1996 S.Messa a Busto Arsizio, S.Giovanni Battista
Descrizione introduttiva alla S.Messa celebrata a Busto Arsizio il 28 gennaio 1996 in occasione dell'inizio delle celebrazioni del 350° anniversario della consacrazione della Basilica di San Giovanni Battista, trasmessa in diretta televisiva.
Discover Gallarate, Varese, Lombardy, Italy
Image 1: Reflections in Malpensa Airport
Image 2: Castellanza: The River Olona and the chimney of the former cotton mill Cantoni / Il fiume Olona e la ciminiera dell'ex cotonificio Cantoni
Image 3: Busto Arsizio: Basilica of St. John the Baptist / Basilica di San Giovanni Battista
Image 4: Castelseprio (Varese) - Santa Maria foris portas
Image 5: la Chiesa di Santa Maria a Brunello e sullo sfondo il Monte Rosa
Image 6: Putto
Image 7: In fiore
Image 8: Pace
Image 9: Air Show Venegono Inferiore - PAN Pattuglia Acrobatica Nazionale
Image 10: Cigno sul lago di Comabbio
Best Attractions and Places to See in Busto Arsizio, Italy
Busto Arsizio Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Busto Arsizio. We have sorted Tourist Attractions in Busto Arsizio for You. Discover Busto Arsizio as per the Traveller
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This Video has covered Best Attractions and Things to do in Busto Arsizio.
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List of Best Things to do in Busto Arsizio, Italy
Santuario Santa Maria di Piazza
Chiesa di San Giovanni Battista
Museo Fratelli Cozzi Alfa Romeo
Parco Alto Milanese
Pista Ciclopedonale del lago di Comabbio
Chiesa Di San Michele Arcangelo
Teatro Sociale Busto Arsizio
Piazza San Giovanni
Byra - Showroom
Museo Del Tessile E Della Tradizione Industriale
Il centro di Busto Arsizio (VA) Lombardia, Italia HD
This short video was recorded in Italy on February 21st 2016
Tesori di Busto Arsizio su DVD e Blu-ray Disc
BustoWebTV - Luglio 2010 - Monsignor Franco Agnesi spiega la scelta della Parrocchia di San Giovanni Battista di realizzare, in occasione del 400° Anniversario della Basilica, un cofanetto con un DVD e un Blu-ray Disc contenenti 4 tra i maggiori Tesori di Busto Arsizio: la Basilica di San Giovanni Battista, il Santuario di Santa Maria di Piazza, il Codice di Busto del IX secolo e la musica del M° Uto Ughi con i Filarmonici di Roma. Realizzato da polarStream Multimedia, è in vendita nelle librerie di Busto Arsizio e in Comune. bustowebtv.it
Busto Arsizio SANTUARIO DI S. MARIA DI PIAZZA (Beata Vergine dell'Aiuto)
Il santuario di Santa Maria di Piazza (detto anche santuario della Beata Vergine dell'Aiuto) è situato nel centro storico di Busto Arsizio, dove sorgeva una precedente chiesa dedicata alla Madonna, che a sua volta aveva sostituito una cappella risalente all'epoca della cristianizzazione. Questo splendido santuario mariano fu costruito rapidamente tra il 1515 e il 1522.
Due nomi compaiono nei documenti che trattano la costruzione del tempio: quello di Antonio da Lonate (autore del modello per il duomo di Vigevano) e quello di magistro Tomaxio ingeniero, probabilmente Tommaso Rodari, il noto scultore e architetto attivo nel duomo di Como, allievo di Giovanni Antonio Amadeo. Il primo avrebbe impostato la pianta centrale, per la quale si è ipotizzata l'esistenza di un disegno bramantesco, Bramanti secutus exemplar; il secondo avrebbe eseguito i due portali a ovest e a sud, e forse l'elegante loggiato nel tamburo sotto la cupola simile al tiburio del santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno, attribuito all'Amadeo.
Internamente, la parte bassa, quadrata, che è tagliata negli angoli da archi diagonali formanti nicchie e cuffie, rimanda ai numerosi studi di chiese a pianta centrale compiuti da Leonardo mentre il tamburo ottagonale con una ghiera di nicchie (la corona dei 12 santi) e le otto unghie della volta di copertura riecheggiano gli esempi di Santa Maria Incoronata di Canepanova a Pavia e dell'Incoronata a Lodi e di Santa Maria della Croce a Crema).
All'esterno, il rigoroso volume cubico scandito da lesene è sormontato da un tiburio con gugliotti e lanterna che interpreta in forme più leggere ed eleganti la tipologia della tradizione lombarda (come già nel non lontano santuario di Saronno).
All'interno si possono ammirare opere di scultura e dipinti di Gaudenzio Ferrari (come l'Ultima cena, nell'altare di destra), Bernardino Luini ed una copia della perduta Madonna delle Vittorie di Giovan Paolo Lomazzo. La cupola fu affrescata nel 1531 da Giovan Pietro Crespi, nonno di Giovan Battista Crespi detto Il Cerano.
Del santuario di Santa Maria esiste una copia esatta, ma più piccola, a Crespi d'Adda, paese annoverato tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO. Della statua della Madonna esiste una copia esatta in Uruguay a Montevideo, nella chiesa del quartiere popolare del Cerro.
Il campanile in mattoni risale al 1584. Tra il 1886 e il 1889 fu innalzato dall'architetto Carlo Maciachini, che fece lo fece rivestire di pietra chiara.
Dipinto tra il 1539 e il 1540 da Gaudenzio Ferrari, il grande POLITTICO DELL'ASSUNTA fu offerto nel 1541 al santuario da Donato Prandoni, consigliere della comunità bustese. Originariamente esso fu collocato sulla parete di fondo del presbiterio, dove copriva un oculo, per poi essere trasferito nella posizione odierna (sulla parete settentrionale) in occasione dei lavori di restauro compiuti tra il 1939 e il 1943.
Il polittico è dominato dal Padre Eterno, raffigurato con le braccia aperte per accogliere Maria, portata in cielo da angeli che accompagnano il nimbo su cui siede e la incoronano regina.
Negli scomparti laterali vi sono i santi maggiormente venerati in quel tempo a Busto Arsizio. A sinistra si trovano le immagini di san Giovanni Battista con l'Agnus Dei e di san Gerolamo, titolare del convento femminile che sorgeva presso la chiesa di San Giovanni Battista; a destra vi sono invece san Michele Arcangelo che alza la spada contro il demonio e san Francesco d'Assisi. La ricca cornice dorata appoggia le quattro colonne, fasciate di rami e di foglie, su una predella con dipinti ed è divisa in tre parti da due piedritti: a sinistra è raffigurata la natività di Maria, al centro la presentazione al tempio e lo sposalizio, a destra si vede invece la Sacra Famiglia.
La statua in legno policromo della MADONNA DELL'AIUTO è collocata sopra l'altare al centro dello spazio dell'abside. Il simulacro, risalente al 1602, è opera di Fabrizio De Magistris. La statua, che venne incoronata nel 1895 dal beato cardinale Andrea Ferrari, è protetta da una teca affiancata da due angeli marmorei cinquecenteschi. La simmetria e centralità della figura di Maria (sottolineata dai torciglioni della cattedra) evidenziano il dinamismo asimmetrico del Bimbo, che è messo di lato, come scivolante sul ginocchio della Madre. È dunque evidente lo stacco tra la ieraticità dell'immagine della Madonna e quella del Bambino che sembra venire incontro all'astante. In questa particolarità, l'opera del De Magistris costituisce una innovazione rispetto all'iconicità tradizionale.
BAFF 2015 - Festa di chiusura a Piazza San Giovanni Busto Arsizio
Recorded by Alberto Fuschi
Tesori di Busto Arsizio, concerto Maestro Uto Ughi - Distretto del Commercio Busto Arsizio
Due testimonial d'eccezione per il cofanetto Tesori di Busto Arsizio, il DVD e il Blu-ray Disc in alta definizione realizzati in occasione delle celebrazioni per i 400 anni della posa della prima pietra della Basilica S. Giovanni.
Domani sabato 19 dicembre dalle 16.00 alle 18.30, saranno il sindaco Gigi Farioli e monsignor Franco Agnesi a proporre ai visitatori del mercatino di Natale allestito nel parco del museo del Tessile l'eccezionale strenna, che, come ama ripetere Farioli in questi giorni, non può mancare nelle case dei bustocchi.
Chi acquisterà una o più copie del cofanetto avrà anche la possibilità di farsi fotografare con il sindaco e con monsignore e di portarsi a casa la foto: il set fotografico e il banco vendita sono allestiti nella casetta centrale del paese di Natale.
Il cofanetto, realizzato dalla Parrocchia di San Giovanni Battista, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, contiene quattro documentari su quattro tesori della città: la Basilica di San Giovanni Battista, il Santuario di Santa Maria di Piazza, il Codice di Busto e un significativo estratto del concerto che il Maestro Uto Ughi ha offerto all'Amministrazione comunale e alla Città tutta nel mese di marzo.
Si ricorda che i Tesori sono in vendita al prezzo di 25 Euro cadauno (ma sono previsti sconti per quantitativi superiori alle 10 copie) in alcune librerie e negozi del centro che hanno gentilmente offerto la disponibilità a collaborare: la libreria Boragno (via Milano 4/b tel. 0331/626752), Ub!k (piazza s. Giovanni 5 tel. 0331/320321), la Libreria della Basilica (via Tettamanti 2 tel. 0331/631421), Il Passalibro (corso XX Settembre 2 tel. 0331/675265), Libreria S. Giovanni (piazza Manzoni 16 tel. 0331/628194), Buzzi Alta Fedeltà e Dischi (via Cavour 1 tel. 0331/632660).
Inaugurata l’ex Chiesa di San Giovanni Battista
È stata inaugurata questa mattina l’ex Chiesa di San Giovanni Battista a Gela. Il sindaco Domenico Messinese ha consegnato simbolicamente le chiavi dell’edificio storico ad una scolaresca. “Affidiamo ai nostri giovani una struttura per cui abbiamo salvato i finanziamenti di restauro – ha detto il primo cittadino -, in segno di cessione responsabile del nostro patrimonio alle future generazioni”. Alla manifestazione inaugurale ha preso parte anche il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta che ha apprezzato gli interventi realizzati. Crocetta ha ricordato come, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Gela, a breve partiranno i primi cantieri del Patto per la Sicilia che interesseranno la città del Golfo per milioni di euro.
RESIDENZA DEL CONTE - BUSTO ARSIZIO
Costruzione di Edifici residenziali in Piazza Vittorio Emanuele II - Busto Arsizio (VA)
Le campane di Busto Arsizio (VA) - Chiesa di S. Michele - Video 750°
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di S. Michele Arcangelo
Concerto di 11+1 campane in Si♭²
Fratelli Barigozzi - Milano 1889
Concerto solenne a 11+1 campane, con distesa iniziale con le 11 in Si♭², in elettrico - manuale per la S. Messa Festiva delle ore 11:30 nella Solennità della Domenica delle Palme. Ore 11:15.
Suonano Aleadda e Campanaro29 alternandosi.
Ringrazio il parroco e l’addetto al suono delle campane per la grandissima disponibilità dimostrataci!
Il guasto alla 2^ è stato segnalato.
Si ritiene anteriore al Mille la prima chiesa dedicata all'arcangelo Michele, caro ai Longobardi.
È tradizione considerare la torre campanaria un reimpiego di una parte del castello medievale di Busto. La prima citazione di San Michele è del 1300 circa. Del 1343 è l'assegnazione al primo rettore di San Michele, di beni sufficienti a consentirne la sussistenza (nel 1512 sarà istituita una seconda rettorìa). L'edificio trecentesco era ad una sola navata, con tre absidi semicircolari ad oriente; si aggiunsero poi due cappelle contrapposte a metà della navata. Nel 1566 un visitatore autorevole chiamò San Michele chiesa parrocchiale, coadiutrice dell'altra chiesa parrocchiale, cioè di San Giovanni.
A metà Seicento questa chiesa era giudicata pericolante.
La ricostruzione a navata unica, su disegno dell'architetto Richini, iniziò nel 1653 e si protrasse forse fino al 1670.
L'aula venne ribaltata, così la facciata finì a levante. Otto gli altari minori nel Settecento, in seguito ridotti a sei. Il rivestimento e l'ornamentazione della facciata avvenne in due tempi: nel 1726-30 l'ordine inferiore e gli angeli del frontone, nel 7794 con l'architetto Bernardino Ferrarti l'ordine superiore. L'esito fu una facciata molto ricca, in contrasto con la semplicità dei fianchi dell'edificio. L'altare maggiore, in marmi policromi, sormontato da un tempietto a colonne, animato da bianchi angioletti volteggianti e da due angeli oranti, fu realizzato nel 1752-53. Il canonico Bellotti, cui si attribuisce il progetto dell'altare, firmò il disegno del Mortorio, costruito tra la chiesa e le case parrocchiali, affrescato dallo stesso Bellotti. Restauri dell'interno della chiesa si fecero nel 1834 e nel 1906, anno in cui San Michele ritornò parrocchia autonoma (sarà poi elevata a prepositurale nel 1933).
Nel 1889 le campane cinquecentesche venivano rimosse per lasciare spazio al nuovo concerto di 12 campane fuse dai Fratelli Barigozzi di Milano, per un totale di 8790Kg. La storia legata al nuovo concerto è piuttosto curiosa: le campane commissionate dalla Parrocchia erano 9 più una campanella di richiamo, in modo da rispettare il regolamento di San Carlo Borromeo (una chiesa sussidiaria non poteva avere un concerto più esteso o più grave della Parrocchia, in questo caso di San Giovanni con le 9+1) ma due offerenti, ad insaputa del parroco, pagarono per fondere altre due campane, l’undicesima e la dodicesima, che entrarono a Busto Arsizio nascoste dietro al campanone.
Del 1924 sono il rivestimento marmoreo della facciata, il portale di bronzo, la cancellata che recinge il sagrato. Nel 1937, progettista Giovanni Maggi, la chiesa venne ampliata con la ricostruzione del presbiterio e dell'abdside, con l'introduzione del transetto con sovrapposta cupola, con la costruzione della sagrestia e della penitenzieria. All'interno le parti nuove furono decorate a fresco negli anni dal 1942 al 1950. Da vedere l'altare del Crocifisso, restaurato di recente, e alcune tele cinquesecentesche di buona fattura, sopra gli altari minori.
*La musica iniziale è Divenire di Ludovico Einaudi
Le “chiese-tipo” in Lombardia di Gustavo e Vito Latis
Questo video è frutto di una mia ricerca sulle cosiddette “chiese-tipo” ideate dagli architetti Gustavo e Vito Latis.
00:45 - San Paolo apostolo, Induno Olona (VA)
01:35 - San Giacomo apostolo, Meda (MB)
02:30 - San Pio X, Cinisello Balsamo (MI)
04:04 - San Pio X, Monza (MB)
05:22 - Santa Maria nascente, Settimo Milanese (MI)
06:28 - Sant'Anna - Busto Arsizio (VA)
07:18 - San Carlo, Gorgonzola (MI)
08:25 - Santa Maria Ausiliatrice, Cassina de' Pecchi (MI)
09:20 - Sacra Famiglia, Saronno (VA)
10:21 - San Giovanni Battista, Rho (MI)
Territori in tour: Busto Arsizio, terzo giorno
Il terzo giorno di Territori in Tour a Busto Arsizio si è concentrato sulla mobilità e sulle stazioni cittadine
La notte di San Giovanni parte prima
La notte di San Giovanni solstizio d'estate parte prima
Gaudenzio Ferrari POLITTICO DELL'ASSUNTA santuario di Santa Maria di Piazza - Busto Arsizio
Dipinto tra il 1539 e il 1540 da Gaudenzio Ferrari, il grande POLITTICO DELL'ASSUNTA fu offerto nel 1541 al santuario da Donato Prandoni, consigliere della comunità bustese. Originariamente esso fu collocato sulla parete di fondo del presbiterio, dove copriva un oculo, per poi essere trasferito nella posizione odierna (sulla parete settentrionale) in occasione dei lavori di restauro compiuti tra il 1939 e il 1943.
Il polittico è dominato dal Padre Eterno, raffigurato con le braccia aperte per accogliere Maria, portata in cielo da angeli che accompagnano il nimbo su cui siede e la incoronano regina.
Negli scomparti laterali vi sono i santi maggiormente venerati in quel tempo a Busto Arsizio. A sinistra si trovano le immagini di san Giovanni Battista con l'Agnus Dei e di san Gerolamo, titolare del convento femminile che sorgeva presso la chiesa di San Giovanni Battista; a destra vi sono invece san Michele Arcangelo che alza la spada contro il demonio e san Francesco d'Assisi. La ricca cornice dorata appoggia le quattro colonne, fasciate di rami e di foglie, su una predella con dipinti ed è divisa in tre parti da due piedritti: a sinistra è raffigurata la natività di Maria, al centro la presentazione al tempio e lo sposalizio, a destra si vede invece la Sacra Famiglia.
Territori in tour: Busto Arsizio, secondo giorno
Il secondo giorno di territori in Tour a Busto Arsizio si è concentrato sul centro cittadino tra aree rigenerate e aree da rigenerare, commercianti e artigiani
Campane di San Michele Busto Arsizio(1)
CHIESA - S. GIULIO
CASTELLANZA
C. Ph. E. Bach - Five Sacred Songs - Anna Chierichetti, soprano - Gabriele Toia, fortepiano
1) Prüfung am Abend
2) Die Güte Gottes
3) Versicherung der Gnade Gottes
4) Der 148. Psalm
5) Jesus in Gethsemane
Recorded live at Basilica di S. Giovanni Battista, Busto Arsizio (Italy), 3/9/2000
Cathedral of Pavia- Duomo di Pavia, Italy
Dedicato a Santa Maria Assunta e a Santo Stefano (protomartire), è un'imponente costruzione con pianta a croce greca. Il cantiere per la cattedrale fu aperto nel 1488 su ordine del vescovo Ascanio Maria Sforza Visconti: la struttura rimase per secoli incompleta, fino alla fine del XIX secolo, quando furono completate la cupola e la facciata, rispettivamente nel 1885 e nel 1898, secondo il progetto originale di Giovanni Antonio Amadeo. La cupola centrale, a pianta ottagonale, con un'altezza di 97 metri, una luce di 34 e un peso nell'ordine delle 20 mila tonnellate, è la quarta in Italia per dimensioni.