Basilica di sant'Elia o sant'Anastasio , Castel sant'Elia (Viterbo) manortiz
La Basilica di Sant'Elia è una chiesa di Castel Sant'Elia (Viterbo), che sorge su un pianoro nella grande ansa che si apre tra lo scoglio di Sant'Anna ed il ciglione di San Michele, al centro della Valle Suppentonia. L'edificio sacro è parte di un complesso monumentale noto come Santuario Pontificio di Santa Maria ad rupes.
Origini e fondazione
Intorno al 520 sant'Anastasio, notaio della curia romana, fondò su un pianoro al centro della Valle Suppentonia un monastero, dove, secondo la tradizione, sorgeva un tempio, dedicato alla dea Diana, fatto costruire dall'imperatore Nerone.
La basilica, fondata tra VIII ed il IX secolo, venne ricostruita all'inizio dell'XI secolo. Le prime notizie certe sulla Basilica risalgono al 1076 con la citazione di papa Gregorio VII ed al 1211 con Innocenzo III che la annovera tra le proprietà di San Paolo fuori le Mura. Inoltre, nel 1258 Alessandro IV con una bolla ne decreta il passaggio ai canonici di San Pietro in Sassia, i quali nel 1260 vi aggiunsero la torre campanaria, andata distrutta nel 1855
Periodo farnesiano
Nel 1540 Paolo III donava la Basilica al nipote Pier Luigi Farnese (1503 - 1547), i canonici ebbero in permuta la tenuta di Santa Marinella. Durante il periodo farnesiano (1540 - 1649) furono condotte varie ristrutturazioni, tra le quali, in particolare, è da ricordare la ricostruzione della parete laterale sinistra del 1607, conseguente alla caduta di un masso staccatosi dalla parete tufacea della rupe.
Periodo della decadenza
Nel 1740 iniziò per la basilica un periodo di decadenza causato dall'apertura della nuova chiesa parrocchiale di Sant'Antonio ed al passaggio della stessa alla Regia Camera Apostolica. Lo stato di abbandono e di incuria si protrasse fino al 1855 data del crollo del campanile.
Durante il pontificato di Pio IX e per l'interessamento della popolazione castellese, la Pontificia Accademia romana di Archeologia incaricò l'architetto Virginio Vespignani del progetto di restauro.
Il 15 agosto 1912 papa Pio X l'ha elevata alla dignità di Basilica minore.[3]
Alla fine degli anni Sessanta vennero restaurati i dipinti murali dell'abside e delle pareti del transetto, mentre negli anni Settanta fu completamente rifatta la copertura della chiesa. Nel 1994 si provvedette al restauro della decorazione scultorea dei portali della facciata e nel 2003 al pavimento in cotto della zona absidale e della cripta.
Basilica di sant'Elia o sant'Anastasio (interno), Castel sant'Elia (manortiz)
Basilica di sant'Elia o sant'Anastasio
Semplice e mistico l’Interno*, a tre navate divise da colonne monolitiche con ricchi capitelli provenienti da edifici antichi e resti del pavimento cosmatesco. In fondo alla navata mediana, *pergamo appartenente alla prima costruzione, con lastre ornate da bassorilievi ornamentali; l'altar maggiore, decorato da una croce cosmatesca, è sormontato da un elegante ciborio retto da quattro colonne unite da architravi su cui corre un motivo di basse colonnine sormontate da una copertura a doppio spiovente. L'abside e i transetti sono decorati da un ciclo di *affreschi (nell'abside, Vergini e Martiri, 12 agnelli con l'Agnello divino e, nel catino, Cristo redentore e santi; nei transetti, Episodi dell'Apocalisse, Morte e funerali dell'Abate Anastasio e di altri monaci) di ispirazione bizantina, firmati dai fratelli Giovanni e Stefano e dal nipote Nicola (fine sec. XI e principio XII). Nella navata sinistra, lesene, plutei, transenne, alcuni sarcofagi di età imperiale romana, frammenti di epigrafi. Una scala scende, dalla navata destra, alla piccola cripta, con le tombe dei santi Anastasio e Nonnoso.
Basilica di Sant'Elia VR 360 - Castel Sant'Elia - Viterbo
Ci troviamo a Castel Sant'Elia e faremo una Visita a 360° nella Basilica di Sant'Elia, interno pavimento Cosmatesco.
CASTEL SANT’ELIA (VITERBO, LAZIO, ITALY)
Castel Sant’Elia, comune di 2642 abitanti, provincia di Viterbo, Lazio, Italia.
Il paese sorge tra la Cassia e la Flaminia, due delle più importanti vie consolari romane, immerso nella suggestiva quanto misteriosa valle Suppentonia a metà strada tra Roma e Viterbo. La sua estensione territoriale va dal fosso di Rio Vicano a quello della Ferriera (o mola vecchia) occupando gran parte dell'antica regione falisca. Numerose sono anche le presenze etrusche rappresentate dai famosi Pagus, villaggi con le caratteristiche grotte abitative collegati da sentieri lungo le vallate. Le presenze sono così individuate: Pizzo Jella, sito sullo sperone terminale sulla confluenza delle valli al di sotto delle quali scorre il fosso Malnome, e Castel d'Ischi, o Castellaccio, sulla rupe che si affaccia sulle vallate di fosso Monte Lanfoia e dell'Agnese. Su detti Pagi abbandonati nel periodo romano in quanto tagliati fuori dalle grandi vie di comunicazione (Cassia, Amerina e Flaminia) sono sorti insediamenti medievali con mura e torri d'avvistamento ancora visibili. La zona più antica del paese attualmente scarsamente abitata si trova ai margini di una rupe (Pizzo S’Anna) da dove è possibile ammirare la maestosa e imponente Basilica di S'Elia. La zona moderna invece si snoda urbanisticamente a macchia di leopardo fino a raggiungere da una parte Civita Castellana e dall'altra la più vicina Nepi. Castel Sant'Elia deve la sua nascita al pontefice S.Gregorio Magno (590-604). Luogo di culto e di storia il paese è riconosciuto come il sito delle 15 chiese in gran parte dedicate alla Madonna e per l'incontro tra il papa e Teodolinda, regina dei longobardi, avvenuto in una chiesa rupestre, la Grotta di S.Leonardo recentemente restaurata e di facile accesso. Dopo un lungo periodo di dipendenza dai pontefici il paese diventò feudo e vide il susseguirsi delle famiglie dei Colonna, degli Orsini e dei Farnese: a questi ultimi si deve il merito di aver creato e sviluppato un apparato amministrativo e giuridico molto valido e soprattutto quello di aver costruito il nuovo castello con le relative mura e i torrioni intorno al 1540, mentre la torre d'ingresso con i due stemmi dei Farnese è stata costruita agli inizi del 1900 ad opera dell'ingegner Gherardi su commissione del Municipio. Nel 1663 il paese passò di nuovo sotto il controllo papale a seguito della vendita dei Farnese a papa Innocenzo X dovuta a debiti contratti con lo Stato Pontificio. Nel '700 Castel Sant'Elia si estese al di fuori del Castello Farnese con la costruzione del Borgo, l’attuale Corso Umberto I (il tiranno e boia del 1898). Alla fine del 1700 i beni di Castel Sant'Elia passarono infine al marchese Lezzani.
Riprese video effettuate domenica 21 giugno 2015.
Basilica di sant'Elia o sant'Anastasio, La Cripta, Castel sant'Elia (manortiz)
La Basilica di S. Elia e il Santuario di S.Maria ad Rupes ( castel sant'elia )
Il Santuario è situato in una grotta tufacea che domina la valle Suppentonia. La sua storia risale ai primi secoli del cristianesimo quando con l'arrivo dei Figli di S.Benedetto, nel VI secolo, nasce nella Valle il culto della Madonna. Con molta probabilità la Valle accolse i primi anacoreti che introdussero nell'Occidente la vita monastica. Molti di loro abbracciarono poi la regola di S. Benedetto vivendo in alcune grotte scavate lungo la rupe (ancora esistenti).
S. Gregorio Magno scrisse: L'abate S. Anastasio, notaio di S. Romana Chiesa, aveva preso l'abito di monaco. Ritiratosi in detto luogo, vi menò per molti anni una vita santa e fu diligente custode e superiore del Cenobio (Dialoghi I, 7). Questi santi uomini frequentavano con assiduità la Grotta (l'attuale Santuario) nella quale dominava una dolcissima Immagine della Vergine (S. Pio X, Motu Proprio, 15.8.1912).
Nel 520 i monaci Benedettini costruirono sulle rovine del tempio dedicato a Diana il Cenobio e a loro subentrarono i Canonici di S. Spirito in Sassia di Roma per un breve tempo. Nei cinque secoli di abbandono che seguirono, la venerazione alla Madonna rimase viva tra le popolazioni locali. Con l'arrivo, nel 1777, di Fra Giuseppe Andrea Rodio (1745-1818), incominciò per il santuario una epoca nuova. In 42 anni della sua dimora presso la Grotta riordinò l'interno del Santuario, migliorò la piazzetta antistante e la Via dei Santi, l'unico sentiero esistente per accedere alla Grotta che partiva dalla basilica di s. Elia sotto la Rupe della Valle Suppentonia. Per facilitare l'accesso alla Grotta di molti pellegrini concepì l'idea di scavare nel tufo vivo una galleria. Nel 1782 diede il primo colpo di piccone alla roccia e dopo l'instancabile lavoro di 14 anni aprì una scala di 144 gradini. Morì all'età di 76 anni, in fama di santità, l'11.1.1819, e fu sepolto nella tomba da lui stesso scavata presso l'altare della Madonna. Morto il Rodio, la sua opera fu continuata da una serie di eremiti.
Dal 1892 il Santuario venne affidato ai Frati Minori della Provincia di S. Croce in Sassonia. Con il loro instancabile lavoro guidato da Mons. Bernardo Doebbing (1855-1916) il Santuario si sviluppò assumendo l'aspetto odierno. Il numero sempre crescente dei pellegrini fece sì che lo spazio limitato della Grotta Santa non era più sufficiente e si sentì la necessità di costruire una chiesa più ampia che consentisse lo svolgimento migliore delle funzioni liturgiche. Negli anni 1908 -- 1910 fu costruita la Basilica di San Giuseppe secondo il progetto dell'ing. Romano - svizzero Carlo Waldis. In stile gotico a navata unica. Sopra il portone un bassorilievo rappresenta S. Giuseppe con Gesù Bambino. Più in alto sono le statue di S. Francesco d'Assisi e di S. Antonio di Padova modellati su disegno di Ugone Linderth. Il campanile del 1912 possiede tre campane, accordate alle note di Si, La, Sol, come quelle della Basilica di S. Pietro a Roma.
Basilica di Sant'Elia - Solstizio d'inverno - Stefano Cavalieri
Nel solstizio d'inverno all'interno della Basilica di Sant'Elia a Castel Sant'Elia Stefano Cavalieri scopre dei giochi di luce creati dagli architetti medievali
Basilica di Castel Sant'Elia [Micro Drone Shot]
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Da Nepi a Castel Sant'Elia
di Silvio Sbrana
Alla scoperta dell'Etruria (parte seconda)
Da Nepi a Castel Sant'Elia
Nell'Agro Falisco
I CAVONI DI NEPI/NEPI/IL PONTE SUL FOSSO DELLA MOLA/LA CASCATA DEL PICCHIO
see also album:
musica:
Borrtex - Do Sht You Love (Music For GaryVee)
At 00:00 I CAVONI
The Vie Cave (in English excavated roads), also known in Italian as Cavoni.
They consist mainly of trenches of variable width and length, excavated as nearly vertical cliffs in different types
of bedrock, sometimes over sixty feet high.
42.236369, 12.348832
At 00:50 NEPI
Nepi (anciently Nepet or Nepete) is a town and comune in the province of Viterbo, Lazio, central Italy.
The town is known for its mineral springs, sold and bottled under the Acqua di Nepi brand throughout Italy.
42.241889, 12.348188
At 01:31 CASTEL SANT'ELIA/PONTE SULLA MOLA
Castel Sant'Elia (locally Castello) is a comune (municipality) in the Province of Viterbo, Latium, central Italy.
main attraction is the Basilica of Sant'Elia or Sant'Anastasio, a medieval church built, according to tradition, over an ancient temple of Diana.
It dates to the 1120s and is built in tuff.
42.248227, 12.369783
At 02:10 CASCATA DEL PICCHIO
42.243606, 12.352956
La seconda parte di questa esplorazione dei territori della Tuscia laziale è ambientata nell'Agro Falisco.
Parte dalla cascata dei Cavaterra a Nepi e prosegue per i Cavoni falisi (vie buie) fino a Castel Sant'Elia.
Da vedere la bellissima abbazia di Sant'Elia(
Attraversato il Ponte sul fosso della Mola il sentiero delle Rotelle riporta a Nepi.
Con una deviazione suggestiva si raggiunge la Cascata del Picchio.
Sony a6500
Zeiss 24f18 - Sony 1018f4 - Parrot Anafi - GoPro Hero4 black
Wedding Video in Castel Sant'Elia, Italy // Marie Laure ♥ Marco
Castel Sant'Elia, June 15, 2018
Church: Basilica di Sant' Elia
Reception: Zia Cathy's Country House
Photographer: Event Shooting
Music: Novo Amor - Cold
alessiomose.com
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BASILICA SANT'ELIA
L'Ensemble Archetipa Ottava ci accompagna nella visita degli interni della basilica di Sant'Elia a Castel sant'Elia (Vt).
Passione di Cristo Castel Sant'Elia 2012
Castel Sant’ Elia VideoPubblicitarioDrone
Alla scoperta del territorio castellese.
Castel sant'elia
Castel sant'elia Viterbo Italy????????????????????????????????????????????Benvenuti Amici ????????????
Nepi - Castel Sant'Elia
Escursione ad anello tra Nepi e Castel Sant'Elia lungo il fosso della Mola, tra cavoni etruschi, monumenti medievali e cascate...
alfredo baldinetti - castel sant'elia
basilica di sant'elia (girato da anna cojoc)
Włochy - Castel Sant'Elia, Nepi - vlog dzień 3
Trzeci dzień naszej wycieczki do Włoch. Miejsce, które absolutnie skradło moje serce i do którego chciałabym jeszcze kiedyś wrócić. Castel Sant'Elia.
Pozostałe vlogi z tego wyjazdu :
Rzym i Monte Cassino :
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Na co dzień piszę o tym, że prawo może być interesujące, a życie prawnika wcale nie musi być nudne. Pokazuję kolorową codzienność młodej prawniczki, która postanowiła żyć po swojemu i tego się trzyma.
Muzyka :
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Kevin MacLeod: Juniper – na licencji Creative Commons Attribution (
Źródło:
Wykonawca:
I paramenti liturgici di Castel Sant'Elia restaurati dall'ISCR
Si realizza così l’ultima fase del complesso lavoro di conservazione e restauro sui pregiati manufatti tessili e in cuoio di periodo medievale noti a tutti gli studiosi, curato con grande impegno dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro dal 2001.
La conservazione di questi preziosi manufatti sarà un compito che vedrà l’Istituto coinvolto nel programma di manutenzione. Attraverso un piano di periodiche e puntuali verifiche sarà inoltre possibile mantenere a lungo gli esiti dei lunghi restauri e consentire, anche alle generazioni future, una vasta fruizione.
per maggiori INFO:
Da Civita Castellana a Castel Sant'Elia
Splendida forra selvaggia.
Carlo Romani + GoPro
Giovanni Allevi : Ciprea