VARESE - Battistero di S. GIOVANNI BATTISTA
Accanto alla Basilica di San Vittore e al Campanile del Bernascone, troviamo il Battistero dedicato a S. Giovanni Battista. Questa semplice costruzione di epoca romanica, ha rivelato, nel corso dei restauri effettuati nel 1948/49, origini ben più antiche. La tradizione lo vuole fondato dalla regina longobarda Teodolinda (ritratta in un affresco sulla perduta parete nord), ma di ciò mancano prove documentarie o archeologiche.
La parte più antica dell'edificio è senza dubbio la vasca battesimale esagonale che si trova al centro del pavimento dell'aula, e che è databile per analogia con manufatti simili ai sec. VIII-IX: è costruita in muratura, con le pareti ad imbuto e chiusa da una pietra con un foro centrale per lo scolo dell'acqua.
Questa vasca testimonia la presenza di un edificio preromanico di cui rimangono parti della pavimentazione e alcune tracce di muro, evidenziate dai restauri, che mostrano la pianta di un edificio esagonale con muri spessi, nicchie e una piccola abside sul lato est. Questo edificio fu profondamente modificato verso la fine del sec. XII.
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Video prodotto da TELENOVA - testo da basvit.it - chiesadimilano.it
Battistero di S. Giovanni Battista - Castiglione Olona
Tour visita a Castiglione Olona organizzato dall'associazione culturale Assesempione
Battistero di San Giovanni
The acoustics of The Baptistry of St. John in Pisa, Italy
03 Il battistero di S Giovanni
Castiglione Olona BATTISTERO: affreschi di MASOLINO DA PANICALE: Storie di S. Giovanni Battista
La chiesa, fortemente voluta dal Cardinale Branda Castiglioni, fu edificata tra il 1422 e il 1425 dagli architetti Alberto, Giovanni e Pietro Solari. Interamente in cotto lombardo con elementi in pietra serena, si presenta come un edificio in stile tardo-gotico a pianta longitudinale suddiviso in tre navate. La facciata dalla tipica forma “a capanna” e tripartita da contrafforti è incorniciata nella parte alta da caratteristici archetti trilobati in cotto. Nella parte centrale si apre il portale d’ingresso decorato da colonnine a torciglione e sormontato da una lunetta scolpita e datata 1428, con le immagini della Vergine Maria col Bambino, il Cardinale Branda Castiglioni, S. Ambrogio, S. Clemente, S. Lorenzo e S. Stefano.
Sotto la lunetta sono stati scolpiti, all’interno di quattro nicchie, i quattro evangelisti raffigurati con le teste dei simboli evangelici. Sopra la lunetta vi è un rosone in pietra, mentre le parti laterali della facciata presentano finestre a sesto acuto con davanzali in arenaria. Sulla sinistra si affaccia sul sagrato l’edificio della Nuova Scolastica che permette l’accesso, tramite il grazioso giardino interno, alla chiesa della Collegiata, al Battistero e al piccolo Museo storico (della Collegiata).
Di particolare interesse gli affreschi di Masolino da Panicale, che decorano la volta dell’abside della chiesa con un ciclo di pitture dedicato alla vita della Vergine Maria, e gli affreschi di Paolo Schiavo e Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta con gli episodi della vita dei santi protettori S. Lorenzo e S. Stefano.
Annesso al Complesso, dove un tempo si ergeva una delle torri dell’antica rocca, vi è il Battistero. Considerato il gioiello di Castiglione Olona, Masolino da Panicale, forse coadiuvato da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, vi realizzò un capolavoro affrescando il ciclo con le storie del San Giovanni Battista, dall’atto dell’Annuncio della paternità di Zaccaria alla Sepoltura.
Visita al battistero di San Giovanni ad Arsago Seprio - EXTN-039_078
Posizionato di fonte alla basilica di San Vittore, databile intorno alla metà del XII secolo, Il battistero di San Giovanni Evangelista ha pianta ottagonale con due porte opposte tra loro per l’ingresso dei catecumeni e l’uscita dei battezzati ed è sormontato da una breve torre a sedici lati con arcatelle e finestre circolari. Lo spazio interno è diviso in otto nicchie, delle quali quella orientata ad est contiene un altare ricavato da un cinerario romano. Nella nicchia a meridionale sono conservate epigrafi romane (I-IV secolo), mentre in quella attigua, c'è un cippo miliare romano. Altro materiale di reimpiego romano si trova nel matroneo, al quale si accede attraverso due scale ricavate nello spessore delle pareti esterne. È conservata l’antica vasca per il battesimo alla quale si accedeva scendendo tre gradini. L'edificio è infine chiuso da una cupola a volta.
Coordinate Geografiche
45° 41’ 15”
08° 43’ 45”
h = 295 m./s.l.m.
Varese
Eremo di S.Caterina del Sasso a Leggiuno
Il battistero di San Giovanni e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze
Una veduta della piazza in cui si trovano il Battistero di San Giovanni e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze
CASTIGLIONE OLONA (VA) - il Battistero
Viaggio virtuale nella bellezza che racconta la fede: entriamo nello splendido battistero quattrocentesco di Castiglione Olona (VA)
- dalla rubrica di TELENOVA LA CHIESA NELLA CITTA' - servizio di Annamaria Braccini
Docente di Storia dell'Arte: don Domenico Sguaitamatti, Ufficio BENI CULTURALI della Diocesi di Milano
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Notizie di CASTIGLIONE OLONA sul sito WWW.CHIESADIMILANO.IT, il portale della comunità ambrosiana
Duomo e Battistero di Novara - Antonelli - riprese aeree drone (© Galliano)
Duomo di Novara o cattedrale di Santa Maria Assunta Duomo e Battistero di Novara riprese aeree drone (© Galliano) cosa vedere novara, monumenti novara, turismo novara, promozione turistica novara , chiese di novara , musei novara, cattedrale novara
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Varese liberty tour su Rai 3
Il primo tour dedicato al liberty e anche a tutte le meraviglie della città giardino
sacro monte varese
sacro monte varese
Castiglione Olona
Una mia raccolta di scatti fatti in varie occasioni di visita a questo antico borgo in provincia di Varese.
Il Borgo di Castiglione Olona (VA) ITALY
Castiglione Olona vanta una storia antica . Le testimonianze di arte, di fede, di storia ancora visibili fanno di questa città del varesotto un luogo raro e prezioso.
L’origine di Castiglione, secondo una leggenda, risale all’anno 401 dopo Cristo, quando il generale romano Stilicone insediò un accampamento sulle cui tracce si sviluppò il villaggio e poi il Borgo attuale. Da qui il motivo per cui molti ritengono che il nome di Castiglione derivi dal latino “Castrum Legionis”.
Nel 1873 con Decreto Reale il paese assume l’attuale denominazione di Castiglione Olona.
Castiglione Olona boasts an ancient history. The testimonies of art, faith, and still-visible history make this city of the Varesot a rare and precious place.
The origin of Castiglione, according to a legend, dates back to the year 401 after Christ, when Roman General Stilicone set up a camp on which the village developed and then the present hamlet. Hence the reason why many believe that the name Castiglione derives from the Latin Castrum Legionis.
In 1873 with Royal Decree the country assumed the present name of Castiglione Olona.
MUSEO DELLA COLLEGIATA - Castiglione Olona (Varese)
“L’isola di Toscana in Lombardia”: è la celebre definizione data da Gabriele d’Annunzio a Castiglione Olona, borgo che conserva ancora oggi il sapore di un prezioso scrigno quattrocentesco. Di origine tardoromana, fu riplasmato tra 1421 e 1441 secondo il modello delle città ideali del Rinascimento, per volere del cardinale Branda Castiglioni, uno degli uomini più insigni della sua epoca, cultore delle arti e grande diplomatico, uomo di fiducia di diversi papi e dell’Imperatore Sigismondo di Ungheria.
Il più importante monumento voluto da Branda è la Collegiata, che sorge sul colle più alto del borgo, sul sito dell’antico castello di Castiglione, di cui è ancora visibile l’antico portale di ingresso.
Il complesso museale comprende la Chiesa e il Battistero, affrescati da Masolino da Panicale, artista fiorentino tra i più grandi mediatori della straordinaria epoca di passaggio dal Gotico Internazionale al Rinascimento. Insieme al senese Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta e al fiorentino Paolo Schiavo, attivi al suo fianco nell’abside della Collegiata, Masolino ha lasciato a Castiglione il suo capolavoro: il ciclo affrescato del Battistero, con la sua suggestiva mescolanza di paesaggi e architetture, storia religiosa e attualità rinascimentale, amalgamate dalla limpida atmosfera caratteristica di Masolino, rende la cappella, dipinta in ogni centimetro, una delle vette artistiche del primo Rinascimento italiano.
Un mio personale ringraziamento alla gentilissima signora Carla Zanon Maffioli che con grande disponibilità e conoscenza mi ha guidato nella visita, altri ringraziamenti vanno al direttore del museo Dario Poretti e all'amico Antonio Simonetto che da ex sindaco ama e conosce questi luoghi come pochi e forte della nostra amicizia mi ha chiesto di valorizzarli nel modo che vedete.
Varese Retrocomputing 2003
Varese Retrocomputing 2003
Presentazione Apple Lisa a cura di Alessio Ferraro di All About Apple
Le campane di Varese (VA), Basilica di S.Vittore - Distesa feriale
Basilica Romana Minore Prepositurale Collegiata di S.Vittore, Varese.
Concerto di 8 campane in Lab2
Felice Bizzozero 1825
(Reb3 rif. Felice Bizzozero 1870)
Battiore delle 09:45 su Lab2 e Do3 e distesa feriale delle 3 campane minori (Fa3, Sol3 e Lab3) per la S.Messa feriale delle ore 10, celebrata nel Battistero di S.Giovanni (situato dietro il campanile).
Mercoledì 20/08/2014, ore 09:45.
Eccomi a Varese!!!! Per quale motivo???
Mio padre doveva andare da un cliente e mi aveva chiesto se mi andava di venire con lui a Varese. Come il mese scorso, sono andato a S.Vittore e, appena arrivato, ho scattato le foto. Sapendo della Messa delle 10, che oggi, essendo mercoledì, era celebrata al Battistero di S.Giovanni Battista, mi sono lo stesso appostato alle 09:40, facendo partire 1 minuto prima la registrazione. Dopo il battiore su campanone e sesta, partono le 3 minori, che suonano per circa 2 minuti.
Ora di queste campane mancherebbero l'agonia (sempre se esiste un richiamo proprio con la sesta), l'Angelus festivo a 6 campane che aveva già ripreso AdolfGalland84, il concerto funebre e la distesa completa, ma chissà quando riuscirò a riprenderli... qualcosa di buono sicuramente x S.Vittore.
Il liberty a Varese - Varese Times
Asola (Mantova Lombardia) Cattedrale di Sant'Andrea integrale + Polittico della Misericordia
Esternamente, la cattedrale è maggiormente visibile sul fianco destro, poiché la facciata è parzialmente nascosta dal tessuto urbano. Lungo la fiancata si riconoscono il transetto, l'orologio cinquecentesco, il campanile e l'abside: questi ultimi sono gli unici elementi sopravvissuti del più antico edificio. Notevoli, nel transetto, sono la monofora e l'oculo asimmetrico che la sovrasta. Le forme architettoniche sono tipiche del tardogotico lombardo, sia all'esterno, sia all'interno. La pianta è a tre navate, contraddistinta da lievi anomalie.
Fra i tesori custoditi nella cattedrale si annoverano diverse opere d'arte soprattutto risalenti al Cinquecento.
Nel presbiterio:
• Polittico della Misericordia all'altare maggiore, grande opera attribuita ad Antonio della Corna risalente alla seconda metà del Quattrocento e perfettamente conservato nelle tavole e nella cornice lignea. Il polittico è composto da dieci pannelli principali (Santi, Crocifissione e Madonna misericordiosa), e da cinque tavolette nelle cuspidi (Dio Padre e i dottori della Chiesa), più una predella dove sono raffigurati i dodici apostoli.
• Otto tempere del Moretto provenienti dal Palazzo Civico
Sulla controfacciata e sul lato sinistro:
• L'organo cinquecentesco dell'Antegnati e il pulpito, entrambi impreziositi da tele del Romanino: sul primo si trovano le immagini di san Pietro, san Paolo,sant'Andrea e il vescovo Erasmo, il sacrificio di Isacco e altri episodi dell'Antico Testamento. Spiccano poi, oltre all'autoritratto dell'artefice, numerosi profeti e sibille e la scena della Sibilla Tiburtina che rivela ad Augusto il prossimo volgere dei secoli. Sul pulpito e sul relativo pilastro, invece, sono dipinti gli Apostoli, e un Ecce Homo.
• Un Cenacolo di anonimo dell'inizio del Cinquecento, influenzato dall'omonima opera leonardesca e affreschi coevi intorno all'altare di Sant'Antonio
• San Domenico offre le rose alla Madonna del Rosario, opera di inizio Seicento di Jacopo Palma il Giovane
• Cappella Daina, un tempo gestita dalla nobile famiglia asolana, affrescata nel Seicento.
• Altare della Madonna, lavoro di fine intaglio di Clemente Zamara del primi del Cinquecento
• Cappella di Giovanni Crisostomo, eretta verso la fine del Seicento con stucchi coevi una tela di Francesco Paglia e un busto reliquiario in argento con la raffigurazione del santo.
Sul lato destro:
• Altare di San Giuseppe con la pala cinquecentesca di Giovanni e Bernardino da Asola il ciclo di affreschi coevi che la attornia. *Altare di Santa Barbara con pala dei Antonio Gandino
• Altare della Concezione con la Madonna col Bambino e san Giovanni Battista fanciullo, tela di Lattanzio Gambara. Intorno, altri affreschi cinquecenteschi.
• Altare del Santissimo Sacramento, seicentesco, con una pregevole Assunta di anonimo coevo.
Dal 1509, quando la chiesa maggiore era stata elevata alla dignità di collegiata, al 1818, quando il papa Pio VII la aggregò alla diocesi di Mantova, la comunità asolana visse l'autonomia religiosa che da tempo rivendicava. Fu infatti una prelatura nullius (cioè non soggetta ad altre diocesi) cui presiedeva un abate commendatario; nessuno degli abati portò mai il titolo di vescovo di Asola, ma solitamente essi erano vescovi (titolari di diocesi in partibus infedelium, cioè antiche diocesi dei Paesi caduti sotto i musulmani) ed Asola, con le parrocchie della quadra, costituì una diocesi pressoché autonoma. Ecco perché la chiesa principale portò il titolo, ancora in uso, di cattedrale.
Il centro storico di Castiglione Olona (La Collegiata-il Battistero- affreschi di Masolino)
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