CICOGNE DALLE DUNE ALLE BERTONE
Edizione realizzata per
Parco del Mincio
Centro reintroduzione cicogna bianca
Bertone Centro visite Parco del Mincio - Goito (Mn)
info@parcodelmincio.it
Da
Istituto Geografico De Agostini
progetto e produzione
Fabbrica Art & Media
Giuseppe Galliano multimedia Studio
Coordinamento dell'iniziativa a cura di Parco del Mincio:
- Servizio comunicazione, Gloria De Vincenzi
- Responsabile scientifico Centro cicogna, Cesare Martignoni
Foto:archivio Parco del Mincio
Foto aeree: Bamsphoto archivio Parco del Mincio
Foto cicogne: Martignoni
CICOGNE DALLE DUNE ALLE BERTONE (VERSIONE 3D)
Edizione realizzata per
Parco del Mincio
Centro reintroduzione cicogna bianca
Bertone Centro visite Parco del Mincio - Goito (Mn)
info@parcodelmincio.it
Da
Istituto Geografico De Agostini
progetto e produzione
Fabbrica Art & Media
Giuseppe Galliano multimedia Studio
Coordinamento dell'iniziativa a cura di Parco del Mincio:
- Servizio comunicazione, Gloria De Vincenzi
- Responsabile scientifico Centro cicogna, Cesare Martignoni
Foto:archivio Parco del Mincio
Foto aeree: Bamsphoto archivio Parco del Mincio
Foto cicogne: Martignoni
Parco Bertone: il bosco romantico dei mille alberi e delle cicogne bianche
Centro visita del Parco del Mincio, aperto al pubblico nei giorni festivi da Pasqua a Ognissanti. Per info parcodelmincio.it
Il volo delle cicogne (Goito, 30/03/2014)
Al Centro Reintroduzione di Parco delle Bertone sono state liberate due coppie di cicogna bianca. Video realizzato dalla WebTV Mantova.TV, solo su Internet al sito mantova.tv
Parco del Mincio di Goito
Parco del Mincio di Goito, in provincia di Mantova.
Proseguono alle Bertone i rilasci delle cicogne
Servizio tratto dal TG MANTOVA del 03.09.14
per ulteriori informazioni:
In Bici nella Terre del Mincio
Gli itinerari sulle due ruote nell'area protetta Parco del Mincio, che include le Terre del Mincio, sono numerosi, spesso integrati da strade bianche facilmente percorribili, e attraversano tutto il Parco. Il percorso più conosciuto è la Mantova-Peschiera mentre a sud della città i percorsi in bicicletta seguono l'argine del Mincio fino al Po.
Numerosi tragitti intermedi permettono di raggiungere il Centri visita Bertone e la Riserva naturale Foresta Fontana (da Mantova, primo tratto della Mantova-Peschiera), e il Centro Visita e Museo etnografico dei mestieri del fiume di Rivalta sul Mincio (da Mantova percorrendo la nuova ciclabile fino a Grazie e proseguendo fino al borgo di Rivalta). Il tour delle sponde dei laghi di Mantova (parco perIurbano) è una ulteriore opportunità per conoscere l'habitat naturalistico che lambisce il capoluogo. Gli itinerari sono descritti e georeferenziati nel portale terredelmincio.it
Domenica 1 luglio 2012, doppio appuntamento al Parco delle Bertone e Castellaro Lagusello
Canto alle cicogne (Parco delle Bertone) e Armonie del palato in musica (Castellaro Lagusello)
Servizio tratto dal TG MANTOVA (TELEMANTOVA) del 27 giugno 2012
parco bertone 2015 08 23
parco delle bertone mini buskers festival
Incontro fotografico con Letizia Battaglia | 36°FOTOGRAMMA - Palazzo Ducale GENOVA 3/02/2018
LE CICOGNE A PORCARI 2014 (Video e Foto con i cicognini)
Maggio 2014: sono tornate le cicogne a Porcari (Lucca) sul traliccio messo in sicurezza appositamente per loro dall'Enel.
Quest'anno sono 5 e come sempre, in sottofondo, c'è la canzone di Joe Natta scritta apposta per loro!
Le riprese, fatte da assai lontano per non disturbare le 2 cicogne, sono un pò traballanti ma ci consentono di ammirare questo piccolo grande spettacolo della natura...
MANTOVA - Palazzo d'Arco
Music life: Anselmo Pelliccioni - violoncello
(La Follia - link:
Il Palazzo d'Arco: fu eretto a partire dal 1784 su impulso di un ramo della nobile famiglia trentina dei D'Arco che si era stabilmente insediato a Mantova dal 1740. Dopo l'acquisizione della dimora dei conti Chieppo, il conte Giovanni Battista Gherardo d'Arco pensò di trasformare il palazzo seguendo i dettami del neoclassicismo ispirato all'opera di Andrea Palladio. L'opera d'edificazione fu affidata all'architetto Antonio Colonna. Come risultato finale è stato prodotto un notevole esempio di residenza aristocratica ricca di arredi e di dipinti, forte di una libreria e una collezione naturalistica, di un giardino racchiuso da una esedra sul quale si affaccia un'ala quattrocentesca costituita da due palazzine, una delle quali contiene lo straordinario ciclo pittorico della Sala dello Zodiaco, opera del Falconetto, eseguita attorno all'anno 1515. Questi edifici rinascimentali e il contiguo giardino furono acquistati nel 1872 da Francesco Antonio d'Arco dai marchesi Dalla Valle. Il complesso architettonico che si affaccia sulla omonima piazza, proseguiva a sinistra con l'edificio delle scuderie oggi trasformato nel Teatrino d'Arco, sede dal 1946 della Accademia Teatrale Francesco Campogalliani[1] fondata da Ettore Campogalliani.
Nel palazzo dimorò anche il conte Carlo d'Arco (1799-1849), storico e collezionista di documenti. Ricoprì la carica di podestà di Mantova dal 1847 al 1848.
L'ultima esponente della famiglia, deceduta nel 1973, la signora Giovanna dei conti d'Arco Chieppio Ardizzoni, marchesa Guidi di Bagno costituì la Fondazione d'Arco. Con testamento del 1956 dispose, che alla sua morte, tutti i suoi beni, compreso il Palazzo e le raccolte in esso contenute (erbario, pinacoteca, archivio, biblioteca, strumenti musicali, arredi, armi), divenissero un pubblico Museo[2]. Particolarmente ricca è la pinacoteca con dipinti di Niccolò da Verona, Luini, Magnasco, Frans Pourbus il Giovane, Van Dyck e un ciclo pittorico di Giuseppe Bazzani (font: wikipedia).
Sito della Fondazione d'Arco:
The Palace was built starting in 1784 at the instigation of a branch of the noble family thirty of D'arco which had permanently settled in Mantua since 1740. After the takeover of the residence of the counts Chieppo, count Giovanni Battista Gherardo d'Arco decided to transform the Palace following the dictates of neoclassicism inspired by the work of Andrea Palladio. The work of construction was entrusted to the Architect Antonio Colonna. The end result was produced a remarkable example of aristocratic residence full of furniture and paintings, a library and a naturalist collection, a garden enclosed by a semicircular on which overlooks a fifteenth-century wing consists of two buildings, one of which contains the extraordinary frescoes of the Sala dello Zodiaco, opera del Falconetto, performed around the year 1515. These Renaissance buildings and the adjacent grounds were purchased in 1872 by Francis Anthony of arc by the Marquis of the Valley. The architectural complex that overlooks the square, went left with the building of the stables has been transformed in the theater of arc, seat since 1946 of the Accademia Teatrale Francesco Campogalliani [1] founded by Ettore Campogalliani.
In the Palace lived also count Carlo d'Arco (1799-1849), historian and collector of documents. He served as podestà of Mantua from 1847 to 1848.
The last member of the family, died in 1973, Mrs. Joan of the counts of Arco Chieppio Abel, Marchioness Guidi di Bagno formed the Foundation of arc. With testament of 1956 dispose, that when he died, all his properties, including the Palazzo and the collections contained therein (Herbarium, Gallery, archives, library, musical instruments, furniture, weapons), to become a public Museum [2]. Especially rich is the art gallery with paintings by Niccolò da Verona, Luini, Magnasco, Frans Pourbus the younger, Van Dyck and a cycle of paintings by Giuseppe Bazzani.
Villa Favorita - Porto Mantovano - Mantova
Villa La Favorita è uno storico edificio, sito nel comune di Porto Mantovano, alla periferia di Mantova.
Edificata tra il 1615 ed il 1624 dall'architetto ducale Nicolò Sebregondi alle porte della città per volere del duca Ferdinando Gonzaga che in essa avrebbe dovuto trasferire la corte.
Nei pressi della villa si combatterono una prima battaglia il 15 settembre 1796 e una seconda, il 16 gennaio 1797 che passò alla storia come battaglia della Favorita con la vittoria dei francesi al comando di Napoleone Bonaparte, che fu decisiva per l'esito finale dell'assedio di Mantova nel corso della campagna d'Italia.
L'imponente costruzione barocca ha subito nel tempo diverse devastazioni ed incendi ed è stata parzialmente demolita nel secolo scorso. (tratto da
Comune di Goito GEO&GEO
Comune di Goito
Nel Canale Comune di Goito è proposto il viaggio
Arte e Natura nella storica città di Goito