Basilica Santa Maria del Regno, Ardara, Sassari, Sardegna
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Ecco la bellissima Basilica romanica di Santa Maria del regno, presso Ardara, in provincia di Sassari.
Prelude No. 2 di Chris Zabriskie è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
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video costanzo pilo Chiesa di Santa Maria del Regno Ardara
Basilica Nostra Signora del Regno Ardara
la basilica di Santa Maria del Regno è un'imponente chiesa romanica,si trova ad Ardara.
Il retablo della cattedrale di Ardara
Santa Maria del Regno è un'imponente chiesa romanica parrocchiale del piccolo comune di Ardara, in provincia di Sassari. Il monumento fu cappella palatina dei giudici di Torres.
Nostra Signora del Regno Ardara
VIDEO COSTANZO PILO ARDARA Basilica Nostra Signora del Regno
Ardara istorica
Ardara medioevale, ruinas de s'antigu palattu de sos regnantes de logudoro. E s'antiga capella palatina nostra signora del regno.
Santa Maria del Regno
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1 FOTO COSTANZO PILO ARDARA Nostra Signora Del Regno
1 FOTO COSTANZO PILO ARDARA Nostra Signora Del Regno
2 Video Costanzo Pilo Festa di Nostra Signora del Regno ad Ardara Sardegna in festa
Ludovico Einaudi ad Ardara
Un concerto speciale che i presenti difficilmente potranno dimenticare. Mistico e magico Einaudi avvolto dalla storia di Ardara in Sardegna, dalla magnifica chiesa di S.Maria del Regno, ha suonato per un'ora e mezza. Più di mille persone sono arrivate per ascoltarlo e anche il canto degli uccelli ha fatto da orchestra al piano del Maestro. Quando la musica e anche le stelle stanno a guardare non resta altro che ammirare e ascoltare.
Ardara: 500 anni del Retablo di Nostra Signora del Regno [Videolina]
Servizio andato in onda su Videolina del Convegno sui 500 anni del Retablo di Nostra Signora del Regno.
4 TUTTO Video Costanzo Pilo Festa di Nostra Signora del Regno ad Ardara Sardegna in festa
SASSARI - Chiesa di Santa Maria in Betlem
SASSARI - La Chiesa di Santa Maria in Betlem filmata in 4K con Sony RX10M3.
Museo Santa Maria di Betlem
Un altro tassello nel mosaico della valorizzazione culturale di Modica
I Cavalieri di Cristo ed i Benedettini in Sardegna
I Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone («Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis»), ordine monastico-cavalleresco fondato in Terra Santa nel 1118 (o 1119) da Hugues de Payns (o Payens).
Fin dal Medio Evo la Sardegna era una rotta importante nel turismo religioso caratterizzato da pellegrini e crociati che partendo dal Nord si recava nei luoghi sacri di Gerusalemme e della Terra Santa. L'isola era uno scalo ideale perché aveva nella parte settentrionale del Giudicato di Torres alcuni porti ben protetti come quello di 'Turris Lybissonis' e come 'Castel Genovese' odierna CastelSardo. Non molto lontano dalla Città Regia di Castelgenovese stavano 'Ampurias' e l'abbazia di Tergu, centro monastico che commerciava il vetro con gli arabi e con l'oriente. (vedi De Re Monastica, Committenza, scelte insediative e organizzazione patrimoniale nel Medioevo, atti Convegno di studio, Tergu, 15 -- 17 settembre 2006).
La regola dei Templari o dei Cavalieri di Cristo consisteva nell'aiutare i pellegrini a raggiungere i luoghi sacri ed il Santo Sepolcro. Secondo gli studiosi più eminenti di cose sarde e sacre, le 'Bocche di Bonifacio' erano un passaggio obbligato per raggiungere il sud del Mediterraneo e la Terra Santa. I Templari lasciarono tracce della loro opera anche in Sardegna, costruendo e restaurando luoghi sacri come quello del complesso Monastico di Tergu; di Porto Torres (San Gavino) di San Pietro di Sorres,Borutta; di San Leonardo Siete Fuentes, Cuglieri; della Basilica di Saccargia, Codrongianus; di Santa Maria di Paulis, Uri; e della stessa Santa Maria di Corte, presso Sindia. Secondo l'eminente studioso di cose sacre Don Tamponi fu lo stesso Giudice di Torres Gonario II uno dei protagonisti più importanti di questo movimento religioso: ... Gonario che, in base a precise ricostruzioni,
documentate dalla mostra I templari in Sardegna tenutasi a Santa Teresa di Gallura nel 2005, fece ampliare importanti strutture in tutta la provincia di Sassari, tra cui la basilica romanica di San Gavino di Porto Torres, che sorge sull'antico martirion dei tre martiri Gavino, Proto e Gianuario. Fece costruire inoltre il Simbolo del Goceano, il Castello di Burgos, sede oggi di convegni e manifestazioni culturali, maniero voluto da Gonario II di Torres, in un periodo presumibilmente da porsi tra il 1127 e il 1129. Questo eminente Giudice ebbe rapporti molto amichevoli con San Bernardo ed i Cistercensi tanto che invitò una comunità di monaci a stabilirsi nel Giudicato di Torres, presso 'Cabbu Abbas' nella basilica di Santa Maria di Corte, Sindia. Il complesso Monastico Benedettino di Nostra Signora di Corte o di Santa Maria Cabuabbas,(fondata nel 1147 dai Cistercensi). Il Casula presenta una variabile paradigmatica dello stesso giudice presentandolo come Gonario de Lacon: un bell'esempio si trova in clace ad una donazione fatta da Gonario de Lacon ai Benedettini di Montecassino, scritta in carolina dallo scrivano presbitero Furato pag.226 Storia della Sardegna. Dallo stesso testo apprendiamo che Gonnario dopo aver sposato Maria Ebriaci torno nel Logudoro con quattro galere armate sconfiggendo in modo cruento gli avversaria ad Ardara e Pozzomaggiore e nel Castello del Goceano da lui fatto costruire... La chiesa sita nell'agro di Sindia rappresenta oggi unico dei pochi esemplari in Europa, di architettura in stile borbonico/borgognone). I Cavalieri di Cristo lasciarono tracce anche presso altre chiese adiacenti il territorio di Bosa e forse lo stesso Castello del Monti Ferru potrebbe avere avuto contatti con questo movimento.
Per chi volesse avere maggiori informazioni si consiglia l'ultimo testo di B.Fois riguardante il ruolo dei 'Donnos Pauperos' nei Condaghi che presentano tracce linguistiche della presenza dei Cavalieri del Tempo in Sardegna. Resta un mistero capire quali fossero i legami tra i Monaci Cistercensi, i Benedettini e gli stessi Cavalieri Poveri.
Una delle tante risposte ci viene in aiuto da duepassinelmistero.com:
Il Giudice Gonario II di Torres, che governava tutta la zona da Porto Torres fino al 'confine'con la Gallura, era divenuto molto amico di San Bernardo di Clairvaux( tra i fondatori storici dell'Ordine Cistercense e sostenitore di quello Templare), conosciuto al ritorno del suo viaggio in Terra Santa. Gonario vi si era recato in occasione della seconda sfortunata Crociata, insieme al vescovo di Sorres, alcuni nobili sardi e un Cavaliere Templare, di cui è citato il nome, magister curiae Roberto Turonensis o di Tours. Recatosi a Montecassino, poichè il padre (Costantino) aveva intrapreso rapporti con i potenti monaci benedettini, cui aveva affidato importanti monasteri in Anglona, vi aveva incontrato San Bernardo che tanto deve avere influito sulla sua vita tanto da fargli decidere di abbandonare tutto, nel 1154, dividere il suo regno tra i quattro figli e farsi monaco Cistercense a Citeaux (la casa-madre dei Cistercensi) dove morì e fu sepolto.
2012_CSJ_da OZIERI a PLOAGHE_isabelle.wmv
- sur le Cammino di Santu Jacu, repérages à pied sur l'étape de OZIERI à PLOAGHE en passant par Sant'Antioco di Bisarcio et ARDARA, avril 2012
- plus de renseignements sur le site camminando.eu/
- musique C.FENOLLOSA
Sfilata di Ardara 9/05/2015
Sfilata dei Gruppo Storico Medievale di Ardara, in occasione della festa patronale di Nostra Signora del Regno ad Ardara.
Nostra Signora di Tergu
La chiesa è alla periferia dell'abitato moderno di Tergu, nel sito dell'insediamento romano di Cericum. Qui sorgeva nel Medioevo il più importante monastero benedettino dell'Anglona, sede di priorato cassinese, al quale la chiesa di Santa Maria (o Nostra Signora) di Tergu era annessa. Fonte Sardegna Cultura
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