BASILICA SANTA MARIA DELLA CROCE
Storia,leggenda,devozione e apparizioni per una delle più belle chiese della Lombardia, a Crema...
Santuario di Santa Maria della Croce 2018 HD
Il santuario di Santa Maria della Croce è una basilica minore cattolica, posta a un chilometro dal centro storico della città di Crema, lungo la strada per Bergamo.
Il santuario in un'illustrazione di metà '800. Vi si notano i corpi laterali coperti da coppi e non da cupole
A progettare il santuario venne chiamato l'architetto lodigiano Giovanni Battagio, allievo del Bramante, comunque formatosi nella modernissima scuola milanese
CREMA - Santuario di Santa Maria della Croce - MONUMENTO NAZIONALE
Il Tempio è Monumento Nazionale.
L'esterno del Tempio è rotondo e risulta fasciato da quattro ordini sovrapposti. Le fasce dei primi due ordini collegano e saldavo plasticamente i quattro bracci della croce al corpo centrale.
L'interno è composto da una vasta sala ottagonale con quattro nicchie inserite come altari nella muratura e quattro bracci di croce a pianta quadrata aperti ad arco nella muratura. L'effetto di equilibrio e di armonia tra il vano centrale e gli spazi laterali fa di questo Tempio uno dei più importanti documenti architettonici del primo rinascimento lombardo, fiorito sulle ricerche del Filarete e del Bramante.
Le dimensioni del Tempio sono le seguenti: m. 35 di larghezza, m. 35 di altezza della cupola maggiore, m. 15 di altezza delle cupole minori. Lo Scurolo è stato ricavato, si dice, nel luogo esatto dell'Apparizione.
Della decorazione originale non si ha notizia; probabilmente venne distrutta quando, nel XVI secolo, il Santuario fu trasformato in fortezza, gli ingressi furono murati e le cappelle riempite di terra, sassi e legname. Quella attuale risale al 1702 e fu opera dei fratelli Giovanni Battista e Gerolamo Grandi in collaborazione con Giacomo Parravicino. È tipicamente barocca, ad effetto; rivela grandiosità e abilità, senza eccessivi appesantimenti. Arioso e ben congegnato è l'affresco della cupola maggiore rappresentate il Trionfo della Croce; l'affresco del grande cornicione presenta una sequenza di profeti con medaglioni che illustrano la vita di S. Teresa d'Avila, riformatrice dei Carmelitani; gli affreschi delle tre mezze lune del braccio verso nord rappresentano il Faraone sommerso, Mosè che fa scaturire l'acqua dalla rupe, il serpente di bronzo; l'affresco dello Scurolo rappresenta il trionfo di Caterina della Uberti con la Madonna. Sono dei fratelli Giuseppe e Giovanni Torricelli (1762) gli affreschi delle mezze lune del braccio orientale e rappresentano Davide e Golia, Davide con l'Arca, Assalonne trafitto da Ioab. Nella cupola verso nord il cremasco Eugenio Giuseppe Conti affrescò nel 1898 il riposo della S. Famiglia e nella cupola verso sud il cremasco Angelo Bacchetta affrescò nel 1870 la Madonna in gloria.
All'interno si possono ammirare :
Pala dell'Altar Maggiore: preziosissima e splendida tavola di Benedetto Rusconi detto Diana (1460-circa-1525). Rappresenta la Madonna Assunta. Misura m. 2,50 di altezza per m. 1,95 di larghezza.
Pale degli Altari laterali: la tela della Natività è di Antonio Campi (1575); la tela della Deposizione e la tela dell'Adorazione dei Magi sono di Bernardino Campi (1576); la tela della Veronica è di autore ignoto (sec. XVI?).
Mezze lune dello Scurolo : sono otto tele del Parravicino (sec. XVIII) e illustrano la storia del Delitto, dell'Apparizione, della morte di Caterina, dei Miracoli.
Nel Battistero: tela secentesca del cremasco Tommaso Pombioli.
In Sacrestia: elegante tela raffigurante la S. Famiglia. Di autore ignoto.
I quattro altari laterali in marmo risalgono al 1784 e sono opera del bergamasco Michele Ferata.
Nello Scurolo c'è un bellissimo altare in marmo bianco scolpito da V. Vela. Curioso è l'errore di rappresentare Caterina con amputata la mano sinistra invece di quella destra: questo errore c'era anche nella statua della grande Nicchia, nel timbro parrocchiale e in un grande medaglione di ottone. Tra queste opere va ricordato l'ornamento ad arabeschi di legno dorato della grande Nicchia, il restauro ad opera del cremasco Giovanni Signorini del quadro miracoloso in terracotta, la costruzione in marmo del davanzale della Nicchia con la seguente epigrafe: “Solum Virginis Mariae Pedibus Attactum III Non. Apr. An. MCCCCXC Misericordiae Fungendae Caussa Sacrum Esto » (cioè: Suolo toccato dai piedi della Vergine Maria il 3 aprile 1490 sacro per effondere misericordia). Sempre nello Scurolo si trova la bellissima vetrata fatta dal ipilanese G. Bertini (1849) e che rappresenta l'Apparizione;
L'Altar Maggiore. È prezioso per marmi, bronzi e dorature; è elegantissimo per forma. La bellissima urna si trovava nella Cattedrale di Crema e venne rimossa durante i restauri della Cattedrale stessa. Al centro spicca un ovale di lapislazzoli. Il tabernacolo, della fine del 700, è in bronzo dorato e di stile neoclassico corinzio, con colonnine binate, statuette degli Evangelisti, un bassorilievo sulla porticina e un Cristo Risorto al vertice della graziosissima cupoletta.
Gli Amboni. Inseriti opportunamente a lato delle rampe dell'Altar Maggiore, sono di un bel marmo rosso a segmenti verticali; sono sorretti da due robusti capitelli cinquecenteschi di stile corinzio e, al centro, mostrano due bassorilievi in sbalzo su rame ad opera del bergamasco Luigi Guerinoni.
Il Battistero. È di marmo a forma poligonale, sormontato da un coperchio in rame con simboli a sbalzo, realizzati dallo stesso L. Guerinoni.
Crema Santa Maria della Croce
Crema (CR) - Santa Maria della Croce (XV sec.)
Il progetto del Santuario è di Giovanni Battagio, allievo del Bramante.
Il corpo centrale della costruzione è alto 35 metri.
La cupola è stata decorata da Giacomo Parravicini. Vi sono pure opere di
Antonio e Bernardino Campi
Nell'altare maggiore è presente una grande tela di Benedetto Rusconi detto il Diana rappresentante l' Assunzione.
Simbolismo in S.Maria della Croce a Crema(CR) I parte
Prima parte di un video dedicato alla meravigliosa basilica di S.Maria della Croce, una Gerusalemme Celeste a Crema (CR). Vediamo qui l'esterno e i simbolismi presenti, per preprarci nella seconda parte ad entrare nel suo abbraccio interno (video:
L'articolo nel nostro portale dedicato a questo argomento è al link:
Simbolismo in S. Maria della Croce a Crema (II parte)
Il video è il seguito del primo ( dedicato alla magnifica Basilica di Santa Maria della Croce, una Gerusalemme Celeste a Crema (CR). In questo filmato vedremo la cripta e gli interni, con alcuni dettagli simbolico-ermetici.
L'articolo sull'edificio, nel nostro portale, si trova al link:
SANTA MARIA DELLA CROCE..CASSINA REGASSOLE
POESIA ANIMATA - RECITATA IN DIALETTO CREMASCO
DALL' AUTORE ANNIBALE CARNITI
santa maria della croce_
Basilica di Santa Maria della Croce a Crema.
Ricca di Storia e di leggende.
Assolutamente da visitare.
La musica di questo video è tratta da
S. Maria della Croce Pietranico
La Chiesa di S. Maria della Croce ( Pietranico) Abruzzo,Italy
Pianura da Scoprire - Luoghi della fede
Il legame tra uomo e fede sta alle origini di qualsiasi insediamento, un legame che ha segnato in modo particolarmente significativo i luoghi in cui viviamo. Dal profilo di ogni città e paese si innalzano talvolta maestosi, a volta discreti, ma pur sempre solenni campanili, punti di riferimento, oggi come un tempo, quando il suono delle loro campane richiamava i contadini dalle campagne all’imbrunire o quando scandisce ogni momento della vita civile e religiosa. I più attenti si accorgeranno delle differenze dei loro suoni fra un paese e l'altro: erano segnali associati a campane a cui veniva dato il nome di un santo, codificati dalla popolazione e che durano ancora oggi. Ma non solo il suono delle campane è differente; ogni campanile lo è, come in una sorta di competizione, alimentata dall’impulso del più originario e sano spirito di campanilismo. Troviamo campanili alti, altissimi, chi ornato, chi con il tetto a cupola, in cotto o in pietra, con statue e ornamenti. Essi furono costruiti partendo da una profonda e radicata fede, illuminata il più delle volte da parroci di campagna, capaci di creare coesione e guidare l’impegno e la volontà di questa gente. Una traccia di questa volontà non la troviamo solo nei campanili ma anche nelle chiese, nei santuari, negli oratori campestri, in una concentrazione che non ha eguali, sempre grazie a quella particolare capacità creativa, alla voglia di esprimere e comunicare la propria fede, la propria gioia, speranza, bellezza, dolore e tristezza. Dagli oratori della peste alle molteplici chiese dalle caratteristiche longobarde, romaniche, gotiche, rinascimentali e neoclassiche che svelano al loro interno un percorso d’arte inestimabile, raffigurazioni, pale d’altare, reliquie, frutto della fede e dell’ingegno raffinato di artisti di fama. Dietro ogni oggetto, ogni ornamento si cela una storia, una tradizione, una verità di fede. Non si hanno notizie certe relative alla diffusione del cristianesimo nel territorio; la tradizione vuole la pianura già evangelizzata sin dai primi secoli grazie all'opera dei Santi Martiri che attraversarono queste terre. Interessanti ritrovamenti sono stati fatti a Bariano nell'ex convento dei Neveri, probabilmente all'origine una chiesa battesimale, e a Fara Gera d'Adda, dove era presente la Longobarda Basilica Autarena.
La devozione popolare era rivolta ai Santi e ai Martiri, le cui radici sono da ricercare nella venerazione delle reliquie. Il culto più diffuso è quello della Vergine Maria Madre di Dio; al suo nome sono legate diverse chiese, proprio perché forte era l'esigenza dei ceti meno abbienti di riferimenti vicini alla quotidianità e all'umiltà delle loro condizioni. A Lei sono dedicate edicole votive, segni semplici come dipinti murali o formelle in basso rilievo spesso messe a ricordo o a indicazioni di luoghi dove sono avvenuti fatti prodigiosi; oppure messe a ringraziamento di uno scampato pericolo, una guarigione o una grazia. La profonda devozione portò anche, tra il XV e il XVII secolo, alla costruzione di grandi e importanti santuari e chiese parrocchiali, come il Santuario di Nostra Signora della Fontana a Caravaggio, il Santuario di Santa Maria della Croce a Crema, il Santuario della Beata Vergine del Rosario ad Antegnate, e tante altre ancora. Molteplici sono i luoghi che andrebbero menzionati.
Il 3 maggio il pellegrinaggio a Crema
Si celebra il 3 maggio il pellegrinaggio annuale diocesano alla Basilica di Santa Maria della Croce. Tutte le famiglie sono invitate dal vescovo monsignor Daniele Gianotti alla messa che ricorda il primo miracolo avvenuto, nel 1490, ad un mese dall’ apparizione della Vergine sul posto: la guarigione di un ragazzo 11 enne, infermo.
Best Attractions and Places to See in Crema, Italy
Crema Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Crema We have sorted Tourist Attractions in Crema for You. Discover Crema as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Crema.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Crema.
Don't forget to Subscribe our channel to view more travel videos. Click on Bell ICON to get the notification of updates Immediately.
List of Best Things to do in Crema, Italy.
Basilica Santa Maria della Croce
Duomo di Crema
Piazza del Duomo
Centro Storico di Crema
Chiesa della Santissima Trinita'
Museo Civico di Crema e del Cremasco
Palazzo Bodenti Terni de Gregory
Santuario di Santa Maria delle Grazie
Palazzo del Comune
Monumento ai Caduti di Crema nella Grande Guerra
santa maria della croce
Campobasso. Riapertura al culto della Chiesa di Santa Maria della Croce. Cerimonia con lArcivescovo Bregantini.
ISCRIVITI A QUESTO CANALE!
ISCRIVITI AL Canale Ufficiale del MOLISE:
Subscribe to the MOLISE Official Channel:
Sanctuary of Saint Mary, Crema, Cremona, Lombardy, Italy, Europe
The Sanctuary of Saint Mary of the Cross is a Roman Catholic sanctuary and minor basilica in Crema, in the Cremona Province of Lombardy, Italy. The church was built in the Lombard Renaissance style about one and a half mile from city center, outside the medieval walls, on the road to Bergamo where a Marian apparition may have affected Caterina degli Uberti, a woman from Cremona. Legend holds that on 13 April 1490, after she was fatally wounded by her husband in a wooded area close to the town, and wishing to die in the Grace of God, she implored the help of the Virgin Mary who, it is said, ferried her to a nearby farmhouse. She was then moved inside the city walls where she died, after receiving the last rites and pardoning her husband. A simple wooden cross was placed where the murder came about. However prodigious phenomena continued to happen time and again transforming the site into a holy place to such an extent that the local authorities decided to build a sanctuary. Bramante made a model for the church, but the work was commissioned to his assistant Giovanni Battagio, who added the four outer circular structures. Battagio left the project around 1500, and was replaced by Giovanni Montanaro. The sanctuary, in an unfinished state, was damaged in the 1514 siege of the city by the Duchy of Milan. In 1694 the sanctuary was committed to the care of the Discalced Carmelites who, in 1706, began the construction of the annexed convent. In 1710 they also added a bell tower. In 1914 the original pavement, in cotto, was replaced with the current tiles. Santa Maria della Croce was named a minor basilica by Pope Pius XII in 1958. In recent years, the sanctuary was entrusted to the Congregation of the Missionaries of the Holy Spirit, a religious community of men who live a contemplative and apostolic life and currently serve also in Milan, Rome, and Sicily. Battagio designed a Greek cross plan, with a c. 35 m-tall central structure (circular externally, octagonal internally), to which four smaller units, with a height of some 15 m, are joined. The building's exterior consists of undecorated bricks. Externally the main central unit is divided into four rows, the lower having pilasters, the second a gallery with mullioned windows, while the third has triple arches forming double mullioned windows with decorated parapet. The original project for the uppermost gallery was modified by Montanaro along the lines of the Venetian gothic style; it has small columns, trefoil arches and a decorated parapet similar to that of the second gallery, with roundels in the shape of octagonal snowflakes, stars, sun rays and Greek crosses. The western side minor body houses the church's main entrance with a portal surmounted by a tympanum. The three other side bodies present analogous features. The upper part of the side bodies merges with the central loggia of the second row. The bell tower is decorated with rustication, and is divided into six levels, including the lantern at the top. One of the side bodies is built on two levels. In the lower level is the crypt and on the upper level the main altar, which comes from the city's cathedral and is highly decorated in lapis lazuli and bronze. The altarpiece is an oil on canvas by Benedetto Rusconi, nicknamed il Diana, depicting the Assumption of Mary among the twelve apostles. The presbytery has four statues of the Doctors of the Church, executed by Agostino de Fondulis. The side altars have a rich stucco decoration (1585) by Giovan Battista Castello. The altarpieces are by Antonio Campi, Bernardino Campi, and Carlo Urbino. Other artists active in the interior paintings and frescoes, include Benedetto Rusconi, Giovanni Battista Grandi, Aurelio Gatti, Angelo Bacchetta and the Torricelli brothers from Lugano. Internally the dome is decorated with the Mystic Visions of St. Therese of Avila by Giacomo Parravicino (1702).
[Mappa 3D] Lungo il Fiume Serio - da Romano L. (BG) a Crema (CR) [2019.05.12]
Ritrovo e partenza dal parcheggio del Lago Icaro sito in località Bettola frazione di Romano di Lombardia (BG).
Passaggio caffè al Bar del laghetto sportivo appena vicino al parcheggio. Da qui raggiungiamo immediatamente il corso del fiume Serio e notiamo immediatamente i disastri causati dal maltempo del giorno prima. All'altezza di località Montecchio, seguiamo su SP15 fino ad arrivare a Casale Cremasco. Qui si preferisce deviare per pista ciclabile su tratto asfaltato perchè alle ore 12:00 abbiamo l'appuntamento per la visita guidata della Basilica di S. Maria della Croce.
Quindi attraversiamo il paese di Sergnano, poi Pianengo, Torre De Zurli.
Pochi chilometri ed arriviamo alla periferia di Crema dove si inizia ad intravedere la bellissima Basilica di Santa Maria della Croce.
Visita guidata del parroco della Basilica Don Armando Tovalin e subito dopo pranzo alla Casa del Pellegrino.
Ottima l'ospitalità ed il servizio offerto da Davide e Sara della Casa del Pellegrino.
Dopo pranzo visita al centro di Crema per ammirare il suo Duomo e il suo Torrazzo.
Rientriamo ripercorrendo il fiume Serio dalla parte opposta fino a ripassare dai paesi di Casale Cremasco e Montecchio.
Qui proseguiamo sulla SP15 dove attraverseremo il paese di Castel Gabbiano.
Pochi chilometri e siamo al punto di partenza.
Crema Lodi e il castello di Pandino
Il castello di Pandino, il Santuario di Santa Maria della Croce e il Duomo di Crema, la Basilica di San Bassiano e il Duomo di Lodi.
VACAZIONE
Giubileo della vita Consacrata in Basilica Santa Maria della Croce.
Abbassato il campanone della cella campanaria della Cattedrale di Crema
Lunedì 02 maggio 2016 dalle 6.30 alle 7.30 con un’operazione delicatissima e perfetta è stata abbassato il “campanone” dalla cella campanaria nella piazza duomo. Momento storico per la nostra cattedrale. Caricato sul furgone della ditta Sabbadini, è ora in viaggio verso la fonderia Grassmajr di Innsbruk, dove dovrà essere riparato. Presenta infatti pericolose crepe.
Santuario Beata Vergine del Sacro Fonte Caravaggio
Il santuario di Caravaggio è un monumentale edificio di culto situato nel territorio del comune di Caravaggio, in Lombardia, dedicato alla Madonna del Fonte.
La costruzione dell'attuale tempio mariano, fortemente voluto dall'arcivescovo Carlo Borromeo, iniziò nel 1575, su progetto dell'architetto Pellegrino Tibaldi (detto il Pellegrini), sul luogo dell'apparizione; alternando fasi di lavoro a lunghi intervalli, l'opera di costruzione si protrasse fino ai primi decenni del XVIII secolo, con numerose modifiche, seppur di poco conto, rispetto al progetto originario del Pellegrini.
Già nel 1432 il vicario foraneo del vescovo di Cremona, Bonincontro De' Secchi, aveva posto sul luogo dell'apparizione - il campo del Mezzolengo - la prima pietra per l'edificazione di una cappelletta votiva, successivamente soppiantata dall'attuale monumentale tempio mariano, che sorge al centro di una vasta spianata circondata sui quattro lati da portici simmetrici che corrono, con 200 arcate, per quasi 800 metri.
Nel piazzale antistante il viale di collegamento con il centro cittadino si trova un obelisco, recante iscrizioni che ricordano i miracoli attribuiti dalla tradizione cattolica alla Madonna di Caravaggio. Poco dopo l'obelisco si trova una grande fontana, la cui acqua passa sotto il santuario, raccogliendo quella del Sacro Fonte e confluendo nel piazzale posteriore, dove viene raccolta in una piscina per l'immersione degli infermi.