Bollywood a La Thuile
La Thuile location amata dai cineasti bollywoodiani. Nel 2012 è stata la volta della cittadina della Valdigne che è stata scelta come set per alcune scene del sequel del più grande film bengalese - Paglu 2 - degli ultimi 30 anni, prodotto dalla Surinder Films. La pellicola il cui nome significa Follia racconta della folle storia d’amore tra due giovani studenti Dev (Paglu) e Koel (Rimi).
Nel sequel ci sono due canzoni ambientate in Italia, una delle quali completamente valdostana. La produzione indiana ha girato alcune scene al teatro romano di Aosta, al Castello di Sarre, nella frazione Buic di La Thuile e al passo del Piccolo San Bernardo.
La troupe indiana è arrivata a luglio del 2012 in Valle dove ha effettuato alcune riprese in esterna di Paglu 2. A far da sfondo alla pazza storia d’amore del sequel, i vicoli e le case di pietra e legno della graziosa frazione Buic di La Thuile e lo scenario del passo del Piccolo San Bernardo, che in questo periodo dell'anno offre lo spettacolo delle cime del Monte Bianco innevate, una natura rigogliosa e grandi prati verdi in cui spiccano i vividi colori della moltitudine di fiori.
A portare in Valle la produzione bengalese è stata la Film Commission Vallée d’Aosta d'intesa con la società toscana “Occhi di Ulisse”, intermediaria fra l’Italia e le grandi produzioni cinematografiche indiane. All'iniziativa ha collaborato, per la parte logistica, anche l'associazione albergatori Valle d’Aosta.
La produzione indiana oltre a godere delle bellezze naturalistiche e architettoniche valdostane ha avuto modo nel suo soggiorno di degustare le specialità del territorio.
Le antiche chiese di Lodè
Nel centro storico di Lodè è possibile ammirare le sue bellissime e antiche chiese: in questo video Sa Purissima e Su Remediu
Testi tratti dallo studio dei documenti conservati presso l'Archivio della Corona d'Aragona, Archivio di Stato di Nuoro e Archivio Diocesano di Cagliari, a cura del Dott. Giacomo Floris su incarico del Comune di Lodè in collaborazione con la Biblioteca Comunale.
Acoustic Meditation 2 di Audionautix è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Artista:
COMISO AIR FORCE ITALY 2019 THE 460 HOUSE WEST SIDE
COSA RIMANE DI UN POSTO CHE UN TEMPO ERA UN PEZZO DI AMERICA IN ITALIA, LA BASE ERA UNA PICCOLA CITTA COMPLETA DI TUTTO, DUE CINEMA TEATRO, DUE CHIESE, NEGOZI, 2 PISCINE, CAMPI SPORTIVI, 9 DI BASEBALL, AUTONOLEGGIO, ALBERGO, OGNI TIPO DI SPORT, FACOLTA DI BREVETTI SUBACQUEI, ALPINISMO, VELA, AGENZIA VIAGGI, BIBLIOTECHE, STAZIONE TELEVISIVA, STAZIONE RADIO, CENTRALE ELETTRICA, DEPURAZIONE ACQUE, CANILE, CLINICHE VETERINARIE, FARMACIA, 4 SALE OPERATORIE, 9 STUDI DENTISTICI, SCUOLE, ECC.ECC. OGGI NON CE UNA STANZA DELLE 1500 UNITA ABITATIVE CHE NON SIA STATA DISTRUTTA, ATTILA NON AVREBBE SAPUTO FARE DI MEGLIO, IL GOVERNO AMERICANO SPESE CIRCA 2.000 MILIARDI DI LIRE TRA IL 1981 E IL 1987 PER COSTRUIRLA.
VALENZA IN 500
valenza in 500 manifestazione annuale di valenza po (AL) video amatoriale .
Bologna SANTO STEFANO ALLE SETTE CHIESE
Bologna SANTO STEFANO ALLE SETTE CHIESE
LA BASILICA DI SANTO STEFANO È CHIAMATA IN QUESTO MODO PER LE VICENDE STORICHE CHE HANNO VISTO NASCERE ACCANTO ALLA PRIMA CHIESA ALTRE CHIESE.
IL BATTISTERO DI FORMA CIRCOLARE ERA, PRIMA DELLA CRISTIANITÀ, UN TEMPIO DEDICATO ALLA DEA ISIDE.
NEL V SECOLO FU CONSACRATO DAL VESCOVO DI BOLOGNA PETRONIO CON L'ACQUA DEL FIUME GIORDANO.
UN SACRO COLLEGAMENTO COL BATTESIMO DI CONVERSIONE CHE GIOVANNI IL BATTISTA OPERAVA NEL FIUME DELLA PALESTINA; UN COLLEGAMENTO-ANCHE-CON GERUSALEMME A CUI PETRONIO, CONOSCITORE DELLA TERRA SANTA, SI ERA ISPIRATO PER INIZIARE LA COSTRUZIONE DEL 'SANTO SEPOLCRO' IN TERRA BOLOGNESE.
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Variatio 22. a 1 Clav. - Tatyana Nikolayeva
NaxosofAmerica
Per conto di: Bluebell
Feltre Piazza Maggiore e Duomo al tramonto - slideshow (provincia di Belluno, Veneto)
Piazza Maggiore, Chiesa di SS. Rocco e Sebastiano, Fontane Lombardesche, Castello di Alboino, Palazzetti Cingolani, Duomo di Feltre, Cattedrale di San Pietro Apostolo
Spinetta - Alessandria in Bici
... mi piacerebbe, ma senza rischiare la vita!!!
Torre palazzo Re Enzo - Bologna. Rintocchi di mezzogiorno
Rintocchi di mezzogiorno (11/06/18) ripresi dalla cella campanaria della torre di palazzo re Enzo.
Campanone fuso nel 1453
Peso 47quintali
Diametro bocca 169 cm
È la campana più grande di Bologna
Suona ogni 21 aprile alle ore 10.
Accanto troviamo una campana del 1653.
I rumori in sottofondo sono gli operai che preparano il palco per l'esibizione de Lo stato Sociale
Le Campane di Albano Sant'Alessandro (BG) - Santuario
Concerto di 8 campane in Fa3 Angelo Ottolina - Bergamo 1953
Concerto delle 5 e 6 campane maggiori (manuale) in occasione del 96° dell'Incoronazione della Madonna delle Rose. S
Ringrazio Mattia C. per l'invito il Rettore del Santuario, il Sacrista per la rinnovata disponibilità e accoglienza .
Nel 1925 vennero collocate 5 campane fuse nel 1854 dalla ditta Monzini di Bergamo donate dalla parrocchia di San Giovanni nei Boschi di Tribulina.
Storia del Santuario di Albano Sant'Alessandro :
Oggi è rinomata per il bel Santuario della Madonna delle Rose. Fino al 1855 chi percorreva quella strada si imbatteva in una piccola e rustica Cappella che nulla aveva di particolare, né dipinto né scritta, che ne indicasse l’oggetto ed il significato; unica particolarità, la devozione e la reverenza che i passanti dimostravano verso di essa.
Il Parroco di Albano, zelante e pio, si dedica a ricercare tra i documenti antichi se quella devozione poggi su una qualche tradizione popolare, ma non trova grandi conferme. I più vecchi e meglio informati, assicurano, sulla testimonianza dei loro maggiori, che in quel luogo era stata ottenuta una grazia prodigiosa.
Desideroso di rintracciare tracce di quel culto vago, ma pur sempre vivo, e segni della storia di quella Cappella umile ed in rovina, ma che pure nella sua semplicità e vetustà ispira tanta devozione, fruga tra le vecchie carte della Parrocchia, interroga le antiche memorie delle biblioteche, consulta e discute leggende, cronache e storie particolari di Bergamo, finché riesce a stendere una storia, anche nei minuti particolari, dei fatti meravigliosi e della devozione che quella povera e cadente Cappella aveva rappresentato per tante generazioni.
Da questa storia, stampata in Bergamo nel 1880, siamo in grado di avere una giusta idea sull’origine del Santuario della Madonna delle Rose in Albano Sant’Alessandro.
Nella notte tra il 3 ed il 4 gennaio 1417, due mercanti romagnoli, diretti da Brescia verso Bergamo, si trovano sperduti in una boscaglia nei pressi del villaggio chiamato Albano. Bergamo è a soli otto chilometri, ma per loro non c’è via di scampo: nel buio, tra rovi ed acquitrini, si sentono morire di freddo e di paura.
Si rivolgono quindi con fervore al Signore, invocano la Madonna e fanno voto di costruire un Cappella, se riescono a liberarsi da quella disperata situazione. Improvvisamente dal cielo, raggi di luce rompono le tenebre ed una striscia di rugiada luminosa indica loro il cammino. Con animo sollevato e riconoscente seguono quel sentiero che sembra loro direfino al suo sbocco nella strada maestra ritrovata, quindi, accompagnati da un amico chiarore, in brevissimo tempo raggiungono la città di Bergamo. Il loro desiderio è quello di ringraziare subito la Vergine, entrando nella basilica di Santa Maria Maggiore, ma questa, data l’ora della notte, è ancora chiusa. Trovano riparo nella vicina torre diroccata, rovinata dalle guerre, rimasta abbandonata ed aperta.
Vi entrano timorosi ed incerti per il buio fitto che vi regna, ma subito un grande bagliore li blocca e li avvolge: alquanto elevata da terra, seduta su un serto di rose che la circondano completamente, appare la Vergine Immacolata con stretto al petto il Bambino Gesù che stringe egli pure in una mano un piccolo mazzo di rose, in atto di offrirlo alla Mamma. Gli occhi della Madonna e quelli del Divin Figlio sono rivolti compiacenti verso i due mercanti, fuori di sé da quello spettacolo di paradiso.
Fattosi giorno, la notizia si diffonde in un baleno, giunge al Vescovo ed alle Autorità civili; da tutti il fatto prodigioso è giudicato come segno di benevolenza da parte del cielo per la città di Bergamo afflitta da tanti problemi, per l’Italia martoriata da inimicizie e discordie, per la Chiesa straziata dalla divisione dello scisma. San Bernardino da Siena, che in quei giorni si trova in Bergamo, giudica una benedizione della Madonna quella notturna apparizione. Tutti sono intenzionati ad erigere un Tempio in riconoscenza per tante grazie da parte della Madonna, e ne informano il nuovo Papa Martino V, eletto dal Concilio di Costanza l’11 novembre di quello stesso anno 1417.
Le pratiche burocratiche però si dilungano; i due fortunati veggenti ritornano ad Albano, sul luogo della prima visione, comperano il terreno proprio nel punto in cui il sentiero di luce si immise nella strada maestra per Bergamo, e vi costruiscono la Cappelletta che richiamerà la devozione dei fedeli per 438 anni, fino al 1855, quando, cessata la terribile epidemia di colera, per voto unanime della popolazione viene eretto il Santuario che, rinnovato più volte negli anni, resta alla nostra ammirazione.
Con il 1900, l’abside e la cupola del Tempio sono ornati degli affreschi.