Umberto Magno in Biblioteca a Guastalla
Guastalla 27 febbraio 2011
Davide Zanichelli della lista civica Guastalla 5 Stelle, dona alla biblioteca guastallese una copia autografata dall'autore con dedica al comune del libro Umberto Magno La vera storia dell'imperatore della Padania.
Volume che sarà presentato pubblicamente giovedì 3 marzo alle ore 21,00 presso il lounge Bar Duca Bianco a Palazzo Ducale - via Gonzaga - Guastalla
I Gonzaga a Gazzuolo Resovideo 4 (2008)
Nel 2005 subito dopo l'inaugurazione del Centro della Comunicazione Audiovisiva di Gazzuolo, nasce il
laboratorio di documentazione video del territorio. Da un'idea del suo coordinatore Pierluigi Bonfatti Sabbioni nasce un contenitore di filmati dedicati alla cultura sul territorio, si tratta della video rivista
RESOVIDEO che viene distribuita dalla biblioteca di Gazzuolo in formato DVD. RESOVIDEO esce ogni anno
ed è giunto al 4 numero. La redazione è composta da: Achille Salvagni, Stefano Rasori, Patrizia Zangrossi, Tatiana Neri, Maria Grazia Bergamaschi, coordinatore e supervisore Pierluigi Bonfatti Sabbioni. In questo filmato dal titolo I Gonzaga a Gazzuolo si descrive in breve la storia del borgo,
e dei suoi monumenti, che hanno il loro massimo splendore con i Gonzaga nel sedicesimo secolo, curato
da Patrizia Zangrossi con immagini e montaggio di Achille Salvagni e Stefano Rasori e supervisione di Pierluigi Bonfatti Sabbioni.
Casa Museo Palazzo Valenti Gonzaga - Mantova - VIE VERDI
Puntata del 18 marzo 2012
MANTOVA, I SUOI SAPORI E I TESORI NASCOSTI
Quanti tesori ci sono a Mantova...
Ma questa è anche terra di artisti.
E che dire della Casa Museo Palazzo Valenti Gonzaga, il più grande esempio di arte barocca del Mantovano? Tesori di grandissimo pregio sconosciuti ai più, ma pregni di valore culturale, dove da qualche tempo è anche possibile pernottare nelle fantastiche Suite o nella Taverna Storica - vedi sito internet
Che dire, allora? Semplice: buona visione!
BIBLIOTECA ARCHIMEDE
Buon compleanno Arduino - i suoi primi 10 anni si festeggiano in Archimede
Manuscript Biblioteca comunale di Montecatini Terme (Fondo Venturi) : Aria (Anonymous, XVIII cent.)
Provided to YouTube by The Orchard Enterprises
Manuscript Biblioteca comunale di Montecatini Terme (Fondo Venturi) : Aria (Anonymous, XVIII cent.) · Igino Conforzi · Claudio Brizi
Tra Sacro E Profano: Trumpet & Organ - unpublished Italian Works of the 18th Century
℗ 2001 Arts Music
Released on: 2001-01-01
Auto-generated by YouTube.
Guastalla (1/2) p.za Mazzini Gonzaga Palazzo Ducale Statua Ferrante Gonzaga dopo il terremoto 2012
IMMAGINI RACCOLTE DOPO IL TERREMOTO D'EMILIA DEL 2012.
Il cuore della città è piazza Mazzini, una tipica piazza emiliana circondata da portici, dominata dal monumento a Ferrante I Gonzaga, opera di Leone Leoni.
Sulla piazza si affacciano la Concattedrale di San Pietro Apostolo, opera cinquecentesca di Francesco Capriani (Francesco da Volterra) (ma la facciata risale a due secoli più tardi), il palazzo Ducale [1567] in gran parte ricostruito (al cui interno è allestito il Museo Cittadino), e il Municipio, iniziato nella prima metà del Quattrocento e terminato dai Gonzaga durante il Cinquecento. Esso reca sotto il portico i modelli delle antiche unità di misura.
Dalla piazza si accede ai portici quattrocenteschi di corso Garibaldi, la più antica via della città, che conducono alla Biblioteca Maldotti, ricca di manoscritti, antiche edizioni a stampa e una nutrita collezione di dipinti. Antistante la biblioteca sorge la chiesa di Santa Croce (detta anche della Morte), risalente al 1587. Dall'interno è possibile scendere nei sotterranei e visitare il precedente luogo religioso di origine medievale. Nelle vicinanze della chiesa è inoltre possibile notare l'edificio nel quale albergò Garibaldi durante la sua permanenza nella città.
Il corso si apre poi su piazza Garibaldi, al cui centro è presente il monumento a lui dedicato. Dalla piazza è inoltre possibile ammirare la chiesa dell'Immacolata Concezione (oratorio di pianta ottagonale), la chiesa del Santissimo Crocifisso (o delle Cappuccine) e la chiesa della S. Maria dei Servi (o Santa Maria Annunciata), eretta alla fine del Cinquecento su disegno di Francesco Capriani: notevole, all'interno, la Deposizione, tela di Giuseppe M. Crespi. Su lato est della piazza si trova Palazzo Frattini, sede del Centro Culturale Comunale.
Da piazza Garibaldi, percorrendo via Verdi si arriva al Teatro Comunale in stile neoclassico, risalente al 1671. Scegliendo invece via Volturno si arriva in piazza Matteotti, dove sorge l'imponente Torre Civica o Campanón, nel luogo che un tempo fu dell'antica rocca trecentesca abbattuta dagli spagnoli nel 1689. I lavori di costruzione della torre, progettata dall'architetto parmense Cristoforo Trivellino, iniziarono nel 1723 e terminarono nel 1732. L'edificio supera i 40 metri d'altezza e per la sua costruzione vennero utilizzati i materiali recuperati dalla vecchia rocca dei Torelli.
Più avanti, in via Piave, sorge il seicentesco Santuario in stile barocco Beata Vergine della Porta, progettato dall'architetto Prospero Mattioli per ordine del Duca Vincenzo Gonzaga. La chiesa conserva paliotti in scagliola policroma, opera di artigianato carpigiano.
Svoltando per via Cavour si giunge in piazza Martiri Patrioti (ex Piazza Roma), al cui centro è presente il monumento in memoria dei caduti della prima guerra mondiale. La piazza è ornata da lampioni in stile Liberty.
Tornando in Strada Gonzaga (comunemente nota come via Gonzaga) è notevole la ex chiesa di San Francesco, costruita nel 1606 su disegno di Ferrante II Gonzaga, adibita nel ventunesimo secolo a sala mostre.
Scegliendo via Spallanzani è possibile notare la chiesa di San Carlo (o delle Agostiniane), edificata nel 1626 sempre per ordine di Ferrante II Gonzaga.
Il centro reale della città storica non è la piazza principale, essendo quest'ultima decentrata rispetto all'assetto fisico cittadino, bensì La Croce del Volterra, punto dal quale ne hanno origine quattro bracci rivolti verso i quattro punti cardinali. All'estremità di ogni braccio è situata una chiesa (A nord il Duomo, ad est la chiesa della S. Maria dei Servi, la chiesa del Santissimo Crocifisso ad ovest, la chiesa di S. Carlo a sud).
AUGMAN - Fiera dell'elettronica di Gonzaga 2014
English below:
Un breve video che illustra i progetti presentati da AUGMAN alla fiera dell'elettronica di Gonzaga. AUGMAN sta per Arduino User Group Mantova.
A short clip showing the projects that AUGMAN presented at the Electronics Fair of Gonzaga (Mantua, Italy). AUGMAN means Arduino User Group Mantua.
email: augmantua@gmail.com
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Guastalla (2/2) p.za Mazzini Pal. Ducale Cattedrale S. Pietro Statua Ferrante Gonzaga - slideshow
IMMAGINI RACCOLTE DOPO IL TERREMOTO D'EMILIA DEL 2012.
Il cuore della città è piazza Mazzini, una tipica piazza emiliana circondata da portici, dominata dal monumento a Ferrante I Gonzaga, opera di Leone Leoni.
Sulla piazza si affacciano la Concattedrale di San Pietro Apostolo, opera cinquecentesca di Francesco Capriani (Francesco da Volterra) (ma la facciata risale a due secoli più tardi), il palazzo Ducale [1567] in gran parte ricostruito (al cui interno è allestito il Museo Cittadino), e il Municipio, iniziato nella prima metà del Quattrocento e terminato dai Gonzaga durante il Cinquecento. Esso reca sotto il portico i modelli delle antiche unità di misura.
Dalla piazza si accede ai portici quattrocenteschi di corso Garibaldi, la più antica via della città, che conducono alla Biblioteca Maldotti, ricca di manoscritti, antiche edizioni a stampa e una nutrita collezione di dipinti. Antistante la biblioteca sorge la chiesa di Santa Croce (detta anche della Morte), risalente al 1587. Dall'interno è possibile scendere nei sotterranei e visitare il precedente luogo religioso di origine medievale. Nelle vicinanze della chiesa è inoltre possibile notare l'edificio nel quale albergò Garibaldi durante la sua permanenza nella città.
Il corso si apre poi su piazza Garibaldi, al cui centro è presente il monumento a lui dedicato. Dalla piazza è inoltre possibile ammirare la chiesa dell'Immacolata Concezione (oratorio di pianta ottagonale), la chiesa del Santissimo Crocifisso (o delle Cappuccine) e la chiesa della S. Maria dei Servi (o Santa Maria Annunciata), eretta alla fine del Cinquecento su disegno di Francesco Capriani: notevole, all'interno, la Deposizione, tela di Giuseppe M. Crespi. Su lato est della piazza si trova Palazzo Frattini, sede del Centro Culturale Comunale.
Da piazza Garibaldi, percorrendo via Verdi si arriva al Teatro Comunale in stile neoclassico, risalente al 1671. Scegliendo invece via Volturno si arriva in piazza Matteotti, dove sorge l'imponente Torre Civica o Campanón, nel luogo che un tempo fu dell'antica rocca trecentesca abbattuta dagli spagnoli nel 1689. I lavori di costruzione della torre, progettata dall'architetto parmense Cristoforo Trivellino, iniziarono nel 1723 e terminarono nel 1732. L'edificio supera i 40 metri d'altezza e per la sua costruzione vennero utilizzati i materiali recuperati dalla vecchia rocca dei Torelli.
Più avanti, in via Piave, sorge il seicentesco Santuario in stile barocco Beata Vergine della Porta, progettato dall'architetto Prospero Mattioli per ordine del Duca Vincenzo Gonzaga. La chiesa conserva paliotti in scagliola policroma, opera di artigianato carpigiano.
Svoltando per via Cavour si giunge in piazza Martiri Patrioti (ex Piazza Roma), al cui centro è presente il monumento in memoria dei caduti della prima guerra mondiale. La piazza è ornata da lampioni in stile Liberty.
Tornando in Strada Gonzaga (comunemente nota come via Gonzaga) è notevole la ex chiesa di San Francesco, costruita nel 1606 su disegno di Ferrante II Gonzaga, adibita nel ventunesimo secolo a sala mostre.
Scegliendo via Spallanzani è possibile notare la chiesa di San Carlo (o delle Agostiniane), edificata nel 1626 sempre per ordine di Ferrante II Gonzaga.
Il centro reale della città storica non è la piazza principale, essendo quest'ultima decentrata rispetto all'assetto fisico cittadino, bensì La Croce del Volterra, punto dal quale ne hanno origine quattro bracci rivolti verso i quattro punti cardinali. All'estremità di ogni braccio è situata una chiesa (A nord il Duomo, ad est la chiesa della S. Maria dei Servi, la chiesa del Santissimo Crocifisso ad ovest, la chiesa di S. Carlo a sud).
CNCD 2015 Di Francia 2 Quattro ambiti della biblioteca di frontiera
Biblioteca Mario Murari 2008/09 | Salesiani Milano
La rinnovata biblioteca del Sant'Ambrogio, conta circa 80.000 volumi, tra i quali preziose opere di Sant'Agostino, risalenti al 1515.
Ottobre 2008 | Istituto Salesiano S. Ambrogio Milano
Biblioteca civica di Chieri
La città di Torino ha aderito al Progetto Nati per Leggere dal 2004...
labcasteller 2010 BIBLIOTECA PaeseTV
Progetto: Biblioteca
I ragazzi della 3A presentano la bilioteca della media Casteller agli alunni di quinta elementare di Paese.
Docente referente: Cristina Albrizio
Etg - Dalla Pinacoteca di Como a Mantova, il viaggio di Vespasiano Gonzaga
Biblioteca di Mantova..Gente davvero accogliente
Soddisfacente
Palazzo del Te, Mantua, Lombardy, Italy, Europe
Palazzo del Te or Palazzo Te is a palace in the suburbs of Mantua, Italy. It is a fine example of the mannerist style of architecture, the acknowledged masterpiece of Giulio Romano. The official name, and by far the most common name in Italian, is Palazzo Te, but this may be a relatively recent usage; Vasari calls it the Palazzo del T (pronounced as Te), and English-speaking writers, especially art historians, continue to call it the Palazzo del Te. In Italian this now suggests use for tea-drinking, which may account for the divergence in usage. Palazzo del Te is constructed 1524-1534 for Federico II Gonzaga, Marquess of Mantua. He decided in 1524 to build a pleasure palace, or Villa Suburbana. The site chosen was that of the family's stables at Isola del Te on the fringe of the marshes just outside Mantua's city walls. The architect commissioned was Giulio Romano, a pupil of Raphael. The shell of the palazzo was erected within 18 months. It is basically a square house built around a cloistered courtyard. A formal garden complemented the house. This was enclosed by colonnaded outbuildings terminated by a semi-circular colonnade known as the 'Esedra'. Like the Villa Farnesina in Rome, the suburban location allowed for a mixing of both Palace and Villa architecture. The four exterior façades have flat pilasters against rusticated walls, the fenestration indicating that the piano nobile is on the ground floor with a secondary floor above. The East façade differs from the other three by having Palladian motifs on its pilaster and an open loggia at its centre rather than an arch to the courtyard. The facades are not as symmetrical as they appear, and the spans between the columns are irregular. The centre of the North and South facades are pierced by two-storey arches without portico or pediment, simply a covered way leading to the interior courtyard. Few windows overlook the inner courtyard (cortile); the colonnaded walls are decorated on all sides by deep niches and blind windows, and the intervening surfaces are spattered by 'spezzato' (broken and blemished plaster) giving life and depth to the surfaces. Once the shell of the building was completed, for ten years a team of plasterers, carvers and fresco painters laboured, until barely a surface in any of the loggias or salons remained undecorated. Under Giulio Romano's direction, local decorative painters such as Benedetto Pagni and Rinaldo Mantovano worked extensively on the frescos. These frescoes remain today and are the most remarkable feature of the Palazzo. The subjects range from Olympian banquets in the Sala di Psiche and stylised horses in the Sala dei Cavalli to the most unusual of all giants and grotesques wreaking havoc, fury and ruin around the walls of the Sala dei Giganti. These magnificent rooms, once furnished to complement the ducal court of the Gonzaga family, saw many of the most illustrious figures of their era entertained such as the Emperor Charles V, who, when visiting in 1530, elevated his host Federico II of Gonzaga from Marquess to Duke of Mantua. One of the most evocative parts of the lost era of the palazzo is the Casino della Grotta, a small suite of intimate rooms arranged around a grotto and loggetta (covered balcony) where courtiers once bathed in the small cascade that splashed over the pebbles and shells encrusted in the floor and walls. In July 1630, during the War of the Mantuan Succession (1628–31), Mantua and the palace were sacked over three days by an Imperial army of 36,000 Landsknecht mercenaries. The remaining populace fell victim to one of the worst plagues in history that the invaders had brought with them. The Palazzo was looted from top to bottom and remained an empty shell: nymphs, god, goddesses and giants remain on the walls of the empty echoing rooms. Part of the Palazzo today houses the Museo Civico del Palazzo Te, endowed by the publisher Arnoldo Mondadori. It contains a collection of Mesopotamian art.
Emilia Galotti Made in Italy - www.emiliagalotti.it
Work in progress performance by G. E. Lessing Teatro Ruggeri Guastalla. Directed by Antonella Panini, special guest Pamela Villoresi
3 marzo 2016 Istituto di Istruzione Superiore F. Gonzaga Castiglione d/Stiviere
Festa tra studenti italiani e francesi al termine della settimana di scambio culturale con Barentin
C'era una Volta... Antiquariato (classic)
Nato nel 1998, C’ERA UNA VOLTA… Antiquariato è il più grande mercato mensile coperto nazionale, a metà fra déballage e mostra antiquaria.
L’appuntamento, che si rinnova ogni terzo finesettimana del mese, si svolge negli accoglienti spazi di Cesena Fiera, a Pievesestina di Cesena, dove i visitatori possono ammirare ricchissime esposizioni di oggetti e rarità dei secoli scorsi, proposti da più di trecentocinquanta commercianti, con un grande assortimento di oggetti d’antiquariato ed arte.
L'offerta di C’era una Volta… antiquariato è davvero vasta e completa, grazie a migliaia di oggetti, mobili, gioielli, orologi, libri, quadri e stampe antiche, strumenti scientifici e musicali e ogni tipo di collezionismo, raccontati da quattro secoli di storia, dal Seicento al Novecento.
Accanto a pezzi di grande valore artistico ed economico si possono scoprire ‘pezzi’ brocante e vintage: abbigliamento, bigiotteria americana, accessori, biancheria, per la gioia di avere o regalare un oggetto raro e particolare.
Ad ogni edizione l’organizzazione controlla la qualità dei prodotti esposti per evitare articoli non attinenti il settore.
Il mercato C'era una Volta... Antiquariato è interamente al coperto perciò si svolge regolarmente anche in condizioni meteo avverse, l'ingresso e il parcheggio auto sono gratuiti. All'interno uno snack bar e un ristorante self service con le specialità della cucina romagnola.
C’era una Volta… Antiquariato è anche un’occasione per trascorrere un weekend in Romagna e visitare il centro storico di Cesena, la città dei Tre Papi, con numerose chiese e palazzi di notevole interesse storico e artistico su cui svetta la Rocca e la Biblioteca Malatestiana, patrimonio UNESCO, costruita nel XV secolo, prima biblioteca civica italiana ed unico esempio di biblioteca monastica medievale perfettamente conservata nell'edificio, negli arredi e nella dotazione libraria.
Molto apprezzata la location di C’era una Volta Antiquariato, Cesena Fiera è infatti facilmente raggiungibile dall’autostrada e dalla E45, e a pochi minuti dal centro città, dalle colline, dai centri termali e dalle famose località balneari della riviera romagnola.
L’evento, organizzato da Blu Nautilus, si svolge il terzo sabato e domenica del mese, da settembre ad aprile, ore 9-19 (venerdì pomeriggio riservato ai commercianti), info fiereantiquariato.it tel. 054153294
Illustri Conosciuti - Federico da Montefeltro
Puntata di Illustri Conosciuti del 25 settembre 2016 dedicata a Federico da Montefeltro. Piero Badaloni illustra la storia e le vicende del Conte di Montefeltro avvalendosi delle spiegazioni di Maria Rosaria Valazzi, storica dell'arte, e Marcello Simonetta, storico e autore de L'enigma Montefeltro.
Lo stato di ignobile degrado degli Istituti Luigi ed Eleonora Gonzaga - Via Frattini, 28 - Mantova.
Breve commento storico-critico del prof. Alfonso Rocco Linardi - Direttore della Galleria Museo Valenti Gonzaga e dell'Arch. Andrea Guastalla.
Il dibattito, dai toni politici molto accesi, divampa tra i cittadini mantovani: costruire la Cittadella dei Servizi (costo 200 milioni di Euro) oppure recuperare un gioiello (Istituti Luigi ed Eleonora Gonzaga) dell'inestimabile valore artistico di Mantova, città patrimonio mondiale UNESCO. Guardatevi questo video!
Intervista ( 21 Ottobre 2011 ) di Beatrice Linardi - TeleMantova.