello angelico. Del resto Dio, che ha creato l'Universo ed è capace di nascondersi in un pezzetto di pane per creare un'intima unione con noi, non avrebbe certo avuto problemi a spostare tre mura. Fidiamoci infine di Papa Benedetto XV, il quale proclamò la Madonna di Loreto, non a caso, patrona degli aviatori.
Federico Catani ha concluso la sua relazione, molto apprezzata dai presenti, con l'invito a richiedere il suo libro anche via internet per approfondire il tema e per diffondere tra gli amici grazie a un simpatico regalo la storia vera della Santa Casa.
Centro Culturale Amici del Timone di Staggia Senese ➜
Forio: 80° Anniversario della Seconda Incoronazione della Madonna di Loreto
suono delle campane della basilica di Santa Maria di Loreto per la Santa processione
Il Professor Achille Della Ragione e le Chiese di Forio: La Chiesa del Soccorso
Forio, 12 settembre 2018: Festività di S: Maria al Monte - La Santa Messa
Unitalsi Triveneta a Loreto
Quattro giorni intensi quelli vissuti dall’Unitalsi Triveneta a Loreto dal 27 al 30 luglio scorso. Un momento intenso che, per quanto possibile, abbiamo cercato di raccontare nello speciale “Pellegrini alla Santa Casa” nella serata di lunedì 29 luglio. Una carrellata di testimonianze e di contributi che possono essere riascoltati nella registrazione del programma qui proposta.
CORSA DELL'ANGELO Forio 2015
di Felicia Lamonaca
Ogni anno, la domenica di Pasqua, i foriani si uniscono ai curiosi ed ai turisti, per assistere ad una rappresentazione di devozione popolare oramai secolare, le cui prime notizie storiche risalgono al 1620: la corsa dell'angelo.
L'evento trae ispirazione dalla Resurrezione di Cristo, sulla base della quale s'immagina l'incontro della Madonna con il Redentore.
L'azione si svolge lungo il Corso Avv. Francesco Regine ed il Corso Matteo Verde ed ha come protagonisti Gesù risorto, la Madonna, S. Giovanni e l'Angelo.
I quattro personaggi sono rappresentati da statue lignee portate a spalla dai primogeniti delle stesse famiglie, quasi per un diritto consuetudinario.
La mattina della domenica di Pasqua, la statue della Madonna, con il volto coperto da un lungo velo, e quella di S. Giovanni, portate a spalla, sono sistemate lungo il marciapiede sinistro di Corso Mattero Verde, all'altezza dell'Istituto Nautico. La manifestazione ha inizio intorno alle 11:30, dopo la celebrazione della messa solenne. Al termine di questa, la processione si avvia con un piccolo corteo, con lo stendardo celeste, con il pennacchio di struzzo bianco, seguito dalla croce della confraternita con i confratelli. Dopo di loro, sopraggiungono l'Angelo, il clero ed il Cristo risorto. La processione procede fino a Piazza Matteotti, nei pressi della fontana, dove si ferma. La maggior parte del corteo si fa da parte, mentre la statua dell'Angelo e di Cristo occupano il centro della strada. Al loro arrivo la piazza si riempie del canto «Regina coeli». Al termine del quale, l'Angelo si volge verso il Cristo, attendendo che si ripeta il canto, prima di inchinarsi tre volte verso il Redentore. Infine si volta e comincia la sua corsa tra due cordoni di folla, per raggiungere la Madonna e S. Giovanni. Li saluta con un triplice inchino ed attende qualche istante, come se gli parlasse. S. Giovanni avanza di pochi passi, speranzoso, ma ancora incredulo. A questo punto l'Angelo ritorna da Cristo e per farlo, ripercorre nuovamente il lungo corridoio di folla. La scena si ripete ancora due volte. La terza occasione è quella decisiva: l'Angelo si ferma sotto il campanile della Chiesa di S. Maria di Loreto per permettere alla Madonna e a S. Giovanni di raggiungere Cristo.
Da questo momento l'attenzione della folla si concentra sulla Madonna, perché da lì a qualche minuto potrà vedere, avanzando lentamente al fianco di S. Giovanni, il figlio risorto. Giunti all'altezza di vico Piazza, una delle strette stradine del corso, la Madre vede il figlio e inizia la sua corsa per riabbracciarlo. In quel preciso istante gli addetti all'evento fanno scivolare dal capo della Madonna, il lungo velo bianco che le copre il viso. La corsa di Maria è accompagnata dalle campane a gloria e dal volo di colombi e coriandoli. Il coro ancora una volta intona il «Regina coeli».
La Madonna si pone al fianco del figlio. L'Angelo rimasto in disparte fino ad allora, corre un'ultima volta da Cristo e raggiuntolo si inchina tre volte per un ultimo saluto. Poi indietreggia, senza mai dare le spalle al Redentore e alla Madre, fino a raggiungere il campanile. Intanto avanza lo stendardo, che si ferma presso Cristo e la Madonna e dopo il solito canto, il vessillifero lo abbassa a terra per tre volte in segno di omaggio, prestando attenzione a non farlo mai sfiorare l'asfalto. In questo modo si assicurerà il diritto di rifarlo l'anno dopo.
Terminata la rappresentazione, la processione si ricompone, con la Madonna sempre al fianco del Figlio. Il corteo attraversa il centro, fino al quadrivio ed infine svolta a destra, risalendo via Carinale Lavitrano, fino a S. Vito, dove scendono per via S. Giovanni e via S. Antonio, fino alla Chiesa della Confraternita.
Bibliografia: DI LUSTRO AGOSTINO, La Confraternita di Visitapoveri a Forio, Bologna, Li Causi Editore. 1983; ALBANELLI NUNZIO, Feste e religiosità popolari a Ischia, in DELIZIA ILIA (a cura di), Ischia d'altri tempi, Napoli, Electa, 1990; DI LUSTRO AGOSTINO, La Confraternita di Visitapoveri a Forio, Bologna, Li Causi Editore. 1983; DI LUSTRO AGOSTINO, “La corsa dell’Angelo”, Ischia Oggi, 1 – 15 maggio 1974.
facebook.com/historyforiotv Seguici su:
– Sito web
– Pagina Facebook
– Twitter
QUINTO GIORNO: Novena alla Madonna di Loreto
Potete scrivermi all'indirizzo email:
discepolidimaria@gmail.com
#Gesù #Preghiere #ChiesaCattolica #Francescani #Medjugorje #SantaVergine #MariaReginadellaPace #PapaFrancesco #MadonnadiMedjugorje #LaSacraBibbia #Preghieredelmattino #Preghieredellasera #Novena
O vito dalle angeliche sembianze
O Vito dalle angeliche sembianze, inno tradizionale in lingua italiana dedicato a San Vito, patrono del comune di Forio (Isola d'Ischia). Cantano il Soprano Filomena Piro, il Baritono Gaetano Maschio, il Mezzo Soprano Angela Matarese. Banda Insieme per la musica - Città di Forio, dirige il M. Giuseppe Iacono. Schola Cantorum Lauretana. Località: Basilica di Santa Maria di Loreto, Forio.
S. Maria al Monte 2019, Forio: La sera prima dei festeggiamenti
Video della sig.ra Pasere Alexandrina (che si ringrazia)
Chiesa di San Francesco d'Assisi a Forio: Divino Incanto d'Organi
Campane della Basilica della Santa Casa in Loreto (AN), v.136
Video dedicato a campanaro67
Loreto, Pontificia Basilica Santuario Maggiore della Santa Casa e della Madonna di Loreto
Concerto di 9 campane (le 8 del concerto + il bordone Loreta) in Do3 calante, a slancio, fuse da fonditori diversi in epoche diverse
I (Loreta, o campana Lauretana)= Do3 calante, fusa da Bernardino da Rimini nel 1515. Con un peso di 74 quintali risulta essere la campana più grande delle Marche e una delle prime 10 in Italia.
II (Rosario)=Reb3 calante, fusa da Francesco Franceschi di Ancona nel 1610
III (Sacramento)=Mib3 calante, fusa da Luigi Baldini di Sassoferrato (AN) nel 1830
IV (Morte)=Fa3 calante, fusa da Luigi Baldini di Sassoferrato (AN) nel 1830
V (San Francesco d'Assisi)=Solb3 calante, fusa da Lucio Broili di Udine nel 1960
VI (Capitolare o Di Terza)=Lab3 calante, fusa da Luigi Baldini di Sassoferrato (AN) nel 1830
VII (San Giuseppe)=Sib3, fusa da Lucio Broili di Udine nel 1960
VIII (San Giovanni Battista)=Do4, fusa da Lucio Broili di Udine nel 1960
IX (San Carlino)=Reb4, fusa da Lucio Broili di Udine nel 1960
A queste campane si aggiungono anche i sonelli dell'orologio astronomo, che scandiscono le ore e i quarti, di queste note:
I=Si3 (batte le ore)
II=Sol4 crescente (scandisce i quarti)
Mentre per il battito della Meridiana (all'ora III-VI-IX-XIII) si usano i sonelli dell'orologio italico, di queste note:
I=La3 calante
II=Fa4
-Ora di Notte (altrimenti detta Ave Maria serale): battitore delle 19:00 sull'orologio astronomo e 3-4-5-1 su Loreta
-Battiore delle 19:30 e melodia mariana.
-Distesa festiva ascendente delle 8 campane del concerto, eccetto la VI (la si può vedere ferma, dietro le due squilline) alle 20:55 per l'Adorazione Eucaristica del Giovedì (al minuto 10:45 è possibile ascoltare la meridiana dell'orologio italico, che ha suonato alle 21:00)
Che dire...sono molto soddisfatto di aver potuto mettere il mio sigillo su questo meraviglioso concerto di campane. Mi ha fatto veramente venire la pelle d'oca sentire, anche se solo a rintocchi, quella bestiona di Loreta; poi la distesa a 8...è qualcosa di veramente spettacolare!!!
Quanto al video è l'ultimo che giro durante la mia vacanza nelle Marche!!!
A presto con i video successivi e...
Buona visione!!!