Le campane di Bologna - Basilica di S.Antonio da Padova
Bologna - Basilica di S.Antonio da Padova (Antoniano)
5 campane intonate in quinto maggiore:
Lab3 = Cesare Brighenti, 1939
Sib3 = Cesare Brighenti, 1939
Do4 = Cesare Brighenti, 1939
Reb4 = Cesare Brighenti, 1939
Mib4 = Cesare Brighenti, 1939
La chiesa venne realizzata fra il 1898 e il 1904 in stile neoromanico, su progetto dell'ingegnere modenese Carlo Barbieri e decorata internamente da dipinti di Giacomo Gemmi, Anton Maria Nardi e Pietro Pietroni. L'edificio venne costruito per ospitare i francescani provenienti dal convento dell'Annunziata, dopo le soppressioni napoleoniche. Fu elevata a Basilica Minore nel maggio del 1939 da Papa Pio XII. Fra l'Ottobre del 1937 e il Giugno del 1928 fu costruito il campanile per celebrare il VII centenario della morte di S.Francesco D'Assisi e di S.Antonio da Padova. Disegnato in stile neogotico dall'Architetto di Camillo Uccelli, è di base quadrata (4,90 mt per lato) e alto 42 mt. Ospita al suo interno un quinto di campane di medio peso rifuso nel 1939 nella sagoma usata da Giuseppe Brighenti (padre di Cesare) sostituendo le vecchie campane fuse nel 1929. Fino a qualche decennio fa c'era inoltre un secondo concerto di campane, più piccolo, montato sui 2 finestroni che danno sulla piazza antistante alla Basilica. Nella piazzetta antistante venne collocata nel 1933 una statua bronzea raffigurante il santo, opera di Mario Bega. Nell'abside, a pavimento, si trova l'organo a canne, costruito da Franz Zanin nel 1972 su progetto di Luigi Ferdinando Tagliavini; esso dispone di 37 registri su tre manuali e pedale ed è a trasmissione mista, meccanica per manuali e pedale ed elettrica per i registri.
Suonate:
-Doppio e Tirabasse: 3 Fatte a Campanini e Mezze e 14 della Croara
-Doppio con 5 campane: 3 Fatte a Mezze
13 Giugno 2017, suonate in occasione della festa patronale di S.Antonio da Padova
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Sant'Antonio e Bologna
12PORTE - 13 giugno 2013: Giacomo Biffi è nato il giorno di Sant'Antonio del 1928. Il Cardinale ha raccontato qualche volta che i suoi genitori, sposatisi non più giovani il 16 agosto del 1927, andarono in viaggio di nozze come pellegrini a Padova e, nonostante la povertà, lasciarono al Santo la somma di 10 lire d'argento, chiedendo la grazia e la consolazione di un figlio. Giacomo nacque puntualmente il giorno di Sant'Antonio dell'anno successivo. Ed è anche questo un piccolo debito che la Chiesa di Bologna ha con il grande santo di Padova. A proposito di Sant'Antonio, vale la pena di ricordare che Bologna ebbe un posto importante nella sua biografia. Battezzato con il nome di Fernando, il Santo è originario del Portogallo. Era sacerdote agostiniano in un convento di Coimbra e colpito dalla testimonianza di un gruppo di frati francescani che furono martirizzati in Marocco e decise di seguire anch'egli la giovane famiglia di Francesco, desideroso di martirio. Un naufragio lo fece invece approdare in Sicilia e qui giunse la convocazione del fondatore al Capitolo nella Pentecose del 1221. Il superiore della Romagna lo invitò ad unirsi ad una piccola comunità dell'eremo di Montepaolo, nell'appennino forlivese, dove visse nell'umiltà e nel nascondimento, fino a quando quasi per caso venne scoperta la sua grande capacità di predicazione. Trasferitosi a Bologna, ottenne, non senza fatica da San Francesco il permesso di insegnare teologia ai frati minori, che erano in gran parte illetterati. Il biglietto esiste ancora: Ho piacere che tu insegni teologia ai frati purché non si perda lo spirito di preghiera. Nasceva così a Bologna da Antonio la scuola teologica francescana, che avrebbe dato un grande contributo alla vita della Chiesa e alla cultura europea. Antonio rimase nella nostra città almeno fino al 1224 nel convento allora esistente presso l'attuale Chiesa di San Carlo al Porto. La sua opera venne richiesta nella Francia assediata da gruppi ereticali, per poi ritornare in Italia, e soprattutto a Padova dove concluse la sua giovane vita.
Tomba di Sant' Antonio da Padova nella Basilica del Santo
Mio video Tomba del grande Santo Taumaturgo
Si quaeris miracula...di Sant'Antonio - Basilica di San Francesco - Bologna 11 Giugno 2010
Intonati dalla bellissima voce di Padre Maurizio nella Basilica di San Francesco a Bologna l' 11 Giugno 2010
Si quaeris miracula,
mors, error, calamitas,
daemon, lepra fugiunt,
aegri surgunt sani.
Cedunt mare, vincula,
membra resque perditas;
petunt et accipiunt
iuvenes et cani.
Pereunt pericula,
cessat et necessitas;
narrent hii qui sentiunt,
dicant Paduani.
Cedunt mare, vincula,
membra resque perditas;
petunt et accipiunt
iuvenes et cani.
Gloria Patri et Filio
et Spiritu Sancto....
Ora pro nobis, Beate Antoni,
Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
O Lingua benedicta, quae Dominum semper benedictisti et alios benedicere fecisti: nunc manifeste apparet quanti meriti extitisti apud Deum.
Oremus.
Ecclesiam tuam, Deus, Beati Antonii Confessoris tui commemoratio votiva laetificet, ut spiritualibus semper muniatur auxiliis et gaudiis perfrui mereatur aeternis. Per Christum Dominum nostrum. Amen.
Chiesa di S' Antonio di Padova
Inaugurazione del Restauro organo Franz Zanin (1972) Basilica di S. Antonio di Bologna
La descrizione del progetto dei concerti di inaugurazione del restauro dell'organo Franz Zanin (1972) della Basilica di S. Antonio da Padova di Bologna, illustrati dal M° Alessandra Mazzanti, organista della Basilica e Direttore artistico dell'Associazione Musicale Fabio da Bologna, in una intervista a RESTART su DI.TV.
Inaugurazione del Restauro organo Franz Zanin (1972) Basilica di S. Antonio di Bologna (in breve)
La descrizione del progetto dei concerti di inaugurazione del restauro dell'organo Franz Zanin (1972) della Basilica di S. Antonio da Padova di Bologna, illustrati dal M° Alessandra Mazzanti, organista della Basilica e Direttore artistico dell'Associazione Musicale Fabio da Bologna, in una intervista a RESTART su DI.TV.
Padua - Padova Veneto Italia
*Deutsch **English ***Espanol
* ein Wochenende in Padua, einer historischen Stadt nahe Venedig
und der ältesten Universität in Europa, der Wallfahrtststätte
Basilica Di Sant'Antonio, dem ersten botanischen Garten der
Welt und dem Prato Della Valle als dritt größtem Platz in Europa
** a weekend in Padova, a historical city close to Venice with the
oldest university in Europe, the sanctuary of the Basilica Di
Sant'Antonio, the first botanical garden in the world and the
Prato Della Valle as the 3rd biggest square in Europe
*** un fin de semana en Padova, una ciudad historica cerca de
Venezia con la universidad mas antiguo de Europa, el
santuario de la Basilica Di Sant'Antonio, el primer jardin
botanico en el mundo y con el Prato Della Valle la tercera
mayor plaza en Europa
Il fascino del presepe nella Basilica di Sant'Antonio a Padova
Quest'anno il tradizionale presepe del Santo è ispirato a quello di Grecciom che andrà ad aggiungersi al percorso della mostra Presepiando, allestita nei negozi della Cittadella Francescana sino al 10 gennaio del 2019
Il Cammino di Sant'Antonio
Un percorso in provincia di Padova che tocca, oltre alla Basilica del Santo, i Santuari Antoniani di Camposampiero e dell'Arcella,
Padova da scoprire - Italia.it
Padova è una città colta e signorile, misteriosa e moderna, una città dai molteplici volti: è la città di Giotto e della magistrale Cappella degli Scrovegni, è la città di Sant'Antonio, cui è dedicata la magnifica basilica, è la città dei giovani, che studiano nella seconda università più antica del mondo dopo quella di Bologna.
Padova, in poche parole, è una città tutta da scoprire e da assaporare, capace di raccontare la propria storia e di affascinare ogni visitatore.
Padova e il suo patrono - La Basilica di Sant'Antonio di Padova: tra cappelle e chiostri ricchi di opere d'arte
Scopri Padova su Italia.it:
Basilica di Sant'Antonio de Padova 1
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SANT' ANTONIO Festa a Padova 13/6/2012
Festa del Santo.nella Basilica di Padova. Liturgie, Mudiche,Canti Sacri con la Tredicina che invoca Sant'Antonio e Si Quaeris Miracula l'antico Canto del 1235. Conclude la Solenne Benedizione.
In Città una pioggia torrenziale annulla la tradizionale Processione.
Leo Video 2012
Campane di Padova- Pontificia Basilica di Sant'Antonio da Padova
VIDEO FATTO IN COLLABORAZIONE CON GIORDANO VIGNOTTO, CHE RINGRAZIO PER LA BELLISSIMA GIORNATA PASSATA INSIEME. Campane della Pontificia Basilica di Sant'Antonio da Padova, Padova.
Suonata a plenum delle 10:30 e delle 10:45 più la distesa della settima per la messa per il Santo Patrono (13 Giugno).
Dati:
Concerto di 8 campane in Do3, fuse da Colbachini Padova nel 1962.
1^: Do3, sagoma leggera, ha un diametro di 141,6 cm ca. e un peso di 1560 kg ca.
2^: Re3 (batte le ore), sagoma leggera, ha un diametro di 125,1 cm ca. e un peso di 1110 kg ca.
3^: Mi3, sagoma leggera, ha un diametro di 110,9 cm ca. e un peso di 780 kg ca.
4^: Fa3, sagoma leggera, ha un diametro di 105 cm ca. e un peso di 650 kg ca.
5^: Sol3, sagoma leggera, ha un diametro di 93,3 cm ca. e un peso di 450 kg ca.
6^: La3, sagoma leggera, ha un diametro di 82,2 cm ca. e un peso di 300 kg ca.
7^: Si3, sagoma leggera, ha un diametro di 72,8 cm ca. e un peso di 210 kg ca.
8^: Do4 crescente, sagoma leggera, ha un diametro di 68 cm ca. e un peso di 180 kg ca.
Fino al 1962 il campanile ospitava 7 campane, con la maggiore in Sib2, suonate a caduta con mezza ruota, montate su ceppi e telai in legno. Nel 1959 la quinta si ruppe e nel 1960 pure la quarta. Pare si analizzò che anche altre 4 campane erano molto usurate e pertanto si optò per la rifusione generale.
Video dedicato a Giordano Vignotto (ovviamente), Campanaro Italia, Albes Bolo, Flavioswing e Vlogger2003.
Vi rimando al video di Giordano:
Le campane di Bologna - Basilica Santuario della B.V. di S.Luca
Bologna - Colle della Guardia - Basilica Santuario della Beata Vergine di S.Luca
5+1 campane in Re3 intonate in quarto maggiore e sesta maggiore:
Re3 = Clemente e Giuseppe Brighenti, 1893
Sol3 = Giuseppe Brighenti, 1835
La3 = Giuseppe Brighenti, 1835
Si3 = Giuseppe Brighenti, 1835
Re4 = Giuseppe Brighenti, 1835
Fa4 = 1465
La chiesa attuale viene realizzata dal Dotti tra 1723 e 1757 in sostituzione di una precedente chiesa quattrocentesca mentre le due tribune esterne sono concluse dal figlio Giovanni Giacomo nel 1774. In sintonia con la tradizione bolognese il volume esterno si presenta privo di decorazioni enfatiche e solenni e si caratterizza per la semplicità del profilo curvilineo su cui è impostata la cupola. Entro una planimetria ellittica gli spazi interni si dilatano a croce greca culminando nell'altare principale che precede la cappella della Vergine. Le decorazioni sono affidate a V. Bigari per gli affreschi, ad A. Borelli e G. Calegari per gli stucchi e ad A. Piò per le statue. Tra gli artisti che adornano la chiesa si segnalano inoltre Guido Reni (terzo altare a destra), Donato Creti (seconda cappella a destra), Giuseppe Mazza (cappella di S. Antonio da Padova), Guercino (sagrestia maggiore). Nel 1930 Ferruccio Gasparri realizza una funivia che con un solo pilone supera il dislivello di 220 metri tra via Saragozza e il santuario. Le polemiche che accompagnano il conseguente annullamento del percorso devozionale si concludono però con la sua definitiva sospensione. Sul lato meridionale del Santuario si trova insieme all'antico monastero domenicano il campanile, su cui è issato un possente Doppio di 5 campane di cui le 4 piccole furono fuse nel 1935 dal fonditore Giuseppe Brighenti di Bologna mentre la grossa fu aggiunta nel 1893 per formare l'intonazione di Sesta maggiore. Questa campana riccamente decorata è una delle rarissime opere dove compaiono i nomi di Clemente e del figlio Giuseppe assieme (ne troviamo un altra a Manzolino, la piccola in questo caso). Dopo la fusione di questa campana il nome di Clemente Brighenti non appare più sui bronzi poichè morirà pochi mesi dopo, quindi questa è a tutti gli effetti l'ultima opera di Clemente Brighenti. La grossa di nota Re3 leggermente crescente, pesa 13,87 q.li ed ha un diametro di 128,3 cm. La mezzana di nota Sol3 leggermente crescente, pesa 5,27 q.li ed ha un diametro di 94,4 cm. La mezzanella di nota La3 leggermente crescente, pesa 3,7 q.li ed ha un diametro di 84 cm. La piccola di nota Si3 leggermente crescente, pesa 2,66 q.li ed ha un diametro di 74,9 cm. La piccola del maggiore di nota Re4 leggermente crescente, pesa 1,7 q.li ed ha un diametro di 63,5 cm. E' presente inoltre, di fronte alla piccola del maggiore, un sonello fuso nel 1465.
Suonate:
-Doppio con le 4 grosse: 24 di S.Bartolomeo in scala e calata in Scarto
-Doppio e Tirabasse con le 4 grosse: 36 Dell'Annunziata in scala e 14 di Sirano in scala
-Doppio e Tirabasse con le 4 piccole: 24 di S.Bartolomeo in scala e 12 Lisce in scala (videofotografie)
17 Novembre 2018, suonate in occasione del 15° Raduno dei Giovani campanari
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Sant Antonio da Padova Guerriero di Dio - Film Completo
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Dio ci Benedica ❤️????????????
Monsignor Francesco Monti e la Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Speciale Concerto di Natale 2015 Fabio da Bologna su DI.TV
Speciale realizzato da DI.TV sul
Concerto di Natale 2015
Coro e Orchestra Fabio da Bologna
Direttore: Alessandra Mazzanti
Basilica di S. Antonio da Padova - Bologna
19 dicembre 2015
Campane della Basilica Pontificia di Sant'Antonio in PADOVA (03) v.224
Plenum per la Messa Cantata Solenne delle 11:00 nella Solennità del Corpus Domini, 18 giugno 2017:
1° suonata alle 10:30
2° suonata alle 10:45
Concerto di 8 campane in Do3 fuse da Daciano Colbachini di Padova nel 1962 ed elettrificate a slancio.
Finalmente, per una volta, sono stato fortunato anche alla Basilica del Santo, dove sempre qualcosa mi andava storto.
Diciamo che le campane non sono per niente belle e non sarebbero degne di un simile trattamento, ma, come dico io Piuttosto di niente è meglio piuttosto, anche perché restano comunque le campane di una Basilica Pontificia di un certo tipo!!
Un ragionamento che secondo me va fatto è che piuttosto di tanti funghi o altoparlanti, SONO MEGLIO DELLE CAMPANE VERE, siano come siano.
Resta il fatto che, purtroppo, sono inadatte ad una Basilica come quella del Santo che accoglie ogni anno tantissimi pellegrini da tutte le parti del mondo.
Comunque, anche in questo video, ci tengo a raccontarvi la storia di quest'ultimo.
Era già un po' che avevo intenzione di riprendere in modo decente qualcosa su queste campane, visto che avevo ripreso solo due distese della settima per la Messa festiva e il famoso feriale che è stato uno dei miei primi video.
Da quando sono usciti quei due video girati martedì 13 giugno 2017 da parte di Umbe03 e Giordano Vignotto, ho deciso di puntare sul Plenum.
Ho pensato immediatamente a domenica 18 giugno, la domenica successiva, visto che sarebbe stata la Solennità del Corpus Domini.
Sono partito alla mattina con l'idea di riprendere il Plenum solo un quarto d'ora prima ma, essendo partito e arrivato presto, sono riuscito a riprendere anche quello mezz'ora prima della Celebrazione.
Una volta tanto è necessario aver qualche soddisfazione anche dove non ce le hai mai.
I Plenum sono stati ripresi tutti e due dalla piazza laterale alla chiesa ma con due posizioni diverse: nel primo viene sottolineato il pinnacolo dove si trova il campanone e la stessa campana maggiore, nel secondo, fatto un po' più indietro, si vede anche la guglia dell'altro pinnacolo in cui si scorgono due campane mentre si muovono.
Come il solito, non mi sono permesso di fare dei video panoramici all'interno della splendida Basilica dato il divieto molto accentuato.
Ora il prossimo e ultimo obiettivo per queste campane sarà quello di riprendere il festivo con le 4 mezzane, ma intanto godetevi questo video.
Non ho ripreso la distesa della 7^ alle 11:53 perché ero in chiesa per assistere alla Messa Solenne.
1^: Do3, Daciano Colbachini di Padova, 1962;
2^: Re3, Daciano Colbachini di Padova, 1962;
3^: Mi3, Daciano Colbachini di Padova, 1962;
4^: Fa3, Daciano Colbachini di Padova, 1962;
5^: Sol3, Daciano Colbachini di Padova, 1962;
6^: La3, Daciano Colbachini di Padova, 1962;
7^: Si3, Daciano Colbachini di Padova, 1962;
8^: Do4, Daciano Colbachini di Padova, 1962.
Video 224
Dalla Sicilia a Padova a piedi, il Cammino di S. Antonio
Da Capo Milazzo fino alla Basilica del Santo, lungo un percorso di oltre 1500 chilometri che attraversa tutto lo stivale: il futuro Cammino di Sant'Antonio potrebbe diventare il secondo più lungo al mondo, dietro la via Francigena. Al momento è solo un progetto che sarà presentato ufficialmente sabato 21 aprile, in occasione della Festa dei Cammini devozionali. Ma intanto, tre pellegrini dell'associazione promotrice (che si chiama, appunto, Il Cammino di Sant'Antonio) sono già in missione esplorativa in Sicilia, dove stanno iniziando a testare i possibili percorsi sulle orme del Santo (a cura di Damiano Mari)