la Basilica di San Biagio maratea pz
foto e video di vittorio zaccaro maratea ---- È il santuario del santo patrono, si trova in cima al monte San Biagio, dove sorgono i resti dell'antica Maratea, che i marateoti chiamano popolarmente il Castello. Il 10 agosto 1940 fu elevato a Basilica Pontificia. La tradizione vuole che la chiesa sia sorta su un antico tempio dedicato alla dea Minerva. La chiesa fu originariamente intitolata alla Madonna delle Grazie, ma quando nel 732 ricevette le reliquie di San Biagio divenne il santuario del santo. Niente di certo si conosce dell'aspetto originale della chiesa, che probabilmente consisteva in principio solo dell'attuale presbiterio. Nel XVI secolo la chiesa subì alcuni lavori di restauro. Nel 1618 venne costruita la regia cappella che custodisce le reliquie e la statua del santo. Nel 1620 la chiesa subì nuovi lavori di restauro e probabile ampliamento, portato definitivamente a termine nel XVIII secolo, quando assunse l'attuale dimensioni. Nel 1741 fu costruito il campanile. Nel 1878 il parroco Buraglia abbellì ancora la chiesa e la regia cappella. Tra il 1963 e il 1969 è stata totalmente ristrutturata nel tentativo di riportare la struttura all'aspetto originale, spogliando la chiesa di tutti gli abbellimenti e le decorazioniNella facciata principale si nota una statua in marmo del XVIII secolo raffigurante San Biagio, ubicata nella nicchia al centro del timpano. Come la maggior parte delle chiese marateote, l'interno della chiesa fu ristrutturato nel XVIII secolo secondo lo stile del barocco: fu aggiunto alla facciata principale un portico a tre arcate, mentre le parti interne furono abbellite con altari e decorazioni. Sebbene questi abbellimenti settecenteschi siano stati cancellati durante i lavori di restauro avvenuti tra il 1963 e il 1969, all'interno si possono ancora ammirare l'altare della Madonna delle Grazie del XVIII secolo, il tabernacolo in marmo del 1519 proveniente dalla bottega di Jacopo della Pila, un affresco del XV secolo della Madonna con Bambino (chiamato Madonna del Melograno), la pietra tombale della famiglia Deodato del 1540, un bassorilievo in marmo dell'Annunciazione del XVII secolo, il dipinto di san Macario del XVIII secolo, un bassorilievo della cosiddetta Madonna della Sapienza del XVIII secolo, e il dipinto chiamato San Biagio in gloria del XVIII secolo. Di pregevole fattura è anche l'organo del XVII secolo, sito nella parte alta della navata di destra.
Il sacello che contiene l'urna con le reliquie di San Biagio fu costruito nel XVII secolo, e dichiarato regia cappella dal re Filippo IV d’Asburgo nel 1623. Il sacello fu poi abbellito il 1878 dal monsignor Buraglia, che commissionò allo scultore Domenico Oglia da Napoli un medaglione in marmo raffigurante il santo. All'interno del sacello si trova il busto argenteo di San Biagio, scolpito nel 1979 da Romano Vio sul modello dell'originale simulacro del 1706 scolpito a Napoli da Domenico De Blasio e trafugato da vili ignoti il 28 ottobre 1976, che sono stati parzialmente ricollocati a partire dal 1978
Apertura PORTA SANTA nella Basilica di San Biagio a Maratea
Evento eccezionale voluto da Papa Francesco il Giubileo straordinario della Misericordia e così anche nella Basilica Pontificia di San Biagio di Maratea il rettore Don Biagio Giovinazzo ha aperto la Porta Santa che sarà accessibile a molti pellegrini che lucreranno l'indulgenza in questa bella e antica Chiesa dove i Marateoti venerano da secoli San Biagio come patrono e protettore della Città di Maratea.
Noi abbiamo registrato queste immagini suggestive che documentano questo gesto semplice ma ricco di significato.
Per avere l'indulgenza non basterà visitare la Basilica in forma di pellegrinaggio e pregare per il Papa, ma è INDISPENSABILE CONFESSARSI (entro 8 giorni prima o 8 giorni dopo la visita in forma di pellegrinaggio della Basilica) FARE LA COMUNIONE - PREGARE IL CREDO - PREGARE SECONDO LE INTENZIONI DEL PAPA.
SAN BIAGIO SCENDE DAL CASTELLO
Si rinnova a Maratea la festa di San Biagio patrono e protettore della Città nel quarantennale del rifacimento del Busto in argento rifatto dall’Artista Romani Vio dopo che mani sacrileghe avevano rubato l’originale nel 1976 e mai piu’ ritrovato con il secolare cammino dalla Basilica alla Chiesa Madre. La suggestiva ed emozionante cerimonia della richiesta da parte del Sindaco pro tempore, della statua per realizzare la festa e lo stesso che si impegna a riconsegnarla alla Basilica la Domenica successiva entro le ore 12.00 e il Rettore della Basilica risponde così. Da questo momento i portatori di San Biagio possono cominciare a coprire il Busto con un manto rosso. Che significa portare la statua da una Parrocchia quella di San Biagio a quella di S. Maria Maggiore nel centro storico di Maratea, in forma strettamente privata per un percorso che prima passa su i tornanti panoramici e poi, costeggia la montagna da dove si gode un panorama mozzafiato. Preghiere, canti, invocazione al Santo patrono con la benedizione al mare. Il cammino prosegue spedito verso località Capocasale, dove le autorità civili e militari e il popolo di Dio aspettano il busto di San Biagio che viene prima scoperto dal decano dei portatori, poi benedetto dai Sacerdoti che consegnano al Santo le insegne Episcopali. Il Sindaco Domenico Cipolla al termine del suo mandato da primo cittadino consegna per l’ultima volta le chiavi della Città al Santo.
La festa prosegue nei giorni 10-11 e 12 Maggio 2019
maratea pz la basilica di san biagio
video di vittorio zaccaro maratea - La basilica e santuario di San Biagio è il principale luogo di culto cattolico del comune di Maratea, in Basilicata.
È il cuore religioso della comunità cristiana locale e custode delle reliquie del patrono Biagio.
Si trova fabbricata nel punto più alto della città vecchia di Maratea, detta Castello, e ne è la chiesa parrocchiale. Tradizione vuole sia sorta sul sito di un tempio pagano dedicato a Minerva. Nel 1940 è stata elevata alla dignità di basilica minore Leggenda e tradizione popolare vuole che la chiesa sia nata riadattando al culto cristiano un tempio pagano, di origine incerte, dedicato alla dea Minerva.[2] Sebbene finora non siano state ufficialmente riscontrate prove dell'esistenza di tale tempio, il sito è conforme alla localizzazione di un santuario costiero pagano, nonché una breve campagna archeologica condotta nelle vicinanze ha restituito materiale di età romana.[3]
È opinione comune che la primitiva chiesa consistesse solo nell'attuale presbiterio,[4] e la memoria popolare ricorda fosse dedicata in origine alla Madonna delle Grazie.
Quando ricevette le reliquie del santo armeno, divenne il santuario del santo Biagio, eletto patrono della città: tale l'evento è comunemente datato all'anno 732.[5]
Nel 1324, la parrocchia di San Biagio estendeva la sua giurisdizione sulla parrocchia della vicina Castrocucco, e risultava essere l'arcipretura del territorio nei documenti della diocesi di Cassano allo Ionio,[6] a cui le due parrocchie appartenevano dopo essere state scorporate dalla diocesi di Policastro.
Nel 1562 fu interessata da alcuni lavori di restauro ad opera della locale confraternita di San Biagio.[7] Nello stesso anno, il giorno 4 marzo, il papa Pio IV concesse un tesoro d'indulgenze alla chiesa e riconobbe quello che per i cattolici è il miracolo della santa manna. Per quanto riguarda l'architettura, non si conoscono per certo né l'epoca né le modalità con la chiesa primitiva fu ampliata con la costruzione del corpo che ospita le tre navate, decorate con massicce volte in stile romanico
Maratea, Monte San Biagio, Basilicata, Italy, Christ the Redeemer | 4K drone footage, DJI Mavic Air
Maratea - Monte San Biagio, on which stands the Basilica of St. Blazej. Opposite the basilica, about 200 m from the temple, at the top of the hill, stands the Statue of Cristo Redentore - a huge statue of Christ the Savior, made in 1965 of Carrarian marble by the Florentine sculptor Bruno Innocenti.
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San Biagio a Maratea 2017 - Consegna delle chiavi del Sindaco
Maratea, giovedì 11 maggio 2017
Festività Santo Patrono San Biagio
Il Sindaco Domenico Cipolla consegna le chiavi della Città a San Biagio
Maratea (PZ) - Basilicata - Italy
ANNO DI SAN BIAGIO MOSTRA A MARATEA
Dal 3 Febbraio 2016 al 3 Febbraio 2017 Anno Blasiano per ricordare i 1700 anni dal martirio di San Biagio e fra la tante manifestazioni in onore di San Biagio patrono e protettore di Maratea e di tantissime Città in Italia e nel Mondo, una mostra allestita nella Cripta della Chiesa dell’Immacolata nel centro storico di Maratea, ricca di documenti antichi, fotografie e santini dedicati a San Biagio. Ricordi indelebili dei gemellaggi che Maratea in nome di San Biagio a contratto con tante Città in cui il Santo Armeno si venera. E oggi la visita gradita della giornalista la Signora Adriana Kremenjas-Danicic Presidente Europe house – della Città di Dubrovnik che e’ stata già in visita a Maratea per i solenni festeggiamenti di Maggio.
Festa di SAN BIAGIO Patrono e Protettore di Maratea. Anno Blasiano
Anno Blasiano. Millesettecento anni dal martirio di San Biagio Vescovo e Martire, patrono e protettore di Maratea, che da secoli lo venera. Anche quest’Anno di grazia per la Città e per i devoti di San Biagio si è ripetuto il secolare rito della sua festa che Maratea solennizza la seconda settimana di Maggio, con una festa che dura per quattro giorni con le celebrazioni Eucaristiche e con la secolare processione del Sabato prima, denominata San Biagio va per la Terra, mentre il Giovedì coperta da un manto rosso la statua in argento viene portata a spalla dalla Basilica Pontificia alla località Capocasale dove le Autorità Religiose Civili e Militari insieme al Popolo di Dio accolgono in festa il loro Santo patrono. E con questo anno di grazia si conclude anche il pellegrinaggio che la Statua ha fatto nelle Frazioni di Maratea visitando Fiumicello. Le immagini che vedete si riferiscono a Sabato sette Maggio 2016 con l’accoglienza da parte delle Autorità locali dei Sindaci delle Città vicine e di Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Mali Arcivescovo emerito di Cagliari e della Giornalista la Signora Adriana Kremenjas-Danicic Presidente Europe house – Dubrovnik che ha partecipato alla nostra festa e che il Prof. Domenico Sarsale ha intervistato per noi. Per la cronaca, quest'anno San Biagio non ha regalato ai suoi fedeli la Santa Manna che tutti aspettavano, ma il Rettore della Basilica Don Biagio Giovinazzo ha esortato tutti alla preghiera e alla concordia per meritarci questo segno Divino.
GENOCIDE-festa di san biagio-maratea
SAN BIAGIO
Nella Basilica Pontificia a San Biagio dedicata, la comunità Sacerdotale le autorità civili e militari e il popolo di Maratea ha festeggiato come fa da secoli il suo patrono e protettore San Biagio Vescovo e Martire. Santo amato e venerato a Maratea e in tante Città in Basilicata in Italia e nel Mondo, ma è a maratea, dove nella Cappella Regia si conserva l’Urna benedetta con il Sacro torace del Martire Armeno. La traslazione delle reliquie di San Biagio avvenne nel 732 d. C. durante la persecuzione iconoclasta indetta dall’imperatore d’Oriente Leone Isaurico quando, secondo una leggenda, la nave che le trasportava fu sospinta contro l’isolotto di Santo Janni da una violenta ed improvvisa tempesta. L’imbarcazione fu poi trattenuta nei pressi dell’isolotto da una forza misteriosa che gli impedì di riprendere il mare, evento interpretato come un segno della volontà del Santo di fermarsi proprio a Maratea.. Stupenda la statua in argento realizzata nel 1979 dallo scultore Romano Vio, che sostituì il precedente simulacro, eseguito nel 1706 da Domenico De Blasio, trafugato da ignoti nel 1976 e mai più ritrovato. Simulacro che i devoti di San Biagio venerano e portano in processione il giovedì che precede la domenica della seconda settimana di Maggio coperta da un manto rosso per sottolineare la forma privata della processione, che arriva in località Capocasale e li che avviene lo scoprimento dal manto rosso e viene accolta dalle autorità che consegnano le chiavi della città e il parroco mette le insegne episcopali sul busto argenteo di San Biagio. Il Sabato solenne processione per le strade della Città e la Domenica mattina il ritorno al Santuario dove al termine della S. Messa si potrebbe verificare come si è verificato nei secoli il prodigio della Manna a cui il popolo attribuisce capacità curative ritenendo che possa restituire la sanità agli infermi, si presenta simile all’acqua, di un colore biondo, e trasuda solitamente non soltanto dall’Urna ma anche dai marmi e dalle colonne della Cappella.
SAN BIAGIO MARATEA-1988-89
MESSA IN COENA DOMINI BASILICA DI S. BIAGIO
Nella Basilica Pontificia a S. Biagio dedicata celebrazione Eucaristica del Giovedì Santo detta anche in Coena Domini, con il rito della lavanda dei piedi in ricordo dell’ultima cena che Gesù ha fatto con i suoi discepoli prima della passione e morte sulla croce. Celebrazione presieduta da Don Tiziano Cantisani, partecipata da tanti fedeli che hanno pregato davanti al bellissimo sepolcro realizzato in Basilica. I canti affidati alla corale S.Biagio diretti da Angelo Rizzo.
san biagio maratea
ecco san biagio quando è arrivato al Castello
MARATEA - LA MANNA DI SAN BIAGIO
Domenica 10 Maggio 2009 alle ore 12.40 circa, per più di quattro ore si e' ripetuto il Miracolo della Santa Manna nella Basilica Pontificia di San Biagio a Maratea. Forte commozione e grande miracolo che il Martire di Sebaste ha fatto a tutti i suoi devoti di Maratea e del Mondo intero nel trentennale del rifacimento della Statua Argentea.
SAN BIAGIO AL PORTO - RIEVOCAZIONE STORICA nel quarantennale del rifacimento della Statua
43 anni fa a Maratea sacrilego furto della statua argentea di San Biagio Patrono e Protettore della Città. I ladri in una nottata di forte pioggia, avevano profanato la Basilica Pontificia e rubato la statua. Notizia che in poco tempo raggiunse tutti i Marateoti e devoti di San Biagio sparsi nel Mondo. Il comitato per i festeggiamenti patronali ha voluto far rivivere questo avvenimento con il portare il Simulacro di San Biagio sull’Isola di Santo Ianni nel quarantennale del rifacimento della Statua dove, in questo suggestivo posto ci si è fermati e i Sacerdoti hanno intonato il canto devozionale a San Biagio e infine hanno pregato. Il ritorno in processione verso il porto dove ad attendere l’effige di San Biagio il Sindaco e i fedeli, che si sono poi raccolti in religioso silenzio per la Concelabrazione Eucaristica presieduta dalla Comunità Sacerdotale di Maratea. Ha conclusione della Messa, la statua ha proseguito il pellegrinaggio tra la gente di Maratea raggiungendo poi la Basilica Pontificia, dove nel pomeriggio si è svolta la Processione secolare, denominata San Biagio va per la terra. La festa prosegue nei giorni prossimi 9.10.11.12 Maggio 2019.
SAN BIAGIO a Cersuta di Maratea
Anche quest'anno il bellissimo Simulacro di San Biagio patrono e protettore di Maratea ha visitato una frazione, questa volta Cersuta. Preghiere, devozione e riconoscenza a San BIagio potente intercessore presso Dio da parte di tantissimi fedeli accorsi per questo evento che ha emozionato gli abitanti della piccola e graziosa frazione di Maratea. Noi eravamo sul posto e abbiamo documentato questo evento storico per tutti voi. Buona visione.
FESTA DEL REDENTORE 2016
Come da calendario liturgico di Maratea, la Domenica dopo il Corpus Domini si celebra la festa del Redentore, festa voluta dal Comitato del Redentore per il 2015, dalla comunità Sacerdotale di Maratea e da sue eccellenza Mons. Francesco Nolè, per ringraziare il Signore e per la valorizzazione in Italia e nel mondo dell’immagine del Redentore: non soltanto dal punto di vista turistico, ma anche e soprattutto da quello religioso. Festa che si solennizza con una Santa Messa nella Basilica Pontificia dedicata a San Biagio patrono e protettore di Maratea. Nel corso della S. Messa, tanto si è pregato per la guarigione del piccolo Filippo caduto accidentalmente da un muretto ad Acquafredda di Maratea, che sta lottando per tornare all’affetto dei propri cari e di tanti amichetti che pubblicamente hanno supplicato il Redentore per la sua guarigione. In processione poi si è raggiunti l’imponente monumento voluto dal Conte Stefano Rivetti frutto dello studio e della realizzazione dello scultore Bruno Innocenti ultimato nel 1964. Ai piedi del Cristo Redentore ha preso la parola Salvatore Cirigliano già presidente del Comitato per il Redentore, il vice Sindaco l’Ing. Domenico Fontana e la Signora Linda Annuzzi ha recitato la Preghiera al Redentore e Don Biagio Giovinazzo rettore della Basilica visibilmente commosso ha esortato tutti alla preghiera supplicando il Cristo Redentore per la pronta guarigione del piccolo Filippo. A seguire il momento più commovente davanti all’Urna contenente le Sacre Reliquie del torace di San Biagio. Tutti insieme a pregare e a chiedere l’intercessione di San Biagio presso Dio, per la guarigione di Filippo.
SAN GIUSEPPE a Catrocucco di Maratea
E la comunità di Castrocucco di Maratea che festeggia da sempre San Giuseppe e lo fa naturalmente in Chiesa con il suo Parroco Don Biagio Giovinazzo che ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa dedicata a San Gerardo. Nella sua omelia ha sottolineato l’amore straordinario per la famiglia e in questo caso, la Sacra Famiglia da dove tutto è cominciato. Poi la suggestiva Processione per le strade della frazione, tra preghiere e canti. La sosta alla bella Cappella che per anni ha conservato l’effige di San Gerardo e poi il ritorno. La solenne benedizione e davanti al sagrato della Chiesa il grande falò di San Giuseppe che ha riscaldato tutti, in una serata di luna piena, mentre i convenuti hanno gustato i dolci offerti dal comitato festa.
Benvenuti a MARATEA ♥ Welcome to LUCANIA ♥
Maratea è un'opera d'arte naturale incastonata nelle propaggini degli Appennini e lambita dal Mare Tirreno con cale e spiagge , baie e isolotti. Una “perla” incastonata nel Golfo di Policastro e affacciata sul Mar Tirreno. Maratea è una località dai versatili paesaggi, dagli inebrianti profumi di mare e fiori, che la rivestono in ogni angolo, di rocce accarezzate dai raggi del sole al punto da creare brillanti giochi di luce.
L’azzurro del mare e il verde della vegetazione tipica della macchia mediterranea incontra la rocciosa scogliera e insieme circondano splendide spiagge nelle località di Acquafredda, Cersuta, Fiumicello, la Spiaggia Nera, le Secche, Castrocucco. Così il litorale, impreziosito al largo da scogli e isolotti, si snoda per 32 km, intervallato da pareti rocciose alte e ripide che, ora si tuffano nel Mar Tirreno, ora si ritraggono accogliendo calette e spiagge.
A dominare l’incantevole paesaggio, sorge su uno sperone l’antico borgo di Maratea, arricchito da portali e viuzze, archi e palazzi settecenteschi, grotte, torri costiere, e, tra le altre, una accogliente e intima piazzetta. Il centro storico offre una ricca concentrazione di architetture di valore storico, tra cui luoghi di culto, per questa ragione Maratea è denominata anche “la città delle 44 chiese”.
L’abitato della “Perla del Tirreno” è sovrastato dal Monte San Biagio, su cui svetta la Statua del Redentore, noto anche come “Cristo di Maratea”, seconda per dimensioni soltanto a quella di Rio de Janeiro. Sotto la monumentale statua sono aggrappati, ad un fianco del monte, i ruderi dell’antico borgo denominato “castello”, mentre al lato opposto del Cristo si può visitare la Basilica di San Biagio (VI – VII sec. d.C.).
“Dea del Mare” o “Città dei grandi Etei”, attraverso l’etimologia del suo nome Maratea racconta una storia intensa che certamente affonda le radici in epoca preistorica.
Il mare rappresenta un piccolo tesoro del tratto di costa tirrenica della Basilicata, unico e prezioso per la sua bellezza incontaminata. Dalle alture che cadono a picco sul mare Maratea offre uno spettacolo incantevole.
La costa di Maratea si estende per pochi chilometri all’interno del Golfo di Policastro, dove la montagna lucana incontra il Mar Tirreno, creando un paesaggio di straordinaria suggestione, con pareti a strapiombo sul mare, piccole insenature, spiagge di ghiaia, sabbia finissima e promontori rocciosi che il mare periodicamente isola dalla terraferma.
La scogliera rocciosa, che conserva tracce delle antiche torri di avvistamento, si alterna a piccole spiagge delimitate dall’azzurro del mare ed il verde della vegetazione: Acquafredda, Cersuta, Fiumicello, la Spiaggia Nera, le Secche, Castrocucco.
I fondali marini profondi e incontaminati sono il luogo ideale per gli amanti delle escursioni subacquee. Si tratta di uno dei mari più puliti d’Italia, infatti, Maratea è dotata di depuratori all’avanguardia in Europa.
Fuochi d'artificio Festa San Biagio Maratea La Locanda delle Donne Monache