FORLIMPOPOLI: Maschere e divertimento, è partita la tradizionale Segavecchia | VIDEO
Tanto pubblico, questo fine settimana, a Forlimpopoli, per la Segavecchia, la grande manifestazione di metà Quaresima. La Rocca, suggestiva e maestosa, come sempre, ha fatto scenario al più grande Luna Park della Romagna, creando un'atmosfera magica. Il clima generale di allegria che pervade l'intera città artusiana è coinvolgente. Anche questa edizione vede bancarelle, eventi, incontri, organizzati dall' Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese. Ma la festa della Segavecchia non è solo giostre, musica e divertimento, è anche un vero e proprio strumento che aiuta a trasmettere, alle nuove generazioni, le antiche tradizioni e i valori dell’incontro e della socialità. Durante questi giorni è possibile visitare le maggiori attrattive storiche, artistiche e culturali della cittadina romagnola, tra cui la Rocca Albornoziana Ordelaffa, Casa Artusi, la Basilica di San Rufillo. Anche quest’anno, per agevolare l’affluenza, l’ingresso è a offerta libera. E, per chi se la fosse persa lo scorso fine settimana, la festa continuerà fino al 26 marzo con la protagonista, la vecchia, che andrà verso il suo usuale destino. In questi giorni quindi , a Forlimpopoli si potrà trovare un po’ di tutto: dal Luna Park alle bancarelle, dagli spettacoli teatrali alle visite culturali agli eventi sportivi. E, anche quest’anno c'è lʼesposizione permanente allʼinterno del cortile della Rocca che terminerà alle 12 di domenica 26 marzo, per consentire la preparazione dei fuochi artificiali che concluderanno la festa.
View by Drone | Corte San Ruffillo a Dovadola
Il complesso di Corte San Ruffillo ha origini antichissime. Nelle Ratio Decimarum del 1290, ovvero nel registro delle decime che venivano riscosse dallo stato della Chiesa, questo luogo si chiamava Plebis S. Rophilli, era inserito all'interno della Diocesi di Forlimpopoli e pare sorgesse nel sito dell'antico castello dei Conti Guidi. Secondo le fonti, infatti, la fondazione della Chiesa sarebbe datata intorno all'XI secolo, anche se la tradizione popolare fa risalire la casa canonica, la chiesa attigua, le cantine e i servizi annessi al periodo della predicazione di San Rufillo Martire, vescovo di Forlimpopoli, morto a 90 anni nel 382 d.C. Di certo però la chiesa è antecedente al 1290: infatti una Bibbia conservata negli archivi Vaticani, miniata dal monaco Ugo da San Rufillo che visse a Dovadola è datata 1163. Questo, dunque, prova che già prima di quella data San Ruffillo era un luogo di culto conosciuto e frequentato. Si tramanda infatti che i resti mortali di San Rufillo, morto a Portico di Romagna, fossero stati trasportati più a valle dal fiume Montone e nel luogo in cui furono rinvenuti venne eretta la prima pieve dedicata al Santo Vescovo.
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Decennale a San Ruffillo
12PORTE - 2 giugno 2016: Nel pomeriggio della domenica del Corpus Domini, l’Arcivescovo si è recato alla parrocchia di San Ruffillo, guidata da don Enrico Petrucci per la celebrazione conclusiva della decennale eucaristica.