Vicenza - Speciale Capoluoghi d'Italia (TV2000)
Con la nuova puntata di Capoluoghi vi portiamo a Vicenza, città del Palladio, Patrimonio dell’UNESCO. Nel corso del programma incontriamo il sindaco, il vescovo e gli altri protagonisti della vita cittadina. Visitiamo il centro storico, la Cattedrale, la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, il Palladio Museum, la Basilica Santuario di Monte Berico, il Museo Diocesano, la chiesa di Santa Corona e la Basilica dei Santi Felice e Fortunato. Poi ci inoltriamo nel sottosuolo per conoscere la Vicenza romana e in seguito percorriamo l’antica Romea Strata che attraversa la città. Non mancano i piatti tradizionali e le altre tipicità del luogo. Buona visione!
TG VICENZA (23/07/2018) - IN C.SO SAN FELICE E FORTUNATO RESISTE L'ULTIMO BORGO DELLA CITTA'
TG VICENZA (lunedì 23 luglio 2018) - Si definiscono l'ultimo baluardo di centro storico prima del boronx, sanno di non essere Corso Palladio o corso Fogazzaro, ma i commercianti di Corso san Felice e Fortunato si sentono ancora in centro. Oltre la via si apre Corso Milano colonizzata negli ultimi 5 anni da residenti e negozi di ogni nazionalità e tatro sempre più sepss di episodi di microcriminalità. Loro i commercianti dell'ultimo borgo vicentino rimasto resistono: ci sono la storica gastrnomia, il pastaio, il fruttivendolo e il panettiere. Ma chiedono di non essere dimenticati
Questi commercianti hanno già protestato contro l'amministraizone variati per la pista ciclabile a senso unico che ha ristretto una strada che da sempre ha avuto vocazione commericale. Nell'ultimo anno sono sparite tre attività.
Molte le porposte sul tavolo, vigili a piedi, eventi la sera, tavolini in strada controlli sugli stabili sfitti e abbandonati.
e come siamo soliti fare tutte queste proposte le faremo avere all'amministrazione (
Le campane della Chiesa Arcipretale dei Santi Felice e Fortunato a Noale (VE)
Noale (VE)
Chiesa Arcipretale dei Santi Felice e Fortunato
Torre delle Campane o Torre Padovana:
Concerto di 6 campane in Do3 a slancio friulano che si divide in due concerti più un sonello in Sib3:
1^:
anno di fusione: 1932
fonderia: Pontificia Fonderia Daciano Colbachini e Figli di Padova
nota nominale: Do3
2^:
anno di fusione: 1876
fonderia: Premiata Fonderia Pietro Colbachini di Bassano del Grappa nota nominale: Re3
3^:
anno di fusione: 1876
fonderia: Premiata Fonderia Pietro Colbachini di Bassano del Grappa nota nominale: Mi3
4^:
anno di fusione: 1876
fonderia: Premiata Fonderia Pietro Colbacchini di Bassano del Grappa nota nominale: Fa3
5^:
anno di fusione: 1876
fonderia: Premiata Fonderia Pietro Colbacchini di Bassano del Grappa nota nominale: Sol3
6^:
anno di fusione: 1927
fonderia: Premiata Fonderia Pietro Colbacchini di Bassano del Grappa nota nominale: La3
Sonello:
fonderia: probabilmente fuso dalla Pontificia Fonderia Daciano Colbachini e Figli (anno e fonderia non specificati)
nota nominale: Sib3
Torre dell'Orologio o torre civica:
Concerto di 2 campane in Lab3 crescente a slancio:
1^:
anno di fusione: 1723
fonditore: Antonio Picinini
nota nominale: Lab3 crescente
2^:
anno di fusione: 1562
nota nominale: Mi4
- ore 11:15 Distesa delle 3 campane maggiori con l'aggiunta del sonello alla fine della suonata
- ore 11:26 Distesa del sonello
- Boto con la campana grande a distesa alle ore 11:30
per la messa solenne delle ore 11:30 nella Solennità dell'Epifania.
- Battiore delle ore 11:30 sulla torre civica (purtroppo le campane suonano in ritardo perchè l'orologio della torre è indietro di 4 minuti più o meno rispetto alla Torre delle Campane).
900 ANNI DI CHIOGGIA
Celebrazione per i 900 anni della Diocesi di Chioggia con la traslazione delle reliquie dei Santi Felice e Fortunato da Malamocco
VICENZA E LE VILLE VENETE 12-13/05/2018
VICENZA E LE VILLE VENETE con il commento di Pier Luigi Pensotti
Gita di due giorni, sabato e domenica, con pernottamento a Vicenza Tra i molti luoghi d’arte che il mondo ci invidia, Vicenza ha un posto rilevante in quanto è la città dove ha operato il celeberrimo architetto Andrea Palladio, città che assieme alle “ville palladiane” è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. La giornata di sabato la trascorreremo visitando i principali siti della città: la Cattedrale di Santa Maria Annunciata, la Basilica dei Santi Felice e Fortunato, la Basilica Santuario del Monte Berico, il famoso Teatro Olimpico capolavoro di Vincenzo Scamozzi e successivamente le costruzioni di Palladio quali la Basilica , il nobiliare Palazzo Chiericati ed il Palazzo Del Capitanio. La giornata di domenica sarà invece dedicata alla visita di alcune ville palladiane tra le quali la più famosa e conosciuta Villa Almerico Capra detta “La Rotonda”, poi la Villa Valmarana Ai Nani (con uno strepitoso ciclo di affreschi dei Tiepolo), Villa Cordellina Lombardi e la Villa Poiana che concluderà questa straordinaria due-giorni in terra veneta.
montaggio video di Elisabetta Cavagnino
Prenotazioni entro giovedì 15 marzo.
Vicenza città bellissima - Cattedrale di S. Maria Annunciata
Vicenza città bellissima: storia, arte e fede alla scoperta delle
opere d'arte custodite all'interno delle più belle chiese vicentine. Prima puntata dedicata alla Cattedrale, la chiesa madre della Diocesi
di Vicenza ricca di opere antiche e di una storia più che millenaria; in
parte ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ancor oggi, con la cupola di Andrea Palladio, si impone sulla città.
ANDAR PER VILLE - Villa Thiene Valmarana
Una villa palladiana, oggi sede del Comune di Quinto, che ospita un cantiere di restauro eccellente mettendo insieme mondo della formazione professionale e amministrazione pubblica.
Basilica Santuario Santi Vittore e Corona
Sullo sperone del Monte Miesna, quasi a chiudere la bella conca feltrina, sorge il complesso architettonico del Santuario e Convento dei Santi Martiri Vittore e Corona, protettori dell’antica Città e Diocesi di Feltre.
Vicenza città bellissima - Mura e torri
Vicenza città bellissima: storia, arte e fede alla scoperta delle opere d'arte custodite all'interno delle più belle chiese vicentine. Ottava puntata dedicata alle mura e torri di Vicenza: La città delle cento torri così era chiamata Vicenza nel Duecento. Un itinerario dalla terra al cielo alla scoperta di ciò che rimane delle torri e delle mura medioevali nella città berica.
A. Pedrollo: Il dialogo della Divina Provvidenza di Santa Caterina da Siena
Oratorio di Arrigo Pedrollo per Soprano Coro e Orchestra su testi di Antonio Barolini.
Esecuzione registrata il 22 novembre 2014 presso la Basilica dei SS. Felice e Fortunato di Vicenza, in occasione della celebrazione del cinquantenario dalla morte del compositore.
soprano Daniela Donaggio
Coro e Orchestra del Conservatorio di Vicenza
maestro del coro Laura Martelletto
direttore Claudio Martignon
Sentieri di musica percorso di arte, musica, spiritualità e territorio
Un nuovo progetto di Fondazione Discanto, che intende unire le comunità di Verona, Mantova e Vicenza tessendo un legame tra arte, musica, bellezza e territorio.
I protagonisti saranno 38 giovani musicisti provenienti da vari Paesi Europei, diretti dal Maestro Maurizio Tambara.
Concerti in programma
4 settembre Mantova, Duomo
5 settembre Gonzaga, Fiera Millenaria
6 settembre Verona, Santa Maria in Organo
7 settembre Isola della Scala, Abazia di Santo Stefano
8 settembre Vicenza, Basilica dei SS. Felice e Fortunato
Sentieri di musica beneficia dei seguenti prestigiosi patrocini, che ne sanciscono la qualità: Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), Pontificio Consiglio della Cultura, Commissione Europea-Rappresentanza in Italia, Camera dei Deputati, Regione Veneto, Regione Lombardia, Diocesi di Verona, Provincia di Verona, Provincia di Mantova, Provincia di Vicenza, Comune di Verona, Comune di Mantova, Comune di Vicenza, Comune di Gonzaga, Comune di Isola della Scala, Italia Nostra sezione di Mantova, ASST di Mantova, Donatori di Musica.
con il contributo di
Fondazione Cariverona
Fiera Millenaria di Gonzaga
con il sostegno di
Eom Italia srl
Italpollina spa
Sitip srl
Metalriv srl
Mazzimpianti srl
Scapin srl
Uomo & Ambiente srl
Cerea Banca
Cordioli Diego Gestioni Assicurative
Perina Giancarlo impianti elettrici
fondazionediscanto.it
Dolce sentire viadifrancesco gubbio vittorina italy.MP4
esecuzione del brano dolce sentire alla Chiesa della Vittorina dopo l'arrivo dei pellegrini dall' abbazia di Vallingegno
Vicenza - Chiesa Santa Corona
Church of Saint Cajetan, Vicenza, Veneto, Italy, Europe
The church of San Gaetano Thiene, also known as the Teatini church, is a religious building, located in Vicenza along Corso Palladio, built in the neoclassical style during the 18th century with an adjoining convent of the Theatine fathers, the latter demanialized in 1810 and used for uses. civilians. At the end of the sixteenth century (10 October 1595) the bishop Michele Priuli had called to Vicenza the regular Teatine clerics - to be helped to implement the Tridentine reform and had entrusted them with the ancient parish of Santo Stefano for the pastoral care of the community. The Theatines, after having bought some houses and land near the church to be able to manufacture, immediately began to build their convent, helped by alms collected in Vicenza and other cities. A century later, the pastoral needs of the parish of Santo Stefano, the most central and important of the city, were too distant from those of the religious community. In addition to this, the Theatines were not willing to shoulder the burden of rebuilding the old church without replacing the name of the owner with that of their founder, San Gaetano Thiene. Thus they manifested the precise intention of building a new one to be dedicated to St. Gaetano. To achieve this goal they gathered the consent of noble families: in 1692 the count Ascanio Thiene - showing the desire to be buried in the church of the Theatine fathers, in the chapel of St. Gaetano, wrapped in his white cloak of a member of the Confraternity of the Gonfalone left 1000 ducats to be used for the construction of a new church or, at least, for the expansion of the existing one; the testament of Claudio Thiene is even more explicit in this sense. The reconstruction of the church of Santo Stefano, despite the constraints posed by the Municipality and the very high costs, went ahead anyway and the blessing of the first stone took place in 1695 with the specific purpose of honoring the saint from Vicenza from 1672 proclaimed by the very serious Council of 150 new co-patron of Vicenza together with St. Vincent and to remember his canonization, so much so that the church was named after these two saints. In 1720 the Theatines, now uninterested in the running of the parish, were deprived with public decree of the church of Santo Stefano; at first they retreated to one of their buildings, placing it as a church with the door that led to the Corso and immediately began the construction of the present church of San Gaetano. The foundation stone was laid in 1721, designed by Girolamo Frigimelica and with the supervision of Gaetano Farina, lasted only nine years, although it could count - unlike the church of Santo Stefano which was built simultaneously with the financial support of the Municipality - only on alms and private donations. Already in July 1725, only four years after the laying of the first stone, as soon as the northern half of the nave was completed, with the presbytery, the choir and the main altar, the first two side altars and the sacristy, the church was opened and they began celebrations, even solemn. The challenge to the disapproval of the municipal council was obvious because of the duplication that was created, given that Santo Stefano, then undergoing renovation, should have been the church of the patron saints, Gaetano and Vincenzo, according to the initial terms. Perhaps this controversy or perhaps the lack of space for civilian homes was at the origin, in 1736, of the ducal prohibition that prohibited the construction of new churches without authorization. There were other disagreements with the canons of the cathedral, which boasted the ancient rights, and for the subdivision of the sacred furnishings. In particular, the Theatines were forced to leave Santo Stefano also the silver statue of their founder, executed in 1671 in Milan by Luigi Fiammingo and which had cost the Commune 1400 ducats. After the dissolution of the religious orders arranged with the Napoleonic decrees of 1806, on July 28 of the same year the six Theatine fathers were removed from Vicenza and the buildings were de-stateized. The church risked being demolished, but due to the interest of the then bishop Pietro Marco Zaguri and of the same municipality, it was saved and reopened for worship as a branch of the nearby church of Santo Stefano. In 1820 the high altar of the oratory of the Rosary was brought there, at the time built by the homonymous brotherhood in the garden of the church of Santa Corona, also closed, stripped of all his works and demolished in 1812.
Vicenza città bellissima - Santuario della Madonna di Monte Berico
Vicenza città bellissima: storia, arte e fede alla scoperta delle opere d'arte custodite all'interno delle più belle chiese vicentine. Undicesima puntata dedicata al Santuario della Madonna di Monte Berico: la conclusione del nostro itinerario alla scoperta della storia, dell'arte e della fede a Vicenza. Da sempre il Santuario veglia e protegge dall'alto la sua città arricchito dagli artisti di ogni epoca che qui hanno lasciato dei veri e propri capolavori.
Da Verona a Gerusalemme - Chiesa di San Siro e Libera
Quinta tappa, ora nel nostro viaggio cominciamo entrando dentro le chiese del percorso “Verona Minor Hierusalem – Rinascere dall’acqua” e la prima è la chiesa dei Santi Siro e Libera, all’interno del Teatro Romano, accompagnati dai volontari.
Vicenza città bellissima - Criptoportico e area archeologica della Cattedrale
Vicenza città bellissima: storia, arte e fede alla scoperta delle opere d'arte custodite all'interno delle più belle chiese vicentine.Quarta puntata dedicata alle aree archeologiche di Piazza Duomo: sotto la superficie della città due aree straordinarie per estensione ed importanza. Il Criptoportico Romano, una galleria di una domus romana interamente conservata, e l'area archeologica della Cattedrale che conserva tracce di un'antica
domus augustea, della domus ecclesiae di Vicenza e di ben 4 chiese che si sono succedute nel tempo prima della costruzione dell'attuale Cattedrale.
Vicenza città bellissima - Chiesa di San Lorenzo
Vicenza città bellissima: storia, arte e fede alla scoperta delle opere d'arte custodite all'interno delle più belle chiese vicentine. Settima puntata dedicata alla Chiesa di San Lorenzo: da sempre legato ai francescani, l'edificio dall'architettura pienamente gotica e inondato di luce, ospita uno dei più significativi altari del Quattrocento a Vicenza, l'altare Poiana.
TG VICENZA (09/03/2018) - LE CAMPANE CAMBIANO REGOLE
TG VICENZA (venerdì 9 marzo 2018) - Campane festose, che cantan vicine e lontane, profumo d'antico che però, a Vicenza, si rinnova. E' il vescovo Beniamino a firmare un decreto con le nuove disposizioni: così il suono delle campane in città è consentito dalle sette e mezza alle nove di sera, e la durata del suono per le celebrazioni non dovrà più superare i tre minuti, cinque nelle feste e nelle solennità. E poi, visto che oggi gli usi e i costumi legati al culto cattolico non sono sempre accolti come patrimonio comune e linguaggio riconosciuto e accettato, il vescovo chiede che i simboli cristiani non confliggano mai col rispetto delle persone, coi legittimi diritti di ciascuno e con le leggi dello Stato. (
TG VICENZA (15/05/2018) - ALTRO CHE ERBE: QUESTA PIAZZA E' UN DESERTO
TG VICENZA (martedì 15 maggio 2018) - Sotto a una campana di vetro. Il centro storico di Vicenza sigillato dalla ztl e sterilizzato dai servizi pubblici ormai è un oggetto da museo. Si guarda ma non si tocca. Non si vive. Non si respira. Basta guardare Piazza delle Erbe:
Una città senza servizi e senza abitanti non può sopravviere: persino i turisti che si spingono fino a Piazza delle Erbe dicono che c'è quiet. Silenzio...
Non ci sono molte persone: lo dicono pure loro. Ma che la città sia stranamente troppo silenziosa lo ha notato sopratutto chi la vive tutti i giorni.
Badate bene, c'è anche chi non soffre la solitudine, eh...
Ovviamente però, che qui, l'aria, si muova poco l'han notato soprattutto i commercianti:
Così gli abitanti abbandonano il centro storico sempre più isolato e costoso.
Bisogna invertire la rotta. Per questo i commercianti di Piazza delle Erbe lanciano un appello al prossimo sindaco di Vicenza. (