Post sisma, Camerino ritrova la basilica di San Venanzio
In migliaia hanno assistito all’apertura del portone. Un’attesa lunga tre anni che si è sciolta in un lungo applauso e tanta commozione. Dopo il sisma del 2016 Camerino ritrova la Basilica di San Venanzio, resa inagibile dal sisma e restaurata grazie alla fondazione Arvedi-Buschini, coniugi di Cremona che hanno finanziato i lavori per 1,8 milioni di euro. Per ringraziare i benefattori Luciana e Giovanni, il comune di Camerino ha conferito loro la cittadinanza onoraria e la chiave della città
Da Camerino la cerimonia di riapertura della Basilica di San Venanzio.
Grazie al sostegno della Fondazione Arvedi-Buschini di Cremona. Il ringraziamento del parroco don Marco Gentilucci. Servizio di Giovanni Palisto
Camerino, riaperta la Basilica di San Venanzio
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San Venanzio, il 15 dicembre la riapertura
Ad un mese dalla riapertura della basilica di San Venanzio siamo andati a vedere come procedono i lavori.
Lavori in corso a Camerino alla Basilica di San Venanzio
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Camerino : Chiesa di San Venanzio
Area Verde Fonte San Venanzio Camerino
San Venanzio: Festa grande a Camerino
A Camerino il terremoto non ferma la festa per il santo patrono.
Tra fiera, sante messe e palio la città celebra San Venanzio, all'insegna della ripartenza: insieme ce la faremo.
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Camerino (MC) - Terremoto, recupero registro organo in basilica San Venanzio (13.12.16)
- Camerino (Macerata) - Terremoto, recupero registro organo in basilica San Venanzio (13.12.16)
Chiesa Fonte San Venanzio - Progetto 3Ag Geometri - ITCG G. Antinori Camerino
Misure e rilievo con drone effettuato dall'Istituto Tecnico per Geometri G. Antinori di Camerino (MC) - classe 3Ag CAT articolazione Geotecnico A.S. 2015/2016. Restituzione grafica fotogrammetrica terrestre con raddrizzamento di immagine con software RDF e con uso di AutoCAD per la modellazione tridimensionale.
Chiesa di San Giovanni Battista - MECCIANO ( Camerino ) Mc - Marche - Italy
Il ciclo di affreschi presenti all`interno dell`edificio sono opera di tre autori: la Madonna in Trono con Bambino, la Mater Misericordiae con S.Venanzio e la Madonna con Bambino chiusa nell'ovale sono stati realizzati dal Maestro di Arnano; la crocifissione absidale, di cui permangono poche tracce, è probabilmente opera di Girolamo di Giovanni. I rimanenti affreschi sono di autore ignoto del cinquecento.
In cammino per Camerino
In cammino per Camerino
Arrivo delle relique di San Venanzio Martire nella chiesa di San. Venanzo (TR)
In occasione della riapertura al culto della chiesa di San Venanzo e della consacrazione del nuovo altare, dopo la ristrutturazione dell'edilìficio,nel giorno 22 set. 1984 le relique del santo Venanzio conservate nella basilica di Camerino, vennero trasportate in un'urna a San Venanzo (TR), dove il santo è da sempre eretto patrono e pregato con devozione. Presente alla cerimonia il vescovo della diocesi di Orvieto -Todi Mons. Decio Lucio Grandoni e mons, Frattigiani arcivescovo della diocesi di Camerino, inoltre presenti in gran numero i sacerdoti delle due diocesi, le rappresentanze civili e militari,ma soprattutto un gran numero di fedeli del santo Venanzio provenienti da tutto il comprensorio del comune di San. Venanzo e delle due diocesi interessate.Le relique rimasero esposte alla preghiera dei fedeli per un intero giorno e ricondotte nella sua sede a Camerino scortate da tanti san venanzesi. Fu un'avvenimento tanto desiderato dai fedeli e tanto fitto di emozioni e di preghiera. il filmato ripropone i primi momenti dell'arrivo delle relique.I festeggiamenti del santo vengono fatti ogni anno il 18 di maggio, giorno della sua santificazione-
Manutenzione straordinaria del campanone di S.Venanzo-Camerino (MC)
Gruppo De Santis Corinaldi: intervento di rinforzo dell'originale incastellatura 'Pasqualini' del campanone di S.Venanzo di Camerino (MC).
Apse mosaic from Chapel of S. Venanzio, Baptistery of San Giovanni in Lateran, Rome (manortiz)
La cappella di San Venanzio
Sulla base delle preesistenti terme (secolo II) e utilizzando forse parti di un porticato con colonne, nel secolo VII fu creata una nuova cappella dal pontefice Giovanni IV, di origine dalmata, per accogliere le reliquie dei Santi della sua terra (in particolare Venanzio e Domnione).
Essi sono presentati in uno splendido mosaico che riveste l'abside e la parete di fondo. Sono in posizione frontale (e non in processione come nelle raffigurazioni di S. Apollinare in Ravenna), intorno alla Vergine Maria in posizione orante, ai Santi Pietro e Paolo e ai Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista (forse qui per la prima volta raffigurati insieme).
Ai margini del catino absidale sono raffigurati i pontefici Giovanni IV (640 -- 642) e Teodoro (642 -- 649), che ultimò il lavoro.
Apse mosaic from Chapel of S. Venanzio, Baptistery of San Giovanni in Lateran, Rome (Seventh century.)
Video della Chiesa San Venanzio con drone DjiF450
Ripresa della chiesa di San Venanzio a Saletta di Copparo.
Video fatto con drone Dji F450
Videocamera Sony AS15
Camerino, per una sera, riaperto il centro storico
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Le pietre di San Venanzio Raiano 1979 1985
L’eremo di San Venanzio a Raiano, vicino Sulmona, sta tenacemente aggrappato a due verticali pareti rocciose situate sul fiume Aterno, in prossimità della valle Peligna. Il santo , nato e martirizzato a Camerino nelle Marche nel 253 d. C. a soli 15anni, visse in questo angolo d’Abruzzo con il maestro Porfirio per circa due anni , dedicandosi totalmente alla penitenza e alla preghiera. La tradizione racconta che qui impresse parti del suo corpo nelle pietre del luogo, poi diventate oggetto di particolare venerazione, perché ritenute miracolose soprattutto per i mali delle ossa e delle articolazioni. Per questo motivo numerosi fedeli ancora oggi per ottenere una guarigione o benefici corporali compiono riti litoterapici nel giorno della sua festa che cade il 18 di maggio. Da una decina di anni un gruppo di Montebello di Bertona , nel pescarese,viene in pellegrinaggio per una grazia ricevuta da un giovane del paese, allorquando nel 1975 dopo una caduta di 100 metri lungo un dirupo roccioso del santuario, riportò solo una frattura alla spalla. In ricordo di ciò la nonna, nella piccola bandiera che porta in processione con le offerte, mette bene in vista una foto del nipote miracolato, accanto ad una immagine di san Venanzio. Entrati nel santuario i pellegrini, alcuni dei quali per devozione recano in mano piccoli mazzi di erba chiamata grano di San Venanzio, scendono nella grotta dove si ritiene sia stato il giaciglio del santo, sul quale si distendono per trovare giovamento ai dolori fisici. Qui La roccia si sarebbe modellata fino ad assumere l'impronta del suo corpo, rivestendo in tal modo una particolare importanza cultuale e taumaturgica. Durante il percorso i pellegrini toccano continuamente le pietre, su di esse si adagiano e strofinano le parti sofferenti, sperando così di ottenere una guarigione da parte di San Venanzio, che con la sua santità ha sacralizzato lo spazio circostante. Per tornare in superficie si passa attraverso una disagevole scala santa posta all’interno di una cavità, che sbuca davanti all’altare della chiesa. Un tempo si saliva in ginocchio recitando preghiere ad ogni scalino. Entrare nel grembo della montagna ed uscire compiendo quasi un giro circolare per una stretta galleria ha evidentemente un forte significato simbolico. Il rito magico religioso nel suo complesso si colloca al centro di un processo di rinascita e di rigenerazione, forse anche di fertilità. Fino ad un recente passato si praticava anche l'idroterapia , con abluzioni nel fiume Aterno per sanare vari malanni. Se da una parte i fedeli evidenziano comportamenti e concezioni risalenti a culture arcaiche, con chiari riferimenti al mondo magico, dall’altra nelle loro preghiere invocano l'aiuto del santo, consapevoli che solo il suo soprannaturale intervento può concedere la sospirata grazia. Le pietre rappresentano il punto di congiunzione tra la sfera terrena e quella celeste , il luogo fisico in cui poter ricevere l'aiuto della divinità. Allo stesso modo degli ex voto, in cui si manifesta il suo intervento salvifico a favore di coloro che lo invocano. In chiesa, come importante espressione della religiosità popolare, restano poche tavolette votive , perché quasi tutte trafugate nel 1971. Con il loro accentuato realismo raccontano i fatti salienti degli scampati pericoli ,ma ci danno anche uno spaccato della vita locale ormai scomparsa.
Mentre i pellegrini, giunti numerosi dalla provincia di Pescara, si rifocillano nel piazzale del santuario con il cibo portato da casa, una bandiera viene sventolata nella sporgenza a mezza costa del precipizio ove era solito andare a pregare San Venanzio, oggi chiamata la crocetta. IL drappo rosso con la croce bianca, come appare nella sua iconografia, viene poi tagliato in piccoli nastri, richiesti per una loro finalità protettiva.
Solo pochi fedeli si recano presso le altre impronte litiche situate nelle vicinanze dell'eremo. In due vecchie edicole molto rovinate mettono nelle cavità ancora visibili il braccio in una e la testa nell’altra, per localizzate sofferenze fisiche. Infine fanno una visita nel luogo in cui il Santo ha lasciato la forma del suo piede. Così recita la scritta leggibile in alto ove ei posò il piede ti inchina e prega. Qui c’è l’usanza di gettare all’interno della grata uno o più sassolini e di raccoglierne altri lì dentro, ormai benedetti e pronti all’uso. Portati a casa si conservano come preziosa reliquia.
Verso le ore 12 esce la processione che si snoda per l'intero abitato con i ciambelloni votivi infilati nelle aste che sorreggono la piccola statua del santo in segno propiziatorio di abbondanza.
MAPEI: Basilica cattedrale di Santa Maria Annunziata – Camerino (Macerata) - Italia
Che incanto! Il centro di Camerino del resto è noto per essere rimasto pressoché inalterato nel tempo nel suo impianto medievale. Il disastroso sisma che aveva colpito la cattedrale ne aveva compromesso l’abside, ma grazie ai sopralluoghi degli esperti Mapei è stato possibile rimetterlo in sicurezza con cerchiature in fibre di carbonio, ricoperte con malta a tessitura civile fine prima del restauro finale.
Terremoto a Camerino, la devastazione del sisma vista dall'alto
Ecco gli effetti delle scosse violente avvenute in Centro Italia. Nella cittadina marchigiana di Camerino un intero campanile è crollato e il centro storico è stato dichiarato zona rossa.